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Serate futuriste, cinema e musica – Celovek s Kinoapparatom / Walter Ruttmann
Nell’ambito delle celebrazioni del Centenario del Manifesto Futurista, Serate futuriste, cinema e musica condensa opere filmiche futuriste o riconducibili al futurismo a confronto tra Italia, Francia, Germania, Russia e USA, selezionate da Mario Franco, nonché registrazioni audio d’epoca e letture poetiche di autori contemporanei.
Comunicato stampa
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Celovek s Kinoapparatom (L’uomo con la macchina da presa) 1929, Russia, b/n, 70 min.Dziga Vertov
Weekend 1930, Germania, 11 min. 30 sec.
Walter Ruttmann
Celovek s Kinoapparatom(L’uomo con la macchina da presa), il più famoso film di Dziga Vertov ed un manifesto del cinema futurista e costruttivista. Si regge sull’assunto che la cinecamera vede molto più dell’occhio umano, può alterare il tempo e lo spazio: il cine-occhio serve per capire, non solo per vedere. Vertov percepisce con assoluta lungimiranza che il nuovo strumento di rappresentazione può rivoluzionare il nostro rapporto con il mondo visibile ed udibile. Solo per l’udito è il Weekenddi Walter Ruttmann: prima registrazione audio dal vivo montata su pellicola 35mm (non esisteva ancora il nastro magnetico); è considerato il primo prodotto del documentario radiofonico a livello internazionale.
Domenica 8 marzo ore 18.00
SPIRALE DI DOLCEZZA + SERPE DI FASCINO
Letture di Giovanna Marmo dall’antologia di scrittrici futuriste a cura di Cecilia Bello Minciacchi
(Edizioni Bibliopolis)
Al futurismo parteciparono, con entusiasmo e originalità, donne di cui negli anni si è in larga parte persa memoria. Furono artiste poliedriche, danzatrici, scultrici, pittrici, ricamatrici, arredatrici, fotografe, trasvolatrici, ma in grandissimo numero furono scrittrici di poesie, prose, sintesi teatrali e tavole parolibere. Le scrittrici futuriste non formarono un gruppo omogeneo: parteciparono all’avanguardia in forme molto libere e in tempi e modi singolari attraversando l’intero arco di vita del futurismo. È infatti la produzione artistica, segnatamente letteraria, quella che meglio sa incarnare e rappresentare la concezione della donna nel futurismo. Più degli assunti dichiaratori, sono i temi e gli espedienti stilistici, le predilezioni nei generi letterari, la vivacità delle sperimentazioni parolibere a rivelare la coscienza che ciascuna ha avuto di sé e del proprio ruolo di donna e artista futurista. Quelle Forze femminili che Benedetta in una sintesi grafica rappresentò, mirabilmente, come Spirale di dolcezza + serpe di fascino.
AVANGUARDIE AL FEMMINILE
Olympia I.Teil Fest der Völker (Parte Prima: Il Festival del Popolo) 1938,Germania, b/n, sonoro, 110 min.
LeniRiefenstahl
Visual variations on Noguchi1945, USA, b/n, 4 min.
Marie Menken
Weekend 1930, Germania, 11 min. 30 sec.
Walter Ruttmann
Celovek s Kinoapparatom(L’uomo con la macchina da presa), il più famoso film di Dziga Vertov ed un manifesto del cinema futurista e costruttivista. Si regge sull’assunto che la cinecamera vede molto più dell’occhio umano, può alterare il tempo e lo spazio: il cine-occhio serve per capire, non solo per vedere. Vertov percepisce con assoluta lungimiranza che il nuovo strumento di rappresentazione può rivoluzionare il nostro rapporto con il mondo visibile ed udibile. Solo per l’udito è il Weekenddi Walter Ruttmann: prima registrazione audio dal vivo montata su pellicola 35mm (non esisteva ancora il nastro magnetico); è considerato il primo prodotto del documentario radiofonico a livello internazionale.
Domenica 8 marzo ore 18.00
SPIRALE DI DOLCEZZA + SERPE DI FASCINO
Letture di Giovanna Marmo dall’antologia di scrittrici futuriste a cura di Cecilia Bello Minciacchi
(Edizioni Bibliopolis)
Al futurismo parteciparono, con entusiasmo e originalità, donne di cui negli anni si è in larga parte persa memoria. Furono artiste poliedriche, danzatrici, scultrici, pittrici, ricamatrici, arredatrici, fotografe, trasvolatrici, ma in grandissimo numero furono scrittrici di poesie, prose, sintesi teatrali e tavole parolibere. Le scrittrici futuriste non formarono un gruppo omogeneo: parteciparono all’avanguardia in forme molto libere e in tempi e modi singolari attraversando l’intero arco di vita del futurismo. È infatti la produzione artistica, segnatamente letteraria, quella che meglio sa incarnare e rappresentare la concezione della donna nel futurismo. Più degli assunti dichiaratori, sono i temi e gli espedienti stilistici, le predilezioni nei generi letterari, la vivacità delle sperimentazioni parolibere a rivelare la coscienza che ciascuna ha avuto di sé e del proprio ruolo di donna e artista futurista. Quelle Forze femminili che Benedetta in una sintesi grafica rappresentò, mirabilmente, come Spirale di dolcezza + serpe di fascino.
AVANGUARDIE AL FEMMINILE
Olympia I.Teil Fest der Völker (Parte Prima: Il Festival del Popolo) 1938,Germania, b/n, sonoro, 110 min.
LeniRiefenstahl
Visual variations on Noguchi1945, USA, b/n, 4 min.
Marie Menken
08
marzo 2009
Serate futuriste, cinema e musica – Celovek s Kinoapparatom / Walter Ruttmann
08 marzo 2009
serata - evento
Location
MUSEO HERMANN NITSCH – FONDAZIONE MORRA
Napoli, vico lungo Pontecorvo, 29d, (Napoli)
Napoli, vico lungo Pontecorvo, 29d, (Napoli)
Biglietti
5 euro
Vernissage
8 Marzo 2009, ore 18
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