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Sguardi dal fronte: la Grande Guerra nel fondo fotografico Mario Borsari
Gli scatti fotografici in mostra, che hanno il dono dell’immediatezza, non senza un fondo di ironia e disincanto, documentano fasi cruciali della Prima Guerra Mondiale, seguendo il sottile filo che divideva la vita dalla morte sui campi di battaglia: dagli effetti dei gas asfissianti lanciati dagli austriaci sul Carso il 29 giugno 1916, alle distruzioni arrecate dalla guerra nei paesi a ridosso del fronte
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugura sabato 24 ottobre ore 17.00 (Rocca di Vignola, Sala dei Contrari) la mostra fotografica Sguardi dal
fronte: la Grande Guerra nel fondo fotografico Mario Borsari, allestita nelle Sale della Meridiana e organizzata
dal Comune di Vignola e dalla Fondazione di Vignola, con la collaborazione del Gruppo di Documentazione
Vignolese Mezaluna – Mario Menabue.
Al centro della mostra vi sono numerose immagini inedite della Grande Guerra provenienti dal fondo
fotografico Mario Borsari, donato al Comune di Vignola dalla famiglia Borsari-Bartoli, erede del grande
chimico, patriota e letterato vignolese Francesco Selmi.
L’esposizione è stata progettata e curata dalla Biblioteca comunale Francesco Selmi di Vignola, con l’obiettivo
di valorizzare e promuovere il proprio patrimonio storico-documentario, insieme al Centro di Documentazione
della Fondazione di Vignola e al Gruppo Mezaluna – Mario Menabue: un esempio proficuo di collaborazione e
condivisione tra pubblico, privato e associazionismo per la realizzazione di un progetto culturale significativo
per l’intero territorio. L’iniziativa ha ottenuto dalla Struttura di Missione per gli anniversari di interesse
nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri il logo ufficiale delle commemorazioni per il Centenario
della Prima Guerra Mondiale”. Nella giornata di inaugurazione è previsto un annullo speciale, in
collaborazione con il Gruppo Filatelico “Città di Vignola”, che per l’occasione curerà un’esposizione di
cartoline e francobolli d’epoca.
Il fondo fotografico (oltre 3.000 foto e 1.600 negativi) è stato interamente digitalizzato a cura dell’IBC
Regione Emilia-Romagna e prossimamente sarà oggetto di un intervento di restauro e catalogazione in modo
da renderlo pienamente fruibile.
Nel contesto della mostra è stato realizzato un video, ottenuto “animando” le fotografie con programmi di
elaborazione delle immagini e commentato con testimonianze diaristiche e documentali sulla realtà della vita
in trincea e della guerra, accompagnate dal suono della fisarmonica. L’audiovisivo, realizzato in
collaborazione con alcuni studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Primo Levi”, verrà proiettato nella
sede della mostra e potrà essere scaricato dai siti istituzionali e su YouTube.
Sia le foto esposte, in grandi e curate riproduzioni, sia le sequenze del video presentano immagini inedite,
sfuggite alla censura militare perché scattate in gran parte dal capitano Mario Borsari, all’epoca al comando
di diversi autoparchi e officine automobilistiche, per il proprio archivio fotografico.
Gli scatti, che hanno il dono dell’immediatezza, non senza un fondo di ironia e disincanto, documentano fasi
cruciali del conflitto, seguendo il sottile filo che divideva la vita dalla morte sui campi di battaglia: dagli effetti
dei gas asfissianti lanciati dagli austriaci sul Carso il 29 giugno 1916, alle distruzioni arrecate dalla guerra nei
paesi a ridosso del fronte. Oltre a questo, degne di nota risultano le fotografie che rappresentano numerosi
mezzi motorizzati, velivoli e pezzi di artiglieria in dotazione alle forze armate italiane, a testimonianza del
particolare interesse di Mario Borsari per il nuovo volto della guerra tecnologica moderna.
CITTÀ DI VIGNOLA
Il percorso espositivo, appositamente pensato con una struttura flessibile così da favorire il trasporto e
l’allestimento della mostra presso altre sedi disponibili ad ospitarla, si articola in oltre 70 fotografie di vari
formati.
Una curiosità: nel fondo sono state rinvenute tre immagini che documentano un episodio descritto nel diario
di guerra di Giuseppe Rondoni, conservato presso l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano. La
sequenza fotografica, ricostruita durante il riordino, si riferisce alla vicenda di un povero mulo colpito da un
proiettile da 305mm a San Canzian d’Isonzo il 14 agosto 1915: “Oggi hanno tirato diversi colpi da 305 su S.
Canziano, paesetto vicino e dietro a noi, dove c’è un magazzino di sussistenza. Ai conducenti della nostra
batteria, che vanno a fare la spesa là, è stato ammazzato un cavallo. Un altro proiettile, che è andato a
cascare vicino ad un mulo, ha fatto balzare in aria questo mulo, il quale, ricascando sopra ad un tetto, l’ha
sfondato, ed è andato in una camera. Avrebbe mai pensato quel mulo di volare, e tanto più, di andare a
morire in una camera da letto? Eppure anche questo è stato ammesso dal 305. Per gettarlo fuori della
camera, hanno dovuto rompere una finestra”.
fronte: la Grande Guerra nel fondo fotografico Mario Borsari, allestita nelle Sale della Meridiana e organizzata
dal Comune di Vignola e dalla Fondazione di Vignola, con la collaborazione del Gruppo di Documentazione
Vignolese Mezaluna – Mario Menabue.
Al centro della mostra vi sono numerose immagini inedite della Grande Guerra provenienti dal fondo
fotografico Mario Borsari, donato al Comune di Vignola dalla famiglia Borsari-Bartoli, erede del grande
chimico, patriota e letterato vignolese Francesco Selmi.
L’esposizione è stata progettata e curata dalla Biblioteca comunale Francesco Selmi di Vignola, con l’obiettivo
di valorizzare e promuovere il proprio patrimonio storico-documentario, insieme al Centro di Documentazione
della Fondazione di Vignola e al Gruppo Mezaluna – Mario Menabue: un esempio proficuo di collaborazione e
condivisione tra pubblico, privato e associazionismo per la realizzazione di un progetto culturale significativo
per l’intero territorio. L’iniziativa ha ottenuto dalla Struttura di Missione per gli anniversari di interesse
nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri il logo ufficiale delle commemorazioni per il Centenario
della Prima Guerra Mondiale”. Nella giornata di inaugurazione è previsto un annullo speciale, in
collaborazione con il Gruppo Filatelico “Città di Vignola”, che per l’occasione curerà un’esposizione di
cartoline e francobolli d’epoca.
Il fondo fotografico (oltre 3.000 foto e 1.600 negativi) è stato interamente digitalizzato a cura dell’IBC
Regione Emilia-Romagna e prossimamente sarà oggetto di un intervento di restauro e catalogazione in modo
da renderlo pienamente fruibile.
Nel contesto della mostra è stato realizzato un video, ottenuto “animando” le fotografie con programmi di
elaborazione delle immagini e commentato con testimonianze diaristiche e documentali sulla realtà della vita
in trincea e della guerra, accompagnate dal suono della fisarmonica. L’audiovisivo, realizzato in
collaborazione con alcuni studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Primo Levi”, verrà proiettato nella
sede della mostra e potrà essere scaricato dai siti istituzionali e su YouTube.
Sia le foto esposte, in grandi e curate riproduzioni, sia le sequenze del video presentano immagini inedite,
sfuggite alla censura militare perché scattate in gran parte dal capitano Mario Borsari, all’epoca al comando
di diversi autoparchi e officine automobilistiche, per il proprio archivio fotografico.
Gli scatti, che hanno il dono dell’immediatezza, non senza un fondo di ironia e disincanto, documentano fasi
cruciali del conflitto, seguendo il sottile filo che divideva la vita dalla morte sui campi di battaglia: dagli effetti
dei gas asfissianti lanciati dagli austriaci sul Carso il 29 giugno 1916, alle distruzioni arrecate dalla guerra nei
paesi a ridosso del fronte. Oltre a questo, degne di nota risultano le fotografie che rappresentano numerosi
mezzi motorizzati, velivoli e pezzi di artiglieria in dotazione alle forze armate italiane, a testimonianza del
particolare interesse di Mario Borsari per il nuovo volto della guerra tecnologica moderna.
CITTÀ DI VIGNOLA
Il percorso espositivo, appositamente pensato con una struttura flessibile così da favorire il trasporto e
l’allestimento della mostra presso altre sedi disponibili ad ospitarla, si articola in oltre 70 fotografie di vari
formati.
Una curiosità: nel fondo sono state rinvenute tre immagini che documentano un episodio descritto nel diario
di guerra di Giuseppe Rondoni, conservato presso l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano. La
sequenza fotografica, ricostruita durante il riordino, si riferisce alla vicenda di un povero mulo colpito da un
proiettile da 305mm a San Canzian d’Isonzo il 14 agosto 1915: “Oggi hanno tirato diversi colpi da 305 su S.
Canziano, paesetto vicino e dietro a noi, dove c’è un magazzino di sussistenza. Ai conducenti della nostra
batteria, che vanno a fare la spesa là, è stato ammazzato un cavallo. Un altro proiettile, che è andato a
cascare vicino ad un mulo, ha fatto balzare in aria questo mulo, il quale, ricascando sopra ad un tetto, l’ha
sfondato, ed è andato in una camera. Avrebbe mai pensato quel mulo di volare, e tanto più, di andare a
morire in una camera da letto? Eppure anche questo è stato ammesso dal 305. Per gettarlo fuori della
camera, hanno dovuto rompere una finestra”.
24
ottobre 2015
Sguardi dal fronte: la Grande Guerra nel fondo fotografico Mario Borsari
Dal 24 ottobre 2015 al 10 gennaio 2016
fotografia
Location
ROCCA DI VIGNOLA
Vignola, Piazza Dei Contrari, (Modena)
Vignola, Piazza Dei Contrari, (Modena)
Vernissage
24 Ottobre 2015, h 17
Autore