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Sergio Leta / Matteo Macciò
I due artisti si ritrovano affrontando la “Natura”. Se Macciò antepone un rapporto antropologico alla sua ricerca, è invece l’emozione che predilige nella pittura di Sergio Leta.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 7 maggio verrà inaugurata, per la prima volta, da Violabox, una doppia personale.
Matteo Macciò, Argilla – tempo suono colore -
Sergio Leta, Che cosa sono le nuvole
Argilla – Tempo Suono Colore -
Il tentativo, è quello di creare una sintesi, tra aspetti appartenenti a culture diverse ed opposte, ma in realtà complementari;
una cultura del fare, della materia, della fisicità,
antica e arcaica,
E una cultura dell’ ”immateriale“, “liquida”, i bit, la tecnologia (luce e suono digitale)
questi opposti
(che in realtà poi caratterizzano la schizofrenia dell’uomo contemporaneo )
cercano e trovano sintesi, a livello estetico, in oggetti “inutili” in cui lo spettatore è chiamato con il suo agire a risolverne la dicotomia.
Nella serie Fukushima, in un’esplicita chiave drammatica, venendo meno l’aspetto ironico, prende il sopravvento l’aspetto critico e il rapporto tra creazione e distruzione.
Il fuoco che da origine alle cose, è il fuoco che distrugge.
Che cosa sono le nuvole
“Ah, straziante meravigliosa bellezza del creato! “
esclama la marionetta Totò/Iago dal fondo della discarica nel quale è stato gettato da un Modugno spazzino.
Nel finale dell’ episodio di Capriccio all’ italiana girato da Pasolini nel 1967 , il burattino de Curtis ammira rapito l’accecante splendore delle nuvole che solcano il cielo.
Che cosa sono le nuvole?
Precipitati nella frenetica monotonia delle nostre occupazioni quotidiane, è raro concederci il lusso di abbandonarsi a seguire le loro estemporanee evoluzioni con gli occhi ammaliati dei bimbi.
Ne ignoriamo gli evanescenti arabeschi del loro sfuggente fluttuare, lievi e maestose.
Non ne contempliamo i colori cangianti a seconda dell’ ora e della stagione: il bianco immacolato della loro levità; il blu-nero presago della tempesta che minaccia, ma anche il rosa tenero e il rosso aranciato cupo riflesso dal cielo al tramonto.
Eppure, nel loro farsi e dissolversi, nel loro continuo mutare,discrete e sontuose, accompagnano lo scorrere dei fotogrammi della nostra esistenza, restituendoci forse con la loro preziosa fragilità il senso e la misura dei nostri giorni.
Matteo Macciò, Argilla – tempo suono colore -
Sergio Leta, Che cosa sono le nuvole
Argilla – Tempo Suono Colore -
Il tentativo, è quello di creare una sintesi, tra aspetti appartenenti a culture diverse ed opposte, ma in realtà complementari;
una cultura del fare, della materia, della fisicità,
antica e arcaica,
E una cultura dell’ ”immateriale“, “liquida”, i bit, la tecnologia (luce e suono digitale)
questi opposti
(che in realtà poi caratterizzano la schizofrenia dell’uomo contemporaneo )
cercano e trovano sintesi, a livello estetico, in oggetti “inutili” in cui lo spettatore è chiamato con il suo agire a risolverne la dicotomia.
Nella serie Fukushima, in un’esplicita chiave drammatica, venendo meno l’aspetto ironico, prende il sopravvento l’aspetto critico e il rapporto tra creazione e distruzione.
Il fuoco che da origine alle cose, è il fuoco che distrugge.
Che cosa sono le nuvole
“Ah, straziante meravigliosa bellezza del creato! “
esclama la marionetta Totò/Iago dal fondo della discarica nel quale è stato gettato da un Modugno spazzino.
Nel finale dell’ episodio di Capriccio all’ italiana girato da Pasolini nel 1967 , il burattino de Curtis ammira rapito l’accecante splendore delle nuvole che solcano il cielo.
Che cosa sono le nuvole?
Precipitati nella frenetica monotonia delle nostre occupazioni quotidiane, è raro concederci il lusso di abbandonarsi a seguire le loro estemporanee evoluzioni con gli occhi ammaliati dei bimbi.
Ne ignoriamo gli evanescenti arabeschi del loro sfuggente fluttuare, lievi e maestose.
Non ne contempliamo i colori cangianti a seconda dell’ ora e della stagione: il bianco immacolato della loro levità; il blu-nero presago della tempesta che minaccia, ma anche il rosa tenero e il rosso aranciato cupo riflesso dal cielo al tramonto.
Eppure, nel loro farsi e dissolversi, nel loro continuo mutare,discrete e sontuose, accompagnano lo scorrere dei fotogrammi della nostra esistenza, restituendoci forse con la loro preziosa fragilità il senso e la misura dei nostri giorni.
07
maggio 2011
Sergio Leta / Matteo Macciò
Dal 07 al 25 maggio 2011
design
arte contemporanea
performance - happening
presentazione
incontro - conferenza
serata - evento
giovane arte
arte contemporanea
performance - happening
presentazione
incontro - conferenza
serata - evento
giovane arte
Location
VIOLABOX ART GALLERY
Genova, Via Trebisonda, 56, (Genova)
Genova, Via Trebisonda, 56, (Genova)
Orario di apertura
Da Martedì a Sabato dalle 15e30 alle 19e30
Vernissage
7 Maggio 2011, Ore 18:30
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