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Sette strati
The Art of Skateboarding
Comunicato stampa
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In lingua anglosassone le hanno definite "Art Capsules", più domesticamente
parlando: Capsule d`Arte. Le tavole da skateboard, lunghe un'ottantina di
centimetri e larghe un quarto della propria lunghezza, sono ottenute pressando
sette strati di acero canadese in un compensato incurvato.
A partire dagli anni settanta le tavole da skateboard nascono "illustrate",
prima semplici logotipi poi col passare delle stagioni serigrafie via via più
ricercate e caratteristiche. Un vero e proprio filone della grafica
illustrativa la cui evoluzione ha lasciato un segno indelebile nella storia
degli ultimi tre decenni.
Una genesi ³promiscua² in seguito alla quale arte (quella di illustratori come
Jim Phillips, Ed Templeton ed Evan Hecox) e attività urbana (quella per la
quale si utilizza lo skateboard) duellano dinamicamente sotto ogni tavola.
Luca Basilico
Presentazione a cura di Patricia Armocida
Dopo il grande successo della mostra a Milano, 'Sette Strati' fa tappa
Bologna, proseguirà poi a Torino, Roma e Palermo.
Davide Caforio, Matteo Di Nisio, Nicola Favaro, Gianluca Mariani, Andrea
Pancaldi, Edo Paris, Andrea Prosciutti, Mirai Pulvirenti, Antonio Stilo: nove
skaters, nove artisti, tra i più rappresentativi della Penisola,
reinterpretano la loro amata vecchia tavola utizzandola come supporto per i
propri dipinti.
Appropriandosi dei codici visivi più differenti, che vanno dal campo della
grafica all`illustrazione, dalla ritrattistica a quello dell`installazione e
della fotografia, gli artisti danno origine ad opere caratterizzate dalla
stessa provocatoria ironia. Segni, volti, parole si fondono, dando vita a
storie in cui i contorni si perdono e a grafismi che crescono come piante
invasive sulla tavola da skate, corpo, questo, che la velocità trasforma e
distrugge.
Un supporto non casuale su cui fissare le immagini, una sorta di pellicola
fotografica che contiene già sopra di sè, con il suo vissuto, la sensibilità
di registrare lo spirito, lo stile e la forza creativa originaria, di coloro
che l'hanno posseduta e di perpetuare il loro modo di vivere e d¹agire,
manifestandosi, ora, come tangibile forma d¹arte.
Sentimento particolare quello che lega lo skater alla propria tavola,
prolungamento del proprio corpo, tutto il suo mondo ruota intorno a lei.
Un'adorazione ed un attaccamento nei confronti di questo oggetto, con le sue
forme, la sua veste, il suo odore, che rasenta il feticismo.
Ogni artista propone una personale versione della tavola e, sperimentando
ancora una volta sulla sua stimolante superficie la propria creatività, le
conferisce nuova identità, elevandola, con lo stesso fervore, ad opera unica
ed originale.
Davide Caforio: skater milanese di vecchia scuola, da anni ormai nell¹ambiente
artistico come affermato pittore, realizza opere in acrilico utilizzando
prevalentemente il ritratto i cui soggetti, sono parte del suo mondo
interiore, intimo e privato.
Matteo Dinisio: pescarese trasferitosi a Milano, è stato per anni il migliore
street-skater d¹Italia. Animo poetico e sognatore, i suoi lavori si sviluppano
come se fossero storie o incursioni oniriche. Una sorta di fusione di elementi
diversi, materiale grafico, disegni, appunti, lettere, numeri, frammenti del
quotidiano, miscelati insieme con grande coerenza interna.
Nicola Favaro: Nicola è di Treviso, è il proprietario di Strange Skateboards,
una delle più apprezzate skate factory italiane, dipinge da sempre, sia su
tele che sulle tavole. Utilizza tecniche grafiche e pittoriche, servendosi di
adesivi come elementi di riempimento delle sue opere.
Gianluca Mariani: Uno dei migliori e più radicali skater di Milano, per non
dire di tutto il Paese.
Sulle tavole da skate dipinge principalmente con acrilici, giustapponendo con
ironia oggetti presi dalla realtà più ludica della scena skate della sua
città. Nelle sue opere prevale lo stile grafico e illustratorio.
Andrea Pancaldi: Il più giovane del gruppo, viene da Bologna. Nelle sue opere
troviamo illustrazioni, slogans, disegni, dai contorni nitidi, segno preciso e
pulito. Il suo stile è personale e caratteristico, riconducibile ad artisti
quali Ed Templeton e Mark Gonzales.
Edo Paris: altra presenza fondamentale nella scena skate italiana. Con un
passato da writer alle spalle, ha deciso di trasferire i suoi lavori anche su
tavola, con uno linguaggio espressivo più astratto e gestuale.
Andrea Prosciutti: romano, proprietario della Roman Skateboards (nuova skate
company della capitale), riproduce le sue grafiche nel modo più congeniale
agli skateboard: la serigrafia. Andrea crea pro-model il cui risultato è uno
skateboard dalla veste grafica ricercata e al tempo stesso perfettamente
utilizzabile per i tricks.
Mirai Pulvirenti: anche lui di Roma, Mirai è uno dei più apprezzati
skate-action photographers in Italia. Il suo lavoro è composto da tavole da
skate trattate con gelatina fotosensibile e successivamente impressionate come
una normale carta fotografica. La fotografia in bianco e nero, unita allo
strato di gelatina, dona alle tavole un aspetto ancora più vivido e intenso.
Antonio Stilo: skater storico della scena romana, la sua opera è la più
originale della mostra. Consiste in tre tavole montate per il lato orizzontale
unite a dei ganci, forate con buchi di 5 millimetri dai quali si libera la
luce ad intermittenza che compone la scritta 'Skate Is Light'.
parlando: Capsule d`Arte. Le tavole da skateboard, lunghe un'ottantina di
centimetri e larghe un quarto della propria lunghezza, sono ottenute pressando
sette strati di acero canadese in un compensato incurvato.
A partire dagli anni settanta le tavole da skateboard nascono "illustrate",
prima semplici logotipi poi col passare delle stagioni serigrafie via via più
ricercate e caratteristiche. Un vero e proprio filone della grafica
illustrativa la cui evoluzione ha lasciato un segno indelebile nella storia
degli ultimi tre decenni.
Una genesi ³promiscua² in seguito alla quale arte (quella di illustratori come
Jim Phillips, Ed Templeton ed Evan Hecox) e attività urbana (quella per la
quale si utilizza lo skateboard) duellano dinamicamente sotto ogni tavola.
Luca Basilico
Presentazione a cura di Patricia Armocida
Dopo il grande successo della mostra a Milano, 'Sette Strati' fa tappa
Bologna, proseguirà poi a Torino, Roma e Palermo.
Davide Caforio, Matteo Di Nisio, Nicola Favaro, Gianluca Mariani, Andrea
Pancaldi, Edo Paris, Andrea Prosciutti, Mirai Pulvirenti, Antonio Stilo: nove
skaters, nove artisti, tra i più rappresentativi della Penisola,
reinterpretano la loro amata vecchia tavola utizzandola come supporto per i
propri dipinti.
Appropriandosi dei codici visivi più differenti, che vanno dal campo della
grafica all`illustrazione, dalla ritrattistica a quello dell`installazione e
della fotografia, gli artisti danno origine ad opere caratterizzate dalla
stessa provocatoria ironia. Segni, volti, parole si fondono, dando vita a
storie in cui i contorni si perdono e a grafismi che crescono come piante
invasive sulla tavola da skate, corpo, questo, che la velocità trasforma e
distrugge.
Un supporto non casuale su cui fissare le immagini, una sorta di pellicola
fotografica che contiene già sopra di sè, con il suo vissuto, la sensibilità
di registrare lo spirito, lo stile e la forza creativa originaria, di coloro
che l'hanno posseduta e di perpetuare il loro modo di vivere e d¹agire,
manifestandosi, ora, come tangibile forma d¹arte.
Sentimento particolare quello che lega lo skater alla propria tavola,
prolungamento del proprio corpo, tutto il suo mondo ruota intorno a lei.
Un'adorazione ed un attaccamento nei confronti di questo oggetto, con le sue
forme, la sua veste, il suo odore, che rasenta il feticismo.
Ogni artista propone una personale versione della tavola e, sperimentando
ancora una volta sulla sua stimolante superficie la propria creatività, le
conferisce nuova identità, elevandola, con lo stesso fervore, ad opera unica
ed originale.
Davide Caforio: skater milanese di vecchia scuola, da anni ormai nell¹ambiente
artistico come affermato pittore, realizza opere in acrilico utilizzando
prevalentemente il ritratto i cui soggetti, sono parte del suo mondo
interiore, intimo e privato.
Matteo Dinisio: pescarese trasferitosi a Milano, è stato per anni il migliore
street-skater d¹Italia. Animo poetico e sognatore, i suoi lavori si sviluppano
come se fossero storie o incursioni oniriche. Una sorta di fusione di elementi
diversi, materiale grafico, disegni, appunti, lettere, numeri, frammenti del
quotidiano, miscelati insieme con grande coerenza interna.
Nicola Favaro: Nicola è di Treviso, è il proprietario di Strange Skateboards,
una delle più apprezzate skate factory italiane, dipinge da sempre, sia su
tele che sulle tavole. Utilizza tecniche grafiche e pittoriche, servendosi di
adesivi come elementi di riempimento delle sue opere.
Gianluca Mariani: Uno dei migliori e più radicali skater di Milano, per non
dire di tutto il Paese.
Sulle tavole da skate dipinge principalmente con acrilici, giustapponendo con
ironia oggetti presi dalla realtà più ludica della scena skate della sua
città. Nelle sue opere prevale lo stile grafico e illustratorio.
Andrea Pancaldi: Il più giovane del gruppo, viene da Bologna. Nelle sue opere
troviamo illustrazioni, slogans, disegni, dai contorni nitidi, segno preciso e
pulito. Il suo stile è personale e caratteristico, riconducibile ad artisti
quali Ed Templeton e Mark Gonzales.
Edo Paris: altra presenza fondamentale nella scena skate italiana. Con un
passato da writer alle spalle, ha deciso di trasferire i suoi lavori anche su
tavola, con uno linguaggio espressivo più astratto e gestuale.
Andrea Prosciutti: romano, proprietario della Roman Skateboards (nuova skate
company della capitale), riproduce le sue grafiche nel modo più congeniale
agli skateboard: la serigrafia. Andrea crea pro-model il cui risultato è uno
skateboard dalla veste grafica ricercata e al tempo stesso perfettamente
utilizzabile per i tricks.
Mirai Pulvirenti: anche lui di Roma, Mirai è uno dei più apprezzati
skate-action photographers in Italia. Il suo lavoro è composto da tavole da
skate trattate con gelatina fotosensibile e successivamente impressionate come
una normale carta fotografica. La fotografia in bianco e nero, unita allo
strato di gelatina, dona alle tavole un aspetto ancora più vivido e intenso.
Antonio Stilo: skater storico della scena romana, la sua opera è la più
originale della mostra. Consiste in tre tavole montate per il lato orizzontale
unite a dei ganci, forate con buchi di 5 millimetri dai quali si libera la
luce ad intermittenza che compone la scritta 'Skate Is Light'.
23
febbraio 2006
Sette strati
Dal 23 febbraio al 18 marzo 2006
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
SESTO SENSO
Bologna, Via Galliera, 63/d, (Bologna)
Bologna, Via Galliera, 63/d, (Bologna)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 12.00 alle 23.00. Chiuso domenica
Vernissage
23 Febbraio 2006, ore 18.30
Sito web
www.theartofskateboarding.org
Autore
Curatore