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Sguardi sulla Città 2006
un convegno interdisciplinare organizzato dalla Commissione Cultura del Distretto 2040 Rotaract
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 14 ottobre, nelle sale di Villa Gallia a Como (via Borgovico 148) si terrà la seconda edizione di “Sguardi sulla Città”, un convegno interdisciplinare organizzato dalla Commissione Cultura del Distretto 2040 Rotaract, coordinata da Matteo Moscatelli e Paola Manzoni, con il patrocinio della Provincia di Como, del Comune di Como, del Distretto 2040 Rotary, dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Como e di Univercomo.
La Città è oggi luogo di incontro per eccellenza di diverse culture. Obiettivo del convegno sarà allora quello di mettere in luce la molteplicità del suo significato nei diversi ambiti artistici.
Interverranno come relatori il fotografo Gabriele Basilico, lo storico dell’architettura Federico Bucci, il direttore di Area Marco Casamonti, il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera Fernando De Filippi, il docente di estetica Elio Franzini, l’architetto Franco Purini, il fotografo Gabriele Sabatino e l’architetto Cino Zucchi.
Quest’anno il dibattito si concentrerà in particolare sull’importanza del valore estetico nella costruzione del paesaggio urbano, e quindi sulla sua variabilità storica, sulle sue componenti artistiche e tecniche, e sul suo rapporto con l’idea di stile.
Al convegno, che prenderà inizio alle ore 14.00, saranno presenti anche Edgardo Arosio, Assessore alla Cultura e all’Università della Provincia di Como, Anna Veronelli, Assessore all’Università del Comune di Como e Angelo Monti, Presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Como e Giacomo Castiglioni, presidente di Univercomo.
L’evento è sostenuto dalla Provincia di Como, Bellotti – L’evoluzione del legno, Castiglioni – Forme e superfici, Tre-P & Tre-Più Porte e Univercomo.
Per partecipare alla giornata è necessario prenotarsi sul sito www.sguardisullacitta.it. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti.
Matteo Moscatelli
Responsabile evento Sguardi sulla Città Rotaract
e-mail: info@sguardisullacitta.it
www.sguardisullacitta.it
Il Rotaract è un’associazione internazionale, nata sotto il patrocinio del Rotary International, strutturata per Club, Zone e Distretti. Il nome nasce dalla fusione delle parole Rotary ed Action: l’associazione cerca infatti di essere il punto di incontro tra i valori rotariani e lo slancio dei giovani soci. Del Rotaract fanno parte giovani tra i 18 e i 30 anni che, attraverso l’associazione, si dedicano al servizio e alla crescita personale.
Numerose sono le iniziative intraprese dai Club Rotaract: dall’organizzazione di convegni aperti alla cittadinanza su argomenti di interesse locale, a bandi di concorso e borse di studio, come il recente Premio Maturità; dallo svolgimento di conferenze per l’orientamento universitario degli studenti delle scuole medie superiori, alla sensibilità dell’opinione pubblica in ordine di particolari tematiche e alla raccolta fondi destinati a scopi benefici di ambito locale, nazionale ed internazionale tramite l’organizzazione di manifestazioni come concerti, spettacoli teatrali, mostre.
Il Rotaract conta nel mondo oltre 160.000 soci, appartenenti a 6.000 club distribuiti in 156 paesi.
Del Distretto 2040 (Milano e Lombardia Nord) fanno parte circa 600 soci, che danno costantemente il loro contributo alla società in ambito sia locale che nazionale ed internazionale, grazie alla cooperazione con Club appartenenti ad altri Distretti e con istituzioni e sponsor italiani e stranieri.
In particolare, il Distretto opera sul territorio attraverso delle Commissioni che, nei rispettivi ambiti, collaborano già con alcune istituzioni per alcuni progetti a beneficio della realtà locale.
La Commissione Cultura è impegnata, quest’anno, nella promozione di eventi culturali riguardanti il tema della Città, attraverso visite, incontri e serate a tema.
La Commissione organizzatrice dell’evento è composta da Matteo Moscatelli e Paola Manzoni (coordinatori), Francesca Cianfarini, Stefano Linati, Federico Pialorsi, Davide Pirovano, Chiara Seveso, Federico Visconti.
PROGRAMMA DEL CONVEGNO
ore 13.45 registrazione dei partecipanti
ore 14.30 apertura del convegno e saluti introduttivi
ore 15.00 sguardi sulla città – prima parte (interventi di Gabriele Basilico, Federico Bucci, Marco Casamonti, Fernando De Filippi)
ore 16.40 break
ore 17.00 sguardi sulla città – seconda parte (interventi di Elio Franzini, Franco Purini, Claudio Sabatino, Cino Zucchi)
ore 18.40 conclusioni e chiusura dei lavori
INTERVENTI DEI RELATORI
Il tema di Gabriele Basilico sarà “Scattered City”
Le foto dell’ultimo libro di Gabriele Basilico, “Scattered City”, saranno proiettate per raccontare lo spazio urbano come immagine della società, e le periferie come luogo di confine per eccellenza.
Il tema di Federico Bucci sarà “Naufragi della storia”
Filo conduttore di questo intervento sarà il rapporto tra l’opera d’arte ed il suo tempo, e mostrerà l’importanza della variabile temporale nella costruzione di un’idea condivisa di bellezza.
Il tema di Marco Casamonti sarà “Architettura arte del costruire”
Rispetto alle altre arti, l’architettura ha alcune caratteristiche specifiche che non possono essere ignorate nell’atto progettuale: il suo essere innanzitutto costruzione, in questo senso, rappresenta una componente fondamentale dell’atto creativo.
Il tema di Elio Franzini sarà “Stile e bellezza”
L’intervento sarà rivolto ad esplorare il rapporto tra l’idea estetica ed il concetto di stile, inteso come “modo di essere” della società in un determinato assetto temporale.
Il tema di Franco Purini sarà “Arte e architettura”
Attraverso alcuni progetti emblematici, questo intervento mostrerà i rapporti significativi che legano l’architettura alle altre altri, alla ricerca delle analogie concettuali ma allo stesso tempo della specificità della disciplina.
Il tema di Claudio Sabatino sarà “Fotografare la città”
Attraverso una slideshow di immagini, Claudio Sabatino metterà in luce la sua particolare sensibilità, esito complesso tra tecnica ed idea, richiesta dalla fotografia dei soggetti urbani.
Il tema di Cino Zucchi sarà “Nel paesaggio della città: sublime e pittoresco nella metropoli
contemporanea”
In questo intervento verrà discussa l’idea di città come paesaggio, inteso come organismo complesso di storie, luoghi ed esperienze, ed il suo rapporto con i valori estetici della contemporaneità.
BIOGRAFIE DEI RELATORI
Gabriele Basilico nasce a Milano nel 1944. Si laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1973. Negli stessi anni inizia a fotografare concentrando il suo interesse sulla città e sul paesaggio urbano. Nel 1983 realizza la sua prima mostra importante: “Milano, ritratti di fabbriche” al PAC di Milano.
Riceve il primo incarico internazionale nel 1984: viene invitato a partecipare alla Mission Photographique de la D.A.T.A.R., voluta dal governo francese per documentare la trasformazione del paesaggio nazionale contemporaneo.
Successivamente è invitato a realizzare lavori di ricerca fotografica in vari paesi d'Europa: Italia, Francia, Olanda, Germania, Svizzera, Austria, Spagna, Portogallo.
Nel 1990, per la mostra "Porti di Mare", riceve a Parigi il "Prix Mois de la Photo". Progetta e realizza la mostra e il volume “Bord de mer”.
Nel 1991 prende parte alla Mission Photographique sulla città di Beirut, devastata dalla guerra.
Nel 1994 la Fondazione/Galleria Gottardo di Lugano gli dedica un'ampia retrospettiva su 15 anni di fotografie (1978-93), raccolte nel libro "L'esperienza dei luoghi".
Alla VI mostra di Architettura della Biennale di Venezia (1996), riceve il premio Osella d'oro per la fotografia di architettura contemporanea.
Nel 1999 pubblica il volume “Cityscapes” che illustra in 330 immagini il suo lavoro dal 1984. Da questo volume nasce la mostra omonima presentata nella primavera del 2000 allo Stedelijk Museum di Amsterdam e succesivamente a Porto al CPF (Centro Portugues de Fotografia), al MART (Museo d'Arte Moderna di Trento e Rovereto), e al MAMBA (Museo d'Arte Moderna di Buenos Aires).
Nell’estate dello stesso anno svolge un lavoro di ricerca sull’area metropolitana di Berlino su invito del DAAD (Deutscher Akademischer Austausch Dienst).
Nel 2000 riceve l’incarico dall’Istituto Valenciano di Arte Moderna (IVAM) di realizzare un’indagine fotografica sulla città di Valencia per l’esposizione e il libro “Milano, Berlin, Valencia”.
Nel 2001 realizza un’estesa campagna, denominata L.R.19/98, sulle aree dismesse della Regione Emilia Romagna, e inizia un’ampia ricerca sull’area archeologica della regione Provence-Alpes-Cote d’Azur dalla quale viene tratta la mostra “Provincia Antiqua” per i XXXIII Rencontres Internationales de la Photographie di Arles.
Nel giugno 2002 riceve da PhotoEspana per il volume “Berlin” il premio per il miglior libro fotografico dell’anno.
Nell’estate 2002 si apre alla GAM (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino) un’ampia rassegna dei suoi lavori dal 1978, e nel settembre, alla GAMEC (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo), “Paesaggio Contemporaneo”, un dialogo tra fotografia e pittura con il pittore Salvo.
Nello stesso anno riceve dalla Provincia Autonoma di Trento un incarico per realizzare un ampio lavoro di documentazione sul territorio della provincia stessa, che si è concluso con una mostra al MART (Museo d'arte Moderna di Trento e Rovereto).
Il 2003 è segnato da due ritorni in due luoghi rilevanti nel percorso operativo di Gabriele Basilico: il nord della Francia, dove su invito della città di Cherbourg, riattraversa e riosserva il paesaggio già percorso nel 1984-5 per la campagna della D.A.T.A.R., e Beirut, dove fotografa per la rivista Domus la parte centrale della città, ora ricostruita, dagli stessi punti di osservazione del lavoro condotto nel 1991.
Da questi due ritorni sono stati tratti i due volumi "Bord de mer" e "Beirut 1991 (2003)".
Nel 2003 partecipa inoltre alla V Biennale Internazionale di Architettura e Design di Sao Paulo con un'esposizione di immagini appositamente realizzate in Portogallo sulle architetture portoghesi recenti. La stessa esposizione con il titolo "Disegnare la città" è stata presentata alla Triennale di Milano nel gennaio 2004.
Nello stesso mese di gennaio sono state esposte al MIT Museum di Cambridge, Mass. le mostre "L.R. 19/98" sulle aree dismesse della Regione Emilia Romagna e la versione estesa di "Bord de mer".
Il CGAC (Centro Galego de Arte Contemporanea) di Santiago de Compostela ha presentato nel marzo 2004 il lavoro affidato a Gabriele Basilico, insieme ad altri nove artisti europei, per un progetto di ricerca sulla città galiciana.
Nell’autunno 2004 partecipa all’esposizione “Arti e Architettura 1900-2000” al Palazzo Ducale di Genova, e realizza due campagna fotografiche sulle città di Barcelona e Mantova per il progetto Postcard City, Mantova-Barcelona, Città della Cultura per l’omonima mostra al Palazzo della Ragione di Mantova. E’ invitato dalla Regione Campania a produrre una serie di riprese inedite di Napoli per la mostra Obiettivo Napoli. Luoghi memorie immagini, presentata nel marzo 2005 alla Sala Dorica di Palazzo Reale.
Federico Bucci (Foggia, 1959), si è laureato in architettura al Politecnico di Milano dove è professore associato di “Storia dell’architettura contemporanea” presso la Facoltà di Architettura Civile.
È stato visiting professor alla Texas A&M University (1994-99), all’Istituto di Architettura di Mosca (1995 e 1996), alla Universidad de Los Andes di Merida, Venezuela (1999), alla Pontificia Universidad Catolica de Chile (2000) e attualmente collabora con la University of Southern California di Los Angeles.
Ha lavorato presso l’archivio dell’Albert Kahn Inc. (Detroit) e il CCA (Montrèal).
È stato membro dell’American Society of Architectural Historians. Ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali e ha curato mostre sull'architettura italiana.
Dal 1986 scrive per la rubrica-libri della rivista “Domus”. Ha lavorato nelle redazioni di “Quaderni di architettura”, “Rassegna”, "L'architettura. Cronache e storia" e attualmente collabora con “Casabella”.
Ha pubblicato i volumi: L’architetto di Ford. Albert Kahn e il progetto della fabbrica moderna (Città Studi, Milano 1991 - Princeton Architectural Press, New York 1993), Imparare ad abitare (Lybra, Milano 1994), Luigi Moretti. Opere e scritti (con Marco Mulazzani, Electa, Milano 2000 - Princeton Architectural Press, New York 2002), Magic City. Percorsi nell’architettura americana (Mancosu Editore, Roma 2005) e curato i volumi: Enrico Mantero, Architettura. Diario Collettivo (Unicopli, Milano 2002), Periferie e nuove urbanità (Electa, Milano 2003), I musei e gli allestimenti di Franco Albini (con Augusto Rossari, Electa, Milano 2005), Franco Albini. Costruire le modernità (con Fulvio Irace, Electa, Milano 2006).
Marco Casamonti, nato a Firenze il 13 aprile 1965, architetto, professore ordinario di progettazione architettonica presso la Facoltà di Architettura di Genova, direttore della rivista internazionale di architettura Area, fonda nel 1988 lo studio Archea Associati con cui svolge attività progettuale e di ricerca in ambito architettonico e nell’industrial design settore in cui ricopre il ruolo di art director di alcune tra le principali aziende produttrici di componenti per l’architettura.
Lo studio Archea Associati è presente a Firenze, Genova, Roma e Pechino con uno staff complessivo di 70 architetti.
All’attività come progettista e all’attività didattica ha associato negli anni un’intenso lavoro di approfondimento e riflessione critica sui temi dell’architettura pubblicando saggi e scritti sui principali libri e riviste in Italia e all’estero.
Dal 1997 è direttore responsabile della rivista internazionale di Architettura Area, Federico Motta Editore, e dal 1999 è condirettore con Paolo Portoghesi della rivista Materia, Federico Motta Editore e sempre dallo stesso anno è direttore editoriale e scientifico del settore architettura della Federico Motta Editore.
Chiamato a tenere conferenze in numerosi enti e istituzioni ha realizzato una serie di opere architettoniche che oltre ad essere state pubblicate sulle principali riviste e libri a livello internazionale (Abitare, Casabella, Domus, L’Arca, in Italia, A&V e Disegno interior, in Spagna, AIT e Detail in Germania, ecc.) sono state selezionate per importanti rassegne e mostre si architettura.
Nel 1996 con il Centro divertimenti di Curno (Bg) è invitato ha partecipare alla sezione italiana della VI rassegna internazionale di architettura de la Biennale di Venezia, nel 2002 con la Casa di Leffe, è selezionato alla mostra internazionale sull’architettura di Pietra e alla rassegna italiana di architettura di Tokyo intitolata “dal futurismo al possibile futuro”.
Partecipa inoltre all’evento extranext “Lonely living “ nell’ambito dell’VIII rassegna internazionale di architettura de la Biennale di Venezia e, sempre per la Biennale, nel 2003 è invitato a realizzare l’ingresso relativo alla 50° edizione delle arti figurative con l’opera itinerante The cord progettata da Archea Associati e C+S. Attualmente come membro dell’Aida (Agenzia italiana di Architettura) è impegnato nella divulgazione, diffusione e promozione dell’architettura italiana come membro del Forum scientifico della rivista d’Architettura.
Dal 2006 è direttore scientifico della fondazione “Annali dell’Architettura e della città – Napoli”.
Con il suo studio, Archea Associati, ha partecipando ad alcuni tra i più importanti concorsi e consultazioni nazionali e internazionali di architettura ottenendo numerosi riconoscimenti e premi: nel 1998 vince il concorso per il polo direzionale e commerciale di Calenzano a Firenze (con Ipostudio e Di Franco), nel 1999 il terzo premio per la nuova sede della Facoltà di Architettura di Venezia, nel 2000 il secondo premio per la sede della Agenzia Spaziale italiana di Roma, nel 2001 e nel 2002 è finalista nei progetti per le stazioni dell’alta velocità di Torino e Firenze, sempre nel 2002 è chiamato dall’Immobiliare Novoli, sotto la direzione scientifica di Aimaro Isola e Francesco Dal Co, tra i nove architetti italiani selezionati per la costruzione di un isolato nelle aree ex-Fiat di Firenze, nel 2003 vince il concorso per l’ampliamento del porto di Savona (con 5+1 e Pellegrini) e quello per la progettazione, riqualificazione e adeguamento normativo del Campeggio Michelangelo a Firenze.
Nel 2004 con l’architetto Rafael Moneo viene chiamato a partecipare al concorso per il nuovo Palazzo del Cinema di Venezia.
Nel 2005 partecipa al concorso ad inviti per la realizzazione di una delle 10 torri all’interno del masterplan per il nuovo centro di Tirana, classificandosi al primo posto.
Nel 2001 redige il Documento Programmatico per il nuovo PRG della città di Assisi (Pg), e nel 2004 ottiene l’incarico per un Progetto di recupero delle proprietà Sannini Impruneta SpA e Cotto Chiti srl, poste nel comune di Impruneta, (Fi), lo stesso anno inizia il Progetto per la riqualificazione di Via Cesare Battisti nel Comune di Cesena.
Sono attualmente in corso numerose opere di sitemazione ambientale ed architettonica per conto della Società Autostrade spa nell’ambito del passaggio della terza corsia intorno all’area fiorentina ed in particolare presso il casello di Certosa, un grande parcheggio scambiatore, una pista ciclabile ed un parco urbano.
Nel 2005 inizia la redazione di un Piano Urbanistico Comunale “PUC” per il comune di Finale Ligure (Sv) e nel 2006 un progetto per un comparto residenziale a San Giovanni Val D’Arno (Fi).
Attualmente sono in costruzione una grande Piazza con servizi a Merate in provincia di Lecco e sempre per la stessa cittadina la Nuova sede del comune (auditorium, pinacoteca e biblioteca), la biblioteca comunale di Curno in provincia di Bergamo, la Biblioteca comunale di Nembro, un centro socio educativo a Seregno, un centro residenziale e commerciale a Tavarnuzze in provincia di Firenze.
Nel 2004 vengono sviluppati due nuovi importanti progetti, la riqualificazione dell’area dell’ex panificio Militare in via Mariti a Firenze, con l’architetto Rafael Moneo, e la nuova Cantina Antinori in località Bargino a San Casciano Val di Pesa, (Fi) (prossima realizzazione).
Elio Franzini (Milano 1956) è professore ordinario di Estetica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano. Dal 1 ottobre 2004 è preside della Facoltà di Lettere e Filosofia.
Laureatosi con Giovanni Piana e Dino Formaggio, le sue ricerche si sono orientate, seguendo la tradizione della scuola milanese, verso la fenomenologia, che ha indagato in alcune sue connessioni storiche e teoriche con particolare riferimento ai temi della costruzione artistica, del simbolo e dell’immagine.
Le sue prime ricerche si sono rivolte verso l'approfondimento di alcuni problemi di fondazione dell'estetica fenomenologica, con specifica attenzione ai temi della costituzione del sentimento, della temporalità e dell'oggetto estetico.
A partire da queste basi, e sempre riferendosi agli insegnamenti del metodo fenomenologico, si è occupato di una possibile fondazione scientifica dell'estetica, indagando in particolare l'ambito dell'estetica francese del Novecento, considerata nelle sue teorie e nelle linee di fondo della sua storia, dal positivismo ai giorni nostri, come un movimento che, in cerca di una sua identità unitaria, sfocia (con Merleau-Ponty e Dufrenne) in una consapevole autocoscienza fenomenologica.
Su questa stessa strada, ma prendendo avvio, invece che dal contesto culturale francese, dal movimento tedesco degli inizi del nostro secolo della "scienza dell'arte" (da Fiedler a Dessoir), ha delineato un percorso teorico all'interno dell'estetica contemporanea che, partendo dai rapporti storici fra l'estetica e le scienze dell'uomo, intende mostrare le connessioni fra le sfere dell'estetico e dell'artistico, con particolare riferimento al momento della creatività soggettiva.
Il tema della creatività artistica, dei suoi percorsi dialogici di senso, nella sua genesi all'interno di alcuni importanti momenti della filosofia moderna e contemporanea, costituisce l'oggetto di ricerche in cui l'analisi degli scritti di Leonardo da Vinci, Bacone, Vico, Diderot, Batteux, Kant sino a Banfi, Bachtin, Lyotard e, in particolare, P.Valèry, ha cercato di individuare un percorso di "interpretazione della natura" attraverso la poiesis dell'uomo, i cui strumenti, più che logici o discorsivi, sono miti, geroglifici, figure, gesti corporei nei loro operativi percorsi di attività, forze espressive che si ritrovano alla base del linguaggio e dei significati dell'arte.
In questo contesto vengono alla luce, nella creazione artistica quale interpretazione della natura da parte dell'uomo, temi fondamentali dell'estetica moderna come, in primo luogo, il rapporto fra ragione ed esperienza, fra arte, tecnica e scienza, i problemi del genio e del sistema delle arti, la relazione fra grazia e bellezza, la forza desiderativa dell'arte, il significato del costruire artistico per l'uomo.
L'approfondimento dei temi del desiderio, del piacere e della grazia nell'attività fabbrile dell'uomo, nella costruzione artistica, ha condotto la ricerca verso un'indagine sulla genesi dei rapporti fra espressione artistica e teoria delle passioni, con particolare riferimento a Cartesio, Spinoza, Diderot e Schiller.
Questi rapporti non sono arbitrari poiché nel fare artistico è possibile reperire, attraverso una descrizione fenomenologicamente impostata dei decorsi produttivi e dell'atteggiamento costruttivo, quelle figure, modi di sentimento, contenuti estetici che interpretano le potenzialità estetico-sensibili del soggetto verso la realtà formale dell'opera.
La fenomenologia, così come può manifestarsi nel campo dell'arte e degli oggetti culturali complessi, è dunque una filosofia che ha il dialogo al suo centro.
Dialogo che non è il riflesso critico di uno sguardo illuminato bensì la partecipazione di questo sguardo alla concretezza passionale della scelta, alla forza della sensibilità che muta la passione in azione costruttiva.
Questa genesi di senso si radica in un'intenzionalità che ha in sè anche vissuti "impuri", che sono appunto la base estetico-passionale dell'arte, che ne costituiscono la specifica esperienza.
La ricerca si volge dunque ad approfondire il ruolo e la funzione nell'ambito dell'estetica e dell'arte di tale intenzionalità antepredicativa, chiamata da Husserl e Merleau-Ponty con il nome di "intenzionalità fungente".
A partire da queste basi teoriche si è sviluppata una ricerca sulla genesi storica dell’estetica a partire dal Settecento, cioè dal secolo in cui l’estetica stessa è stata battezzata.
Si è qui inteso mettere in luce come le ricerche estetiche settecentesche siano nate in un contesto culturale caratterizzato sia dalla eredità delle retoriche secentesche sia dalle dispute filosofiche, artistiche e antropologiche che si sviluppano all’interno dell’epoca dei Lumi.
Configurandosi come un grande dialogo tra ragione e passione, tra elemento animale ed elemento spirituale, tra fiducia nella storia e pessimistica inquietudine, l’estetica esplora in questo secolo le possibilità e i limiti della natura e dell’uomo, intrecciando e costituendo, in tale ricerca, tutti quei nodi concettuali (dalla bellezza al sublime, dall’immaginazione al gusto sino al genio e al sentimento) che costituiranno il patrimonio storico dell’estetica sino ai giorni nostri.
Questa ricerca si ricollega alle precedenti indagini sulla fenomenologia perché in entrambe si sottolinea l’importanza teorica di una descrizione dei processi affettivi e del loro ruolo nelle articolazioni dell’estetica.
Seguendo queste due articolate direzioni (ricerca storica sulla genesi dell’estetica e tentativo di sua definizione teorica) si è individuato nella nozione di “sentimento”, che proprio nell’estetica settecentesca ha uno dei suoi principali riferimenti nell’ambito della filosofia, un momento unitario, capace di raccogliere in sé discorso storico ed esigenza speculativa.
Infatti il percorso conoscitivo all’interno del problema filosofico del sentimento, che ha avuto per principali protagonisti Hume, Kant e Husserl, oltre che i nodi essenziali dell’estetica tra Seicento e Settecento, ha permesso di costruire una sorta di orizzonte “psicologico” o “antropologico” a partire dal quale è possibile esplorare le basi fondative dell’estetica.
I problemi della sensazione, del sentimento, del senso comune inquadrano infatti il senso gnoseologico dell’estetica, il ruolo cioè che essa riveste in una teoria generale della conoscenza.
L’estetica incarna, in tale contesto, un “modo” specifico, precategoriale, della ragione, che svela il suo senso manifestando il significato conoscitivo dell’esperienza sensibile: all’origine del sapere, all’origine della scienza, vi è un “sentire comune” in cui doxa ed episteme si incontrano.
Per cui, definire l’estetica nel contesto di una “filosofia dei sentimenti” è in primo luogo il tentativo di delinearne descrittivamente i percorsi all’interno di un problema, quello del sentire, della rappresentazione, della conoscenza sensibile, che è uno degli essenziali assi di riferimento dell’intera tradizione filosofica occidentale.
L’analisi di questo tema, del ruolo cioè della rappresentazione estetico-sensibile nei processi generali della conoscenza, ha condotto a indagare il senso dell’immagine e dell’immaginazione, e dei processi simbolici loro correlati, che conducono a costruire il percorso costitutivo di una “fenomenologia dell’invisibile”.
Il tema della “rappresentazione” e delle sue connessioni con il linguaggio e con l’espressione retorica e artistica dal Settecento sino alla tradizione fenomenologica è al centro dei suoi più attuali interessi.
Della sua ampia produzione scientifica (saggi, traduzioni, curatele), si ricordano qui di seguito esclusivamente i volumi pubblicati:
1) L’estetica francese del ‘900. Analisi delle teorie, Milano, Unicopli, 1984.
2) Il mito di Leonardo. Sulla fenomenologia della creazione artistica, Milano, Unicopli, 1987.
3) Le leggi del cielo. Arte, estetica, passioni, Milano, Guerini, 1990.
4) Fenomenologia. Introduzione tematica al pensiero di Husserl, Milano, Angeli, 1991.
5) Oltre l’Europa. Dialogo e differenze nello spirito europeo, Milano, Edizioni dell’Arco, 1992.
6) Arte e mondi possibili. Estetica e interpretazione da Leibniz a Klee, Milano, Guerini, 1994.
7) L’estetica del Settecento, Bologna, Il Mulino, 1995; II edizione riveduta e ampliata, 2002;
8) Estetica. I nomi, i concetti, le correnti (con M. Mazzocut-Mis), Milano, B. Mondadori, 1996.
9) Filosofia dei sentimenti, Milano, Bruno Mondadori, 1997.
10) Estetica e filosofia dell’arte, Milano, Guerini, 1999.
11) Gusto e disgusto, Milano, Nike, 2000
12).Fenomenologia dell’invisibile. Al di là dell’immagine, Milano, Cortina, 2001
13) La fenomenologia (con E. Costa e P. Spinicci), Torino, Einaudi, 2002
14) Il teatro, la festa e la rivoluzione. Su Rousseau e gli enciclopedisti, Palermo, Aesthetica preprint, 2002.
15) Verità dell’immagine, Milano, Editrice Il Castoro, 2004
16) Estetica dell’espressione (con C. Cappelletto), Firenze, Le Monnier, 2005
Franco Purini, nato nel 1941 a Isola del Liri, architetto, è docente di Composizione Architettonica e Urbana presso la Facoltà di Architettura Valle Giulia dell’Università La Sapienza di Roma.
Dal 1966 ha studio con Laura Thermes, con la quale ha affrontato sia problemi urbani sia questioni di linguaggio architettonico, seguendo una linea sperimentale che a una componente fortemente razionale associa suggestioni figurative tratte dalla tradizione classica.
Tale ricerca si è espressa in un numero consistente di progetti, tra i quali numerosi concorsi nazionali e internazionali, ampiamente documentati sulle più importanti riviste italiane ed estere.
A questa attività Franco Purini affianca un costante impegno nella cosiddetta architettura disegnata. Alcune sue tavole sono conservate presso l’Archivio Progetti dello I.U.A.V., il Museo di Architettura di Francoforte, il Museo di Belle Arti di Buenos Aires, l’Archivio A.A.M. di Roma e alcune collezioni private, tra le quali la collezione Della Costanza-Turner di Atlanta.
Franco Purini ha esposto le sue idee sull’architettura in cicli di conferenze e seminari in molte università nazionali e straniere.
Nel 1983 ha ricevuto la Targa d’Argento dall’U.I.D. (Unione Italiana per il Disegno) e nel 1984 il Premio dell’Associazione Critici d’Arte Argentini.
Dal 1985 è professore onorario del C.A.Y.C. (Centro de Arte e Comunicaciòn) di Buenos Aires e dal 1989 è membro dell’Accademia Nazionale di San Luca.
Lo studio Purini/Thermes partecipa alle edizioni della Biennale di Venezia del 1978, del 1980, costruendo una delle venti facciate della “Strada Novissima”; del 1985, con il progetto del Ponte dell’Accademia che ottiene il Premio Internazionale “Leone di Pietra”; del 1988; del 1990; del 1991 e del 2000, con un installazione all’interno della mostra “Less aesthetics, more ethics”, avente come tema la città del futuro.
Nel 2006 ha curato il Padiglione Italiano alla X Mostra Internazionale di Architettura di Venezia. Anche la Triennale di Milano ha ospitato nel 1979, nel 1987, e nel 1995 la produzione dello studio.
Nel 1998 Franco Purini ha esposto il suo lavoro presso il Centro de Arquitectura e Urbanismo di Rio de Janeiro.
Tra le realizzazioni, oltre alle opere progettate con Vittorio Gregotti come il Quartiere Zen a Palermo e l’Università della Calabria a Cosenza, sono da ricordare a Gibellina la Casa del Farmacista (1980), il Sistema delle Piazze (1982) e la Casa Pirrello (1990), a Napoli un intervento residenziale per il quale ha ottenuto il Premio Nazionale IN ARCH 1991-92; a Poggioreale in Sicilia la Cappella di S. Antonio da Padova (1984), il campanile, e il sagrato (1987), un piccolo padiglione (1987); a Ravenna un edificio per uffici nel Quartiere Anic di Ravenna (2005); a Lecce la chiesa e il centro parrocchiale di San Giovanni Battista (2006). Attualmente sta ultimando il restauro delle ex Scuderie Medicee di Poggio a Caiano.
Diverse le pubblicazioni, tra le quali la monografia “Luogo e progetto”, Roma, Magma 1976 (seconda edizione Kappa, Roma, 1981); il libro di disegni “Alcune forme della casa”, Kappa, Roma, 1979; “L’architettura didattica”, Reggio Calabria, 1980, un volume che raccoglie le lezioni tenute allo I.U.S.A.R.C. di Reggio Calabria dal 1977 al 1979; il libro di disegni di architettura “Around the shadow line: beyond urban architecture”, Architectural Association, Londra, 1984; la selezione di scritti e progetti “Sette paesaggi”, Electa, Milano, 1989; la raccolta di scritti teorici “Dal progetto” uscita per le Edizioni Kappa nel 1992; “Esercizi di composizione”, Libria, Melfi, 1993; “O que està feito astà por fazer. Anonimato, fragmento, descontinuidade”, catalogo della omonima mostra di Rio de Janeiro; “Dittico siciliano”, Libria, Melfi,1999; “Comporre l’architettura” Editori Laterza, Bari, 2000, un libro che comprende le lezioni tenute a Venezia dal 1994 al 1999; la monografia “Franco Purini”, Electa, Milano, 2000.
Claudio Sabatino (Castellammare di Stabia ,1967), di formazione architetto, lavora principalmente sul paesaggio urbano, sulle aree di margine e periferiche della città.
Nel ‘97 è tra i selezionati per la campagna fotografica “Napoli Fotocittà”, nel ’98 vince il premio portfolio di Savignano Immagine, nel ‘99 vince Il Premio Marangoni per un progetto fotografico, nel 2003 le sue foto sono selezionate per il Premio fotografico della Provincia di Milano, per il Festival Internazionale di Roma e per l’ International meetings of photography (Bulgaria).
Sempre nel 2003 è invitato al WD3, workshop universitario sul ruolo del design per i Beni Culturali (Università degli studi di Napoli e Sistema Design Italia-Napoli).
Ha al suo attivo mostre in numerose città (Napoli, Milano, Torino, Roma, Genova, Firenze, Vevey(CH) Plovdiv(BL) e diverse pubblicazioni tra cui “Dintorni dello sguardo” (ed. Art&, 1998), “Pompei sostenibile”( G. Longobardi, <> di Bretschneider, Roma, 2002) “Italia, ritratto di un paese in 50 anni di fotografia” (a cura di G. Calvenzi, ed Contrasto).
Insegna Fotografia a Milano.
Cino Zucchi, nato a Milano nel 1955, ha conseguito il B.S.A.D. presso l’M.I.T. nel 1978 e la Laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano nel 1979, dove è attualmente Professore ordinario di Progettazione Architettonica e Urbana.
Ha insegnato in numerosi seminari di progettazione e teoria urbana ed è stato “visiting professor” presso la Syracuse University presso l'ETH di Zurigo. E' autore dei libri L'architettura dei cortili milanesi 1535-1706, Asnago e Vender. Architetture e progetti 1925-1970, e ha curato il volume Bau-Kunst-Bau.
Ha partecipato all'organizzazione e all'allestimento della XV, XVI, XVIII e XIX Triennale di Milano, e il suo lavoro è stato esposto alla 6° e 8° Biennale di Venezia.
Ha progettato e realizzato edifici residenziali, industriali, per uffici, musei privati, spazi pubblici, progetti per il ridisegno di aree industriali e storiche.
Il progetto per il ridisegno dell’area dismessa della ex-Junghans a Venezia ha conseguito una menzione all’European Union Prize for Contemporary Architecture - Mies van der Rohe Award 2001, alla Medaglia d’oro all’architettura Italiana 1995-2003 e al Premio Piranesi 2001. Attualmente sta redigendo un masterplan per l’area di Central Pasila a Helsinki e il progetto di residenze ed uffici per l’ex area Alfa Romeo-Portello a Milano.
La Città è oggi luogo di incontro per eccellenza di diverse culture. Obiettivo del convegno sarà allora quello di mettere in luce la molteplicità del suo significato nei diversi ambiti artistici.
Interverranno come relatori il fotografo Gabriele Basilico, lo storico dell’architettura Federico Bucci, il direttore di Area Marco Casamonti, il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera Fernando De Filippi, il docente di estetica Elio Franzini, l’architetto Franco Purini, il fotografo Gabriele Sabatino e l’architetto Cino Zucchi.
Quest’anno il dibattito si concentrerà in particolare sull’importanza del valore estetico nella costruzione del paesaggio urbano, e quindi sulla sua variabilità storica, sulle sue componenti artistiche e tecniche, e sul suo rapporto con l’idea di stile.
Al convegno, che prenderà inizio alle ore 14.00, saranno presenti anche Edgardo Arosio, Assessore alla Cultura e all’Università della Provincia di Como, Anna Veronelli, Assessore all’Università del Comune di Como e Angelo Monti, Presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Como e Giacomo Castiglioni, presidente di Univercomo.
L’evento è sostenuto dalla Provincia di Como, Bellotti – L’evoluzione del legno, Castiglioni – Forme e superfici, Tre-P & Tre-Più Porte e Univercomo.
Per partecipare alla giornata è necessario prenotarsi sul sito www.sguardisullacitta.it. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti.
Matteo Moscatelli
Responsabile evento Sguardi sulla Città Rotaract
e-mail: info@sguardisullacitta.it
www.sguardisullacitta.it
Il Rotaract è un’associazione internazionale, nata sotto il patrocinio del Rotary International, strutturata per Club, Zone e Distretti. Il nome nasce dalla fusione delle parole Rotary ed Action: l’associazione cerca infatti di essere il punto di incontro tra i valori rotariani e lo slancio dei giovani soci. Del Rotaract fanno parte giovani tra i 18 e i 30 anni che, attraverso l’associazione, si dedicano al servizio e alla crescita personale.
Numerose sono le iniziative intraprese dai Club Rotaract: dall’organizzazione di convegni aperti alla cittadinanza su argomenti di interesse locale, a bandi di concorso e borse di studio, come il recente Premio Maturità; dallo svolgimento di conferenze per l’orientamento universitario degli studenti delle scuole medie superiori, alla sensibilità dell’opinione pubblica in ordine di particolari tematiche e alla raccolta fondi destinati a scopi benefici di ambito locale, nazionale ed internazionale tramite l’organizzazione di manifestazioni come concerti, spettacoli teatrali, mostre.
Il Rotaract conta nel mondo oltre 160.000 soci, appartenenti a 6.000 club distribuiti in 156 paesi.
Del Distretto 2040 (Milano e Lombardia Nord) fanno parte circa 600 soci, che danno costantemente il loro contributo alla società in ambito sia locale che nazionale ed internazionale, grazie alla cooperazione con Club appartenenti ad altri Distretti e con istituzioni e sponsor italiani e stranieri.
In particolare, il Distretto opera sul territorio attraverso delle Commissioni che, nei rispettivi ambiti, collaborano già con alcune istituzioni per alcuni progetti a beneficio della realtà locale.
La Commissione Cultura è impegnata, quest’anno, nella promozione di eventi culturali riguardanti il tema della Città, attraverso visite, incontri e serate a tema.
La Commissione organizzatrice dell’evento è composta da Matteo Moscatelli e Paola Manzoni (coordinatori), Francesca Cianfarini, Stefano Linati, Federico Pialorsi, Davide Pirovano, Chiara Seveso, Federico Visconti.
PROGRAMMA DEL CONVEGNO
ore 13.45 registrazione dei partecipanti
ore 14.30 apertura del convegno e saluti introduttivi
ore 15.00 sguardi sulla città – prima parte (interventi di Gabriele Basilico, Federico Bucci, Marco Casamonti, Fernando De Filippi)
ore 16.40 break
ore 17.00 sguardi sulla città – seconda parte (interventi di Elio Franzini, Franco Purini, Claudio Sabatino, Cino Zucchi)
ore 18.40 conclusioni e chiusura dei lavori
INTERVENTI DEI RELATORI
Il tema di Gabriele Basilico sarà “Scattered City”
Le foto dell’ultimo libro di Gabriele Basilico, “Scattered City”, saranno proiettate per raccontare lo spazio urbano come immagine della società, e le periferie come luogo di confine per eccellenza.
Il tema di Federico Bucci sarà “Naufragi della storia”
Filo conduttore di questo intervento sarà il rapporto tra l’opera d’arte ed il suo tempo, e mostrerà l’importanza della variabile temporale nella costruzione di un’idea condivisa di bellezza.
Il tema di Marco Casamonti sarà “Architettura arte del costruire”
Rispetto alle altre arti, l’architettura ha alcune caratteristiche specifiche che non possono essere ignorate nell’atto progettuale: il suo essere innanzitutto costruzione, in questo senso, rappresenta una componente fondamentale dell’atto creativo.
Il tema di Elio Franzini sarà “Stile e bellezza”
L’intervento sarà rivolto ad esplorare il rapporto tra l’idea estetica ed il concetto di stile, inteso come “modo di essere” della società in un determinato assetto temporale.
Il tema di Franco Purini sarà “Arte e architettura”
Attraverso alcuni progetti emblematici, questo intervento mostrerà i rapporti significativi che legano l’architettura alle altre altri, alla ricerca delle analogie concettuali ma allo stesso tempo della specificità della disciplina.
Il tema di Claudio Sabatino sarà “Fotografare la città”
Attraverso una slideshow di immagini, Claudio Sabatino metterà in luce la sua particolare sensibilità, esito complesso tra tecnica ed idea, richiesta dalla fotografia dei soggetti urbani.
Il tema di Cino Zucchi sarà “Nel paesaggio della città: sublime e pittoresco nella metropoli
contemporanea”
In questo intervento verrà discussa l’idea di città come paesaggio, inteso come organismo complesso di storie, luoghi ed esperienze, ed il suo rapporto con i valori estetici della contemporaneità.
BIOGRAFIE DEI RELATORI
Gabriele Basilico nasce a Milano nel 1944. Si laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1973. Negli stessi anni inizia a fotografare concentrando il suo interesse sulla città e sul paesaggio urbano. Nel 1983 realizza la sua prima mostra importante: “Milano, ritratti di fabbriche” al PAC di Milano.
Riceve il primo incarico internazionale nel 1984: viene invitato a partecipare alla Mission Photographique de la D.A.T.A.R., voluta dal governo francese per documentare la trasformazione del paesaggio nazionale contemporaneo.
Successivamente è invitato a realizzare lavori di ricerca fotografica in vari paesi d'Europa: Italia, Francia, Olanda, Germania, Svizzera, Austria, Spagna, Portogallo.
Nel 1990, per la mostra "Porti di Mare", riceve a Parigi il "Prix Mois de la Photo". Progetta e realizza la mostra e il volume “Bord de mer”.
Nel 1991 prende parte alla Mission Photographique sulla città di Beirut, devastata dalla guerra.
Nel 1994 la Fondazione/Galleria Gottardo di Lugano gli dedica un'ampia retrospettiva su 15 anni di fotografie (1978-93), raccolte nel libro "L'esperienza dei luoghi".
Alla VI mostra di Architettura della Biennale di Venezia (1996), riceve il premio Osella d'oro per la fotografia di architettura contemporanea.
Nel 1999 pubblica il volume “Cityscapes” che illustra in 330 immagini il suo lavoro dal 1984. Da questo volume nasce la mostra omonima presentata nella primavera del 2000 allo Stedelijk Museum di Amsterdam e succesivamente a Porto al CPF (Centro Portugues de Fotografia), al MART (Museo d'Arte Moderna di Trento e Rovereto), e al MAMBA (Museo d'Arte Moderna di Buenos Aires).
Nell’estate dello stesso anno svolge un lavoro di ricerca sull’area metropolitana di Berlino su invito del DAAD (Deutscher Akademischer Austausch Dienst).
Nel 2000 riceve l’incarico dall’Istituto Valenciano di Arte Moderna (IVAM) di realizzare un’indagine fotografica sulla città di Valencia per l’esposizione e il libro “Milano, Berlin, Valencia”.
Nel 2001 realizza un’estesa campagna, denominata L.R.19/98, sulle aree dismesse della Regione Emilia Romagna, e inizia un’ampia ricerca sull’area archeologica della regione Provence-Alpes-Cote d’Azur dalla quale viene tratta la mostra “Provincia Antiqua” per i XXXIII Rencontres Internationales de la Photographie di Arles.
Nel giugno 2002 riceve da PhotoEspana per il volume “Berlin” il premio per il miglior libro fotografico dell’anno.
Nell’estate 2002 si apre alla GAM (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino) un’ampia rassegna dei suoi lavori dal 1978, e nel settembre, alla GAMEC (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo), “Paesaggio Contemporaneo”, un dialogo tra fotografia e pittura con il pittore Salvo.
Nello stesso anno riceve dalla Provincia Autonoma di Trento un incarico per realizzare un ampio lavoro di documentazione sul territorio della provincia stessa, che si è concluso con una mostra al MART (Museo d'arte Moderna di Trento e Rovereto).
Il 2003 è segnato da due ritorni in due luoghi rilevanti nel percorso operativo di Gabriele Basilico: il nord della Francia, dove su invito della città di Cherbourg, riattraversa e riosserva il paesaggio già percorso nel 1984-5 per la campagna della D.A.T.A.R., e Beirut, dove fotografa per la rivista Domus la parte centrale della città, ora ricostruita, dagli stessi punti di osservazione del lavoro condotto nel 1991.
Da questi due ritorni sono stati tratti i due volumi "Bord de mer" e "Beirut 1991 (2003)".
Nel 2003 partecipa inoltre alla V Biennale Internazionale di Architettura e Design di Sao Paulo con un'esposizione di immagini appositamente realizzate in Portogallo sulle architetture portoghesi recenti. La stessa esposizione con il titolo "Disegnare la città" è stata presentata alla Triennale di Milano nel gennaio 2004.
Nello stesso mese di gennaio sono state esposte al MIT Museum di Cambridge, Mass. le mostre "L.R. 19/98" sulle aree dismesse della Regione Emilia Romagna e la versione estesa di "Bord de mer".
Il CGAC (Centro Galego de Arte Contemporanea) di Santiago de Compostela ha presentato nel marzo 2004 il lavoro affidato a Gabriele Basilico, insieme ad altri nove artisti europei, per un progetto di ricerca sulla città galiciana.
Nell’autunno 2004 partecipa all’esposizione “Arti e Architettura 1900-2000” al Palazzo Ducale di Genova, e realizza due campagna fotografiche sulle città di Barcelona e Mantova per il progetto Postcard City, Mantova-Barcelona, Città della Cultura per l’omonima mostra al Palazzo della Ragione di Mantova. E’ invitato dalla Regione Campania a produrre una serie di riprese inedite di Napoli per la mostra Obiettivo Napoli. Luoghi memorie immagini, presentata nel marzo 2005 alla Sala Dorica di Palazzo Reale.
Federico Bucci (Foggia, 1959), si è laureato in architettura al Politecnico di Milano dove è professore associato di “Storia dell’architettura contemporanea” presso la Facoltà di Architettura Civile.
È stato visiting professor alla Texas A&M University (1994-99), all’Istituto di Architettura di Mosca (1995 e 1996), alla Universidad de Los Andes di Merida, Venezuela (1999), alla Pontificia Universidad Catolica de Chile (2000) e attualmente collabora con la University of Southern California di Los Angeles.
Ha lavorato presso l’archivio dell’Albert Kahn Inc. (Detroit) e il CCA (Montrèal).
È stato membro dell’American Society of Architectural Historians. Ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali e ha curato mostre sull'architettura italiana.
Dal 1986 scrive per la rubrica-libri della rivista “Domus”. Ha lavorato nelle redazioni di “Quaderni di architettura”, “Rassegna”, "L'architettura. Cronache e storia" e attualmente collabora con “Casabella”.
Ha pubblicato i volumi: L’architetto di Ford. Albert Kahn e il progetto della fabbrica moderna (Città Studi, Milano 1991 - Princeton Architectural Press, New York 1993), Imparare ad abitare (Lybra, Milano 1994), Luigi Moretti. Opere e scritti (con Marco Mulazzani, Electa, Milano 2000 - Princeton Architectural Press, New York 2002), Magic City. Percorsi nell’architettura americana (Mancosu Editore, Roma 2005) e curato i volumi: Enrico Mantero, Architettura. Diario Collettivo (Unicopli, Milano 2002), Periferie e nuove urbanità (Electa, Milano 2003), I musei e gli allestimenti di Franco Albini (con Augusto Rossari, Electa, Milano 2005), Franco Albini. Costruire le modernità (con Fulvio Irace, Electa, Milano 2006).
Marco Casamonti, nato a Firenze il 13 aprile 1965, architetto, professore ordinario di progettazione architettonica presso la Facoltà di Architettura di Genova, direttore della rivista internazionale di architettura Area, fonda nel 1988 lo studio Archea Associati con cui svolge attività progettuale e di ricerca in ambito architettonico e nell’industrial design settore in cui ricopre il ruolo di art director di alcune tra le principali aziende produttrici di componenti per l’architettura.
Lo studio Archea Associati è presente a Firenze, Genova, Roma e Pechino con uno staff complessivo di 70 architetti.
All’attività come progettista e all’attività didattica ha associato negli anni un’intenso lavoro di approfondimento e riflessione critica sui temi dell’architettura pubblicando saggi e scritti sui principali libri e riviste in Italia e all’estero.
Dal 1997 è direttore responsabile della rivista internazionale di Architettura Area, Federico Motta Editore, e dal 1999 è condirettore con Paolo Portoghesi della rivista Materia, Federico Motta Editore e sempre dallo stesso anno è direttore editoriale e scientifico del settore architettura della Federico Motta Editore.
Chiamato a tenere conferenze in numerosi enti e istituzioni ha realizzato una serie di opere architettoniche che oltre ad essere state pubblicate sulle principali riviste e libri a livello internazionale (Abitare, Casabella, Domus, L’Arca, in Italia, A&V e Disegno interior, in Spagna, AIT e Detail in Germania, ecc.) sono state selezionate per importanti rassegne e mostre si architettura.
Nel 1996 con il Centro divertimenti di Curno (Bg) è invitato ha partecipare alla sezione italiana della VI rassegna internazionale di architettura de la Biennale di Venezia, nel 2002 con la Casa di Leffe, è selezionato alla mostra internazionale sull’architettura di Pietra e alla rassegna italiana di architettura di Tokyo intitolata “dal futurismo al possibile futuro”.
Partecipa inoltre all’evento extranext “Lonely living “ nell’ambito dell’VIII rassegna internazionale di architettura de la Biennale di Venezia e, sempre per la Biennale, nel 2003 è invitato a realizzare l’ingresso relativo alla 50° edizione delle arti figurative con l’opera itinerante The cord progettata da Archea Associati e C+S. Attualmente come membro dell’Aida (Agenzia italiana di Architettura) è impegnato nella divulgazione, diffusione e promozione dell’architettura italiana come membro del Forum scientifico della rivista d’Architettura.
Dal 2006 è direttore scientifico della fondazione “Annali dell’Architettura e della città – Napoli”.
Con il suo studio, Archea Associati, ha partecipando ad alcuni tra i più importanti concorsi e consultazioni nazionali e internazionali di architettura ottenendo numerosi riconoscimenti e premi: nel 1998 vince il concorso per il polo direzionale e commerciale di Calenzano a Firenze (con Ipostudio e Di Franco), nel 1999 il terzo premio per la nuova sede della Facoltà di Architettura di Venezia, nel 2000 il secondo premio per la sede della Agenzia Spaziale italiana di Roma, nel 2001 e nel 2002 è finalista nei progetti per le stazioni dell’alta velocità di Torino e Firenze, sempre nel 2002 è chiamato dall’Immobiliare Novoli, sotto la direzione scientifica di Aimaro Isola e Francesco Dal Co, tra i nove architetti italiani selezionati per la costruzione di un isolato nelle aree ex-Fiat di Firenze, nel 2003 vince il concorso per l’ampliamento del porto di Savona (con 5+1 e Pellegrini) e quello per la progettazione, riqualificazione e adeguamento normativo del Campeggio Michelangelo a Firenze.
Nel 2004 con l’architetto Rafael Moneo viene chiamato a partecipare al concorso per il nuovo Palazzo del Cinema di Venezia.
Nel 2005 partecipa al concorso ad inviti per la realizzazione di una delle 10 torri all’interno del masterplan per il nuovo centro di Tirana, classificandosi al primo posto.
Nel 2001 redige il Documento Programmatico per il nuovo PRG della città di Assisi (Pg), e nel 2004 ottiene l’incarico per un Progetto di recupero delle proprietà Sannini Impruneta SpA e Cotto Chiti srl, poste nel comune di Impruneta, (Fi), lo stesso anno inizia il Progetto per la riqualificazione di Via Cesare Battisti nel Comune di Cesena.
Sono attualmente in corso numerose opere di sitemazione ambientale ed architettonica per conto della Società Autostrade spa nell’ambito del passaggio della terza corsia intorno all’area fiorentina ed in particolare presso il casello di Certosa, un grande parcheggio scambiatore, una pista ciclabile ed un parco urbano.
Nel 2005 inizia la redazione di un Piano Urbanistico Comunale “PUC” per il comune di Finale Ligure (Sv) e nel 2006 un progetto per un comparto residenziale a San Giovanni Val D’Arno (Fi).
Attualmente sono in costruzione una grande Piazza con servizi a Merate in provincia di Lecco e sempre per la stessa cittadina la Nuova sede del comune (auditorium, pinacoteca e biblioteca), la biblioteca comunale di Curno in provincia di Bergamo, la Biblioteca comunale di Nembro, un centro socio educativo a Seregno, un centro residenziale e commerciale a Tavarnuzze in provincia di Firenze.
Nel 2004 vengono sviluppati due nuovi importanti progetti, la riqualificazione dell’area dell’ex panificio Militare in via Mariti a Firenze, con l’architetto Rafael Moneo, e la nuova Cantina Antinori in località Bargino a San Casciano Val di Pesa, (Fi) (prossima realizzazione).
Elio Franzini (Milano 1956) è professore ordinario di Estetica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano. Dal 1 ottobre 2004 è preside della Facoltà di Lettere e Filosofia.
Laureatosi con Giovanni Piana e Dino Formaggio, le sue ricerche si sono orientate, seguendo la tradizione della scuola milanese, verso la fenomenologia, che ha indagato in alcune sue connessioni storiche e teoriche con particolare riferimento ai temi della costruzione artistica, del simbolo e dell’immagine.
Le sue prime ricerche si sono rivolte verso l'approfondimento di alcuni problemi di fondazione dell'estetica fenomenologica, con specifica attenzione ai temi della costituzione del sentimento, della temporalità e dell'oggetto estetico.
A partire da queste basi, e sempre riferendosi agli insegnamenti del metodo fenomenologico, si è occupato di una possibile fondazione scientifica dell'estetica, indagando in particolare l'ambito dell'estetica francese del Novecento, considerata nelle sue teorie e nelle linee di fondo della sua storia, dal positivismo ai giorni nostri, come un movimento che, in cerca di una sua identità unitaria, sfocia (con Merleau-Ponty e Dufrenne) in una consapevole autocoscienza fenomenologica.
Su questa stessa strada, ma prendendo avvio, invece che dal contesto culturale francese, dal movimento tedesco degli inizi del nostro secolo della "scienza dell'arte" (da Fiedler a Dessoir), ha delineato un percorso teorico all'interno dell'estetica contemporanea che, partendo dai rapporti storici fra l'estetica e le scienze dell'uomo, intende mostrare le connessioni fra le sfere dell'estetico e dell'artistico, con particolare riferimento al momento della creatività soggettiva.
Il tema della creatività artistica, dei suoi percorsi dialogici di senso, nella sua genesi all'interno di alcuni importanti momenti della filosofia moderna e contemporanea, costituisce l'oggetto di ricerche in cui l'analisi degli scritti di Leonardo da Vinci, Bacone, Vico, Diderot, Batteux, Kant sino a Banfi, Bachtin, Lyotard e, in particolare, P.Valèry, ha cercato di individuare un percorso di "interpretazione della natura" attraverso la poiesis dell'uomo, i cui strumenti, più che logici o discorsivi, sono miti, geroglifici, figure, gesti corporei nei loro operativi percorsi di attività, forze espressive che si ritrovano alla base del linguaggio e dei significati dell'arte.
In questo contesto vengono alla luce, nella creazione artistica quale interpretazione della natura da parte dell'uomo, temi fondamentali dell'estetica moderna come, in primo luogo, il rapporto fra ragione ed esperienza, fra arte, tecnica e scienza, i problemi del genio e del sistema delle arti, la relazione fra grazia e bellezza, la forza desiderativa dell'arte, il significato del costruire artistico per l'uomo.
L'approfondimento dei temi del desiderio, del piacere e della grazia nell'attività fabbrile dell'uomo, nella costruzione artistica, ha condotto la ricerca verso un'indagine sulla genesi dei rapporti fra espressione artistica e teoria delle passioni, con particolare riferimento a Cartesio, Spinoza, Diderot e Schiller.
Questi rapporti non sono arbitrari poiché nel fare artistico è possibile reperire, attraverso una descrizione fenomenologicamente impostata dei decorsi produttivi e dell'atteggiamento costruttivo, quelle figure, modi di sentimento, contenuti estetici che interpretano le potenzialità estetico-sensibili del soggetto verso la realtà formale dell'opera.
La fenomenologia, così come può manifestarsi nel campo dell'arte e degli oggetti culturali complessi, è dunque una filosofia che ha il dialogo al suo centro.
Dialogo che non è il riflesso critico di uno sguardo illuminato bensì la partecipazione di questo sguardo alla concretezza passionale della scelta, alla forza della sensibilità che muta la passione in azione costruttiva.
Questa genesi di senso si radica in un'intenzionalità che ha in sè anche vissuti "impuri", che sono appunto la base estetico-passionale dell'arte, che ne costituiscono la specifica esperienza.
La ricerca si volge dunque ad approfondire il ruolo e la funzione nell'ambito dell'estetica e dell'arte di tale intenzionalità antepredicativa, chiamata da Husserl e Merleau-Ponty con il nome di "intenzionalità fungente".
A partire da queste basi teoriche si è sviluppata una ricerca sulla genesi storica dell’estetica a partire dal Settecento, cioè dal secolo in cui l’estetica stessa è stata battezzata.
Si è qui inteso mettere in luce come le ricerche estetiche settecentesche siano nate in un contesto culturale caratterizzato sia dalla eredità delle retoriche secentesche sia dalle dispute filosofiche, artistiche e antropologiche che si sviluppano all’interno dell’epoca dei Lumi.
Configurandosi come un grande dialogo tra ragione e passione, tra elemento animale ed elemento spirituale, tra fiducia nella storia e pessimistica inquietudine, l’estetica esplora in questo secolo le possibilità e i limiti della natura e dell’uomo, intrecciando e costituendo, in tale ricerca, tutti quei nodi concettuali (dalla bellezza al sublime, dall’immaginazione al gusto sino al genio e al sentimento) che costituiranno il patrimonio storico dell’estetica sino ai giorni nostri.
Questa ricerca si ricollega alle precedenti indagini sulla fenomenologia perché in entrambe si sottolinea l’importanza teorica di una descrizione dei processi affettivi e del loro ruolo nelle articolazioni dell’estetica.
Seguendo queste due articolate direzioni (ricerca storica sulla genesi dell’estetica e tentativo di sua definizione teorica) si è individuato nella nozione di “sentimento”, che proprio nell’estetica settecentesca ha uno dei suoi principali riferimenti nell’ambito della filosofia, un momento unitario, capace di raccogliere in sé discorso storico ed esigenza speculativa.
Infatti il percorso conoscitivo all’interno del problema filosofico del sentimento, che ha avuto per principali protagonisti Hume, Kant e Husserl, oltre che i nodi essenziali dell’estetica tra Seicento e Settecento, ha permesso di costruire una sorta di orizzonte “psicologico” o “antropologico” a partire dal quale è possibile esplorare le basi fondative dell’estetica.
I problemi della sensazione, del sentimento, del senso comune inquadrano infatti il senso gnoseologico dell’estetica, il ruolo cioè che essa riveste in una teoria generale della conoscenza.
L’estetica incarna, in tale contesto, un “modo” specifico, precategoriale, della ragione, che svela il suo senso manifestando il significato conoscitivo dell’esperienza sensibile: all’origine del sapere, all’origine della scienza, vi è un “sentire comune” in cui doxa ed episteme si incontrano.
Per cui, definire l’estetica nel contesto di una “filosofia dei sentimenti” è in primo luogo il tentativo di delinearne descrittivamente i percorsi all’interno di un problema, quello del sentire, della rappresentazione, della conoscenza sensibile, che è uno degli essenziali assi di riferimento dell’intera tradizione filosofica occidentale.
L’analisi di questo tema, del ruolo cioè della rappresentazione estetico-sensibile nei processi generali della conoscenza, ha condotto a indagare il senso dell’immagine e dell’immaginazione, e dei processi simbolici loro correlati, che conducono a costruire il percorso costitutivo di una “fenomenologia dell’invisibile”.
Il tema della “rappresentazione” e delle sue connessioni con il linguaggio e con l’espressione retorica e artistica dal Settecento sino alla tradizione fenomenologica è al centro dei suoi più attuali interessi.
Della sua ampia produzione scientifica (saggi, traduzioni, curatele), si ricordano qui di seguito esclusivamente i volumi pubblicati:
1) L’estetica francese del ‘900. Analisi delle teorie, Milano, Unicopli, 1984.
2) Il mito di Leonardo. Sulla fenomenologia della creazione artistica, Milano, Unicopli, 1987.
3) Le leggi del cielo. Arte, estetica, passioni, Milano, Guerini, 1990.
4) Fenomenologia. Introduzione tematica al pensiero di Husserl, Milano, Angeli, 1991.
5) Oltre l’Europa. Dialogo e differenze nello spirito europeo, Milano, Edizioni dell’Arco, 1992.
6) Arte e mondi possibili. Estetica e interpretazione da Leibniz a Klee, Milano, Guerini, 1994.
7) L’estetica del Settecento, Bologna, Il Mulino, 1995; II edizione riveduta e ampliata, 2002;
8) Estetica. I nomi, i concetti, le correnti (con M. Mazzocut-Mis), Milano, B. Mondadori, 1996.
9) Filosofia dei sentimenti, Milano, Bruno Mondadori, 1997.
10) Estetica e filosofia dell’arte, Milano, Guerini, 1999.
11) Gusto e disgusto, Milano, Nike, 2000
12).Fenomenologia dell’invisibile. Al di là dell’immagine, Milano, Cortina, 2001
13) La fenomenologia (con E. Costa e P. Spinicci), Torino, Einaudi, 2002
14) Il teatro, la festa e la rivoluzione. Su Rousseau e gli enciclopedisti, Palermo, Aesthetica preprint, 2002.
15) Verità dell’immagine, Milano, Editrice Il Castoro, 2004
16) Estetica dell’espressione (con C. Cappelletto), Firenze, Le Monnier, 2005
Franco Purini, nato nel 1941 a Isola del Liri, architetto, è docente di Composizione Architettonica e Urbana presso la Facoltà di Architettura Valle Giulia dell’Università La Sapienza di Roma.
Dal 1966 ha studio con Laura Thermes, con la quale ha affrontato sia problemi urbani sia questioni di linguaggio architettonico, seguendo una linea sperimentale che a una componente fortemente razionale associa suggestioni figurative tratte dalla tradizione classica.
Tale ricerca si è espressa in un numero consistente di progetti, tra i quali numerosi concorsi nazionali e internazionali, ampiamente documentati sulle più importanti riviste italiane ed estere.
A questa attività Franco Purini affianca un costante impegno nella cosiddetta architettura disegnata. Alcune sue tavole sono conservate presso l’Archivio Progetti dello I.U.A.V., il Museo di Architettura di Francoforte, il Museo di Belle Arti di Buenos Aires, l’Archivio A.A.M. di Roma e alcune collezioni private, tra le quali la collezione Della Costanza-Turner di Atlanta.
Franco Purini ha esposto le sue idee sull’architettura in cicli di conferenze e seminari in molte università nazionali e straniere.
Nel 1983 ha ricevuto la Targa d’Argento dall’U.I.D. (Unione Italiana per il Disegno) e nel 1984 il Premio dell’Associazione Critici d’Arte Argentini.
Dal 1985 è professore onorario del C.A.Y.C. (Centro de Arte e Comunicaciòn) di Buenos Aires e dal 1989 è membro dell’Accademia Nazionale di San Luca.
Lo studio Purini/Thermes partecipa alle edizioni della Biennale di Venezia del 1978, del 1980, costruendo una delle venti facciate della “Strada Novissima”; del 1985, con il progetto del Ponte dell’Accademia che ottiene il Premio Internazionale “Leone di Pietra”; del 1988; del 1990; del 1991 e del 2000, con un installazione all’interno della mostra “Less aesthetics, more ethics”, avente come tema la città del futuro.
Nel 2006 ha curato il Padiglione Italiano alla X Mostra Internazionale di Architettura di Venezia. Anche la Triennale di Milano ha ospitato nel 1979, nel 1987, e nel 1995 la produzione dello studio.
Nel 1998 Franco Purini ha esposto il suo lavoro presso il Centro de Arquitectura e Urbanismo di Rio de Janeiro.
Tra le realizzazioni, oltre alle opere progettate con Vittorio Gregotti come il Quartiere Zen a Palermo e l’Università della Calabria a Cosenza, sono da ricordare a Gibellina la Casa del Farmacista (1980), il Sistema delle Piazze (1982) e la Casa Pirrello (1990), a Napoli un intervento residenziale per il quale ha ottenuto il Premio Nazionale IN ARCH 1991-92; a Poggioreale in Sicilia la Cappella di S. Antonio da Padova (1984), il campanile, e il sagrato (1987), un piccolo padiglione (1987); a Ravenna un edificio per uffici nel Quartiere Anic di Ravenna (2005); a Lecce la chiesa e il centro parrocchiale di San Giovanni Battista (2006). Attualmente sta ultimando il restauro delle ex Scuderie Medicee di Poggio a Caiano.
Diverse le pubblicazioni, tra le quali la monografia “Luogo e progetto”, Roma, Magma 1976 (seconda edizione Kappa, Roma, 1981); il libro di disegni “Alcune forme della casa”, Kappa, Roma, 1979; “L’architettura didattica”, Reggio Calabria, 1980, un volume che raccoglie le lezioni tenute allo I.U.S.A.R.C. di Reggio Calabria dal 1977 al 1979; il libro di disegni di architettura “Around the shadow line: beyond urban architecture”, Architectural Association, Londra, 1984; la selezione di scritti e progetti “Sette paesaggi”, Electa, Milano, 1989; la raccolta di scritti teorici “Dal progetto” uscita per le Edizioni Kappa nel 1992; “Esercizi di composizione”, Libria, Melfi, 1993; “O que està feito astà por fazer. Anonimato, fragmento, descontinuidade”, catalogo della omonima mostra di Rio de Janeiro; “Dittico siciliano”, Libria, Melfi,1999; “Comporre l’architettura” Editori Laterza, Bari, 2000, un libro che comprende le lezioni tenute a Venezia dal 1994 al 1999; la monografia “Franco Purini”, Electa, Milano, 2000.
Claudio Sabatino (Castellammare di Stabia ,1967), di formazione architetto, lavora principalmente sul paesaggio urbano, sulle aree di margine e periferiche della città.
Nel ‘97 è tra i selezionati per la campagna fotografica “Napoli Fotocittà”, nel ’98 vince il premio portfolio di Savignano Immagine, nel ‘99 vince Il Premio Marangoni per un progetto fotografico, nel 2003 le sue foto sono selezionate per il Premio fotografico della Provincia di Milano, per il Festival Internazionale di Roma e per l’ International meetings of photography (Bulgaria).
Sempre nel 2003 è invitato al WD3, workshop universitario sul ruolo del design per i Beni Culturali (Università degli studi di Napoli e Sistema Design Italia-Napoli).
Ha al suo attivo mostre in numerose città (Napoli, Milano, Torino, Roma, Genova, Firenze, Vevey(CH) Plovdiv(BL) e diverse pubblicazioni tra cui “Dintorni dello sguardo” (ed. Art&, 1998), “Pompei sostenibile”( G. Longobardi, <
Insegna Fotografia a Milano.
Cino Zucchi, nato a Milano nel 1955, ha conseguito il B.S.A.D. presso l’M.I.T. nel 1978 e la Laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano nel 1979, dove è attualmente Professore ordinario di Progettazione Architettonica e Urbana.
Ha insegnato in numerosi seminari di progettazione e teoria urbana ed è stato “visiting professor” presso la Syracuse University presso l'ETH di Zurigo. E' autore dei libri L'architettura dei cortili milanesi 1535-1706, Asnago e Vender. Architetture e progetti 1925-1970, e ha curato il volume Bau-Kunst-Bau.
Ha partecipato all'organizzazione e all'allestimento della XV, XVI, XVIII e XIX Triennale di Milano, e il suo lavoro è stato esposto alla 6° e 8° Biennale di Venezia.
Ha progettato e realizzato edifici residenziali, industriali, per uffici, musei privati, spazi pubblici, progetti per il ridisegno di aree industriali e storiche.
Il progetto per il ridisegno dell’area dismessa della ex-Junghans a Venezia ha conseguito una menzione all’European Union Prize for Contemporary Architecture - Mies van der Rohe Award 2001, alla Medaglia d’oro all’architettura Italiana 1995-2003 e al Premio Piranesi 2001. Attualmente sta redigendo un masterplan per l’area di Central Pasila a Helsinki e il progetto di residenze ed uffici per l’ex area Alfa Romeo-Portello a Milano.
14
ottobre 2006
Sguardi sulla Città 2006
14 ottobre 2006
incontro - conferenza
Location
VILLA GALLIA
Como, Via Borgo Vico, 148, (Como)
Como, Via Borgo Vico, 148, (Como)
Biglietti
fino ad esaurimento posti
Vernissage
14 Ottobre 2006, ore 14.30
Sito web
www.sguardisullacitta.it