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Sergio Fermariello – Avviso ai naviganti
Fermariello intende presentare un progetto più ambizioso: un vero e proprio viaggio della sua opera lungo le coste del mediterraneo
Comunicato stampa
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Questa manifestazione del 2003 a Palermo continua il viaggio ch’ebbe inizio nel 1999. Questa volta, però, Fermariello intende presentare un progetto più ambizioso: un vero e proprio viaggio della sua opera lungo le coste del mediterraneo.
Un battello porterebbe l’opera “Avviso ai naviganti” in località suggestive del mediterraneo, in siti che si distinguano per la bellezza del paesaggio o, al contrario, per il degrado in cui versano. In ogni luogo toccato dall’imbarcazione Fermariello intenderebbe lasciare traccia del passaggio del viaggio, posizionando in maniera definitiva un mulino a vento: lo stesso che l’artista presenta oggi a Palermo insieme ai sui bianchi “naufraghi”.
Il mulino, opera recente di Fermariello (2003) è costituito da una struttura girevole ad azionamento eolico che ha la forma di una chiocciola ellittica. Le sue eliche rappresentano busti di antenati: quegli uomini, la cui influenza psicologica e culturale ha una rilevanza crescente nello sviluppo di ogni civiltà – come crescente è la loro dimensione sulle eliche del mulino -, attraverso il ricordo delle gesta da loro compiute e l’esempio di ciò che materialmente hanno lasciato ai posteri.
I bianchi “naufraghi” di Fermariello non narrano soltanto del viaggio materiale che, oggi come in passato, moltitudini di uomini hanno intrapreso e intraprendono, alla ricerca di fortuna o per necessità di sopravvivenza, ma racconta del viaggio inteso come necessaria condizione umana: necessità di scoperta, di scambio, d’incontro, di novità, di rigenerazione…
Se “Avviso ai naviganti” si rivolge all’elemento dinamico del viaggio - quel mare che più che una barriera costituisce un ponte di scambio tra civiltà profondamente diverse - la terra, in cui i “naufraghi” approdano ed in cui viene piantato il mulino, costituisce una sosta, e, il vento indica una direzione di spostamento.
(Marco Izzolino)
Un battello porterebbe l’opera “Avviso ai naviganti” in località suggestive del mediterraneo, in siti che si distinguano per la bellezza del paesaggio o, al contrario, per il degrado in cui versano. In ogni luogo toccato dall’imbarcazione Fermariello intenderebbe lasciare traccia del passaggio del viaggio, posizionando in maniera definitiva un mulino a vento: lo stesso che l’artista presenta oggi a Palermo insieme ai sui bianchi “naufraghi”.
Il mulino, opera recente di Fermariello (2003) è costituito da una struttura girevole ad azionamento eolico che ha la forma di una chiocciola ellittica. Le sue eliche rappresentano busti di antenati: quegli uomini, la cui influenza psicologica e culturale ha una rilevanza crescente nello sviluppo di ogni civiltà – come crescente è la loro dimensione sulle eliche del mulino -, attraverso il ricordo delle gesta da loro compiute e l’esempio di ciò che materialmente hanno lasciato ai posteri.
I bianchi “naufraghi” di Fermariello non narrano soltanto del viaggio materiale che, oggi come in passato, moltitudini di uomini hanno intrapreso e intraprendono, alla ricerca di fortuna o per necessità di sopravvivenza, ma racconta del viaggio inteso come necessaria condizione umana: necessità di scoperta, di scambio, d’incontro, di novità, di rigenerazione…
Se “Avviso ai naviganti” si rivolge all’elemento dinamico del viaggio - quel mare che più che una barriera costituisce un ponte di scambio tra civiltà profondamente diverse - la terra, in cui i “naufraghi” approdano ed in cui viene piantato il mulino, costituisce una sosta, e, il vento indica una direzione di spostamento.
(Marco Izzolino)
25
settembre 2003
Sergio Fermariello – Avviso ai naviganti
Dal 25 al 27 settembre 2003
arte contemporanea
Location
TELI MAR
Palermo, Via Addaura, (Palermo)
Palermo, Via Addaura, (Palermo)
Vernissage
25 Settembre 2003, ore 12
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