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Sestilio Burattini – Forme del vento. Sculture di marmo
Il vento, a volte lieve brezza, a volte impetuoso, forte e devastante, modellatore di forze scolpite. Per la prima volta a Roma espone l’artista perugino Sestilio Burattini. Presentate le sue opere di dimensioni medie e piccole dove trionfa la sua materia: la pietra, il travertino e il marmo.
Comunicato stampa
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Per la prima volta è possibile ammirare a Roma le opere di Sestilio Burattini: l’artista perugino lascia la sua casa laboratorio di Magione per proporre i suoi ultimi lavori. Una decina di opere di dimensioni medie e piccole dove trionfa la sua materia: la pietra, il travertino e il marmo.
E’ tipico dello scultore trovare una naturale simbiosi con i propri materiali, quasi da trascendere in una forma mistica dove si approda a una sintonia completa, frutto di un percorso fatto di lavoro manuale ma soprattutto intellettuale per giungere alla completezza del proprio messaggio.
Per tale ragione Burattini negli ultimi tempi ha sempre di più indirizzato la sua ricerca verso quella sintesi compiuta che fa vivere i suoi lavori nel contrasto fra opposti, nel dialogo fra tensione ed equilibrio, nella profonda relazione fra la luminosità captata dalle superfici accuratamente levigate e le ombre che si addensano nei grumi di materia grezza e corrugata facendo pertanto coesistere la liscia compattezza delle superfici con l’improvvisa presenza di una lacerazione drammaticamente scavata nella materia. La potenza del suo lavoro è racchiusa allora nel susseguirsi di linee orizzontali e verticali, spesso accompagnate da motivi ondulati e sinusoidali che ne arricchiscono l’intensità del segno: un po’ come lanciarsi verso l’infinito stando bene attenti però a non abbandonare la certezza della terra.
Non per caso Burattini è figlio di una scuola che va da Brancusi a Pomodoro dove una geometria solo apparentemente rigorosa trascende in forme libere prive di controllo, o meglio dove l’equilibrio finale trova la più perfetta sintesi nell’anima dell’artista.
E’ anche il suo segreto, di quelli visibili a tutti, ma che solo in pochi sanno utilizzare per produrre arte.
E’ tipico dello scultore trovare una naturale simbiosi con i propri materiali, quasi da trascendere in una forma mistica dove si approda a una sintonia completa, frutto di un percorso fatto di lavoro manuale ma soprattutto intellettuale per giungere alla completezza del proprio messaggio.
Per tale ragione Burattini negli ultimi tempi ha sempre di più indirizzato la sua ricerca verso quella sintesi compiuta che fa vivere i suoi lavori nel contrasto fra opposti, nel dialogo fra tensione ed equilibrio, nella profonda relazione fra la luminosità captata dalle superfici accuratamente levigate e le ombre che si addensano nei grumi di materia grezza e corrugata facendo pertanto coesistere la liscia compattezza delle superfici con l’improvvisa presenza di una lacerazione drammaticamente scavata nella materia. La potenza del suo lavoro è racchiusa allora nel susseguirsi di linee orizzontali e verticali, spesso accompagnate da motivi ondulati e sinusoidali che ne arricchiscono l’intensità del segno: un po’ come lanciarsi verso l’infinito stando bene attenti però a non abbandonare la certezza della terra.
Non per caso Burattini è figlio di una scuola che va da Brancusi a Pomodoro dove una geometria solo apparentemente rigorosa trascende in forme libere prive di controllo, o meglio dove l’equilibrio finale trova la più perfetta sintesi nell’anima dell’artista.
E’ anche il suo segreto, di quelli visibili a tutti, ma che solo in pochi sanno utilizzare per produrre arte.
12
febbraio 2010
Sestilio Burattini – Forme del vento. Sculture di marmo
Dal 12 febbraio al 12 marzo 2010
arte contemporanea
Location
ÈSTILE BOOKSTORE
Roma, Via Chiana, 15, (Roma)
Roma, Via Chiana, 15, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 9,30-13,30 e 15,30-20,00
Vernissage
12 Febbraio 2010, ore 18,00
Autore
Curatore