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Sergio Fortuna – Metafisica dell’ordinario
È un creatore di narrazioni visive che trae spunto dal quotidiano facendolo diventare straordinario Sergio Fortuna, il fotografo toscano di origine umbra che esporrà con una sua mostra personale dal titolo “Metafisica dell’ordinario”, a cura di Maurizio Vanni, negli spazi del Lu.C.C.A. Lounge & Underground
Comunicato stampa
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È un creatore di narrazioni visive che trae spunto dal quotidiano facendolo diventare straordinario Sergio Fortuna, il fotografo toscano di origine umbra che esporrà con una sua mostra personale dal titolo “Metafisica dell’ordinario”, a cura di Maurizio Vanni, negli spazi del Lu.C.C.A. Lounge & Underground dall’8 luglio al 3 settembre 2017, con ingresso libero. L’inaugurazione alla presenza dell’artista si terrà venerdì 14 luglio 2017 alle ore 17,30.
Non c’è in Fortuna la volontà di ricercare la perfezione dello scatto per rendere immortale un momento unico e irripetibile, ma un lavoro di vera e propria costruzione che nasce spesso dalla giustapposizione di immagini e dalla scomposizione della forma. Nei suoi scatti ricompone un universo ideale, mai uguale a se stesso, figurativo e astratto, vero e verosimile. “Con la sua simbiosi tra scatto fotografico tradizionale e contaminazione digitale – scrive il curatore Maurizio Vanni –, giunge a immagini di sintesi in grado di trasformare gli atomi invisibili di un soggetto ancora riconoscibile in ulteriori aspetti della realtà. Fortuna trae dalle crepe di un vecchio muro, dalle asimmetrie di una parete, dalle iconografie di celebri capolavori del passato o dalle semplici sovrapposizioni di due o più scatti, situazioni ed eventi visivi che, come una sorta di eclisse in positivo – la luce si sovrappone all’oscurità del superficiale – fanno scomparire almeno per un istante un mondo sensoriale fatto di sole apparenze”.
La rappresentazione del quotidiano, che guarda con occhio attento, curioso e intraprendente, è la sua base di partenza, ma nelle sue fotografie il soggetto viene riprodotto non più per come è, ma per come potrebbe essere, e per questo collocato in un contesto non abituale. “Ogni sua opera – sottolinea Vanni – si propone come una totalità indivisibile. Lo spazio apparentemente innaturale prende origine da una particolare dimensione interna: un mondo concluso, ma al tempo stesso irraggiungibile, che si predispone alla possibilità visiva solo attraverso un attacco irrazionale, supportato da una nuova e soggettiva identità. Ne scaturisce una composizione originale sulla quale il fotografo può agire con sviluppi imprevedibili e talvolta illogici: metamorfosi percettiva nella metafisica dell’ordinario”.
Note biografiche Sergio Fortuna
Nato in Umbria nel 1948, dopo aver vissuto qualche anno in Maremma si trasferisce con la famiglia a Lucca per poi stabilirsi in Versilia, a Viareggio, dove ancora vive e lavora.
La sua passione per la fotografia inizia fin da ragazzo; la alimenterà in seguito frequentando uno dei vari circoli fotografici della città, ma soprattutto un amico, con il quale imparerà a sviluppare e stampare da sé il bianco e nero. Intorno ai quarant'anni diventerà la sua professione definitiva e aprirà un suo studio. Si specializzerà nel ritratto senza disdegnare altri temi.
Le sue immagini sono state utilizzate per illustrare copertine di libri, cartoline d’arte, calendari, manifesti pubblicitari, cataloghi d’arte e di moda, depliant commerciali e turistici. Negli ultimi venti anni lavora esclusivamente per due multinazionali, senza però abbandonare le sue ricerche personali. Spaziando tra reportage, ritratto, glamour, ha realizzato oltre 40 mostre personali in spazi pubblici e privati. Ultimamente si dedica a nuove sperimentazioni.
Sue foto sono conservate nel Museo d'Arte Erotica di Parigi, Museo dei Bozzetti di Pietrasanta, Centro Documentario Storico di Viareggio, Museo della Marineria di Viareggio, Fondazione Mario Tobino di Lucca, oltre a collezioni private in Italia, Svizzera, Inghilterra, Germania e Stati Uniti.
Non c’è in Fortuna la volontà di ricercare la perfezione dello scatto per rendere immortale un momento unico e irripetibile, ma un lavoro di vera e propria costruzione che nasce spesso dalla giustapposizione di immagini e dalla scomposizione della forma. Nei suoi scatti ricompone un universo ideale, mai uguale a se stesso, figurativo e astratto, vero e verosimile. “Con la sua simbiosi tra scatto fotografico tradizionale e contaminazione digitale – scrive il curatore Maurizio Vanni –, giunge a immagini di sintesi in grado di trasformare gli atomi invisibili di un soggetto ancora riconoscibile in ulteriori aspetti della realtà. Fortuna trae dalle crepe di un vecchio muro, dalle asimmetrie di una parete, dalle iconografie di celebri capolavori del passato o dalle semplici sovrapposizioni di due o più scatti, situazioni ed eventi visivi che, come una sorta di eclisse in positivo – la luce si sovrappone all’oscurità del superficiale – fanno scomparire almeno per un istante un mondo sensoriale fatto di sole apparenze”.
La rappresentazione del quotidiano, che guarda con occhio attento, curioso e intraprendente, è la sua base di partenza, ma nelle sue fotografie il soggetto viene riprodotto non più per come è, ma per come potrebbe essere, e per questo collocato in un contesto non abituale. “Ogni sua opera – sottolinea Vanni – si propone come una totalità indivisibile. Lo spazio apparentemente innaturale prende origine da una particolare dimensione interna: un mondo concluso, ma al tempo stesso irraggiungibile, che si predispone alla possibilità visiva solo attraverso un attacco irrazionale, supportato da una nuova e soggettiva identità. Ne scaturisce una composizione originale sulla quale il fotografo può agire con sviluppi imprevedibili e talvolta illogici: metamorfosi percettiva nella metafisica dell’ordinario”.
Note biografiche Sergio Fortuna
Nato in Umbria nel 1948, dopo aver vissuto qualche anno in Maremma si trasferisce con la famiglia a Lucca per poi stabilirsi in Versilia, a Viareggio, dove ancora vive e lavora.
La sua passione per la fotografia inizia fin da ragazzo; la alimenterà in seguito frequentando uno dei vari circoli fotografici della città, ma soprattutto un amico, con il quale imparerà a sviluppare e stampare da sé il bianco e nero. Intorno ai quarant'anni diventerà la sua professione definitiva e aprirà un suo studio. Si specializzerà nel ritratto senza disdegnare altri temi.
Le sue immagini sono state utilizzate per illustrare copertine di libri, cartoline d’arte, calendari, manifesti pubblicitari, cataloghi d’arte e di moda, depliant commerciali e turistici. Negli ultimi venti anni lavora esclusivamente per due multinazionali, senza però abbandonare le sue ricerche personali. Spaziando tra reportage, ritratto, glamour, ha realizzato oltre 40 mostre personali in spazi pubblici e privati. Ultimamente si dedica a nuove sperimentazioni.
Sue foto sono conservate nel Museo d'Arte Erotica di Parigi, Museo dei Bozzetti di Pietrasanta, Centro Documentario Storico di Viareggio, Museo della Marineria di Viareggio, Fondazione Mario Tobino di Lucca, oltre a collezioni private in Italia, Svizzera, Inghilterra, Germania e Stati Uniti.
14
luglio 2017
Sergio Fortuna – Metafisica dell’ordinario
Dal 14 luglio al 03 settembre 2017
fotografia
Location
LU.C.C.A. – LUCCA CENTER OF CONTEMPORARY ART
Lucca, Via Della Fratta, 36, (Lucca)
Lucca, Via Della Fratta, 36, (Lucca)
Orario di apertura
da martedì a domenica 10-19, chiuso lunedì
Vernissage
14 Luglio 2017, ore 17,30
Autore
Curatore