Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Sergio Gotti – L’Uomo, il Tempo, le Stelle
I suoi dipinti eseguiti con fervore non ripetitivo, tendono a realizzare sempre nuovi e grandiosi cicli di opere, dove il messaggio fiabesco, ricco di metafora, spesso diventa sintesi emblematica di essenze più primordiali di vita
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra personale di Sergio Gotti “L’Uomo, il Tempo, le Stelle” verrà inaugurata sabato 25 febbraio ’06 nella galleria “Il Mondo dell’Arte” Via Gerolamo Cardano, 134 a Roma.
Sergio Gotti, artista riservato ma schietto nei rapporti, intransigente ed eclettico nel lavoro, uomo sensibile ed attento osservatore dell’animo umano.
I suoi dipinti eseguiti con fervore non ripetitivo, tendono a realizzare sempre nuovi e grandiosi cicli di opere, dove il messaggio fiabesco, ricco di metafora, spesso diventa sintesi emblematica di essenze più primordiali di vita.
E’ il segreto per cui le tele di Gotti coinvolgono in modo totale lo spettatore: ognuna di esse è un racconto, dove le figure asessuate propongono un senso di fondamentale legame tra l’uomo e il mondo, opere in cui i due elementi, umano e naturale si fondono innestando una sorta di curiosità investigativa nella relazione fra i due elementi. Nel ciclo dedicato allo “zodiaco” permane e si evidenzia in modo chiaro questo concetto.
Nella parola greca “zo(i)diakos” (Kuklos, cerchio di figure) è evidente il desiderio profondo di coniugare, nella lettura degli astri il rapporto fra cielo e terra. L’ellissi che circonda il globo, illuminata da questi corpi lucenti ha ispirato fin dall’antichità l’identificazione in essi di figure che hanno dato vita ai segni zodiacali. Le immagini astrologiche erano già introdotte infatti in epoca greca ed in alcuni casi erano state individuate nell’astronomia egizia. Evidenzia ciò il dio Hapi, spirito del Nilo che versa acqua, dalla cui figura mitologica è derivato l’acquario, i due pesci tenuti insieme da una doppia lenza ad assicurare le loro anime dal passato al futuro; lo scarabeo (Cancro) che rappresenta il divenire solare; la dea Iside (Vergine) che porta una spiga di grano simbolo di rinascita.
“Coerente con la sua passione per la storia dell’uomo Gotti interpreta lo zodiaco, in ambito pittorico, evidenziando attraverso le sue opere il desiderio degli uomini di scoprire tramite la lettura degli astri, i significati misteriosi e profondi che ad essi li legano.
Le tavole dell’artista, ci presentano “ i segni” con figure (prototipi umani) dotate di forti ascendenti simbolici in cui il simbolo stesso, punto di partenza e di arrivo nel medesimo tempo è una conseguenza dell’autenticità dell’opera al di là di volere o non volere produrre i simboli stessi. Il significato nasce dal fuoco dell’esistenza, dalle pulsioni inconsce come dalle emozioni liriche e non dalle intenzioni produttive. Le formelle del ciclo dello zodiaco, vanno al di là della singolarità dell’opera, formano un palcoscenico in cui la narrazione si riporta all’universale umanità, al confronto perenne tra la vita e la sua storia, tra l’uomo e il mondo. E’ sempre quest’ultimo che emerge in ogni tavola, attraverso volti criptici che riconducono, per chi guarda, nell’analisi di tutta l’opera di Gotti, alla madre terra e parallelamente agli influssi astronomici come cardini portanti di tutta l’opera. “ (Maria Serafina Carone)
Sergio Gotti, artista riservato ma schietto nei rapporti, intransigente ed eclettico nel lavoro, uomo sensibile ed attento osservatore dell’animo umano.
I suoi dipinti eseguiti con fervore non ripetitivo, tendono a realizzare sempre nuovi e grandiosi cicli di opere, dove il messaggio fiabesco, ricco di metafora, spesso diventa sintesi emblematica di essenze più primordiali di vita.
E’ il segreto per cui le tele di Gotti coinvolgono in modo totale lo spettatore: ognuna di esse è un racconto, dove le figure asessuate propongono un senso di fondamentale legame tra l’uomo e il mondo, opere in cui i due elementi, umano e naturale si fondono innestando una sorta di curiosità investigativa nella relazione fra i due elementi. Nel ciclo dedicato allo “zodiaco” permane e si evidenzia in modo chiaro questo concetto.
Nella parola greca “zo(i)diakos” (Kuklos, cerchio di figure) è evidente il desiderio profondo di coniugare, nella lettura degli astri il rapporto fra cielo e terra. L’ellissi che circonda il globo, illuminata da questi corpi lucenti ha ispirato fin dall’antichità l’identificazione in essi di figure che hanno dato vita ai segni zodiacali. Le immagini astrologiche erano già introdotte infatti in epoca greca ed in alcuni casi erano state individuate nell’astronomia egizia. Evidenzia ciò il dio Hapi, spirito del Nilo che versa acqua, dalla cui figura mitologica è derivato l’acquario, i due pesci tenuti insieme da una doppia lenza ad assicurare le loro anime dal passato al futuro; lo scarabeo (Cancro) che rappresenta il divenire solare; la dea Iside (Vergine) che porta una spiga di grano simbolo di rinascita.
“Coerente con la sua passione per la storia dell’uomo Gotti interpreta lo zodiaco, in ambito pittorico, evidenziando attraverso le sue opere il desiderio degli uomini di scoprire tramite la lettura degli astri, i significati misteriosi e profondi che ad essi li legano.
Le tavole dell’artista, ci presentano “ i segni” con figure (prototipi umani) dotate di forti ascendenti simbolici in cui il simbolo stesso, punto di partenza e di arrivo nel medesimo tempo è una conseguenza dell’autenticità dell’opera al di là di volere o non volere produrre i simboli stessi. Il significato nasce dal fuoco dell’esistenza, dalle pulsioni inconsce come dalle emozioni liriche e non dalle intenzioni produttive. Le formelle del ciclo dello zodiaco, vanno al di là della singolarità dell’opera, formano un palcoscenico in cui la narrazione si riporta all’universale umanità, al confronto perenne tra la vita e la sua storia, tra l’uomo e il mondo. E’ sempre quest’ultimo che emerge in ogni tavola, attraverso volti criptici che riconducono, per chi guarda, nell’analisi di tutta l’opera di Gotti, alla madre terra e parallelamente agli influssi astronomici come cardini portanti di tutta l’opera. “ (Maria Serafina Carone)
25
febbraio 2006
Sergio Gotti – L’Uomo, il Tempo, le Stelle
Dal 25 febbraio al 04 marzo 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL MONDO DELL’ARTE
Roma, Via Gerolamo Cardano, 134, (Roma)
Roma, Via Gerolamo Cardano, 134, (Roma)
Vernissage
25 Febbraio 2006, ore 18,30
Ufficio stampa
CJ
Autore