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Sentimento e osservazione. Arte in Ticino 1850-1950
Nelle collezioni del MASI si rispecchia l’evoluzione della recente storia delle arti visive in Ticino. Dal XIX secolo, questa non è improntata solamente dalla comunità artistica regionale, bensì anche dagli artisti, collezionisti, commercianti e studiosi che hanno scelto il Ticino come patria d’adozione. In particolare, nelle collezioni è rappresentata l’ambivalenza caratteristica del Cantone, che da un lato ha un’identità culturale italiana e dall’altro appartiene politicamente allo Stato federale svizzero. La presentazione delle collezioni del MASI, arricchita da alcune importanti opere in prestito, intende offrire una visione di come l’arte in Ticino – a partire dalla fondazione dello Stato federale nel 1848 fino alla fine della seconda Guerra mondiale – si sia dinamicamente evoluta nel suo contesto culturale specifico, e mostrare le influenze, provenienti da Sud e dal Nord, che si sono affermate nella regione. Il percorso espositivo segue alcune tappe fondamentali: dal tardo Romanticismo al Realismo, dall’Impressionismo fino al Post-Impressionismo; attraverso il Simbolismo, l’Espressionismo, la Nuova Oggettività e il Realismo Magico si giunge alle prime fioriture del Surrealismo.
La presentazione delle collezioni del MASI è strutturata cronologicamente in cinque parti: un primo capitolo “Paesaggio e storia”, traccia il modo in cui, a partire dalla nascita della Confederazione, si riveli una coscienza identitaria-nazionalistica anche nella pittura di paesaggio svizzera e come per la prima volta il paesaggio ticinese diventi un soggetto interessante per i pittori provenienti da entrambi i versanti delle Alpi. La sezione successiva, “Il paesaggio come simbolo”, rende evidente come nel movimento europeo del Simbolismo le opere dei pittori ticinesi si fondano in modo naturale con quelle di artisti italiani e svizzeri tedeschi. Anche il capitolo successivo, “Sentimento e atmosfera”, è dedicato al paesaggio. Post-impressionismo e Divisionismo formano un orizzonte stilistico comune per una visione meridionale e settentrionale del paesaggio. La sezione “Osservazione della vita quotidiana” unisce diverse concezioni artistiche della pittura di genere a cavallo tra il XIX e il XX secolo, dal Verismo alla Poesia del quotidiano, fino al Realismo magico e alla Nuova oggettività. Infine, con l’ultima sezione “Sguardi moderni”, si vede come precocemente anche in Ticino, grazie al trasferimento di molti artisti, il cubo-futurismo e l’espressionismo stravolgano la concezione tradizionale di forma e colore.
Volutamente concepita più come un abbozzo propedeutico che una tesi scientifica, aforistica piuttosto che analitica o addirittura enciclopedica, la nostra presentazione ambisce a una comprensione, il più ampia possibile, della storia dell'arte ticinese, integrando sia ciò che ha suscitato interesse ed è stato collezionato nella regione, sia ciò su cui si sono confrontati e ciò che hanno creato artisti locali e stranieri in Ticino. Non si tratta dunque di un punto di arrivo, ma piuttosto dell'inizio di un'indagine che apre molteplici temi e domande.
Sentimento e osservazione. Arte in Ticino 1850-1950
Lugano, Piazza Bernardino Luini, 6, (Lugano)