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Sei camere chiare. Sei fotografi dalla collezione di Massimo Minini
Il racconto, in sei passaggi, dell’amore di Massimo Minini per la fotografia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Domenica 29 giugno alle 11 inaugura presso il rinascimentale Palazzo Barbò a Torre Pallavicina, in provincia di Bergamo, nei pressi di Soncino, la mostra Sei camere chiare Sei fotografi dalla collezione di Massimo Minini, a cura di Angela Madesani.
Le immagini di Julia Margaret Cameron, Wilhelm von Glöden, Ghitta Carell, Georges Vantongerloo, Luigi Ghirri, Francesca Woodman sono ospitate in alcune sale affrescate del palazzo cinquecentesco. Viene così a crearsi un dialogo tra la storia dell’arte e la storia della fotografia attraverso sei importanti e non prevedibili protagonisti.
La scelta dei nomi è stata operata insieme alla curatrice da Massimo Minini, che, da oltre quarant’anni, è titolare a Brescia di una delle più note gallerie italiane.
Minini è certo un gallerista, ma anche un attento quanto curioso collezionista. La tensione è quella di conoscere, di capire, di raccogliere.
La mostra conduce lo spettatore in un raffinato cammino che dalla vittoriana Julia Margaret Cameron, che ha realizzato con la fotografia quello che altri facevano in pittura, porta al Barone von Glöden, con le sue atmosfere mediterranee e ai ritratti dell’alta società di Ghitta Carell.
In Italia quasi sconosciute sono le immagini che l’artista belga Georges Vantongerloo, firmatario del manifesto di De Stijl, realizzava delle sue sculture. La mostra presenta anche i lavori di due artisti più vicini a noi, l’americana Francesca Woodman con le sue immagini in bianco e nero, di tematica esistenziale, e Luigi Ghirri con la sua sensibilità per il colore e per il senso stesso delle immagini.
La mostra è accompagnata da un catalogo, edito da Shin, in cui è pubblicata un’intervista a Massimo Minini di Angela Madesani, realizzata in occasione della mostra che resterà aperta sino al 31 agosto.
Le immagini di Julia Margaret Cameron, Wilhelm von Glöden, Ghitta Carell, Georges Vantongerloo, Luigi Ghirri, Francesca Woodman sono ospitate in alcune sale affrescate del palazzo cinquecentesco. Viene così a crearsi un dialogo tra la storia dell’arte e la storia della fotografia attraverso sei importanti e non prevedibili protagonisti.
La scelta dei nomi è stata operata insieme alla curatrice da Massimo Minini, che, da oltre quarant’anni, è titolare a Brescia di una delle più note gallerie italiane.
Minini è certo un gallerista, ma anche un attento quanto curioso collezionista. La tensione è quella di conoscere, di capire, di raccogliere.
La mostra conduce lo spettatore in un raffinato cammino che dalla vittoriana Julia Margaret Cameron, che ha realizzato con la fotografia quello che altri facevano in pittura, porta al Barone von Glöden, con le sue atmosfere mediterranee e ai ritratti dell’alta società di Ghitta Carell.
In Italia quasi sconosciute sono le immagini che l’artista belga Georges Vantongerloo, firmatario del manifesto di De Stijl, realizzava delle sue sculture. La mostra presenta anche i lavori di due artisti più vicini a noi, l’americana Francesca Woodman con le sue immagini in bianco e nero, di tematica esistenziale, e Luigi Ghirri con la sua sensibilità per il colore e per il senso stesso delle immagini.
La mostra è accompagnata da un catalogo, edito da Shin, in cui è pubblicata un’intervista a Massimo Minini di Angela Madesani, realizzata in occasione della mostra che resterà aperta sino al 31 agosto.
29
giugno 2014
Sei camere chiare. Sei fotografi dalla collezione di Massimo Minini
Dal 29 giugno al 31 agosto 2014
fotografia
arte moderna e contemporanea
arte moderna e contemporanea
Location
PALAZZO BARBO’
Torre Pallavicina, - , (Bergamo)
Torre Pallavicina, - , (Bergamo)
Orario di apertura
sabato 17-20
domenica 15-20
Vernissage
29 Giugno 2014, ore 11
Autore
Curatore