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Serena Semeraro / Mirco Tarsi / Giovanni Battista Amici – Una scrivania o un posto alla finestra #2
La mostra è la seconda di una serie che mette in relazione la scrittura autografa d’epoca con l’arte visiva contemporanea.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Di Giovanni Battista Amici, ottico, astronomo e naturalista, è presentata in mostra una lettera autografa del 1862, in cui lo scienziato commenta l'atrofia parassitaria che colpisce il baco da seta osservando l'azione di corpuscoli nella larva. Il ricercatore ottenne importanti risultati scientifici con l'uso di telescopi e microscopi di sua costruzione. La sua disposizione si adattò alla scienza come esperimento e analisi.
Di Mirco Tarsi, artista attivo a Jesi nelle Marche, la mostra presenta una nuova importante opera su tela, realizzata attraverso il suo tipico metodo operativo controllato, in esercizio continuato di un segno minimo triarticolato di cui forza criticamente la percettibilità fino a che l'azione ripetuta è disposizione del cuore oltre che della testa.
Di Serena Semeraro, artista esordiente attiva tra Jesi e Fasano, sono presentati disegni, acquerelli e la sua attitudine, che è già di lumi, di raggi, di suoni in costituzione di manifestazioni verbali, mentali e fisiche dell'essere interiore:
Tremo
No, aspetta il respiro.
L'attimo si dilegua.
Non ora, ma poi l'è sarà stato.
Gli incubi del sole:
Le ombre?
Ricordi? Vaghi spiragli
nel soffio della sera.
Tutte le voci
e poi forse
una
ad una
ad una
ad una
È bello saperti/una nuvola/come linea
Del fatto che esista...
Che tu esista
[diglielo]
Vorrei dire:
Il non-ancora, l'ante-vita, la nebbia...
E si dia forma taciuta
Pensiero
Ago rovente
L'aldilà tra scrittura e memoria.
-----
Le dimensioni dell'assenza
---
a presto/come fugge la notte dell'alba/ /colore/non oso mostrare/i segni/demoni/artigli di questi crateri/ghiacciati aghi di stelle/in quest'umido cranio scoperto/ la gualdrappa è un frammento/ che riveste il mio corpo/ingoio silenzio
---
Oblio
----
(La mostra è il secondo appuntamento di una rassegna che esplora per episodi la scrittura, la forma logica dell'espressione e l'immagine, la forma del pensare attraverso la tecnica artistica, in questione di entrambe le forme per convergenze, contrappunti e infrazioni di campo.
Per dire, che non la rappresentazione ma la natura si scrive e che, per primo si vede, ciò che è da scrivere per ricordare l'immagine che sta per svanire.
Nelle tradizioni orientali è tutto un metodo di pratiche per trattenere nitida l'immagine, senza la pratica si scrive al più un frammento...ARANATURA SIMBOLICA...con il maiuscolo per metterla in vista.
Ma la natura, presupposta già come immagine della forma, alla lettura, è l'equivalente espressivo, ciò che incompreso valse patologie dissociative ai poeti più grandi, inibiti a riconoscere che il rosso della sera è lo sforzo di una vita e come pari dell’arte, s’informa di un'idea.
L’immagine è scrivere e la scrittura è immaginare, l’arte si unisce nel punto d’incrocio, al di qua la scrittura è logica e l’immagine tecnica.)
Di Mirco Tarsi, artista attivo a Jesi nelle Marche, la mostra presenta una nuova importante opera su tela, realizzata attraverso il suo tipico metodo operativo controllato, in esercizio continuato di un segno minimo triarticolato di cui forza criticamente la percettibilità fino a che l'azione ripetuta è disposizione del cuore oltre che della testa.
Di Serena Semeraro, artista esordiente attiva tra Jesi e Fasano, sono presentati disegni, acquerelli e la sua attitudine, che è già di lumi, di raggi, di suoni in costituzione di manifestazioni verbali, mentali e fisiche dell'essere interiore:
Tremo
No, aspetta il respiro.
L'attimo si dilegua.
Non ora, ma poi l'è sarà stato.
Gli incubi del sole:
Le ombre?
Ricordi? Vaghi spiragli
nel soffio della sera.
Tutte le voci
e poi forse
una
ad una
ad una
ad una
È bello saperti/una nuvola/come linea
Del fatto che esista...
Che tu esista
[diglielo]
Vorrei dire:
Il non-ancora, l'ante-vita, la nebbia...
E si dia forma taciuta
Pensiero
Ago rovente
L'aldilà tra scrittura e memoria.
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Le dimensioni dell'assenza
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a presto/come fugge la notte dell'alba/ /colore/non oso mostrare/i segni/demoni/artigli di questi crateri/ghiacciati aghi di stelle/in quest'umido cranio scoperto/ la gualdrappa è un frammento/ che riveste il mio corpo/ingoio silenzio
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Oblio
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(La mostra è il secondo appuntamento di una rassegna che esplora per episodi la scrittura, la forma logica dell'espressione e l'immagine, la forma del pensare attraverso la tecnica artistica, in questione di entrambe le forme per convergenze, contrappunti e infrazioni di campo.
Per dire, che non la rappresentazione ma la natura si scrive e che, per primo si vede, ciò che è da scrivere per ricordare l'immagine che sta per svanire.
Nelle tradizioni orientali è tutto un metodo di pratiche per trattenere nitida l'immagine, senza la pratica si scrive al più un frammento...ARANATURA SIMBOLICA...con il maiuscolo per metterla in vista.
Ma la natura, presupposta già come immagine della forma, alla lettura, è l'equivalente espressivo, ciò che incompreso valse patologie dissociative ai poeti più grandi, inibiti a riconoscere che il rosso della sera è lo sforzo di una vita e come pari dell’arte, s’informa di un'idea.
L’immagine è scrivere e la scrittura è immaginare, l’arte si unisce nel punto d’incrocio, al di qua la scrittura è logica e l’immagine tecnica.)
26
agosto 2020
Serena Semeraro / Mirco Tarsi / Giovanni Battista Amici – Una scrivania o un posto alla finestra #2
Dal 26 agosto al 25 ottobre 2020
arte contemporanea
Location
GASPARELLI ARTE CONTEMPORANEA
Fano, Via Arco D'augusto, 74, (Pesaro E Urbino)
Fano, Via Arco D'augusto, 74, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 11-13 e 17-20
Vernissage
26 Agosto 2020, dalle ore 18
Autore
Curatore
Progetto grafico