Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
(Self)Portrait of a Lady
Mostra collettiva che coinvolge opere di sette artiste molto diverse tra loro per provenienza, età e percorsi artistici.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Riccardo Crespi presenta (Self)Portrait of a Lady - (auto)ritratto di signora- mostra collettiva che coinvolge opere di sette artiste molto diverse tra loro per provenienza, età e percorsi artistici: Louise Bourgeois, Rossana Buremi, Letizia Cariello, Berlinde De Bruyckere, Carol Rama, Maddalena Sisto e Veronica Smirnoff.
(Self)Portrait of a Lady cita il titolo del celebre romanzo di Henry James, Ritratto di Signora (1881) in cui l’eroina Isabel Archer incarna una femminilità inquieta e anticonvenzionale.
Fil rouge che unisce idealmente le opere delle sette artiste presenti in (Self)Portrait of a Lady è la volontà di esplorare la propria identità e trovare, attraverso la ricerca artistica, uno spazio sia fisico che simbolico, inviolabile, in cui non si debba più assecondare un’idea stereotipata del femminile.
Le opere in mostra sono tutte in qualche modo (auto)ritratti; corpi talvolta fortemente eroticizzati, a volte totalmente asessuati, dai toni quasi fiabeschi.
Queste (auto)rappresentazioni sono realizzate attraverso tecniche e media artigianali, come il ricamo e la ceramica che evocano una femminilità “domestica” che però viene radicalmente messa in discussione dal contenuto delle opere stesse.
‘Anche quando paiono a prima vista un poco leziose – perché così paradossalmente leggiamo ogni ricorso ad elementi dell’universo femminile - queste artiste sgonfiano ogni pregiudizio raccontando con primigenia intensità la bellezza crudele dell’esistenza che si dà oltre ogni costrutto socio-culturale. Persino l’impiego di materiali e tecniche artigianali, per non dire domestici (dalla ceramica alla plastilina, dal cucito al collage), diventa una modalità di messa in discussione delle distinzioni fra “alto” e “basso” , tra colto e popolare, tra maschile e femminile’, come scrive Caroline Corbetta nel testo che accompagna la mostra.
(Self)Portrait of a Lady cita il titolo del celebre romanzo di Henry James, Ritratto di Signora (1881) in cui l’eroina Isabel Archer incarna una femminilità inquieta e anticonvenzionale.
Fil rouge che unisce idealmente le opere delle sette artiste presenti in (Self)Portrait of a Lady è la volontà di esplorare la propria identità e trovare, attraverso la ricerca artistica, uno spazio sia fisico che simbolico, inviolabile, in cui non si debba più assecondare un’idea stereotipata del femminile.
Le opere in mostra sono tutte in qualche modo (auto)ritratti; corpi talvolta fortemente eroticizzati, a volte totalmente asessuati, dai toni quasi fiabeschi.
Queste (auto)rappresentazioni sono realizzate attraverso tecniche e media artigianali, come il ricamo e la ceramica che evocano una femminilità “domestica” che però viene radicalmente messa in discussione dal contenuto delle opere stesse.
‘Anche quando paiono a prima vista un poco leziose – perché così paradossalmente leggiamo ogni ricorso ad elementi dell’universo femminile - queste artiste sgonfiano ogni pregiudizio raccontando con primigenia intensità la bellezza crudele dell’esistenza che si dà oltre ogni costrutto socio-culturale. Persino l’impiego di materiali e tecniche artigianali, per non dire domestici (dalla ceramica alla plastilina, dal cucito al collage), diventa una modalità di messa in discussione delle distinzioni fra “alto” e “basso” , tra colto e popolare, tra maschile e femminile’, come scrive Caroline Corbetta nel testo che accompagna la mostra.
29
gennaio 2009
(Self)Portrait of a Lady
Dal 29 gennaio al 14 marzo 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA RICCARDO CRESPI
Milano, Via Giacomo Mellerio, 1, (Milano)
Milano, Via Giacomo Mellerio, 1, (Milano)
Vernissage
29 Gennaio 2009, ore 18.30
Autore