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Sentieri e avvistamenti. Giovane arte contemporanea in Svizzera
Il CAMeC presenta – in collaborazione con la Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia e il Museo Cantonale d’Arte di Lugano – un’esposizione dedicata alla giovane scena artistica contemporanea in Svizzera.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Centro per l'Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, CAMeC, presenta - in collaborazione con la Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia e il Museo Cantonale d’Arte di Lugano - un’esposizione dedicata alla giovane scena artistica contemporanea in Svizzera.
In occasione dell’esposizione vengono riuniti sedici artisti appartenenti al mondo delle arti visive Valentin Carron, Fabric|ch, Thomas Galler, Hervé Graumann, J&W Management Consulting, San Keller, Barbara Mühlefluh, Shahryar Nashat, Natalie Novarina & Marcel Croubalian, Didier Rittener, Hans Stalder, Eric Schumacher, Christine Streuli, Robert Suermondt, Alexia Walther, Markus Wetzel (pittura, scultura, disegno, fotografia, installazione, performance, video, nuovi media), e quattro artisti o compagnie appartenenti al mondo della danza Fabienne Berger, Foofwa d'Imobilité, Anna Huber, Gilles Jobin (performance, coreografia, scenografia).
Gli artisti sono stati selezionati da Pro Helvetia in occasione della pubblicazione dei “Cahiers d’artistes”, una collana editoriale progettata con l’obiettivo di documentare l’opera di artisti svizzeri (arti visive e danza) che non dispongano di una pubblicazione monografica. Il progetto grafico è stato curato da Kaspar Mühlemann con la collaborazione degli artisti. Si tratta di uno strumento che permette ai partecipanti di divulgare il proprio lavoro e di dare, al contempo, testimonianza delle nuove tendenze del panorama artistico svizzero in ambito internazionale.
La scelta di riunire al CAMeC le opere degli artisti svizzeri selezionati per le ultime edizioni dei “Cahiers” ed esposti nel Museo Cantonale d’Arte di Lugano (estate 2004) trova ragion d’essere nella necessità di incoraggiare un maggiore scambio culturale tra Italia e Svizzera e al contempo di restituire una precisa visione dell’attuale ricerca artistica in Svizzera.
La mostra, ospitata negli ambienti del piano terreno e del primo piano del CAMeC, propone un’eterogeneità di esperienze. Diversi artisti infatti vengono avvicinati tra loro senza che ciò voglia individuare una tendenza unificatrice. Nondimeno uno sguardo a posteriori permette di cogliere tracce problematiche che percorrono trasversalmente le singole opere: l’adesione agli ultimi media come nuovo mezzo espressivo sembra prevalere sulle tradizionali modalità di fare pittura, scultura e fotografia. L’individuazione di fonti attinte indifferentemente da ambiti culturali alti e bassi (siti Internet, film, riviste) ed elaborate con strumenti diversi (dalla stampa su seta al video); la riflessione sul conflitto sociale; l’ironia, al limite del sarcasmo, come dispositivo essenziale alla definizione dell’opera; lo spazio visualizzato nell’ architettura virtuale, ridefinito dalla tecnologia o rivisitato dall’utopia. Infine, un apparente distacco dalla storia dell’arte e dal passato, sembra calare queste esperienze nel presente o proiettarle nel futuro, reale o virtuale.
La sezione danza si articola invece in due momenti distinti. In mostra una serie di video documenta il lavoro dei danzatori e dei coreografi, mentre in occasione dell’inaugurazione, durante la mostra e per il finissage vengono proposte performance delle quattro compagnie di danza selezionate.
In occasione dell’esposizione vengono presentati al pubblico tutti i “Cahiers” relativi agli artisti. Le pubblicazioni presentano una struttura uniforme (formato 16,5 x 24 cm, a colori, testo critico in due lingue, vasta documentazione fotografica, curriculum espositivo); ognuna, tuttavia, si distingue per una impostazione e una veste grafica originale concepita dall’artista stesso.
Parallelamente ai singoli Cahiers, il CAMeC pubblica per l’occasione un sintetico catalogo bilingue riepilogativo (italiano e inglese). In esso sono presenti i testi e i contributi critici di Pietro Bellasi, Bruno Corà, Bettina Della Casa, Rudolf Velhagen, Andrew Holland e Domenico Lucchini.
Coordinamento arti visive Hans-Peter Wittwer, Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia
Coordinamento danza Nicole Rielle, Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia e Domenico Lucchini, Centro Culturale Svizzero, Milano.
Direzione Artistica CAMeC La Spezia: Bruno Corà
Assistenza alla Direzione: Eleonora Acerbi, Mara Borzone
Coordinamento organizzativo: Susanna Holm, Cooperativa Servizi Culturali Sigma
In occasione dell’esposizione vengono riuniti sedici artisti appartenenti al mondo delle arti visive Valentin Carron, Fabric|ch, Thomas Galler, Hervé Graumann, J&W Management Consulting, San Keller, Barbara Mühlefluh, Shahryar Nashat, Natalie Novarina & Marcel Croubalian, Didier Rittener, Hans Stalder, Eric Schumacher, Christine Streuli, Robert Suermondt, Alexia Walther, Markus Wetzel (pittura, scultura, disegno, fotografia, installazione, performance, video, nuovi media), e quattro artisti o compagnie appartenenti al mondo della danza Fabienne Berger, Foofwa d'Imobilité, Anna Huber, Gilles Jobin (performance, coreografia, scenografia).
Gli artisti sono stati selezionati da Pro Helvetia in occasione della pubblicazione dei “Cahiers d’artistes”, una collana editoriale progettata con l’obiettivo di documentare l’opera di artisti svizzeri (arti visive e danza) che non dispongano di una pubblicazione monografica. Il progetto grafico è stato curato da Kaspar Mühlemann con la collaborazione degli artisti. Si tratta di uno strumento che permette ai partecipanti di divulgare il proprio lavoro e di dare, al contempo, testimonianza delle nuove tendenze del panorama artistico svizzero in ambito internazionale.
La scelta di riunire al CAMeC le opere degli artisti svizzeri selezionati per le ultime edizioni dei “Cahiers” ed esposti nel Museo Cantonale d’Arte di Lugano (estate 2004) trova ragion d’essere nella necessità di incoraggiare un maggiore scambio culturale tra Italia e Svizzera e al contempo di restituire una precisa visione dell’attuale ricerca artistica in Svizzera.
La mostra, ospitata negli ambienti del piano terreno e del primo piano del CAMeC, propone un’eterogeneità di esperienze. Diversi artisti infatti vengono avvicinati tra loro senza che ciò voglia individuare una tendenza unificatrice. Nondimeno uno sguardo a posteriori permette di cogliere tracce problematiche che percorrono trasversalmente le singole opere: l’adesione agli ultimi media come nuovo mezzo espressivo sembra prevalere sulle tradizionali modalità di fare pittura, scultura e fotografia. L’individuazione di fonti attinte indifferentemente da ambiti culturali alti e bassi (siti Internet, film, riviste) ed elaborate con strumenti diversi (dalla stampa su seta al video); la riflessione sul conflitto sociale; l’ironia, al limite del sarcasmo, come dispositivo essenziale alla definizione dell’opera; lo spazio visualizzato nell’ architettura virtuale, ridefinito dalla tecnologia o rivisitato dall’utopia. Infine, un apparente distacco dalla storia dell’arte e dal passato, sembra calare queste esperienze nel presente o proiettarle nel futuro, reale o virtuale.
La sezione danza si articola invece in due momenti distinti. In mostra una serie di video documenta il lavoro dei danzatori e dei coreografi, mentre in occasione dell’inaugurazione, durante la mostra e per il finissage vengono proposte performance delle quattro compagnie di danza selezionate.
In occasione dell’esposizione vengono presentati al pubblico tutti i “Cahiers” relativi agli artisti. Le pubblicazioni presentano una struttura uniforme (formato 16,5 x 24 cm, a colori, testo critico in due lingue, vasta documentazione fotografica, curriculum espositivo); ognuna, tuttavia, si distingue per una impostazione e una veste grafica originale concepita dall’artista stesso.
Parallelamente ai singoli Cahiers, il CAMeC pubblica per l’occasione un sintetico catalogo bilingue riepilogativo (italiano e inglese). In esso sono presenti i testi e i contributi critici di Pietro Bellasi, Bruno Corà, Bettina Della Casa, Rudolf Velhagen, Andrew Holland e Domenico Lucchini.
Coordinamento arti visive Hans-Peter Wittwer, Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia
Coordinamento danza Nicole Rielle, Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia e Domenico Lucchini, Centro Culturale Svizzero, Milano.
Direzione Artistica CAMeC La Spezia: Bruno Corà
Assistenza alla Direzione: Eleonora Acerbi, Mara Borzone
Coordinamento organizzativo: Susanna Holm, Cooperativa Servizi Culturali Sigma
09
aprile 2005
Sentieri e avvistamenti. Giovane arte contemporanea in Svizzera
Dal 09 aprile al 26 giugno 2005
arte contemporanea
Location
CAMEC – CENTRO ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
La Spezia, Piazza Cesare Battisti, 1, (La Spezia)
La Spezia, Piazza Cesare Battisti, 1, (La Spezia)
Biglietti
euro 6,00 intero, euro 4,00 ridotto, euro 3,00 ridotto speciale
Orario di apertura
da martedì a sabato 10-13 e 15-19, domenica 11-19, chiuso lunedì
Vernissage
9 Aprile 2005, ore 17
Ufficio stampa
CSC SIGMA
Autore
Curatore