Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Seven Rooms in Pietrasanta
“Seven rooms”, sette stanze dello storico Palazzo Panichi in cui dieci giovani artisti trovano un loro spazio sottolineando la propria individualità, in un rapporto aperto verso altre identità, che vanno dalla tela allo scatto.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sarà Palazzo Panichi, dal 28 agosto al 12 settembre, ad offrire lo scenario ideale per "Seven rooms in Pietrasanta”: la collettiva, a cura di Irena Kos, in collaborazione con Caterina De Fusco e Michele Pellegrini, che vede protagonisti dieci artisti con eterogenee esperienze artistiche. Si tratta di Elisa Bentivegna, Matteo Ciardini, Paola Maffei, Alan Marcheselli, Monia Marchionni, Sebastiano Migliarini, Francesco Ricci, Flavia Robalo, Luca Serafini e Antonio Sidibè.
Nelle “seven rooms” del palazzo, ogni artista trova lo spazio per esprimere, attraverso il proprio linguaggio, il personale percorso creativo mantenendo però uno stretto dialogo con le altre identità in una sorta di dialogo, di confronto-incontro. Dieci artisti che con le loro creazioni, dalla tela alla fotografia, conducono lo spettatore in un intimo e variegato percorso nell’arte contemporanea.
Il tema dell'acqua connesso agli antichi miti è la comune ispirazione di Monia Marchionni e Alan Marcheselli, rispettivamente pitto-scultrice e fotografo. Marcheselli si rifà alle "Carmenae", antiche ninfe d'acqua, Marchionni ai "Limuli", le meduse arcaiche. Ancora l'acqua è il soggetto diretto e indiretto delle opere di Elisa Bentivegna. L’acqua, come fonte di vita cui attingono gli alberi per nutrirsi; alberi le cui fronde si protendono sino a sfiorarsi nella ricerca di una possibilità d’incontro, come talvolta avviene tra uomo e donna.
Sebastiano Migliarini e Paola Maffei presentano la loro personale interpretazione di “Universi Umani”. Maffei mostra una donna-diva che accetta i compromessi dell'apparire. I preziosi capi di pelliccia che indossa sono macchiati di rosso, la "pelle" segnata di "rosso" è anche quella dell'artista che secondo Maffei rappresenta il rapporto viziato con il mondo accademico e i rapporti clientelari di servilismo del mondo dell'arte. Sebastiano Migliarini presenta le sue tele ricche di coloratissimi capi d'abbigliamento, una vivace presenza di vita.
Anche Flavia Robalo offre la sua visione di donna, immersa in un mondo da favola, appesa ad aquilone con un filo sottile che ne mostra la fragilità e la leggerezza; mentre la donna di Luca Serafini risplende, illuminata nella sua “Light Box”, una serie di fotografie digitali; tecnica utilizzata anche da Francesco Ricci che mostra la condizione dell'uomo contemporaneo attraverso un suo autoritratto dal colore "evanescente", costretto dietro le sbarre, indelebilmente "macchiato", immobilizzato da un ritmo di vita troppo veloce.
L’uomo è ricerca costante anche nell’opera di Matteo Ciardini che propone un nudo sdraiato sul mare ed una serie di scorci di quotidianità su tela. Antonio Sidibè rappresenta il punto d’unione tra pittori e fotografi. Nel fotografare Sidibè tenta di "immobilizzare il movimento" e lo restituisce in un gioco di bianco-nero minuziosamente presentato sulla tela.
Nelle “seven rooms” del palazzo, ogni artista trova lo spazio per esprimere, attraverso il proprio linguaggio, il personale percorso creativo mantenendo però uno stretto dialogo con le altre identità in una sorta di dialogo, di confronto-incontro. Dieci artisti che con le loro creazioni, dalla tela alla fotografia, conducono lo spettatore in un intimo e variegato percorso nell’arte contemporanea.
Il tema dell'acqua connesso agli antichi miti è la comune ispirazione di Monia Marchionni e Alan Marcheselli, rispettivamente pitto-scultrice e fotografo. Marcheselli si rifà alle "Carmenae", antiche ninfe d'acqua, Marchionni ai "Limuli", le meduse arcaiche. Ancora l'acqua è il soggetto diretto e indiretto delle opere di Elisa Bentivegna. L’acqua, come fonte di vita cui attingono gli alberi per nutrirsi; alberi le cui fronde si protendono sino a sfiorarsi nella ricerca di una possibilità d’incontro, come talvolta avviene tra uomo e donna.
Sebastiano Migliarini e Paola Maffei presentano la loro personale interpretazione di “Universi Umani”. Maffei mostra una donna-diva che accetta i compromessi dell'apparire. I preziosi capi di pelliccia che indossa sono macchiati di rosso, la "pelle" segnata di "rosso" è anche quella dell'artista che secondo Maffei rappresenta il rapporto viziato con il mondo accademico e i rapporti clientelari di servilismo del mondo dell'arte. Sebastiano Migliarini presenta le sue tele ricche di coloratissimi capi d'abbigliamento, una vivace presenza di vita.
Anche Flavia Robalo offre la sua visione di donna, immersa in un mondo da favola, appesa ad aquilone con un filo sottile che ne mostra la fragilità e la leggerezza; mentre la donna di Luca Serafini risplende, illuminata nella sua “Light Box”, una serie di fotografie digitali; tecnica utilizzata anche da Francesco Ricci che mostra la condizione dell'uomo contemporaneo attraverso un suo autoritratto dal colore "evanescente", costretto dietro le sbarre, indelebilmente "macchiato", immobilizzato da un ritmo di vita troppo veloce.
L’uomo è ricerca costante anche nell’opera di Matteo Ciardini che propone un nudo sdraiato sul mare ed una serie di scorci di quotidianità su tela. Antonio Sidibè rappresenta il punto d’unione tra pittori e fotografi. Nel fotografare Sidibè tenta di "immobilizzare il movimento" e lo restituisce in un gioco di bianco-nero minuziosamente presentato sulla tela.
28
agosto 2010
Seven Rooms in Pietrasanta
Dal 28 agosto al 12 settembre 2010
arte contemporanea
Location
PALAZZO PANICHI
Pietrasanta, Via Marzocco, 1, (Lucca)
Pietrasanta, Via Marzocco, 1, (Lucca)
Orario di apertura
dal lunedì alla domenica, dalle 10.30/13.00 alle 18.00/23.30
Vernissage
28 Agosto 2010, ore 19
Sito web
www.irenakosartgallery.com
Autore
Curatore