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Seung-Hwan Oh – Impermanence
Nella prestigiosa cornice di Palazzo Porcia ad Oderzo, la Galleria d’arte contemporanea CreArte Studio presenta IMPERMANENCE dell’artista Seung-Hwan OH.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nello spazio settecentesco di Palazzo Porcia ad Oderzo apre CreArte Studio, galleria d’arte
contemporanea nata da un sogno coltivato per anni e alimentato di viaggi, incontri,
frequentazioni ed amicizie con artisti, galleristi, collezionisti ed appassionati d’arte. Luogo
di incontro di linguaggi diversi, CreArte Studio è uno spazio di confronto e discussione che
presenta e promuove giovani artisti in grado di dialogare sul piano internazionale
attraverso le più diverse forme espressive.
Oltre ad artisti italiani, CreArte Studio presenterà nel suo programma espositivo, artisti
dall’Estremo Oriente, Giappone, Corea, Cina, dalla Russia e dal Medio Oriente.
Nella mostra “IMPERMANENCE” che inaugura il 19 giugno prossimo, CreArte Studio
presenta l’opera dell’originalissimo artista coreano Seung-Hwan Oh. Nato Seoul, dove vive
e lavora, Seung-Hwan Oh si è formato attraverso esperienze negli Stati Uniti ed in Francia. I
suoi lavori sono stati esposti a New York, al Salon International de la Photographie a Parigi,
in Giappone. In autunno inizierà la collaborazione con la Elena Shchukina Gallery di
Londra.
“Il risultato visivo della simbiosi tra il materiale fotografico e la materia organica è l'origine
concettuale di questo lavoro" spiega Seung-Hwan Oh. L’interesse è rivolto all'instabilità
della materia, alla sua “impermanenza”, concetto esplorato spingendo la fotografia oltre il
suo limite fisico attraverso l’innesto di colture batteriche sulle pellicole fotografiche. La
pellicola diventa così terreno di coltura per microbi che si nutrono di sostanze chimiche
consumando l'emulsione. Prima che si dissolva del tutto, la pellicola viene digitalizzata,
fondendo le due realtà. La tensione tra ciò che viene mostrato e ciò che è stato perso è il
fascino aggiunto di queste immagini.
Pina Schroeder fornisce una chiave di lettura di questa “impermanenza”: “Secondo William
Faulkner, scopo di ogni artista è arrestare il movimento - che è vita - con mezzi artificiali, e
tenerlo fermo. In tal modo, tra cent’anni, quando un estraneo lo guarderà, tornerà a
muoversi, perché è vita.
In questa dicotomia tra movimento-vita e arte-immobilità Seung-Hwan Oh elabora la propria
cifra stilistica, rovesciandone i termini ed al tempo stesso, implicitamente, riconfermandone
la validità.
La fotografia, corrotta da batteri, diventa vita, diventa opera d’arte in divenire, soggetta al
caso in un flusso impermanente ed effimero che è l’essenza della vita stessa. Ed è la vita,
invece, a farsi stasi nella consapevolezza della sua transitorietà, osservata ed accettata
senza dramma, con lo sguardo curioso che accomuna l’artista allo scienziato.
Seung-Hwan Oh riflette su questa natura effimera, impermanente dell’essere e la fissa nella
sua opera fermandone il momento, il movimento. E l’opera-vita si fa allora nuovamente
stasi riconfermando, in un circolo dialettico, l’assunto di Faulkner.
Dirà Brassaï: per me la fotografia deve suggerire, non insistere o spiegare.
Questo fa Seung-Hwan Oh, mostra un’idea che scorre attraverso lo sguardo
dell’osservatore al pensiero e vi si fissa, con l’immediatezza dell’effimero e la naturalezza
dell’impermanenza.”
contemporanea nata da un sogno coltivato per anni e alimentato di viaggi, incontri,
frequentazioni ed amicizie con artisti, galleristi, collezionisti ed appassionati d’arte. Luogo
di incontro di linguaggi diversi, CreArte Studio è uno spazio di confronto e discussione che
presenta e promuove giovani artisti in grado di dialogare sul piano internazionale
attraverso le più diverse forme espressive.
Oltre ad artisti italiani, CreArte Studio presenterà nel suo programma espositivo, artisti
dall’Estremo Oriente, Giappone, Corea, Cina, dalla Russia e dal Medio Oriente.
Nella mostra “IMPERMANENCE” che inaugura il 19 giugno prossimo, CreArte Studio
presenta l’opera dell’originalissimo artista coreano Seung-Hwan Oh. Nato Seoul, dove vive
e lavora, Seung-Hwan Oh si è formato attraverso esperienze negli Stati Uniti ed in Francia. I
suoi lavori sono stati esposti a New York, al Salon International de la Photographie a Parigi,
in Giappone. In autunno inizierà la collaborazione con la Elena Shchukina Gallery di
Londra.
“Il risultato visivo della simbiosi tra il materiale fotografico e la materia organica è l'origine
concettuale di questo lavoro" spiega Seung-Hwan Oh. L’interesse è rivolto all'instabilità
della materia, alla sua “impermanenza”, concetto esplorato spingendo la fotografia oltre il
suo limite fisico attraverso l’innesto di colture batteriche sulle pellicole fotografiche. La
pellicola diventa così terreno di coltura per microbi che si nutrono di sostanze chimiche
consumando l'emulsione. Prima che si dissolva del tutto, la pellicola viene digitalizzata,
fondendo le due realtà. La tensione tra ciò che viene mostrato e ciò che è stato perso è il
fascino aggiunto di queste immagini.
Pina Schroeder fornisce una chiave di lettura di questa “impermanenza”: “Secondo William
Faulkner, scopo di ogni artista è arrestare il movimento - che è vita - con mezzi artificiali, e
tenerlo fermo. In tal modo, tra cent’anni, quando un estraneo lo guarderà, tornerà a
muoversi, perché è vita.
In questa dicotomia tra movimento-vita e arte-immobilità Seung-Hwan Oh elabora la propria
cifra stilistica, rovesciandone i termini ed al tempo stesso, implicitamente, riconfermandone
la validità.
La fotografia, corrotta da batteri, diventa vita, diventa opera d’arte in divenire, soggetta al
caso in un flusso impermanente ed effimero che è l’essenza della vita stessa. Ed è la vita,
invece, a farsi stasi nella consapevolezza della sua transitorietà, osservata ed accettata
senza dramma, con lo sguardo curioso che accomuna l’artista allo scienziato.
Seung-Hwan Oh riflette su questa natura effimera, impermanente dell’essere e la fissa nella
sua opera fermandone il momento, il movimento. E l’opera-vita si fa allora nuovamente
stasi riconfermando, in un circolo dialettico, l’assunto di Faulkner.
Dirà Brassaï: per me la fotografia deve suggerire, non insistere o spiegare.
Questo fa Seung-Hwan Oh, mostra un’idea che scorre attraverso lo sguardo
dell’osservatore al pensiero e vi si fissa, con l’immediatezza dell’effimero e la naturalezza
dell’impermanenza.”
19
giugno 2015
Seung-Hwan Oh – Impermanence
Dal 19 giugno al 19 luglio 2015
arte contemporanea
Location
CREARTE STUDIO – PALAZZO PORCIA
Oderzo, Piazza Castello, 1, (Treviso)
Oderzo, Piazza Castello, 1, (Treviso)
Orario di apertura
Mar-Ven: 15.00-19.00
Sab-Dom: 9.30-12.30 / 15.00-21.00
Per visite private contattare la galleria (+39 333 7474335)
Vernissage
19 Giugno 2015, h 19.30
Autore
Curatore