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Sguardo ad est
artisti baltici a confronto con artisti sardi
Comunicato stampa
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(Grani stralciati dai tresti pubblicati nella brochure che illustra e comunica l’esposizione)
Degli artisti baltici prescelti per l’esposizione aa Arzachena si può dire e scrivere che operano per rappresentare emozioni fondamentali dell’essere umano, perché realizzano le loro opere col pensiero sulla mano, nello spazio del proprio dominio creativo, impegnati nella ricerca di una identità autonoma: identificando momenti di quiete estetica, durante i quali danno forma e colori a ciò che, col linguaggio degli estetologi, è possibile definire “idioletto” personale. L’insieme delle opere si propone alla nostra attenzione come organismo plastico e cromatico unitario: scaturito da un’indipendenza interiore straordinaria, sopravvissuta alle costrizioni e restrizioni espressive del sovietismo imperante fino al 1991. (Enzo Rossi-Ròiss)
La scelta degli artisti baltici geografica per postulato, ha imposto specularmente la scelta degli artisti sardi geografica per corollario e per necessità: Questi ultimi rappresentano otto province, poiché non è possibile identificare e rappresentare nell’arte pittorica sarda contemporanea una poetica univoca e ricorrente, come negli artisti del nostro primo novecento (Biasi, F**ari, Delitale, etc.), né è stato possibile annunciare ed esemplificare la nascita di una “scuola” etnograficamente e antropologicamente sarda.
Sono stati invitati a confrontarsi con gli artisti baltici, perciò, alcuni artisti isolani o naturalizzati sardi che perseguono ricerche formali ed espressive diverse e in alcuni casi antitetiche. (Paolo Sirena)
Degli artisti baltici prescelti per l’esposizione aa Arzachena si può dire e scrivere che operano per rappresentare emozioni fondamentali dell’essere umano, perché realizzano le loro opere col pensiero sulla mano, nello spazio del proprio dominio creativo, impegnati nella ricerca di una identità autonoma: identificando momenti di quiete estetica, durante i quali danno forma e colori a ciò che, col linguaggio degli estetologi, è possibile definire “idioletto” personale. L’insieme delle opere si propone alla nostra attenzione come organismo plastico e cromatico unitario: scaturito da un’indipendenza interiore straordinaria, sopravvissuta alle costrizioni e restrizioni espressive del sovietismo imperante fino al 1991. (Enzo Rossi-Ròiss)
La scelta degli artisti baltici geografica per postulato, ha imposto specularmente la scelta degli artisti sardi geografica per corollario e per necessità: Questi ultimi rappresentano otto province, poiché non è possibile identificare e rappresentare nell’arte pittorica sarda contemporanea una poetica univoca e ricorrente, come negli artisti del nostro primo novecento (Biasi, F**ari, Delitale, etc.), né è stato possibile annunciare ed esemplificare la nascita di una “scuola” etnograficamente e antropologicamente sarda.
Sono stati invitati a confrontarsi con gli artisti baltici, perciò, alcuni artisti isolani o naturalizzati sardi che perseguono ricerche formali ed espressive diverse e in alcuni casi antitetiche. (Paolo Sirena)
11
agosto 2005
Sguardo ad est
Dall'undici al 21 agosto 2005
arte contemporanea
Location
SALONE PARROCCHIALE
Arzachena, Piazza San Giovanni, (SASSARI)
Arzachena, Piazza San Giovanni, (SASSARI)
Sito web
www.italo-baltica.it
Autore
Curatore