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Sguardi interiori
La collettiva ruota intorno ai temi dell’interiorità e della capacità rivelatrice dello sguardo: una mostra che si propone di essere intrigante e di indurre alla riflessione
Comunicato stampa
Segnala l'evento
I temi dell'interiorità e della capacità rivelatrice dello sguardo, prescelti per questa esposizione, hanno offerto l'occasione di mettere a confronto artisti dalle modalità espressive diverse.
Ognuno a modo proprio, infatti, ha fissato e ritratto la complessità e la profondità dell'animo umano, mostrando la penetrante capacità di saper vedere oltre la superficie.
Ne è conseguita una lunga carrellata di raffigurazioni di stati d'animo, sentimenti, desideri, aspirazioni e inquietudini, che travalicano i confini del tempo e dell'età. Insomma, una galleria di sguardi autentici e convincenti.
Si spazia dalle proposte di Francesco Caporali, che ha puntato sul tormento e il genio leggibile negli occhi dei grandi maestri dell'arte contemporanea (tra i quali March Chagall, Gustav Klimt, Paul Gauguin, Van Gogh, Venturino Venturi), oltre che sull'alone di santità e spiritualità proprio della persona di Papa Karol Wojtyla; per passare ai lavori di Antonio Faccioli, che ha suggellato la fragilità degli adolescenti e la saggezza duramente conquistata dagli anziani; per poi arrivare a Carlo Lanini e Pasquale Marzelli, i quali presentano ritratti realistici, dettagliati, vividi, particolarmente suggestivi per gli esiti raggiunti nella resa degli sguardi e delle atmosfere.
Altri volti dalle espressioni intense, capaci di catturare l'attenzione, ma eseguiti con uno stile decisamente più libero, immediato ed istintivo, sono quelli che recano le firme di Riccardo Antonelli e di Ulisse. Entrambi i pittori, soliti lavorare su formati abbastanza grandi e ad inquadrare i soggetti mediante un primo piano molto ravvicinato, spesso restringendo il campo d'osservazione ad una sola porzione del viso, costringono lo spettatore ad interrogarsi sull'opera ed a instaurare un colloquio diretto con essa.
La vanità e la sensualità femminile si evidenziano nei ritratti realizzati da Vitelia Zacchini Francalanci e da Andrea Facchini. Di quest'ultimo si segnala, inoltre, la figura del “Cameriere”, per l'indagine introspettiva.
Sul versante scultoreo, il ventaglio delle offerte è altrettanto vasto. Gilberto Borri espone volti femminili di ascendenza classica, tradotti in bronzo ed in marmo, dalle sembianze enigmatiche e misteriose; Alfiero Coleschi propone pezzi in marmo e in legno, sviluppando il tema della maschera e delle apparenze, con la sua tipica e spiccata ecletticità formale e stilistica.
Quindi, tutti gli elementi ci sembrano presenti per una mostra intrigante che vuole indurre alla riflessione.
Ognuno a modo proprio, infatti, ha fissato e ritratto la complessità e la profondità dell'animo umano, mostrando la penetrante capacità di saper vedere oltre la superficie.
Ne è conseguita una lunga carrellata di raffigurazioni di stati d'animo, sentimenti, desideri, aspirazioni e inquietudini, che travalicano i confini del tempo e dell'età. Insomma, una galleria di sguardi autentici e convincenti.
Si spazia dalle proposte di Francesco Caporali, che ha puntato sul tormento e il genio leggibile negli occhi dei grandi maestri dell'arte contemporanea (tra i quali March Chagall, Gustav Klimt, Paul Gauguin, Van Gogh, Venturino Venturi), oltre che sull'alone di santità e spiritualità proprio della persona di Papa Karol Wojtyla; per passare ai lavori di Antonio Faccioli, che ha suggellato la fragilità degli adolescenti e la saggezza duramente conquistata dagli anziani; per poi arrivare a Carlo Lanini e Pasquale Marzelli, i quali presentano ritratti realistici, dettagliati, vividi, particolarmente suggestivi per gli esiti raggiunti nella resa degli sguardi e delle atmosfere.
Altri volti dalle espressioni intense, capaci di catturare l'attenzione, ma eseguiti con uno stile decisamente più libero, immediato ed istintivo, sono quelli che recano le firme di Riccardo Antonelli e di Ulisse. Entrambi i pittori, soliti lavorare su formati abbastanza grandi e ad inquadrare i soggetti mediante un primo piano molto ravvicinato, spesso restringendo il campo d'osservazione ad una sola porzione del viso, costringono lo spettatore ad interrogarsi sull'opera ed a instaurare un colloquio diretto con essa.
La vanità e la sensualità femminile si evidenziano nei ritratti realizzati da Vitelia Zacchini Francalanci e da Andrea Facchini. Di quest'ultimo si segnala, inoltre, la figura del “Cameriere”, per l'indagine introspettiva.
Sul versante scultoreo, il ventaglio delle offerte è altrettanto vasto. Gilberto Borri espone volti femminili di ascendenza classica, tradotti in bronzo ed in marmo, dalle sembianze enigmatiche e misteriose; Alfiero Coleschi propone pezzi in marmo e in legno, sviluppando il tema della maschera e delle apparenze, con la sua tipica e spiccata ecletticità formale e stilistica.
Quindi, tutti gli elementi ci sembrano presenti per una mostra intrigante che vuole indurre alla riflessione.
30
gennaio 2010
Sguardi interiori
Dal 30 gennaio al 23 febbraio 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA RIELABORANDO
Arezzo, Via Guglielmo Oberdan, 30, (Arezzo)
Arezzo, Via Guglielmo Oberdan, 30, (Arezzo)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 17,00-19,45; sabato da ore 16,30-19,45; prima domenica del mese 15,30-19,45.
Vernissage
30 Gennaio 2010, ore 18,00
Autore
Curatore