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Sergia Avveduti – Oasi
Esplorando le possibilità del collage fotografico, l’artista attinge da riviste d’epoca per creare un continuum inatteso, fatto di nuove linee, nuove forme, nuovi punti di vista che rileggono e reinventano l’elemento del paesaggio.
Comunicato stampa
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Oasi, la nuova mostra personale di Sergia Avveduti, è un progetto inedito dell’artista, che raccoglie una selezione importante della sua ricerca sulla reinvenzione del collage fotografico che Sergia Avveduti porta avanti da anni. Nel gruppo di opere esposte in mostra, l’artista ricorre al collage fotografico come "dispositivo ottico" che potenzia la capacità della fotografia di rappresentare l’invisibile: i suoi prelievi d’immagini fotografiche da riviste di paesaggio vengono ricomposti creando un nuovo paesaggio, summa di tutti i paesaggi esistenti e di quelli sedimentati nel nostro immaginario. Nel suo lavoro il potere delle immagini della storia, la loro fisicità cartacea e vissuta, travalicano il senso d'effimero prodotto oggi dalle immagini digitali che, spesso, vivono solo per pochi istanti.
In particolare, le immagini in bianco e nero tratte dalle pubblicazioni del Touring Club Italiano degli anni 30 sono state manipolate e riassemblate in collages attraverso l’utilizzo di una geometria primitiva, fatta di tagli circolari incisi che agiscono come fossero una messa a fuoco ulteriore di brani di paesaggio o di architettura, posti al di fuori di un contesto di riferimento. I contorni astratti creano uno scheletro di forze che influenzano l’esperienza visiva inserita in un contesto di spazio tempo. Si crea una tensione psicologica tra la percezione dei diversi frammenti in gioco e le esperienze visive che l’hanno preceduta. La geometria delle singole porzioni si espande sulla capacità descrittiva, che ogni singolo frammento ha al suo interno, realizzando un dislocamento percettivo che sospinge lo sguardo del pubblico a immaginare cielo e terra, natura e architettura, visione e introspezione a compenetrarsi.
In particolare, le immagini in bianco e nero tratte dalle pubblicazioni del Touring Club Italiano degli anni 30 sono state manipolate e riassemblate in collages attraverso l’utilizzo di una geometria primitiva, fatta di tagli circolari incisi che agiscono come fossero una messa a fuoco ulteriore di brani di paesaggio o di architettura, posti al di fuori di un contesto di riferimento. I contorni astratti creano uno scheletro di forze che influenzano l’esperienza visiva inserita in un contesto di spazio tempo. Si crea una tensione psicologica tra la percezione dei diversi frammenti in gioco e le esperienze visive che l’hanno preceduta. La geometria delle singole porzioni si espande sulla capacità descrittiva, che ogni singolo frammento ha al suo interno, realizzando un dislocamento percettivo che sospinge lo sguardo del pubblico a immaginare cielo e terra, natura e architettura, visione e introspezione a compenetrarsi.
26
ottobre 2018
Sergia Avveduti – Oasi
Dal 26 ottobre al 30 novembre 2018
arte contemporanea
Location
AF ARTE CONTEMPORANEA
Bologna, via dei Bersaglieri, 5/E, (Bologna)
Bologna, via dei Bersaglieri, 5/E, (Bologna)
Orario di apertura
Dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:00
Vernissage
26 Ottobre 2018, Ore 18:00
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