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Selection 2010
Mostra collettiva di inizio anno che ha lo scopo di creare un percorso espositivo che dia, in un unico colpo d’occhio, una panoramica sui nuovi artisti e sulle nuove tematiche della galleria Yvonneartecontemporanea
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Selection 2010 parte dal presupposto che l'arte, in quanto strumento visivo, deve coinvolgere dal punto di vista estetico per catturare l'intero mondo sensoriale dello spettatore rendendolo partecipe di un processo emotivo in cui la quotidianità di ciascuno viene rielaborata e sublimata. L'attivismo concettuale puro, astratto dal reale, è una fase della storia dell'arte che sta rapidamente volgendo al termine. A livello internazionale, infatti, sta vincendo una nuova visione dell’arte che sa essere coinvolgente con una spettacolarità sia cerebrale che scenografica. Creare nuovi mondi – come invitava a fare anche l'ultima Biennale di Venezia, Making worlds – diventa quindi l'azione principale che, con questa mostra, la galleria YvonneArtecontemporanea intende suffragare. Installazioni ambientali, fotografie che trasportano all'interno di digitalizzazioni oniriche, ricerche pittoriche che prendono senso nella loro serialità e ossessività... Tutto questo mira alla materializzazione di dimensioni psichiche che prendono forma per cercare di far coincidere il mondo palpabile e quello mentale, creando un ibrido, una terza via da esplorare come in viaggio.
Gli artisti invitati sono:
Paolo Angelosanto (1973, San Denis, Francia) nella serie di scatti performativi dov’è il lupo? Incarna i panni di un Cappuccetto Rosso contemporaneo sperduto nel bosco che, girando su se stesso si rassicura contro la presenza dell’eventuale predatore e nello stesso tempo metaforicamente si abbraccia.
Jasmine Bertusi (1979, Losanna, Svizzera ) con i suoi lightbox ottenuti da rielaborazioni fotografiche estrapola dalle città gli edifici storici principali decontestualizzandoli e isolandoli in un limbo celeste e sospeso che li rende immortali.
Luca Bidoli (1967, Gorizia) rilfette sull’ antropocentrismo attraverso la volontà di controllo su tutto il creato. Nella seria Straziami ma di Baci Saziami l’uomo è assente fisicamente ma prepotentemente presente nella costruzione dello spazio. Lo stesso uomo appare in Everyone will be Eaten ma è in caduta libera precipitato dell’Olimpo verso il suo ruolo nella catena alimentare.
Gian Marco Capraio (1972, Milano) rappresenta scorci olio su tela di paesaggi nordici sul mare che creano un’ atmosfera distaccata e minimalista di una Copenhagen fredda, disumanizzata che ricorda però scenari da fiaba delineati in modo morbido con sfumature di bianco sporco e di grigio. Il tutto mescolando paesaggio naturale e paesaggio mentale.
Enrico Iuliano (1968, Torino) nelle sue Fontane d’acqua rossa suggerisce il dinamismo della rinascita costante sottolineata dall’elemento del pennino perennemente alimentato dall’inchiostro della vita.
Daniela Perego (1961, Firenze) protagonista dei suoi video si distingue in quanto vestita di bianco e girata di spalle in mezzo al traffico pedonale che scorre intorno a lei candida , protetta ed imperturbabile.
Luisa Raffaelli (Torino) realizza foto di grandi dimensioni in cui donne sfreccianti dai capelli di fuoco corrono alla ricerca di una situazione di stabilità sia fisica che emotiva.
Tamara Repetto (Udine, 1973) tramite i suoi Mon Cadeaux , strutture cubiche di saponette illuminate dall’interno, risultato del superamento di problemi comuni a molte giovani d’oggi (anoressia, insonnia…), ci regala una strada di purificazione.
Cristina Treppo (1968, Udine) tocca la materia e la rende altro da sé , la decontestualizza e la ingloba con oggetti diversi dando vita ad un’ opera autonoma. Avvicina così la sua ricerca alla dinamica del ready made e degli object trouvè
Matko Vekić (1970, Zagabria) dipinge figure che sembrano disgregarsi e ridursi a brandelli in un senso di decadenza. Il suo progetto TV Chiose era esposto quest’anno nel padiglione croato della Biennale di Venezia.
Dany Vescovi (1969, Milano) Rielabora la tecnologia digitale attraverso la pura pittura. Dipinge fiori dai colori intensi e seducenti con l’intento di evadere in altre realtà e dimensioni partendo dall’elemento più comune della natura
Gli artisti invitati sono:
Paolo Angelosanto (1973, San Denis, Francia) nella serie di scatti performativi dov’è il lupo? Incarna i panni di un Cappuccetto Rosso contemporaneo sperduto nel bosco che, girando su se stesso si rassicura contro la presenza dell’eventuale predatore e nello stesso tempo metaforicamente si abbraccia.
Jasmine Bertusi (1979, Losanna, Svizzera ) con i suoi lightbox ottenuti da rielaborazioni fotografiche estrapola dalle città gli edifici storici principali decontestualizzandoli e isolandoli in un limbo celeste e sospeso che li rende immortali.
Luca Bidoli (1967, Gorizia) rilfette sull’ antropocentrismo attraverso la volontà di controllo su tutto il creato. Nella seria Straziami ma di Baci Saziami l’uomo è assente fisicamente ma prepotentemente presente nella costruzione dello spazio. Lo stesso uomo appare in Everyone will be Eaten ma è in caduta libera precipitato dell’Olimpo verso il suo ruolo nella catena alimentare.
Gian Marco Capraio (1972, Milano) rappresenta scorci olio su tela di paesaggi nordici sul mare che creano un’ atmosfera distaccata e minimalista di una Copenhagen fredda, disumanizzata che ricorda però scenari da fiaba delineati in modo morbido con sfumature di bianco sporco e di grigio. Il tutto mescolando paesaggio naturale e paesaggio mentale.
Enrico Iuliano (1968, Torino) nelle sue Fontane d’acqua rossa suggerisce il dinamismo della rinascita costante sottolineata dall’elemento del pennino perennemente alimentato dall’inchiostro della vita.
Daniela Perego (1961, Firenze) protagonista dei suoi video si distingue in quanto vestita di bianco e girata di spalle in mezzo al traffico pedonale che scorre intorno a lei candida , protetta ed imperturbabile.
Luisa Raffaelli (Torino) realizza foto di grandi dimensioni in cui donne sfreccianti dai capelli di fuoco corrono alla ricerca di una situazione di stabilità sia fisica che emotiva.
Tamara Repetto (Udine, 1973) tramite i suoi Mon Cadeaux , strutture cubiche di saponette illuminate dall’interno, risultato del superamento di problemi comuni a molte giovani d’oggi (anoressia, insonnia…), ci regala una strada di purificazione.
Cristina Treppo (1968, Udine) tocca la materia e la rende altro da sé , la decontestualizza e la ingloba con oggetti diversi dando vita ad un’ opera autonoma. Avvicina così la sua ricerca alla dinamica del ready made e degli object trouvè
Matko Vekić (1970, Zagabria) dipinge figure che sembrano disgregarsi e ridursi a brandelli in un senso di decadenza. Il suo progetto TV Chiose era esposto quest’anno nel padiglione croato della Biennale di Venezia.
Dany Vescovi (1969, Milano) Rielabora la tecnologia digitale attraverso la pura pittura. Dipinge fiori dai colori intensi e seducenti con l’intento di evadere in altre realtà e dimensioni partendo dall’elemento più comune della natura
20
febbraio 2010
Selection 2010
Dal 20 febbraio al 03 aprile 2010
arte contemporanea
Location
YVONNE ARTECONTEMPORANEA SELECTION
Vicenza, Contrà Porti, 21, (Vicenza)
Vicenza, Contrà Porti, 21, (Vicenza)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15.30 -19.30
(altri orari su appuntamento)
Vernissage
20 Febbraio 2010, ore 18.30
Autore
Curatore