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Sette amici-pittori del Verismo vigevanese
Nati tra la fine dell’ottocento e i primissimi anni del novecento, vissero l’ambiente della Vigevano del secolo scorso,e furono tra i pittori più rappresentativi del “Verismo vigevanese” (veri Maestri ), oggi questo termine spesso è usato con molta superficialità.
Comunicato stampa
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presentazione di Vincenzo Pellitta:
Chi ha vissuto per un certo periodo in un qualsiasi ambiente artistico degli ultimi tempi, ha potuto notare un certo clima di gelosia e di invidia, dovuto innanzitutto ad una competizione esasperata e spesso si usano tutti i mezzi a disposizione per annientare l’altro. Questo fortunatamente non accadeva “di norma” prima della rivoluzione industriale che con il benessere economico ha portato tutti verso un forte individualismo e ad una competizione spesso inutile, in tutti i settori della vita artistica e non solo. Possiamo vedere un esempio di vera amicizia in una foto del 1930 che sette amici-pittori vigevanesi fecero sulle rive del Ticino, dove spesso si recavano in compagnia a dipingere all’aperto. Nati tra la fine dell’ottocento e i primissimi anni del novecento, vissero l’ambiente della Vigevano del secolo scorso, straordinariamente vitale dal punto di vista artistico e furono tra i pittori più rappresentativi del “Verismo vigevanese” (veri Maestri ), oggi questo termine spesso è usato con molta superficialità. Proprio questa foto ha ispirato Vincenzo Pellitta e Giovanni Bragheri ad allestire una mostra di loro opere, presso lo “Spazio Rocco Scotellaro” di Vigevano.
Carlo Bocca 1901-1997 (Vigevano), fu allievo del padre, il pittore Luigi Bocca, poi frequentò il corso di nudo all'Accademia di Brera sotto la guida di Ambrogio Alciati. Esordì con una mostra a Genova nel 1919 e, in seguito, partecipò a diverse mostre collettive a Torino e a Milano; nel 1930 espose alla Biennale di Venezia. Interessato alla cinematografia a colori, mise a punto alcuni brevetti e lavorò per qualche tempo in America. Nel 1940 riprese l'attività pittorica, isolandosi in laboriosa solitudine a Vigevano dove continua a dipingere paesaggi, ritratti e nature morte. Dal 1961 si dedica anche all'acquaforte. In esposizione il bozzetto del ritratto del benefattore dell’Ospedale Maggiore di Milano, ingegner Antonio Federico Jorini. La Commissione Artistica visto i bozzetti presentati, assegnò il ritratto a Bocca il 1 giugno 1931 e approvò il quadro ultimato il 7 aprile 1932. Il dipinto fu commissionato a Bocca subito dopo la sua partecipazione alla Biennale di Venezia, misura cm. 120 x 202 e fa parte della raccolta d’Arte dell’Ospedale Maggiore di Milano.
Maurizio Cogliati 1889 – 1961 (Vigevano), frequentò i corsi della Fondazione Roncalli di Vigevano e in seguito l’Accademia di Brera dove fu allievo di Cesare Tallone. Molto dotato nell’esecuzione di opere dedicate alla figura umana. Fu uno dei migliori allievi dei suoi corsi. Emigra poi a Buenos Aires dove decora alcune chiese e dipinge molti quadri. Torna a Vigevano dove continua la sua attività. Dipinge molti ritratti e due affreschi nella Chiesa di San Pietro Martire.
Giuseppe Galimberti Vespolate (No) 1891 – Vigevano 1986, giunto a Vigevano giovanissimo si iscrive ai corsi della Fondazione Roncalli dove ha per maestro Luigi Bocca che oltre all’insegnamento scolastico gli permette di accompagnarlo durante i suoi lavori, così acquisisce molto più velocemente la pratica. Su incoraggiamento del maestro si iscrive all’Accademia di Brera dove ha come maestro Cesare Tallone. Nel 1921 si trasferisce in America probabilmente per cercare la sua opportunità, riscuote un discreto successo dipingendo ritratti di importanti personaggi argentini. Nel 1924 ritorna a Vigevano dove dipinge sino alla morte avvenuta nel 1986.
Emilio Galli 1899 – 1965 (Vigevano), fu allievo di Luigi Bocca presso la Scuola di Disegno e Decorazione della Fondazione Roncalli. Frequentò in seguito i corsi di pittura della Accademia di Brera a Milano, dove in quegli anni insegnavano Cesare Tallone e Giuseppe Mentessi. Diplomatosi a Brera con grande merito, vinse una borsa di studio per un viaggio di perfezionamento a Roma. Ritornò a Vigevano e riprese l’attività oltre che con il suo primo maestro Luigi Bocca, anche con Casimiro Ottone, approfondendo la tecnica dell’affresco, dipingendo diverse chiese anche oltre i confini vigevanesi. Alla ricerca di nuovi stimoli viaggiò per l’Italia con Luigi Bocca e si recò in Libia con l’amico pittore Mazzucchi. Molto apprezzate le sue particolari vedute del Ticino, realizzò anche diversi ritratti e fu un valido acquerellista.
Francesco Mazzucci Sant’Angelo Lomellina 1896 - Vigevano 1967. I genitori contadini pur notando nel ragazzo una particolare predisposizione per il disegno, ostacolavano la sua passione, ma a questo ragazzo non andava proprio di lavorare la terra, passava ore a disegnare mucche e stalle. Uno zio che viveva da tempo in Sud America venuto a conoscenza del fatto, convinse i genitori a mandargli il figlio in America dove avrebbe studiato sotto la sua responsabilità. A quindici anni Mazzucchi raggiunse lo zio a Buenos Aires dove frequentò poi l’Accademia Nazionale di Belle Arti. Finiti gli studi tornò in Italia e dopo aver partecipato alla Prima Guerra Mondiale frequentò l’Accademia di Brera sotto la guida di Ambrogio Alciati. Verso la metà degli anni trenta aprì a Vigevano una bottega con Emilio Galli. Fu un pittore molto attivo nell’affresco a Vigevano, nel Novarese e in Valsesia, si dedicò assiduamente al paesaggio dipingendo anche diversi ritratti.
Carlo Schenoni 1898-1944 (Vigevano), artista vigevanese morto in giovane età. Frequenta la Scuola di Disegno e Decorazione della fondazione Roncalli consegue la borsa di studio per frequentare Brera, interrompe gli studi a causa della Prima Guerra Mondiale, li riprende dopo il conflitto ma non riesce a diplomarsi per cessazione del finanziamento pubblico. Amico di Emilio Galli si recava sovente a dipingere il Ticino con lui.
Ugo Zanoletti Rotta Vigevano 1902 – Recco (Ge) 1990, pittore autodidatta dotato di grande maestria tecnica. Con una tavolozza dai colori vivaci e l’uso sapiente dei toni e della luce, ha rappresentato nei suoi quadri il suo pungente umorismo, osservando e indagando con intelligenza i suoi personaggi. Il risultato finale fu una pittura ironicamente garbata e mai aggressiva. Pur avendo uno studio a Camogli dipinse spesso la Piazza Ducale di Vigevano e il fiume Ticino.
Chi ha vissuto per un certo periodo in un qualsiasi ambiente artistico degli ultimi tempi, ha potuto notare un certo clima di gelosia e di invidia, dovuto innanzitutto ad una competizione esasperata e spesso si usano tutti i mezzi a disposizione per annientare l’altro. Questo fortunatamente non accadeva “di norma” prima della rivoluzione industriale che con il benessere economico ha portato tutti verso un forte individualismo e ad una competizione spesso inutile, in tutti i settori della vita artistica e non solo. Possiamo vedere un esempio di vera amicizia in una foto del 1930 che sette amici-pittori vigevanesi fecero sulle rive del Ticino, dove spesso si recavano in compagnia a dipingere all’aperto. Nati tra la fine dell’ottocento e i primissimi anni del novecento, vissero l’ambiente della Vigevano del secolo scorso, straordinariamente vitale dal punto di vista artistico e furono tra i pittori più rappresentativi del “Verismo vigevanese” (veri Maestri ), oggi questo termine spesso è usato con molta superficialità. Proprio questa foto ha ispirato Vincenzo Pellitta e Giovanni Bragheri ad allestire una mostra di loro opere, presso lo “Spazio Rocco Scotellaro” di Vigevano.
Carlo Bocca 1901-1997 (Vigevano), fu allievo del padre, il pittore Luigi Bocca, poi frequentò il corso di nudo all'Accademia di Brera sotto la guida di Ambrogio Alciati. Esordì con una mostra a Genova nel 1919 e, in seguito, partecipò a diverse mostre collettive a Torino e a Milano; nel 1930 espose alla Biennale di Venezia. Interessato alla cinematografia a colori, mise a punto alcuni brevetti e lavorò per qualche tempo in America. Nel 1940 riprese l'attività pittorica, isolandosi in laboriosa solitudine a Vigevano dove continua a dipingere paesaggi, ritratti e nature morte. Dal 1961 si dedica anche all'acquaforte. In esposizione il bozzetto del ritratto del benefattore dell’Ospedale Maggiore di Milano, ingegner Antonio Federico Jorini. La Commissione Artistica visto i bozzetti presentati, assegnò il ritratto a Bocca il 1 giugno 1931 e approvò il quadro ultimato il 7 aprile 1932. Il dipinto fu commissionato a Bocca subito dopo la sua partecipazione alla Biennale di Venezia, misura cm. 120 x 202 e fa parte della raccolta d’Arte dell’Ospedale Maggiore di Milano.
Maurizio Cogliati 1889 – 1961 (Vigevano), frequentò i corsi della Fondazione Roncalli di Vigevano e in seguito l’Accademia di Brera dove fu allievo di Cesare Tallone. Molto dotato nell’esecuzione di opere dedicate alla figura umana. Fu uno dei migliori allievi dei suoi corsi. Emigra poi a Buenos Aires dove decora alcune chiese e dipinge molti quadri. Torna a Vigevano dove continua la sua attività. Dipinge molti ritratti e due affreschi nella Chiesa di San Pietro Martire.
Giuseppe Galimberti Vespolate (No) 1891 – Vigevano 1986, giunto a Vigevano giovanissimo si iscrive ai corsi della Fondazione Roncalli dove ha per maestro Luigi Bocca che oltre all’insegnamento scolastico gli permette di accompagnarlo durante i suoi lavori, così acquisisce molto più velocemente la pratica. Su incoraggiamento del maestro si iscrive all’Accademia di Brera dove ha come maestro Cesare Tallone. Nel 1921 si trasferisce in America probabilmente per cercare la sua opportunità, riscuote un discreto successo dipingendo ritratti di importanti personaggi argentini. Nel 1924 ritorna a Vigevano dove dipinge sino alla morte avvenuta nel 1986.
Emilio Galli 1899 – 1965 (Vigevano), fu allievo di Luigi Bocca presso la Scuola di Disegno e Decorazione della Fondazione Roncalli. Frequentò in seguito i corsi di pittura della Accademia di Brera a Milano, dove in quegli anni insegnavano Cesare Tallone e Giuseppe Mentessi. Diplomatosi a Brera con grande merito, vinse una borsa di studio per un viaggio di perfezionamento a Roma. Ritornò a Vigevano e riprese l’attività oltre che con il suo primo maestro Luigi Bocca, anche con Casimiro Ottone, approfondendo la tecnica dell’affresco, dipingendo diverse chiese anche oltre i confini vigevanesi. Alla ricerca di nuovi stimoli viaggiò per l’Italia con Luigi Bocca e si recò in Libia con l’amico pittore Mazzucchi. Molto apprezzate le sue particolari vedute del Ticino, realizzò anche diversi ritratti e fu un valido acquerellista.
Francesco Mazzucci Sant’Angelo Lomellina 1896 - Vigevano 1967. I genitori contadini pur notando nel ragazzo una particolare predisposizione per il disegno, ostacolavano la sua passione, ma a questo ragazzo non andava proprio di lavorare la terra, passava ore a disegnare mucche e stalle. Uno zio che viveva da tempo in Sud America venuto a conoscenza del fatto, convinse i genitori a mandargli il figlio in America dove avrebbe studiato sotto la sua responsabilità. A quindici anni Mazzucchi raggiunse lo zio a Buenos Aires dove frequentò poi l’Accademia Nazionale di Belle Arti. Finiti gli studi tornò in Italia e dopo aver partecipato alla Prima Guerra Mondiale frequentò l’Accademia di Brera sotto la guida di Ambrogio Alciati. Verso la metà degli anni trenta aprì a Vigevano una bottega con Emilio Galli. Fu un pittore molto attivo nell’affresco a Vigevano, nel Novarese e in Valsesia, si dedicò assiduamente al paesaggio dipingendo anche diversi ritratti.
Carlo Schenoni 1898-1944 (Vigevano), artista vigevanese morto in giovane età. Frequenta la Scuola di Disegno e Decorazione della fondazione Roncalli consegue la borsa di studio per frequentare Brera, interrompe gli studi a causa della Prima Guerra Mondiale, li riprende dopo il conflitto ma non riesce a diplomarsi per cessazione del finanziamento pubblico. Amico di Emilio Galli si recava sovente a dipingere il Ticino con lui.
Ugo Zanoletti Rotta Vigevano 1902 – Recco (Ge) 1990, pittore autodidatta dotato di grande maestria tecnica. Con una tavolozza dai colori vivaci e l’uso sapiente dei toni e della luce, ha rappresentato nei suoi quadri il suo pungente umorismo, osservando e indagando con intelligenza i suoi personaggi. Il risultato finale fu una pittura ironicamente garbata e mai aggressiva. Pur avendo uno studio a Camogli dipinse spesso la Piazza Ducale di Vigevano e il fiume Ticino.
23
febbraio 2013
Sette amici-pittori del Verismo vigevanese
Dal 23 febbraio al 10 marzo 2013
arte moderna e contemporanea
Location
SPAZIO ROCCO SCOTELLARO
Vigevano, Via Cesarea, 49, (Pavia)
Vigevano, Via Cesarea, 49, (Pavia)
Orario di apertura
mercoledì e venerdì ore 21-23
sabato e domenica ore 17-19
Vernissage
23 Febbraio 2013, h 17,30
Autore
Curatore