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Sesia | Greco | Baricchi – De’ pensieri suoi… annotazioni riflesse
La mostra analizza il misterioso e intrigante rapporto tra immagine e parola che nel cosmo delle arti figurative si sviluppa sotto varie forme e sfaccettature, in special modo nell’ambito della pittura contemporanea. Infatti, la Galleria d’arte Palmieri a Busto Arsizio presenta le opere di tre artisti del nostro tempo, Giovanni Sesia, Ferdinando Greco e Mirko Baricchi, i quali sentono l’esigenza creativa di miscelare materia cromatica e visiva in perfetta simbiosi con l’elemento calligrafico.
Comunicato stampa
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La mostra analizza il misterioso e intrigante rapporto tra immagine e parola che nel cosmo delle arti figurative si sviluppa sotto varie forme e sfaccettature, in special modo nell'ambito della pittura contemporanea. Infatti, la Galleria d'arte Palmieri a Busto Arsizio presenta le opere di tre artisti del nostro tempo, Giovanni Sesia, Ferdinando Greco e Mirko Baricchi, i quali sentono l'esigenza creativa di miscelare materia cromatica e visiva in perfetta simbiosi con l'elemento calligrafico.
Accade cosi' che l'una e' funzionale all'altra in una magica danza silenziosa e ritmica dove la pittura diviene poesia o meglio specchio e antro speculativo dove annotare pensieri e sentimenti vaghi e definiti, diari e appunti disparati, imperativi e desideri che altrimenti rimarrebbero inespressi e taciuti. È cosi' per gli appunti sparsi fra i disegni di Leonardo ed e' cosi' dal punto di vista letterario per lo Zibaldone di Leopardi, il cui assemblaggio dell'opera e' fonte d'ispirazione dal punto di vista critico per il concepimento di questa mostra già dal titolo de' pensieri suoi- annotazioni riflesse. Infatti, se gli appunti leopardiani affrontano vari argomenti e sono i de' pensieri suoi sparsi e riuniti, per la mostra si e' voluto mettere insieme un percorso di circa sei opere per ogni artista in qualità di annotazioni riflesse sul supporto pittorico. È questa un'osmosi affascinante che si puo' rileggere grazie al colpo d'occhio d'insieme nella sala della galleria Palmieri, dove seppur diversi, i tre, ponendo la loro attenzione alla vita con il proprio vissuto e la loro singolare storia, offrono uno spaccato che invita i visitatori a riflettere, assolvendo uno degli scopi primordiali dell'arte.
Giovanni Sesia, Ferdinando Greco e Mirko Baricchi con la loro lente d'ingrandimento creativa affrontano la scrittura, come scrive Antonio D'Amico, «da tre angolazioni differenti e le loro opere offrono la possibilità di entrare nei meandri di tre personalità ben distinte e di forte spessore creativo con letture visive che raggiungono sempre un'osmosi intrigante ma spiegano e sviscerano tre percorsi del vivere umano». La memoria e' luogo privilegiato per Giovanni Sesia, da sondare e indagare, far rinascere e perpetuare attraverso tradizioni, sguardi, gesti enfatici ma per sempre solitari e immutabili, dove ormai tutto e' compiuto. In Ferdinando Greco e' l'anima la protagonista assoluta, voce e assolo di un coro immerso nel suo io piu' recondito, specchio parlante di una vita intrisa di emozioni, sensazioni, azioni e contaminazioni viscerali che ora senza alcuna maschera vivono li', presenti dinanzi ai suoi occhi e allo sguardo di tutti. Laddove l'io adulto cede il passo all'io bambino emergono dialoghi immediati, con l'aulica forma del fiabesco o la perentoria esclamazione dell'indizio pienamente percepito nei dipinti di Mirko Baricchi con lo stupore innocente del fanciullo e la capacità di affermazione senza falsi pudori.
Tre visioni, tre momenti dell'esistenza, tre vagli d'insieme e perfettamente legati alla vita, tre contesti analizzati dal curatore della mostra nel testo in catalogo che non vogliono essere risolutivi di un genere pittorico sviluppatosi nell'arte contemporanea e che trova arditi esempi nel nostro Novecento storico e vari altri artisti che si occupano di pittura e scrittura. Da Palmieri, pero', si vuol creare l'occasione espositiva per discutere e vedere pittura e scrittura nell'unico e indissolubile piglio artistico realizzato da tre punte di diamante della nostra arte contemporanea.
Cenni biografici degli artisti
Giovanni Sesia
Nato a Magenta nel 1955 dove vive e lavora. Dopo aver frequentato l'Accademia di Brera a Milano si dedica alla pittura sviluppando una ricerca tonale sul contrasto tra luci e ombre lavorando tra astratto gestuale e suggestioni figurative. Da qui si avvicina alla fotografia quale mezzo tecnico da affiancare all'espressività pittorica. La svolta e' alla fine degli anni '90 quando viene in possesso di un vecchio archivio fotografico di un ospedale psichiatrico in abbandono e la fotografia diviene da ora in vanti un pretesto su cui si innesca tutto il suo istinto e la sua ricerca artistica. Ha tenuto numerose mostre collettive e personali in Italia e all'estero.
Ferdinando Greco
È nato a Rovello Porro nel 1939, ha studiato a Milano, dove ha insegnato al Liceo Artistico Statale. Negli anni -70 concepisce l'opera d'arte come un oggetto in bilico tra valore e cosa, ne e' testimonianza la mostra della Permanente di Milano. Successivamente passa ai Cataloghi reperti, tombini, santi e ritratti intesi come materiali archeologici di una Pompei d'oggi. Negli anni '80 e '90 si dedica ai Paesaggi portati via e ai Mutanti ponendo al centro il profondo dell'Essere, elemento accentuato negli ultimi anni con dosi di drammatico con momenti di lirismo struggente. Ha al suo attivo numerose mostre collettive e personali in Italia e all'estero.
Mirko Baricchi
È nato a La Spezia il 12 aprile 1970. Si diploma nel 1992 all'istituto d'Arte Palazzo Spinelli di Firenze. Intraprende nel 1993 un viaggio che lo porta a diretto contatto con le arti visive centro americane. Si stabilisce a Città del Messico, lavorando come illustratore in una nota rivista. Nel 1994 ritorna in Italia. Dal 1992 ha al suo attivo numerose mostre collettive e personali in Italia e all'estero, esponendo opere il cui percorso e' molto coerente e dallo stile evidentemente
Accade cosi' che l'una e' funzionale all'altra in una magica danza silenziosa e ritmica dove la pittura diviene poesia o meglio specchio e antro speculativo dove annotare pensieri e sentimenti vaghi e definiti, diari e appunti disparati, imperativi e desideri che altrimenti rimarrebbero inespressi e taciuti. È cosi' per gli appunti sparsi fra i disegni di Leonardo ed e' cosi' dal punto di vista letterario per lo Zibaldone di Leopardi, il cui assemblaggio dell'opera e' fonte d'ispirazione dal punto di vista critico per il concepimento di questa mostra già dal titolo de' pensieri suoi- annotazioni riflesse. Infatti, se gli appunti leopardiani affrontano vari argomenti e sono i de' pensieri suoi sparsi e riuniti, per la mostra si e' voluto mettere insieme un percorso di circa sei opere per ogni artista in qualità di annotazioni riflesse sul supporto pittorico. È questa un'osmosi affascinante che si puo' rileggere grazie al colpo d'occhio d'insieme nella sala della galleria Palmieri, dove seppur diversi, i tre, ponendo la loro attenzione alla vita con il proprio vissuto e la loro singolare storia, offrono uno spaccato che invita i visitatori a riflettere, assolvendo uno degli scopi primordiali dell'arte.
Giovanni Sesia, Ferdinando Greco e Mirko Baricchi con la loro lente d'ingrandimento creativa affrontano la scrittura, come scrive Antonio D'Amico, «da tre angolazioni differenti e le loro opere offrono la possibilità di entrare nei meandri di tre personalità ben distinte e di forte spessore creativo con letture visive che raggiungono sempre un'osmosi intrigante ma spiegano e sviscerano tre percorsi del vivere umano». La memoria e' luogo privilegiato per Giovanni Sesia, da sondare e indagare, far rinascere e perpetuare attraverso tradizioni, sguardi, gesti enfatici ma per sempre solitari e immutabili, dove ormai tutto e' compiuto. In Ferdinando Greco e' l'anima la protagonista assoluta, voce e assolo di un coro immerso nel suo io piu' recondito, specchio parlante di una vita intrisa di emozioni, sensazioni, azioni e contaminazioni viscerali che ora senza alcuna maschera vivono li', presenti dinanzi ai suoi occhi e allo sguardo di tutti. Laddove l'io adulto cede il passo all'io bambino emergono dialoghi immediati, con l'aulica forma del fiabesco o la perentoria esclamazione dell'indizio pienamente percepito nei dipinti di Mirko Baricchi con lo stupore innocente del fanciullo e la capacità di affermazione senza falsi pudori.
Tre visioni, tre momenti dell'esistenza, tre vagli d'insieme e perfettamente legati alla vita, tre contesti analizzati dal curatore della mostra nel testo in catalogo che non vogliono essere risolutivi di un genere pittorico sviluppatosi nell'arte contemporanea e che trova arditi esempi nel nostro Novecento storico e vari altri artisti che si occupano di pittura e scrittura. Da Palmieri, pero', si vuol creare l'occasione espositiva per discutere e vedere pittura e scrittura nell'unico e indissolubile piglio artistico realizzato da tre punte di diamante della nostra arte contemporanea.
Cenni biografici degli artisti
Giovanni Sesia
Nato a Magenta nel 1955 dove vive e lavora. Dopo aver frequentato l'Accademia di Brera a Milano si dedica alla pittura sviluppando una ricerca tonale sul contrasto tra luci e ombre lavorando tra astratto gestuale e suggestioni figurative. Da qui si avvicina alla fotografia quale mezzo tecnico da affiancare all'espressività pittorica. La svolta e' alla fine degli anni '90 quando viene in possesso di un vecchio archivio fotografico di un ospedale psichiatrico in abbandono e la fotografia diviene da ora in vanti un pretesto su cui si innesca tutto il suo istinto e la sua ricerca artistica. Ha tenuto numerose mostre collettive e personali in Italia e all'estero.
Ferdinando Greco
È nato a Rovello Porro nel 1939, ha studiato a Milano, dove ha insegnato al Liceo Artistico Statale. Negli anni -70 concepisce l'opera d'arte come un oggetto in bilico tra valore e cosa, ne e' testimonianza la mostra della Permanente di Milano. Successivamente passa ai Cataloghi reperti, tombini, santi e ritratti intesi come materiali archeologici di una Pompei d'oggi. Negli anni '80 e '90 si dedica ai Paesaggi portati via e ai Mutanti ponendo al centro il profondo dell'Essere, elemento accentuato negli ultimi anni con dosi di drammatico con momenti di lirismo struggente. Ha al suo attivo numerose mostre collettive e personali in Italia e all'estero.
Mirko Baricchi
È nato a La Spezia il 12 aprile 1970. Si diploma nel 1992 all'istituto d'Arte Palazzo Spinelli di Firenze. Intraprende nel 1993 un viaggio che lo porta a diretto contatto con le arti visive centro americane. Si stabilisce a Città del Messico, lavorando come illustratore in una nota rivista. Nel 1994 ritorna in Italia. Dal 1992 ha al suo attivo numerose mostre collettive e personali in Italia e all'estero, esponendo opere il cui percorso e' molto coerente e dallo stile evidentemente
21
febbraio 2009
Sesia | Greco | Baricchi – De’ pensieri suoi… annotazioni riflesse
Dal 21 febbraio al 21 marzo 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA PALMIERI
Busto Arsizio, Via Goffredo Mameli, 24, (Varese)
Busto Arsizio, Via Goffredo Mameli, 24, (Varese)
Orario di apertura
ore 15.30-19.30 Chiuso lunedì
Autore
Curatore