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Sergei Nazarov – Memorie
In un percorso immersivo nella propria dimensione personale, Nazarov offre allo spettatore un’indagine sulla memoria nel suo senso più ampio, in un viaggio fra le proprie radici e la stratificazione di elementi costitutivi della Storia dell’Arte
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 16 al 27 novembre, l’artista russo Sergei Nazarov è ospite del Centro Russo di
Scienza e Cultura di Roma con la mostra “Memorie”.
Sergei Nazarov, pittore di San Pietroburgo, dedica questa mostra alla Memoria.
Ripercorre un itinerario visivo personale, una sorta di riepilogo che attraversa i suoi
più intensi ricordi: immagini tratte dall’infanzia, degli affetti intimi e dei famigliari
amati, rappresentazioni dell’Armenia, sua terra natale e delle terre scoperte nei suoi
numerosi viaggi, degli affetti intimi e dei famigliari amati, della sua conoscenza della
Storia dell’Arte. Un susseguirsi di luoghi, paesaggi e simboli, nel suo vissuto,
nell’avventura che lo arricchisce, ma non lo cambia.
La mostra è un viaggio nei ricordi dell’anima di Nazarov, tra cui l’Italia ha un posto
d’onore: Venezia, una delle sue città preferite, Firenze, Roma, Amalfi, la campagna
toscana o quella siciliana. Le sue nature morte, non prive di umorismo e teatralità,
sono visioni stravaganti di uno strano agglomerato di elementi dal repertorio della
Storia dell’Arte.
Sono tre le tradizioni che segnano Sergei Nazarov, evidenti nelle opere in mostra: la
scuola di San Pietroburgo, l'Armenia e l’Arte Europea. San Pietroburgo rappresenta
lo stato d'animo contemplativo, della ricerca sulla fragilità e della perfezione
musicale, di una cultura contraddistinta dal prudente equilibrio. L’Armenia, un
simbolo di austerità, è l’arcaica incarnazione del dolore secco, espresso dalle note
basse maschili, e dall’eroismo stoico. L’Europa sullo sfondo è l’oggetto di culto,
impersona la ricchezza della cultura, i principi classici come l'armonia tra sentimento
e ragione.
Nazarov coltiva l'estetica della quotidianità e il realismo, ma allo stesso tempo
incoraggia il sogno e lascia trasparire frequentemente il suo romanticismo. L'artista
volutamente dimentica il presente, con i suoi "dubbi" e "interrogativi" sulla posizione
e le potenzialità reali dell’arte nel giorno d’oggi: per Nazarov, l’arte è indistruttibile,
come la natura, mentre il suo linguaggio diventa trasparente sotto la pressione della
luce e del silenzio.
Scienza e Cultura di Roma con la mostra “Memorie”.
Sergei Nazarov, pittore di San Pietroburgo, dedica questa mostra alla Memoria.
Ripercorre un itinerario visivo personale, una sorta di riepilogo che attraversa i suoi
più intensi ricordi: immagini tratte dall’infanzia, degli affetti intimi e dei famigliari
amati, rappresentazioni dell’Armenia, sua terra natale e delle terre scoperte nei suoi
numerosi viaggi, degli affetti intimi e dei famigliari amati, della sua conoscenza della
Storia dell’Arte. Un susseguirsi di luoghi, paesaggi e simboli, nel suo vissuto,
nell’avventura che lo arricchisce, ma non lo cambia.
La mostra è un viaggio nei ricordi dell’anima di Nazarov, tra cui l’Italia ha un posto
d’onore: Venezia, una delle sue città preferite, Firenze, Roma, Amalfi, la campagna
toscana o quella siciliana. Le sue nature morte, non prive di umorismo e teatralità,
sono visioni stravaganti di uno strano agglomerato di elementi dal repertorio della
Storia dell’Arte.
Sono tre le tradizioni che segnano Sergei Nazarov, evidenti nelle opere in mostra: la
scuola di San Pietroburgo, l'Armenia e l’Arte Europea. San Pietroburgo rappresenta
lo stato d'animo contemplativo, della ricerca sulla fragilità e della perfezione
musicale, di una cultura contraddistinta dal prudente equilibrio. L’Armenia, un
simbolo di austerità, è l’arcaica incarnazione del dolore secco, espresso dalle note
basse maschili, e dall’eroismo stoico. L’Europa sullo sfondo è l’oggetto di culto,
impersona la ricchezza della cultura, i principi classici come l'armonia tra sentimento
e ragione.
Nazarov coltiva l'estetica della quotidianità e il realismo, ma allo stesso tempo
incoraggia il sogno e lascia trasparire frequentemente il suo romanticismo. L'artista
volutamente dimentica il presente, con i suoi "dubbi" e "interrogativi" sulla posizione
e le potenzialità reali dell’arte nel giorno d’oggi: per Nazarov, l’arte è indistruttibile,
come la natura, mentre il suo linguaggio diventa trasparente sotto la pressione della
luce e del silenzio.
16
novembre 2015
Sergei Nazarov – Memorie
Dal 16 al 27 novembre 2015
arte contemporanea
Location
CENTRO RUSSO DI SCIENZA E CULTURA – PALAZZO SANTACROCE
Roma, Piazza Benedetto Cairoli, 6, (Roma)
Roma, Piazza Benedetto Cairoli, 6, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18, sabato e domenica chiuso
Vernissage
16 Novembre 2015, h 19
Autore
Curatore