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Serena Piccinini – Di ogni piccola cosa
Tre è il numero divino, tre i lavori – appositamente realizzati – che prendono forma dall’universo creativo di Serena Piccinini
Comunicato stampa
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SERENA PICCININI Di ogni piccola cosa
“… esiste una leggerezza della pensosità e una leggerezza della frivolezza …” scriveva Italo
Calvino in Lezioni Americane, così il mondo è popolato da cose leggere e cose pesanti, che si
alternano per costituire gli elementi e formare lo scibile, composto da un’alternarsi ritmico di pieni
e di vuoti. Tutto sembra assumere un senso diverso, che va al di là dello strato epidermico che
siamo abituati ad osservare ed abitare. Se si considerano le cose in questa ottica, la “relazione”
diventa più importante della “cosa in sé” e questo porta come conseguenza naturale, il rispetto
per ogni piccola cosa che partecipa al creato...
Tre è il numero divino, tre i lavori – appositamente realizzati - che prendono forma dall’universo
creativo di Serena Piccinini, capace di osservare i fenomeni naturali e restituirli attraverso il
linguaggio delicato della carta e del vento, delle relazioni misteriose fra tutte le cose che ci
circondano e che non siamo più capaci di vedere. Lo spettatore viene coinvolto nel più serio fra
i giochi, quando è invitato a considerare, oltre all’oggetto, anche la sua proiezione. (“Haiku Origami”).
Serena Piccinini ha il dono di trasformare una realtà che pure, resta tale, mettendone in luce il lato
invisibile e magico. Attraverso la piegatura della carta, riesce a concepire l’unica forma possibile del
vento - che di fatto è una geografia di direzioni - generata dal ruotare vorticoso di girandole colorate,
che sbocciano come fiori su una superficie candida (“Geografia del vento”).
Nelle opere della giovane artista, resta impressa come fosse una voce, la memoria di un fruscio,
che rimanda al mistero degli opposti, bianco/nero, luce/ombra, oggetto/proiezione,
individualità/relazione…Dove sarà finita la sposa che un giorno abitava l’abito, ora abbandonato?
(“La sposa non c’è più!”).
- “Haiku Origami”, fotografie di origami e delle loro ombre.
- “Geografia del vento”, installazione su parete di moduli di origami.
- “La sposa non c’è più!”, abito bianco di carta.
Viviana Siviero, settembre 2006
Testo critico Viviana Siviero
Serena Piccinini (Bologna, 1977, dove vive e lavora), si è laureata in Teoria della Percezione e Psicologia
della Forma presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Attualmente è iscritta al terzo anno del corso di
Scienze Antropologiche presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna.
Fra il 2001 e il 2005 esegue vari interventi per la rivista d’Arte francese Plages. Nel 2001 e nel 2003 vince il
premio Zucchelli (Bologna), mentre nel 2004 si aggiudica il 1° premio arti visive al Festival delle Arti
(Bologna). Dal 2006 è una delle giovani promesse della galleria Estro.
“… esiste una leggerezza della pensosità e una leggerezza della frivolezza …” scriveva Italo
Calvino in Lezioni Americane, così il mondo è popolato da cose leggere e cose pesanti, che si
alternano per costituire gli elementi e formare lo scibile, composto da un’alternarsi ritmico di pieni
e di vuoti. Tutto sembra assumere un senso diverso, che va al di là dello strato epidermico che
siamo abituati ad osservare ed abitare. Se si considerano le cose in questa ottica, la “relazione”
diventa più importante della “cosa in sé” e questo porta come conseguenza naturale, il rispetto
per ogni piccola cosa che partecipa al creato...
Tre è il numero divino, tre i lavori – appositamente realizzati - che prendono forma dall’universo
creativo di Serena Piccinini, capace di osservare i fenomeni naturali e restituirli attraverso il
linguaggio delicato della carta e del vento, delle relazioni misteriose fra tutte le cose che ci
circondano e che non siamo più capaci di vedere. Lo spettatore viene coinvolto nel più serio fra
i giochi, quando è invitato a considerare, oltre all’oggetto, anche la sua proiezione. (“Haiku Origami”).
Serena Piccinini ha il dono di trasformare una realtà che pure, resta tale, mettendone in luce il lato
invisibile e magico. Attraverso la piegatura della carta, riesce a concepire l’unica forma possibile del
vento - che di fatto è una geografia di direzioni - generata dal ruotare vorticoso di girandole colorate,
che sbocciano come fiori su una superficie candida (“Geografia del vento”).
Nelle opere della giovane artista, resta impressa come fosse una voce, la memoria di un fruscio,
che rimanda al mistero degli opposti, bianco/nero, luce/ombra, oggetto/proiezione,
individualità/relazione…Dove sarà finita la sposa che un giorno abitava l’abito, ora abbandonato?
(“La sposa non c’è più!”).
- “Haiku Origami”, fotografie di origami e delle loro ombre.
- “Geografia del vento”, installazione su parete di moduli di origami.
- “La sposa non c’è più!”, abito bianco di carta.
Viviana Siviero, settembre 2006
Testo critico Viviana Siviero
Serena Piccinini (Bologna, 1977, dove vive e lavora), si è laureata in Teoria della Percezione e Psicologia
della Forma presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Attualmente è iscritta al terzo anno del corso di
Scienze Antropologiche presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna.
Fra il 2001 e il 2005 esegue vari interventi per la rivista d’Arte francese Plages. Nel 2001 e nel 2003 vince il
premio Zucchelli (Bologna), mentre nel 2004 si aggiudica il 1° premio arti visive al Festival delle Arti
(Bologna). Dal 2006 è una delle giovani promesse della galleria Estro.
18
novembre 2006
Serena Piccinini – Di ogni piccola cosa
Dal 18 novembre 2006 al 13 gennaio 2007
giovane arte
Location
GALLERIA ESTRO
Padova, Via San Prosdocimo, 30, (Padova)
Padova, Via San Prosdocimo, 30, (Padova)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle 20.00
Vernissage
18 Novembre 2006, ore 18
Autore
Curatore