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Sergio Pausig – Descubrir. Taccuini del Mediterraneo
L’allestimento della mostra, a cura di Stefano Stipitivich, comprende un corpus di 2 tele di grandi dimensioni e 12 teche che racchiudono preziose “moleskine” miniate con gli appunti di viaggio dell’artista.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
S’inaugura sabato 26 giugno 2010 alle 18.30 la nuova mostra organizzata dal
Castello 925 Centro di Ricerca Arte Contemporanea, diretto da Luca Caldiroli,
dedicata a Sergio Pausig, artista vulcanico, “sui generis” e apparentemente estraneo
alle correnti d’arte contemporanee.
Sergio Pausig esprime la propria visione artistica attraverso paesaggi visionari, quegli
stessi paesaggi che lo scrittore Italo Calvino ha spesso raccontato nelle sue Città
invisibili. Questi orizzonti diventano magicamente architetture, elementi naturali ed
artificiali. Mantenendo quella cifra pittorica che l’ha reso inconfondibile, Pausig
esprime la melanconica tradizione pittorica veneziana, lui così legato da sempre alla
città lagunare, arricchendola altresì con la preziosità iconografica dell’ immaginario
siciliano. I dipinti di Sergio Pausig offrono la possibilità all’osservatore di ampliare la
sfera del sensibile legando l’arte all’incognito, all’imprevisto, all’impossibile. Le sue
opere ci aiutano a varcare i confini noti e a perderci in un mondo onirico: quello di
un’arte che diventa poesia alta e sofisticata, di un’arte che nell’eleganza delle forme
racchiude una profonda interiorità. La sua ricerca nasce dalla profondità di
un’esistenza che percorre la strada del sogno, creando le basi per una metafisica
dell’immaginazione. Un tecnica pittorica quasi rinascimentale rende il Mediterraneo di
Pausig non un confine, ma un incrocio e luogo di riflessione tra arte e architettura
dell’immaginario. Un mare, quello di Pausig, come ha scritto Alexander Pope, che
unisce i paesi che separa.
Castello 925 Centro di Ricerca Arte Contemporanea, diretto da Luca Caldiroli,
dedicata a Sergio Pausig, artista vulcanico, “sui generis” e apparentemente estraneo
alle correnti d’arte contemporanee.
Sergio Pausig esprime la propria visione artistica attraverso paesaggi visionari, quegli
stessi paesaggi che lo scrittore Italo Calvino ha spesso raccontato nelle sue Città
invisibili. Questi orizzonti diventano magicamente architetture, elementi naturali ed
artificiali. Mantenendo quella cifra pittorica che l’ha reso inconfondibile, Pausig
esprime la melanconica tradizione pittorica veneziana, lui così legato da sempre alla
città lagunare, arricchendola altresì con la preziosità iconografica dell’ immaginario
siciliano. I dipinti di Sergio Pausig offrono la possibilità all’osservatore di ampliare la
sfera del sensibile legando l’arte all’incognito, all’imprevisto, all’impossibile. Le sue
opere ci aiutano a varcare i confini noti e a perderci in un mondo onirico: quello di
un’arte che diventa poesia alta e sofisticata, di un’arte che nell’eleganza delle forme
racchiude una profonda interiorità. La sua ricerca nasce dalla profondità di
un’esistenza che percorre la strada del sogno, creando le basi per una metafisica
dell’immaginazione. Un tecnica pittorica quasi rinascimentale rende il Mediterraneo di
Pausig non un confine, ma un incrocio e luogo di riflessione tra arte e architettura
dell’immaginario. Un mare, quello di Pausig, come ha scritto Alexander Pope, che
unisce i paesi che separa.
26
giugno 2010
Sergio Pausig – Descubrir. Taccuini del Mediterraneo
Dal 26 giugno al 26 luglio 2010
arte contemporanea
Location
CENTRO DI RICERCA SULL’ARTE CONTEMPORANEA CASTELLO 925
Venezia, Castello, 925, (Venezia)
Venezia, Castello, 925, (Venezia)
Vernissage
26 Giugno 2010, ore 18.30
Autore
Curatore