Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Selfurbanisation – It’s not political!
Inserito all’interno del programma “Selfurbanization” It’s not political! è l’evento conclusivo dei due laboratori tenuti dal gruppo moscovita Radek Community, dall’artista africano Meschac Gaba, insieme a Marco Scotini.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inserito all’interno del programma “Selfurbanization” - settimana di workshop interdisciplinari della NABA a cura di Alessandro Guerriero - It’s not political! è l’evento conclusivo dei due laboratori tenuti dal gruppo moscovita Radek Community, dall’artista africano Meschac Gaba, insieme a Marco Scotini.
Una geopolitica dell’abbigliamento? Cosa significa registrare le trasformazioni sociali in atto a partire da un indumento? Nella globalizzazione è ancora possibile identificarsi con un segnale sociale, un indice di appartenenza, un costume o un abito che ci rappresenta? Il sistema della moda, come quello dell’immagine, tende a nascondere le differenze tra culture, mercati, bisogni e consumi.
“It’s not political!” presenta la collezione d’esordio di una maison temporanea e occasionale che ha inteso far convergere per una settimana e in un'unica esperienza operativa figure del cosiddetto postcolonialismo, rappresentanti del postcomunismo e soggetti dell’attuale condizione postfordista. Singolare mix tra il mercato africano degli abiti usati, la critica al glamour dei nuovi ricchi dell’Est Europeo, uno “scotch party” e la moda come dispositivo di controllo occidentale “It’ not political!” è la collezione per i nuovi soggetti sociali.
Meschac Gaba, da anni impegnato nella ridefinizione critica - attraverso l’arte - dei nuovi rapporti tra potere economico, flussi migratori e culture locali (dal progetto Museum of contemporary African Art. presentato a Documenta, al Palais de Tokyo,allo S.M.A.K. di Ghent, al Witte de With, al Castello di Rivoli fino all’ultimo progetto sulle parrucche “Tresses” per l’Harlem Museum di New York) in questa occasione non presenta solo abiti di seconda mano ma anche capi che hanno il profilo delle carrozze d’auto.
Gaba dice che “l’automobile assomiglia al suo proprietario”.
Così classiche BMW, Mercedes, Citroën DS, Fiat Cinquecento, sfileranno come tanti abito-autoritratto.
Il Gruppo Radek, uno dei gruppi più radicali dell’attuale scena dell’Est europeo, si caratterizza invece per la messa in scena delle possibili forme di comunità. Sia attraverso manifestazioni urbane (come nell’azione presentata a Manifesta 4), sia attraverso scioperi della fame (come per la prima Biennale di Praga) che collettivizzazioni improvvisate e compulsive (come al MAK di Vienna). Da anni si è specializzato in “Scotch Party” in cui le persone sono intrappolate e fasciate con adesivi colorati, in maniera tale da formare grovigli temporanei inseparabili. Abiti immediati come macchine deleuzeane, questo scotch style fa uso dell’adesivo ordinario che, privo di un proprio carattere, ne acquista diversi a seconda del contenuto.
“It’s not political!”è dunque una sorta di contro-sfilata che porta in passerella figure di rilievo del mondo della cultura milanese: artisti, designer, critici, amministratori, da Maria Mulas a Elio Fiorucci ad Alessandro Guerriero, che saranno chiamati a presentare la nuova collezione, accompagnati da proiezioni video e dal concerto live con musiche di Radek Community e di Fela Kuti.
Una geopolitica dell’abbigliamento? Cosa significa registrare le trasformazioni sociali in atto a partire da un indumento? Nella globalizzazione è ancora possibile identificarsi con un segnale sociale, un indice di appartenenza, un costume o un abito che ci rappresenta? Il sistema della moda, come quello dell’immagine, tende a nascondere le differenze tra culture, mercati, bisogni e consumi.
“It’s not political!” presenta la collezione d’esordio di una maison temporanea e occasionale che ha inteso far convergere per una settimana e in un'unica esperienza operativa figure del cosiddetto postcolonialismo, rappresentanti del postcomunismo e soggetti dell’attuale condizione postfordista. Singolare mix tra il mercato africano degli abiti usati, la critica al glamour dei nuovi ricchi dell’Est Europeo, uno “scotch party” e la moda come dispositivo di controllo occidentale “It’ not political!” è la collezione per i nuovi soggetti sociali.
Meschac Gaba, da anni impegnato nella ridefinizione critica - attraverso l’arte - dei nuovi rapporti tra potere economico, flussi migratori e culture locali (dal progetto Museum of contemporary African Art. presentato a Documenta, al Palais de Tokyo,allo S.M.A.K. di Ghent, al Witte de With, al Castello di Rivoli fino all’ultimo progetto sulle parrucche “Tresses” per l’Harlem Museum di New York) in questa occasione non presenta solo abiti di seconda mano ma anche capi che hanno il profilo delle carrozze d’auto.
Gaba dice che “l’automobile assomiglia al suo proprietario”.
Così classiche BMW, Mercedes, Citroën DS, Fiat Cinquecento, sfileranno come tanti abito-autoritratto.
Il Gruppo Radek, uno dei gruppi più radicali dell’attuale scena dell’Est europeo, si caratterizza invece per la messa in scena delle possibili forme di comunità. Sia attraverso manifestazioni urbane (come nell’azione presentata a Manifesta 4), sia attraverso scioperi della fame (come per la prima Biennale di Praga) che collettivizzazioni improvvisate e compulsive (come al MAK di Vienna). Da anni si è specializzato in “Scotch Party” in cui le persone sono intrappolate e fasciate con adesivi colorati, in maniera tale da formare grovigli temporanei inseparabili. Abiti immediati come macchine deleuzeane, questo scotch style fa uso dell’adesivo ordinario che, privo di un proprio carattere, ne acquista diversi a seconda del contenuto.
“It’s not political!”è dunque una sorta di contro-sfilata che porta in passerella figure di rilievo del mondo della cultura milanese: artisti, designer, critici, amministratori, da Maria Mulas a Elio Fiorucci ad Alessandro Guerriero, che saranno chiamati a presentare la nuova collezione, accompagnati da proiezioni video e dal concerto live con musiche di Radek Community e di Fela Kuti.
08
marzo 2005
Selfurbanisation – It’s not political!
08 marzo 2005
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
NABA – NUOVA ACCADEMIA DI BELLE ARTI
Milano, Via Carlo Darwin, 20, (Milano)
Milano, Via Carlo Darwin, 20, (Milano)
Vernissage
8 Marzo 2005, ore 21
Autore