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Selecta
Tra ciò che è scelto e chi sceglie si instaura un rapporto che differisce a seconda dei casi. In Selecta ci troviamo di fronte, forse, più che all’esito di una selezione, a quello di un’elezione spirituale, di cui Vaio è allo stesso tempo soggetto e oggetto.
Comunicato stampa
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SELECTA
Selecta non è solo il nominativo plurale neutro del participio del verbo latino seligo, “scelgo”, è anche, nel gergo musicale, con una deformazione dell'inglese “selector”, il disk jokey. La venticinquesima mostra di Oblom propone una selezione di opere di artisti torinesi fatta dal curatore, scrittore, artista, autore radiofonico e disk jokey o, appunto, selecta, Roberto Vaio. Tra ciò che è scelto e chi sceglie si instaura un rapporto che differisce a seconda dei casi. In Selecta ci troviamo di fronte, forse, più che all'esito di una selezione, a quello di un'elezione spirituale, di cui Vaio è allo stesso tempo soggetto e oggetto nel suo sdoppiamento nell'alter ego Don Chuck, a una scelta intima dettata dalla convinzione e dalla passione, di cui il visitatore è invitato a scoprire le ragioni.
Di seguito una presentazione degli artisti fatta dal curatore:
Ivan Cazzola è un fotografo di riviste (Vogue, Dazed & Confused, i-D) e di etichette di moda che opera tra Milano, Londra, Parigi e New York. Approda anche al video come regista di alcuni cortometraggi. Solo l'arte è in grado di trasformare il brutto in bello, ma Ivan Cazzola riesce a gestire questi opposti all'interno della stessa immagine, amplificando in entrambi l'aspetto che più li caratterizza. Un'alchimia che si propone di separare e giustapporre il brutto e il bello al fine di ricreare atmosfere particolari e fortemente suggestive. Nel 2010 è stato designato dalla rivista Dazed & Confusedcome uno dei fotografi più interessanti del panorama internazionale.
Luca De March è un artista che è piaciuto fin da subito al grande pubblico. Con il suo lavoro, ormai conteso tra i collezionisti e i semplici appassionati, De March indica la strada agli artisti del futuro: contare solo sulle proprie capacità artistiche e manageriali sfruttando al massimo le nuove tecnologie. Dal suo profilo facebook alle gallerie il passo è stato breve. I suoi soggetti, i cartoni animati, sono lo specchio di quello che vediamo tutti i giorni intorno a noi. La trasgressione trova asilo all'interno del mondo animato, senza però privarlo della sua magia, quella che tanto appassiona da sempre grandi e piccini.
Don Chuck è un artista virtuale. In un momento di caos generale, nel quale ogni corrente artistica si fonde con l'altra, Don Chuck decide di amplificare il senso di questa miscelazione selvaggia andando a scombussolare gli stili che più piacciono agli anziani. La Natura Morta, i Paesaggi, i Ritratti non sono una maniera alla quale attenersi, ma diventano contenitori in cui Don Chuck inserisce la sua grottesca creatività. Tutta la sua opera presenta quell'irrinunciabile retrogusto pop caratterizzato da una forte impronta ispirata alla cinematografia pulp e horror. Don Chuck è l'ultimo progetto firmato da Roberto Vaio ed è creato in collaborazione con la sua compagna Sara Rista, anche lei appassionata di film horror. Esordisce per la prima volta in questa grande occasione.
Michele Fusto, aka Wubik, attratto da parecchi stencil comparsi a Torino intorno al 1990, comincia ad avvicinarsi alla street art stampando il viso di Jim Morrison sui muri in giro per Torino. Nel 1995 conosce Dank, che lo introduce nel mondo dei graffiti ed entra a far parte della crew NSC. I muri e i treni di Torino sono un immensa tela bianca sulla quale stampare il proprio nome. In questi ultimi venti anni di writing partecipa a numerose jam, quali la Hi Fight di Roma. Ha lavorato a Rio de Janeiro, Los Angeles, Brisbane, Sidney, Londra, Kuala, Lampur, Barcellona, Zurigo, Hong Kong e Basilea, dove ha esposto in un esposizione collaterale ad Art Basel. Artista multiforme e coraggioso, presenta all'interno di Selecta una serie di lavori ispirati al tema della sessualità estrema. La furia dell'istinto che si scatena durante l'atto sessuale, sublimandosi e trasferendosi su un piano che potremmo definire mistico, diviene nei soggetti di Wubik ascesi ed estasi.
Roberto Vaio
Selecta non è solo il nominativo plurale neutro del participio del verbo latino seligo, “scelgo”, è anche, nel gergo musicale, con una deformazione dell'inglese “selector”, il disk jokey. La venticinquesima mostra di Oblom propone una selezione di opere di artisti torinesi fatta dal curatore, scrittore, artista, autore radiofonico e disk jokey o, appunto, selecta, Roberto Vaio. Tra ciò che è scelto e chi sceglie si instaura un rapporto che differisce a seconda dei casi. In Selecta ci troviamo di fronte, forse, più che all'esito di una selezione, a quello di un'elezione spirituale, di cui Vaio è allo stesso tempo soggetto e oggetto nel suo sdoppiamento nell'alter ego Don Chuck, a una scelta intima dettata dalla convinzione e dalla passione, di cui il visitatore è invitato a scoprire le ragioni.
Di seguito una presentazione degli artisti fatta dal curatore:
Ivan Cazzola è un fotografo di riviste (Vogue, Dazed & Confused, i-D) e di etichette di moda che opera tra Milano, Londra, Parigi e New York. Approda anche al video come regista di alcuni cortometraggi. Solo l'arte è in grado di trasformare il brutto in bello, ma Ivan Cazzola riesce a gestire questi opposti all'interno della stessa immagine, amplificando in entrambi l'aspetto che più li caratterizza. Un'alchimia che si propone di separare e giustapporre il brutto e il bello al fine di ricreare atmosfere particolari e fortemente suggestive. Nel 2010 è stato designato dalla rivista Dazed & Confusedcome uno dei fotografi più interessanti del panorama internazionale.
Luca De March è un artista che è piaciuto fin da subito al grande pubblico. Con il suo lavoro, ormai conteso tra i collezionisti e i semplici appassionati, De March indica la strada agli artisti del futuro: contare solo sulle proprie capacità artistiche e manageriali sfruttando al massimo le nuove tecnologie. Dal suo profilo facebook alle gallerie il passo è stato breve. I suoi soggetti, i cartoni animati, sono lo specchio di quello che vediamo tutti i giorni intorno a noi. La trasgressione trova asilo all'interno del mondo animato, senza però privarlo della sua magia, quella che tanto appassiona da sempre grandi e piccini.
Don Chuck è un artista virtuale. In un momento di caos generale, nel quale ogni corrente artistica si fonde con l'altra, Don Chuck decide di amplificare il senso di questa miscelazione selvaggia andando a scombussolare gli stili che più piacciono agli anziani. La Natura Morta, i Paesaggi, i Ritratti non sono una maniera alla quale attenersi, ma diventano contenitori in cui Don Chuck inserisce la sua grottesca creatività. Tutta la sua opera presenta quell'irrinunciabile retrogusto pop caratterizzato da una forte impronta ispirata alla cinematografia pulp e horror. Don Chuck è l'ultimo progetto firmato da Roberto Vaio ed è creato in collaborazione con la sua compagna Sara Rista, anche lei appassionata di film horror. Esordisce per la prima volta in questa grande occasione.
Michele Fusto, aka Wubik, attratto da parecchi stencil comparsi a Torino intorno al 1990, comincia ad avvicinarsi alla street art stampando il viso di Jim Morrison sui muri in giro per Torino. Nel 1995 conosce Dank, che lo introduce nel mondo dei graffiti ed entra a far parte della crew NSC. I muri e i treni di Torino sono un immensa tela bianca sulla quale stampare il proprio nome. In questi ultimi venti anni di writing partecipa a numerose jam, quali la Hi Fight di Roma. Ha lavorato a Rio de Janeiro, Los Angeles, Brisbane, Sidney, Londra, Kuala, Lampur, Barcellona, Zurigo, Hong Kong e Basilea, dove ha esposto in un esposizione collaterale ad Art Basel. Artista multiforme e coraggioso, presenta all'interno di Selecta una serie di lavori ispirati al tema della sessualità estrema. La furia dell'istinto che si scatena durante l'atto sessuale, sublimandosi e trasferendosi su un piano che potremmo definire mistico, diviene nei soggetti di Wubik ascesi ed estasi.
Roberto Vaio
03
novembre 2015
Selecta
Dal 03 al 13 novembre 2015
arte contemporanea
Location
GALLERIA OBLOM
Torino, Via Giuseppe Baretti, 28, (Torino)
Torino, Via Giuseppe Baretti, 28, (Torino)
Orario di apertura
16-20
Vernissage
3 Novembre 2015, ore 19
Autore
Curatore