³Sguardi Rivelatori² è una mostra che vuole essere innanzitutto
testimonianza di ciò che è autentico oggetto della ricerca di ciascuno
degli artisti presenti e di come tale lavoro possa essere condiviso con il
pubblico in forma di opera d¹arte. Siamo davanti alla vera essenza
dell¹artista , uomo che volontariamente osserva, sperimenta e moltiplica le
sue considerazioni attraverso il linguaggio universale del gesto e del
colore che, insieme, danno voce allo spirito. Assumere uno ³sguardo che
rivela² significa per l¹artista impegnarsi per togliere il velo delle cose,
intervenendo direttamente e volontariamente sulla realtà.
Tuttavia le ragioni di uno sguardo rivelatore non si collocano
esclusivamente nella volontà di penetrare e raccontare in modo nuovo la
vita, ma pure nel coinvolgimento personale dell¹artista che si gioca in
prima persona con la realtà in un rapporto duale di conoscenza che in fondo
porta progressivamente a una rivelazione reciproca. L¹opera d¹arte
diventa il tavolo del confronto su cui aprirsi e leggersi con libertà e
desiderio di sapere. La pittura e la scultura sono ancora i testimoni
privilegiati che accolgono l¹animo dell¹artista, il quale non cessa di
riversarvi tutte le sue domande esistenziali perché qualcuno possa
rispondergli.
Tra gli artisti che hanno voluto agire degli ³sguardi rivelatori² e che poi
hanno inteso condividerli con il pubblico, ritroviamo in ordine alfabetico,
Aldo Agnini che nella sua personale ricerca ha da tempo orientato
l¹attenzione verso le suggestioni che derivano dalla conflittualità del
binomio realtà/apparenza. In particolare l¹artista parmense si concentra
sul rapporto tra verità e finzione, perché l¹uomo spesso si ritrova in
balia di questi due atteggiamenti non sapendo verso quale direzione
propendere.