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SELFIE / Searching for Identity
mostra collettiva internazionale a cura di Sandro Bongiani dal titolo: “SELFIE / Searching for Identity”, una mostra sull’identità che si sviluppa intorno al tema del selfie e dell’autoritratto. In mostra 72 opere di altrettanti artisti internazionali che hanno sviluppato con diverse tecniche espres
Comunicato stampa
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Quale identità?
Viviamo in un'epoca uniformata con esseri profondamente omologati e scissi, caratterizzati da una profonda dissociazione dalla realtà che condiziona pesantemente il nostro inquieto esistere. Come scrive nella presentazione Sandro Bongiani: La perdita dell’identità dell’uomo contemporaneo ormai assuefatto a modi precostituiti e imposti dal sistema sociale genera confusione e dissociazione in questa società carica di profondi cambiamenti culturali, sociali e politici, segnata dall'alterità e dai nuovi e possibili modi nella costruzione dell’io, smantellando i consueti concetti tradizionali sostituiti da nuove e provvisorie percezioni e dal nuovo modo di relazionarsi; non più l’immagine di come siamo, ma come possiamo “essere” sostituendo all’immagine di se stesso quella riflessa e appetibile dell’altro. Tutto ciò fa apparire l’uomo complicatamente inespressivo e inutile. Solo l'artista, da bravo e curioso analista mette a nudo l’uomo di fronte a se stesso, al suo specchio culturale e sociale, facendo intendere come la tecnologia odierna abbia sconvolto definitivamente in nostro vivere. Con ciò non desidera affatto costruire l’io come registrazione del bello, bensì come possibilità per accedere ad un livello più profondo di coscienza nella realtà, definendo un modello molto più concreto rispetto alla convinzione di un modello stereotipato e anonimo dell'attuale presente, imposto e condizionato attraverso la pubblicità e gli strumenti di persuasione occulta. L'essere ridotto a “una dimensione” evidenzia in modo problematico la propria fragilità condividendo la similitudine, la ripetitività, la somiglianza dell'altro e negando la conoscenza di un’io che non riesce e non desidera definirsi e consolidarsi in forme più stabili. Di certo, questi condizionamenti accettati ormai per consueti e normali smantellano la costruzione di un io personale accettando passivamente i luoghi comuni e preferendo un falso modo di “essere” nel tentativo estremo di appropriazione di una pseudo unità per trovare se stesso. Nel sentirci smarriti e indifesi siamo costretti tutti a scrutarci allo specchio del nostro “io impersonale” alla ricerca di una qualsiasi identità anonima e sterilizzata, ma perfettamente aderente alla precarietà del nostro esistere e di come siamo diventati.
Artisti presenti: Guglielmo Achille Cavellini, Picasso Gaglione, Luc Fierens, Reid Wood, Noriko Shimizu, John M. Bennett, Rosalie Gancie, Mailarta, Snappy, Maria Alejandra Besozzi, Matthew Rose, Miguel Jimenez, Coco Gordon, Cracker Jack Kid, Mustafa Cevat Atalay, C. Mehrl Bennett, Fernando Aguiar, Monsenhor enVide neFelibata, Anja Mattila, Marina Salmaso, Remy Penard, Pedro Bericat, Michel Della Vedova, Maria Josè Silva - Mizè, Clemente Padin, Maya Lopez Muro,Jacob de Chirico, Ruggero Maggi, Emilio Morandi, Ernesto Terlizzi, Mauro Molinari, Pier Roberto Bassi, Rolando Zucchini, Gino Gini, Carlo Iacomucci, Fernanda Fedi, Claudio Grandinetti, Luisa Bergamini, Giovanni Fontana, Enzo Patti, Giancarlo Pucci, Vittore Baroni, Elisa Zadi, Marcello Diotallevi, Alfonso Caccavale, Alessandra Angelini, Antonio Sassu, Calogero Barba, Anna Boschi, Giovanni Bonanno, Lamberto Caravita, Bruno Cassaglia, Maria Credidio, Renata e Giovanni Stadada, Maria Grazia Martina, Cinzia Farina, Domenico Severino, Daniele Virgilio, Gian Paolo Roffi, Antonella Sassanelli, Gianni Romizi, Pierpaolo Limongelli, I Santini del Prete, Lancillotto Bellini, Domenico Ferrara Foria, Bruno Pierozzi, Claudio Romeo, Fulgor G. Silvi, Roberto Scala, Francesco Cornello, Fiorentina Giannotta, Roberta Savolini.
Viviamo in un'epoca uniformata con esseri profondamente omologati e scissi, caratterizzati da una profonda dissociazione dalla realtà che condiziona pesantemente il nostro inquieto esistere. Come scrive nella presentazione Sandro Bongiani: La perdita dell’identità dell’uomo contemporaneo ormai assuefatto a modi precostituiti e imposti dal sistema sociale genera confusione e dissociazione in questa società carica di profondi cambiamenti culturali, sociali e politici, segnata dall'alterità e dai nuovi e possibili modi nella costruzione dell’io, smantellando i consueti concetti tradizionali sostituiti da nuove e provvisorie percezioni e dal nuovo modo di relazionarsi; non più l’immagine di come siamo, ma come possiamo “essere” sostituendo all’immagine di se stesso quella riflessa e appetibile dell’altro. Tutto ciò fa apparire l’uomo complicatamente inespressivo e inutile. Solo l'artista, da bravo e curioso analista mette a nudo l’uomo di fronte a se stesso, al suo specchio culturale e sociale, facendo intendere come la tecnologia odierna abbia sconvolto definitivamente in nostro vivere. Con ciò non desidera affatto costruire l’io come registrazione del bello, bensì come possibilità per accedere ad un livello più profondo di coscienza nella realtà, definendo un modello molto più concreto rispetto alla convinzione di un modello stereotipato e anonimo dell'attuale presente, imposto e condizionato attraverso la pubblicità e gli strumenti di persuasione occulta. L'essere ridotto a “una dimensione” evidenzia in modo problematico la propria fragilità condividendo la similitudine, la ripetitività, la somiglianza dell'altro e negando la conoscenza di un’io che non riesce e non desidera definirsi e consolidarsi in forme più stabili. Di certo, questi condizionamenti accettati ormai per consueti e normali smantellano la costruzione di un io personale accettando passivamente i luoghi comuni e preferendo un falso modo di “essere” nel tentativo estremo di appropriazione di una pseudo unità per trovare se stesso. Nel sentirci smarriti e indifesi siamo costretti tutti a scrutarci allo specchio del nostro “io impersonale” alla ricerca di una qualsiasi identità anonima e sterilizzata, ma perfettamente aderente alla precarietà del nostro esistere e di come siamo diventati.
Artisti presenti: Guglielmo Achille Cavellini, Picasso Gaglione, Luc Fierens, Reid Wood, Noriko Shimizu, John M. Bennett, Rosalie Gancie, Mailarta, Snappy, Maria Alejandra Besozzi, Matthew Rose, Miguel Jimenez, Coco Gordon, Cracker Jack Kid, Mustafa Cevat Atalay, C. Mehrl Bennett, Fernando Aguiar, Monsenhor enVide neFelibata, Anja Mattila, Marina Salmaso, Remy Penard, Pedro Bericat, Michel Della Vedova, Maria Josè Silva - Mizè, Clemente Padin, Maya Lopez Muro,Jacob de Chirico, Ruggero Maggi, Emilio Morandi, Ernesto Terlizzi, Mauro Molinari, Pier Roberto Bassi, Rolando Zucchini, Gino Gini, Carlo Iacomucci, Fernanda Fedi, Claudio Grandinetti, Luisa Bergamini, Giovanni Fontana, Enzo Patti, Giancarlo Pucci, Vittore Baroni, Elisa Zadi, Marcello Diotallevi, Alfonso Caccavale, Alessandra Angelini, Antonio Sassu, Calogero Barba, Anna Boschi, Giovanni Bonanno, Lamberto Caravita, Bruno Cassaglia, Maria Credidio, Renata e Giovanni Stadada, Maria Grazia Martina, Cinzia Farina, Domenico Severino, Daniele Virgilio, Gian Paolo Roffi, Antonella Sassanelli, Gianni Romizi, Pierpaolo Limongelli, I Santini del Prete, Lancillotto Bellini, Domenico Ferrara Foria, Bruno Pierozzi, Claudio Romeo, Fulgor G. Silvi, Roberto Scala, Francesco Cornello, Fiorentina Giannotta, Roberta Savolini.
28
dicembre 2018
SELFIE / Searching for Identity
Dal 28 dicembre 2018 al 28 aprile 2019
arte contemporanea
Location
OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Salerno, Via Salvatore Calenda, 105/d, (Salerno)
Salerno, Via Salvatore Calenda, 105/d, (Salerno)
Orario di apertura
Orario continuato tutti i giorni da Lunedì a Domenica dalle 00.00 alle 24.00
Vernissage
28 Dicembre 2018, ore 18.00
Autore
Curatore