Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Sei linee artistiche a confronto
L’ isola di Capri diventa cornice di sei diverse linee artistiche.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
GELTRUDE DE SIMONE
Dal momento stesso in cui la fotografia si è affacciata sulla scena della storia è stato subito chiaro che la consistenza del nuovo strumento fotomeccanico non poteva vedere derubricato il suo impiego nel mero utilizzo della finalizzazione riproduttiva della facies oggettuale.
Ed era vero, piuttosto, che si profilava all'orizzonte della storia un nuovo modo di fare i conti con l'immagine, tenendo conto della ineffabile condizione creativa della consistenza oggettiva del tempo.
Fa irruzione, insomma, all'interno della produzione dell'immagine il fattore 'tempo' e si rivela esso non soltanto come l'indispensabile riferimento per la pratica realizzazione del fotogramma, ma anche come lo snodo eidetico della sua sostanza intrinseca e contenutistica. Su questo tema aiuta significativamente a riflettere l'opera di Geltrude De Simone, che sa rivolgersi con attenzione premurosa e matura a cogliere l'intensità dell'attimo, riuscendo a coagulare nella sintesi del fotogramma non tanto la mera rappresentazione delle cose, quanto, piuttosto, il punto di contatto tra l'artista e la realtà fenomenica.
[Prof. Rosario Pinto]
CARMINE CARLO MAFFEI
C'è una prospettiva segnica nell'opera di Carlo Maffei che va considerata come un orientamento di pensiero oltre che come una rivelazione oggettiva dell'azione creativa dell'artista.
Sulla scorta di tali considerazioni possiamo ragionevolmente ritenere che la ricchezza propositiva con la quale si distingue l'attività creativa del Nostro trovi riscontro di profondità contenutistica nella consapevolezza della coscienza dell'artista in cui le congiunture esistenziali acquistano un profilo di rilevante tenuta razionale, assumendo peraltro il significato di suggerimento di interpretazione della realtà umana e della storia.
Poste tali premesse è facile capire che l'attività creativa di Maffei è qualcosa di più articolato e complesso della mera facies dell'apparenza sensibile delle cose, avendo cura, però, di comprendere che ciò che possiamo definire l'orizzonte eidetico della produzione di Maffei non si esaurisce in una misura surreale dell'esistente, avendo la capacità l'artista di articolare la propria analisi del reale partendo dall'interno stesso degli oggetti in cui si addensa il nucleo fondante della sua rappresentazione della vita.
[Prof. Rosario Pinto]
GISÈLE REISSER
Le note produttive che distinguono l'attività creativa di Gisèle Reisser costituiscono motivo di grande interesse per il critico, giacché mettono in evidenza la personalità di una artista che sviluppa una ricerca intensamente rivolta ad individuare ciò che possiamo definire la ragione delle cose.
In realtà la artista di origine alsaziana lavora non sulle forme delle cose ma sulla loro sostanza, impegnandosi in un'attività creativa che sceglie di indagare le ragioni del reale osservando del reale stesso non soltanto e non semplicemente l'aspetto esteriore e manifestamente riconoscibile, ma la struttura che lo sorregge e la materia che lo distingue. Per tutte queste ragioni, allora, possiamo affermare con convinzione che un abbrivio creativo orientato in tal senso trova la più convincente espressione nel momento in cui l'artista riesce a dar misura della capacità di coniugare in unità dispositiva non solo la resa espressiva della entropia che informa le cose, ma anche la disposizione ordinamentale che ne rende praticabile la conoscenza dell'orditura storica.
[Prof. Rosario Pinto]
LUCILLO SANTESSO
La scelta dello strumento di intervento per la costruzione dell'immagine pittorica costituisce un motivo di disamina storica, aiutando a comprendere, nel contesto della evoluzione creativa dell'arte, molti aspetti del divenire della sua storia. Oggi, nella realtà contemporanea, in cui le dinamiche comunicative non possono prescindere dalla necessità della strumentazione informatica non può stupire che anche le arti figurative scelgano una misura propositiva che sappia intervenire come interfaccia produttiva per definire un assetto figurativo ove non sia discriminante la immediatezza restitutiva del reale fenomenico, ma la capacità di espressività intensa che sappia proporsi come rivelazione e come interpretazione delle cose. Lungo tale abbrivio, in una condizione al tempo stesso competitiva e carezzevole, distribuita con amorevole pazienza e con intensità di spirito, possiamo osservare la disposizione creativa di Lucillo Santesso muovere alla determinazione di un universo di immagini assolutamente personali e nutrite di una viva e toccante sensibilità.
[Prof. Rosario Pinto]
FEDERICO TAMBURRI
L'opera di Federico Tamburri è caratterizzata da un tratto espressionistico che si rivela come determinazione segnica capace di assorbire al suo interno la ricchezza di una significativa impressa gestuale. All'interno di queste specifiche connotazioni si profila l'addensamento di un vissuto che costituisce non solo il retroterra esperienziale, ma la rivelazione stessa di un abbrivio contenutistico che si pone come istanza ineludibile e come giustificazione logica dell'articolazione creativa.
Non sfugge, evidentemente alla più attenta osservazione dell'opera del Nostro che una sorta di malcelata sensibilità simbolistica sembra affacciarsi al di là della sostanza segnica, come ispirazione di un pensiero che intenda quasi trascendere il dato empirico in uno slancio ulteriore. È una sorta di apparente ossimoro, questo sbilancio che si profila tra esistente e pensato, che induce a valutare, però, l'intensità espressiva del Nostro come un processo di generosità creativa.
[Prof. Rosario Pinto]
LELLO ZITO
L'Iperrealismo è una determinazione stilistica che si rivela particolarmente pregnante nella prassi creativa degli Stati Uniti d'America e si caratterizza per la sua individuazione di un rapporto algido ed impersonale con il reale fenomenico. Questo rapporto con la realtà oggettuale si fa, di contro, prospettiva più calda e partecipe nella declinazione che in Europa gli artisti sanno dare di una raffigurazione non meno intensa e validamente mimetica della consistenza delle cose. Di tale orientamento possiamo dare la definizione di Iperfigurazione. In tale ambito si colloca la personalità di Lello Zito, un artista che innesca con la realtà fenomenica un rapporto profondo, sapendo egli enucleare dalle cose l'intensità di pensiero che le definisce.
Ed occorre osservare ancora che la pittura di Lello Zito riesce ad ottenere, in più avanzata sintesi propositiva, una speciale consistenza di verità esistenziale e di liricità degli affetti.
[Prof. Rosario Pinto]
Dal momento stesso in cui la fotografia si è affacciata sulla scena della storia è stato subito chiaro che la consistenza del nuovo strumento fotomeccanico non poteva vedere derubricato il suo impiego nel mero utilizzo della finalizzazione riproduttiva della facies oggettuale.
Ed era vero, piuttosto, che si profilava all'orizzonte della storia un nuovo modo di fare i conti con l'immagine, tenendo conto della ineffabile condizione creativa della consistenza oggettiva del tempo.
Fa irruzione, insomma, all'interno della produzione dell'immagine il fattore 'tempo' e si rivela esso non soltanto come l'indispensabile riferimento per la pratica realizzazione del fotogramma, ma anche come lo snodo eidetico della sua sostanza intrinseca e contenutistica. Su questo tema aiuta significativamente a riflettere l'opera di Geltrude De Simone, che sa rivolgersi con attenzione premurosa e matura a cogliere l'intensità dell'attimo, riuscendo a coagulare nella sintesi del fotogramma non tanto la mera rappresentazione delle cose, quanto, piuttosto, il punto di contatto tra l'artista e la realtà fenomenica.
[Prof. Rosario Pinto]
CARMINE CARLO MAFFEI
C'è una prospettiva segnica nell'opera di Carlo Maffei che va considerata come un orientamento di pensiero oltre che come una rivelazione oggettiva dell'azione creativa dell'artista.
Sulla scorta di tali considerazioni possiamo ragionevolmente ritenere che la ricchezza propositiva con la quale si distingue l'attività creativa del Nostro trovi riscontro di profondità contenutistica nella consapevolezza della coscienza dell'artista in cui le congiunture esistenziali acquistano un profilo di rilevante tenuta razionale, assumendo peraltro il significato di suggerimento di interpretazione della realtà umana e della storia.
Poste tali premesse è facile capire che l'attività creativa di Maffei è qualcosa di più articolato e complesso della mera facies dell'apparenza sensibile delle cose, avendo cura, però, di comprendere che ciò che possiamo definire l'orizzonte eidetico della produzione di Maffei non si esaurisce in una misura surreale dell'esistente, avendo la capacità l'artista di articolare la propria analisi del reale partendo dall'interno stesso degli oggetti in cui si addensa il nucleo fondante della sua rappresentazione della vita.
[Prof. Rosario Pinto]
GISÈLE REISSER
Le note produttive che distinguono l'attività creativa di Gisèle Reisser costituiscono motivo di grande interesse per il critico, giacché mettono in evidenza la personalità di una artista che sviluppa una ricerca intensamente rivolta ad individuare ciò che possiamo definire la ragione delle cose.
In realtà la artista di origine alsaziana lavora non sulle forme delle cose ma sulla loro sostanza, impegnandosi in un'attività creativa che sceglie di indagare le ragioni del reale osservando del reale stesso non soltanto e non semplicemente l'aspetto esteriore e manifestamente riconoscibile, ma la struttura che lo sorregge e la materia che lo distingue. Per tutte queste ragioni, allora, possiamo affermare con convinzione che un abbrivio creativo orientato in tal senso trova la più convincente espressione nel momento in cui l'artista riesce a dar misura della capacità di coniugare in unità dispositiva non solo la resa espressiva della entropia che informa le cose, ma anche la disposizione ordinamentale che ne rende praticabile la conoscenza dell'orditura storica.
[Prof. Rosario Pinto]
LUCILLO SANTESSO
La scelta dello strumento di intervento per la costruzione dell'immagine pittorica costituisce un motivo di disamina storica, aiutando a comprendere, nel contesto della evoluzione creativa dell'arte, molti aspetti del divenire della sua storia. Oggi, nella realtà contemporanea, in cui le dinamiche comunicative non possono prescindere dalla necessità della strumentazione informatica non può stupire che anche le arti figurative scelgano una misura propositiva che sappia intervenire come interfaccia produttiva per definire un assetto figurativo ove non sia discriminante la immediatezza restitutiva del reale fenomenico, ma la capacità di espressività intensa che sappia proporsi come rivelazione e come interpretazione delle cose. Lungo tale abbrivio, in una condizione al tempo stesso competitiva e carezzevole, distribuita con amorevole pazienza e con intensità di spirito, possiamo osservare la disposizione creativa di Lucillo Santesso muovere alla determinazione di un universo di immagini assolutamente personali e nutrite di una viva e toccante sensibilità.
[Prof. Rosario Pinto]
FEDERICO TAMBURRI
L'opera di Federico Tamburri è caratterizzata da un tratto espressionistico che si rivela come determinazione segnica capace di assorbire al suo interno la ricchezza di una significativa impressa gestuale. All'interno di queste specifiche connotazioni si profila l'addensamento di un vissuto che costituisce non solo il retroterra esperienziale, ma la rivelazione stessa di un abbrivio contenutistico che si pone come istanza ineludibile e come giustificazione logica dell'articolazione creativa.
Non sfugge, evidentemente alla più attenta osservazione dell'opera del Nostro che una sorta di malcelata sensibilità simbolistica sembra affacciarsi al di là della sostanza segnica, come ispirazione di un pensiero che intenda quasi trascendere il dato empirico in uno slancio ulteriore. È una sorta di apparente ossimoro, questo sbilancio che si profila tra esistente e pensato, che induce a valutare, però, l'intensità espressiva del Nostro come un processo di generosità creativa.
[Prof. Rosario Pinto]
LELLO ZITO
L'Iperrealismo è una determinazione stilistica che si rivela particolarmente pregnante nella prassi creativa degli Stati Uniti d'America e si caratterizza per la sua individuazione di un rapporto algido ed impersonale con il reale fenomenico. Questo rapporto con la realtà oggettuale si fa, di contro, prospettiva più calda e partecipe nella declinazione che in Europa gli artisti sanno dare di una raffigurazione non meno intensa e validamente mimetica della consistenza delle cose. Di tale orientamento possiamo dare la definizione di Iperfigurazione. In tale ambito si colloca la personalità di Lello Zito, un artista che innesca con la realtà fenomenica un rapporto profondo, sapendo egli enucleare dalle cose l'intensità di pensiero che le definisce.
Ed occorre osservare ancora che la pittura di Lello Zito riesce ad ottenere, in più avanzata sintesi propositiva, una speciale consistenza di verità esistenziale e di liricità degli affetti.
[Prof. Rosario Pinto]
09
agosto 2014
Sei linee artistiche a confronto
Dal 09 al 19 agosto 2014
fotografia
arte moderna e contemporanea
arte contemporanea
arte moderna e contemporanea
arte contemporanea
Location
GALLERIA ANACAPRI
Anacapri, Via San Nicola, 4, (Napoli)
Anacapri, Via San Nicola, 4, (Napoli)
Orario di apertura
16.00 – 21.00
Vernissage
9 Agosto 2014, h 17:30
Autore
Curatore