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Senza Spiegazioni
Mostra collettiva
Comunicato stampa
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Senza Spiegazioni, la Scultura.
Senza spiegazioni è la nascita della ma- teria. Senza spiegazioni è la morte per
chi ama la vita. Senza spiegazioni è il mistero che ci balla intorno, cioè vuoto, silenzio, presa senza appigli, psiche.
Senza spiegazioni è il cuore nel nostro petto che batte nonostante il dolore, gli orgasmi, le sparizioni di senso, le crisi
ricorrenti e l’inquinamento. Senza spiega-zioni è l’Arte che non è che per se stessa, mentre comunica lasciando a tutti lo spa-
zio per entrare nel vuoto della bellezza
(da riempire controllando la pulsione al razionale e alla chiarezza). Senza spiega-
zioni e senza ragli alla luna, gli artisti, matti senza manicomi, conoscono le loro paure e le nostre debolezze come amanti
di lungo corso ma per la verità, gli scul-tori, da sempre, fanno storia a sé: sulla bocca della materia/ scultura ci sono tut-
te le parole della creazione e tutte le rinunce di ciò che non è stato. La sfida
con Dio e con se stessi ha così inizio,
chi resiste al tempo rimarrà dentro la lot- ta, chi fugge la polvere perderà il sorriso, chi ama la massa/le masse raggiungerà l’As-soluto dentro l’energia ibernata della mate-ria. Senza spiegazioni perché la verità
non dà spiegazioni. Senza spiegazioni come
i capelli e le unghie che continuano a cre-scere anche dopo la morte. Fin dall’inizio, nella notte della nascita delle civiltà, l’Arte si è divisa in orizzontalità e ver-ticalità, in ossigeno e idrogeno. L’Arte orizzontale, la più frequentata negli ulti-mi 100 anni, dei pittori e dei quadri da parete, ha preso spunto dalla terra per staccarsi dal suolo e formare una visione nell’aria, poeticamente fragile, che vuole respirare. La scultura, arte verticale, ha invece levato la testa verso il cielo dando corpo alla voglia dell’uomo di guardare ne-gli occhi il Creatore. E di sfuggire alle limitazioni, anche quelle della tecnica e del pensiero, rigettando in aria la forza
di gravità. Lasciando impronte pesanti e definitive nel senso, molto umano, del
faticare. Tutte e due sono fiori e canti, tutte e due aspettano l’apocalisse di Gio-vanni per salire sulle nuvole o per sparire per sempre. Tutte e due hanno occhi, volto, collo e grandi labbra scure. Senza spiega-zioni la Scultura sfida il mare aperto e l’infinito del possibile, perché non cono-sce pace e cura. Senza spiegazioni lascia gli uomini alle loro mediocrità di acari
da salotto.
Luca Sartini
(Milano,lunedì 22 marzo 2010)
“Senza spiegazioni è la sua capacità di
accumulare progetti, opere d’arte, fol-lie, perfino il nulla. Perché la sua mente vigile immagazzina informazioni
che poi le sue mani curiose trasforma-
no in filosofia e polvere aurea. Così
è facile trovare nella sua Arte la vera pienezza che ci parla di corpi abbrac-ciati, di giochi sessuali, di corse tra
i prati, di cieli stellati, d’alchimia. Ma non basta. La sua nobiltà d’esteta
non dimentica gli errori e le disgrazie: i piccoli uomini che vivono sulla crosta terrestre, agiscono accettando che le fatiche non sempre vengano premiate, se
non da un sorriso carico di malinconia.
Questa mestizia, quando fa silenzio, la esalta con la scultura del cuore che
non conosce riposo, né peacemaker.”
Luca Sartini(Milano, 28/03/2010)
Senza spiegazioni è la nascita della ma- teria. Senza spiegazioni è la morte per
chi ama la vita. Senza spiegazioni è il mistero che ci balla intorno, cioè vuoto, silenzio, presa senza appigli, psiche.
Senza spiegazioni è il cuore nel nostro petto che batte nonostante il dolore, gli orgasmi, le sparizioni di senso, le crisi
ricorrenti e l’inquinamento. Senza spiega-zioni è l’Arte che non è che per se stessa, mentre comunica lasciando a tutti lo spa-
zio per entrare nel vuoto della bellezza
(da riempire controllando la pulsione al razionale e alla chiarezza). Senza spiega-
zioni e senza ragli alla luna, gli artisti, matti senza manicomi, conoscono le loro paure e le nostre debolezze come amanti
di lungo corso ma per la verità, gli scul-tori, da sempre, fanno storia a sé: sulla bocca della materia/ scultura ci sono tut-
te le parole della creazione e tutte le rinunce di ciò che non è stato. La sfida
con Dio e con se stessi ha così inizio,
chi resiste al tempo rimarrà dentro la lot- ta, chi fugge la polvere perderà il sorriso, chi ama la massa/le masse raggiungerà l’As-soluto dentro l’energia ibernata della mate-ria. Senza spiegazioni perché la verità
non dà spiegazioni. Senza spiegazioni come
i capelli e le unghie che continuano a cre-scere anche dopo la morte. Fin dall’inizio, nella notte della nascita delle civiltà, l’Arte si è divisa in orizzontalità e ver-ticalità, in ossigeno e idrogeno. L’Arte orizzontale, la più frequentata negli ulti-mi 100 anni, dei pittori e dei quadri da parete, ha preso spunto dalla terra per staccarsi dal suolo e formare una visione nell’aria, poeticamente fragile, che vuole respirare. La scultura, arte verticale, ha invece levato la testa verso il cielo dando corpo alla voglia dell’uomo di guardare ne-gli occhi il Creatore. E di sfuggire alle limitazioni, anche quelle della tecnica e del pensiero, rigettando in aria la forza
di gravità. Lasciando impronte pesanti e definitive nel senso, molto umano, del
faticare. Tutte e due sono fiori e canti, tutte e due aspettano l’apocalisse di Gio-vanni per salire sulle nuvole o per sparire per sempre. Tutte e due hanno occhi, volto, collo e grandi labbra scure. Senza spiega-zioni la Scultura sfida il mare aperto e l’infinito del possibile, perché non cono-sce pace e cura. Senza spiegazioni lascia gli uomini alle loro mediocrità di acari
da salotto.
Luca Sartini
(Milano,lunedì 22 marzo 2010)
“Senza spiegazioni è la sua capacità di
accumulare progetti, opere d’arte, fol-lie, perfino il nulla. Perché la sua mente vigile immagazzina informazioni
che poi le sue mani curiose trasforma-
no in filosofia e polvere aurea. Così
è facile trovare nella sua Arte la vera pienezza che ci parla di corpi abbrac-ciati, di giochi sessuali, di corse tra
i prati, di cieli stellati, d’alchimia. Ma non basta. La sua nobiltà d’esteta
non dimentica gli errori e le disgrazie: i piccoli uomini che vivono sulla crosta terrestre, agiscono accettando che le fatiche non sempre vengano premiate, se
non da un sorriso carico di malinconia.
Questa mestizia, quando fa silenzio, la esalta con la scultura del cuore che
non conosce riposo, né peacemaker.”
Luca Sartini(Milano, 28/03/2010)
14
aprile 2010
Senza Spiegazioni
Dal 14 al 24 aprile 2010
arte contemporanea
Location
DI MANO IN MANO – GALLERIA PERIFERICA
Milano, Viale Carlo Espinasse, 99, (Milano)
Milano, Viale Carlo Espinasse, 99, (Milano)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle ore 15.00 alle 19.00; sabato orario continuato 10.00/19.00.
Vernissage
14 Aprile 2010, ore 20.00 con la partecipazione del trombettista Raffaele Kohler(con la dieresi sulla o).
Autore
Curatore