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Senza famiglia!
Storie di amicizia nell’arte italiana
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Società Promotrice delle Belle Arti in Torino presenta undici storie di amicizia, gratitudine e collaborazione tra alcuni degli artisti protagonisti della scena italiana degli ultimi trent’anni.
L'artista nella vita tende a organizzare intorno a sé un sistema di relazioni intime con i suoi colleghi, quasi tentasse di ricreare la struttura di una famiglia. È questo sistema di affetti ad aver cambiato irrimediabilmente il verso preso dall'arte in molti momenti della sua storia. Gli incontri fortuiti sono alla base della creazione, più di quanto spesso non ci sia dato intendere.
Sono storie di radici comuni, di botteghe, di territorio e di affetti. Sono spesso racconti di amicizie, anche intergenerazionali, e convivenze tra grandi personalità.
Alighiero Boetti e i suoi amici: insieme a comprovare quanto il talento sappia circondarsi di altro talento. Un piccolo omaggio in ricordo del gallerista Guido Carbone da parte di alcuni degli artisti ai quali aveva saputo legarsi in quel modo speciale che gli apparteneva. Aldo Mondino e una rappresentanza dei suoi affetti (tra i quali molti giovani dell’Atelier Mondino). L’amicizia tra Marco Cingolani e Massimo Kaufmann, che racconta, come quella tra Amedeo Martegani e Vincenzo Cabiati, una storia che risale alla Milano degli anni ‘80. La Palermo condivisa di Bazan, Di Piazza, Di Marco e De Grandi e la Modena di Andrea Chiesi e Wainer Vaccari. La stretta convivenza di giovani artisti come quella del laboratorio domestico dei Glückstraße o il legame tra i pittori Gionata Gesi, Matteo Bergamasco e Danilo Buccella. I progetti condivisi come quello tra Giovanni Frangi e Paola Allegra Sartorio. E, in ultimo, l’omaggio, alle relazione impossibili, mai avvenute e pertanto rimpiante: Andrea Contin per Joseph Beuys, Andrea Mastrovito per Mario Schifano e Luigi Presicce per Gino De Dominicis.
L'artista nella vita tende a organizzare intorno a sé un sistema di relazioni intime con i suoi colleghi, quasi tentasse di ricreare la struttura di una famiglia. È questo sistema di affetti ad aver cambiato irrimediabilmente il verso preso dall'arte in molti momenti della sua storia. Gli incontri fortuiti sono alla base della creazione, più di quanto spesso non ci sia dato intendere.
Sono storie di radici comuni, di botteghe, di territorio e di affetti. Sono spesso racconti di amicizie, anche intergenerazionali, e convivenze tra grandi personalità.
Alighiero Boetti e i suoi amici: insieme a comprovare quanto il talento sappia circondarsi di altro talento. Un piccolo omaggio in ricordo del gallerista Guido Carbone da parte di alcuni degli artisti ai quali aveva saputo legarsi in quel modo speciale che gli apparteneva. Aldo Mondino e una rappresentanza dei suoi affetti (tra i quali molti giovani dell’Atelier Mondino). L’amicizia tra Marco Cingolani e Massimo Kaufmann, che racconta, come quella tra Amedeo Martegani e Vincenzo Cabiati, una storia che risale alla Milano degli anni ‘80. La Palermo condivisa di Bazan, Di Piazza, Di Marco e De Grandi e la Modena di Andrea Chiesi e Wainer Vaccari. La stretta convivenza di giovani artisti come quella del laboratorio domestico dei Glückstraße o il legame tra i pittori Gionata Gesi, Matteo Bergamasco e Danilo Buccella. I progetti condivisi come quello tra Giovanni Frangi e Paola Allegra Sartorio. E, in ultimo, l’omaggio, alle relazione impossibili, mai avvenute e pertanto rimpiante: Andrea Contin per Joseph Beuys, Andrea Mastrovito per Mario Schifano e Luigi Presicce per Gino De Dominicis.
11
novembre 2006
Senza famiglia!
Dall'undici novembre al 10 dicembre 2006
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELLA PROMOTRICE DELLE BELLE ARTI
Torino, Viale Diego Balsamo Crivelli, 11, (Torino)
Torino, Viale Diego Balsamo Crivelli, 11, (Torino)
Orario di apertura
10.00-12.30 e 16.00-19.30
domenica 10.00-12.30
chiuso lunedì
Vernissage
11 Novembre 2006, ore 19
Autore
Curatore