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Sergio Ramazzotti – Afrique à porter
Luoghi, ritratti, scene di vita comune all’interno dei quali stoffe e tessuti sono protagonisti
Comunicato stampa
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Dal Maghreb alla fascia equatoriale, dalle foreste al deserto del Sahara, attraversando il cuore pulsante del continente africano per cogliere e ricomporre, attraverso la macchina fotografica, un mondo che è al contempo bellezza ed orrore.
Un universo che Sergio Ramazzotti, reporter-fotografo-giornalista milanese, presenta alla
mostra “Afrique à porter” ospitata per 30 giorni dallo showroom Haas, azienda storica di tessuti e tappeti preziosi.
Un itinerario espositivo che, quasi a ricordare la circolarità culturale del continente africano non si snoda lungo un percorso obbligato, ma si caratterizza per i molteplici accessi che lo rendono leggero e godibile senza però fargli perdere lo spessore culturale e umano che lo anima e lo attraversa.
Una libertà di fruizione simbolica anche della libertà creativa che sottende al lavoro dell’autore e che, proprio durante i reportage africani, ha potuto chiaramente esprimersi.
Risultato di ciò è un percorso caleidoscopico che mostra l'eccezionale creatività e l’innato senso del colore del continente africano espresso attraverso l’uso dei tessuti.
Suggestive, simboliche e documentarie insieme, sono 72 le immagini fotografiche in “total color” in esposizione in via Scalvini 14. Una selezione provenienti dall’archivio di Ramazzotti
che racconta la vita quotidiana del mondo Africano che respira, pensa, si esprime e comunica a colori.
La foto prescelta dall’autore e dai curatori come la più rappresentativa del mondo che “Afrique à porter” vuole raccontare è stata scattata a Kumasi, in Ghana e rappresenta alcune donne in costume funebre tradizionale mentre assistono al funerale di un capo tribale.
La mostra prosegue poi attraverso immagini affascinanti e stimolanti: i tessuti si fanno ora abbigliamento e culla per i bebè, ora ornamento funebre e rituale nelle cerimonie animiste. Ma non solo: diventano vivaci ombrelloni e teloni per le auto, utili mezzi di propaganda per le elezioni locali, e in genere, insostituibili strumenti di espressione creativa a disposizione della fantasie dei popoli africani.
“La mostra,– commenta Guariente Guarienti di HAAS - rappresenta il nostro piccolo contributo all’integrazione tra popoli diversi oltre che l’invito a conoscere e ad approfondire culture che ci appaiono lontane, ma che molto spesso sono attraversate da codici comuni, come ad esempio l’uso rituale di un colore o la scelta particolare di un tessuto per celebrare un momento di festa o di dolore”.
Un universo che Sergio Ramazzotti, reporter-fotografo-giornalista milanese, presenta alla
mostra “Afrique à porter” ospitata per 30 giorni dallo showroom Haas, azienda storica di tessuti e tappeti preziosi.
Un itinerario espositivo che, quasi a ricordare la circolarità culturale del continente africano non si snoda lungo un percorso obbligato, ma si caratterizza per i molteplici accessi che lo rendono leggero e godibile senza però fargli perdere lo spessore culturale e umano che lo anima e lo attraversa.
Una libertà di fruizione simbolica anche della libertà creativa che sottende al lavoro dell’autore e che, proprio durante i reportage africani, ha potuto chiaramente esprimersi.
Risultato di ciò è un percorso caleidoscopico che mostra l'eccezionale creatività e l’innato senso del colore del continente africano espresso attraverso l’uso dei tessuti.
Suggestive, simboliche e documentarie insieme, sono 72 le immagini fotografiche in “total color” in esposizione in via Scalvini 14. Una selezione provenienti dall’archivio di Ramazzotti
che racconta la vita quotidiana del mondo Africano che respira, pensa, si esprime e comunica a colori.
La foto prescelta dall’autore e dai curatori come la più rappresentativa del mondo che “Afrique à porter” vuole raccontare è stata scattata a Kumasi, in Ghana e rappresenta alcune donne in costume funebre tradizionale mentre assistono al funerale di un capo tribale.
La mostra prosegue poi attraverso immagini affascinanti e stimolanti: i tessuti si fanno ora abbigliamento e culla per i bebè, ora ornamento funebre e rituale nelle cerimonie animiste. Ma non solo: diventano vivaci ombrelloni e teloni per le auto, utili mezzi di propaganda per le elezioni locali, e in genere, insostituibili strumenti di espressione creativa a disposizione della fantasie dei popoli africani.
“La mostra,– commenta Guariente Guarienti di HAAS - rappresenta il nostro piccolo contributo all’integrazione tra popoli diversi oltre che l’invito a conoscere e ad approfondire culture che ci appaiono lontane, ma che molto spesso sono attraversate da codici comuni, come ad esempio l’uso rituale di un colore o la scelta particolare di un tessuto per celebrare un momento di festa o di dolore”.
24
settembre 2004
Sergio Ramazzotti – Afrique à porter
Dal 24 settembre al 23 ottobre 2004
fotografia
Location
HAAS
Milano, Via Giovita Scalvini, 14, (Milano)
Milano, Via Giovita Scalvini, 14, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a sabato dalle ore 10 alle ore 18,30