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Sergio Dangelo
In occasione di questa riassuntiva mostra livornese oltre agli oggetti e agli “hand-mades”, ai disegni e ai quaderni, sono esposti dipinti di piccole e grandi dimensioni, anni ’50-’60, riuniti in un confronto diretto con alcuni recenti smalti su tela datati 1998-2003.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
È nato a Milano il 19 aprile 1932 dove vive e lavora.
Giovanissimo viaggia per l’ Europa e nel 1948 a Zandvliet, nei pressi di Bruxelles,
fa atto di “ Surrealismo Assoluto “. Nel 1950 va a Parigi e partecipa all’avventura del terzo
convoglio surrealista dove incontra André Breton, Charles Estienne, Theodore Koenig,
i teorici e propugnatori del Surrealismo storico. Inoltre stringe amicizia con
molti altri protagonisti della scena artistica parigina di quegli anni.
Rientrato a Milano è l’ ideatore e l’ animatore, insieme con Enrico Baj, dell’ “Arte Nucleare”,
manifesto e movimento artistico a cui aderirono subito numerosi giovani pittori
e che fu determinante per lo svecchiamento e lo sviluppo dell’arte contemporanea
milanese ed europea di quegli anni. Alle prime mostre di “Arte Nucleare” aderirono
i giovani milanesi Gianni Dova, Roberto Crippa, Gianni Bertini, Cesare Peverelli,
Piero Manzoni e i napoletani Guido Biasi, Mario Persico e Lucio Del Pezzo.
Il movimento pittorico avrà il suo culmine nel 1962 con l’uscita del volume
“Arte Nucleare”, scritto da Tristan Sauvage, e edito a cura della Galleria Schwarz di Milano.
Dangelo espone i suoi quadri “nucleari” nella prima mostra personale, nel 1951,
presso la Galleria San Fedele di Milano.
Da allora ha allestito oltre 400 personali e partecipato a innumerevoli collettive
(è stato invitato a sei edizioni della Biennale di Venezia, con sala personale nel 1966).
Dangelo “gioca” dal 1952-53 con i suoi oggetti che furono definiti da Marcel Duchamp,
dopo averli visti alla Galleria Schwarz di Milano nel 1959: “hand-mades”.
Questa è la seconda esposizione personale che la Galleria Peccolo di Livorno
dedica a SERGIO DANGELO ed ai suoi oggetti “hand-mades” .
In occasione di questa riassuntiva mostra livornese oltre agli oggetti e agli “hand-mades”,
ai disegni e ai quaderni, sono esposti dipinti di piccole e grandi dimensioni, anni ’50-’60,
riuniti in un confronto diretto con alcuni recenti smalti su tela datati 1998-2003;
a significare la continuità e la coerenza presente in tutte le opere di Dangelo.
Nel catalogo che accompagna la mostra, edito a cura della Galleria, sono riprodotte
le opere in mostra e un’ intervista fatta a Dangelo da Federico Sardella sono
ripercorse le tappe salienti della carriera dell’artista.
Giovanissimo viaggia per l’ Europa e nel 1948 a Zandvliet, nei pressi di Bruxelles,
fa atto di “ Surrealismo Assoluto “. Nel 1950 va a Parigi e partecipa all’avventura del terzo
convoglio surrealista dove incontra André Breton, Charles Estienne, Theodore Koenig,
i teorici e propugnatori del Surrealismo storico. Inoltre stringe amicizia con
molti altri protagonisti della scena artistica parigina di quegli anni.
Rientrato a Milano è l’ ideatore e l’ animatore, insieme con Enrico Baj, dell’ “Arte Nucleare”,
manifesto e movimento artistico a cui aderirono subito numerosi giovani pittori
e che fu determinante per lo svecchiamento e lo sviluppo dell’arte contemporanea
milanese ed europea di quegli anni. Alle prime mostre di “Arte Nucleare” aderirono
i giovani milanesi Gianni Dova, Roberto Crippa, Gianni Bertini, Cesare Peverelli,
Piero Manzoni e i napoletani Guido Biasi, Mario Persico e Lucio Del Pezzo.
Il movimento pittorico avrà il suo culmine nel 1962 con l’uscita del volume
“Arte Nucleare”, scritto da Tristan Sauvage, e edito a cura della Galleria Schwarz di Milano.
Dangelo espone i suoi quadri “nucleari” nella prima mostra personale, nel 1951,
presso la Galleria San Fedele di Milano.
Da allora ha allestito oltre 400 personali e partecipato a innumerevoli collettive
(è stato invitato a sei edizioni della Biennale di Venezia, con sala personale nel 1966).
Dangelo “gioca” dal 1952-53 con i suoi oggetti che furono definiti da Marcel Duchamp,
dopo averli visti alla Galleria Schwarz di Milano nel 1959: “hand-mades”.
Questa è la seconda esposizione personale che la Galleria Peccolo di Livorno
dedica a SERGIO DANGELO ed ai suoi oggetti “hand-mades” .
In occasione di questa riassuntiva mostra livornese oltre agli oggetti e agli “hand-mades”,
ai disegni e ai quaderni, sono esposti dipinti di piccole e grandi dimensioni, anni ’50-’60,
riuniti in un confronto diretto con alcuni recenti smalti su tela datati 1998-2003;
a significare la continuità e la coerenza presente in tutte le opere di Dangelo.
Nel catalogo che accompagna la mostra, edito a cura della Galleria, sono riprodotte
le opere in mostra e un’ intervista fatta a Dangelo da Federico Sardella sono
ripercorse le tappe salienti della carriera dell’artista.
06
novembre 2004
Sergio Dangelo
Dal 06 novembre al 15 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA PECCOLO
Livorno, Piazza Della Repubblica, 12, (Livorno)
Livorno, Piazza Della Repubblica, 12, (Livorno)
Orario di apertura
tutti i giorni ore: 10-13 / 16-20
festivi e lunedì mattina chiuso
Vernissage
6 Novembre 2004, ore 18,30