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Sguardo periferico e corpo collettivo
Inaugura il nuovo Museion nella sede progettata dagli architetti KSV Krüger Schuberth Vandreike di Berlino su incarico della Provincia Autonoma di Bolzano. La mostra inaugurale discute la questione dei corpi collettivi nell’arte visiva contemporanea, in considerazione della sua stretta relazione con l’architettura e la performance, e in modo particolare con la danza
Comunicato stampa
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Il 24 maggio 2008 inaugura il nuovo Museion - museo d’arte moderna e contemporanea Bolzano (Alto Adige) nella sede progettata dagli architetti KSV Krüger Schuberth Vandreike di Berlino su incarico della Provincia Autonoma di Bolzano.
Alla nuova casa corrisponde una ridefinizione dell’intero progetto Museion: nella veste istituzionale – dal 2006 il museo è gestito da una fondazione di partecipazione di cui fanno parte la Provincia di Bolzano e l’Associazione Museion – e, dal 2007, nella nuova direzione, affidata a Corinne Diserens.
Collocato in una regione atipica e multiculturale per sua stessa natura europea quale l’Alto Adige – che quest’anno apre le porte all’arte contemporanea anche con la biennale Manifesta 7- Museion fará di questa atipicità la forza del suo progetto. Non un semplice contenitore di opere d’arte, ma un laboratorio internazionale di ricerca con una vocazione all’interdisciplinarità: questo è il museo che sta nascendo. Museion pone al centro del suo sviluppo una forte attivazione della collezione, che vivrà in relazione alle mostre temporanee. E stimolerà la collaborazione con gli artisti attraverso la produzione e le residenze d’artista.
Il progetto Museion trova espressione anche nella nuova architettura. La forma cubica dell’edificio ha un forte impatto visivo, che, grazie alla trasparenza delle facciate di testa, è in dialogo con la città. Il legame fisico e simbolico tra centro storico e città nuova è completato dalle due curve parallele e oscillanti del ponte, parte integrante del progetto. Gli spazi interni sono concepiti fluidamente: su cinque livelli sono distribuite le aree espositive e per eventi, gli spazi per la didattica e la biblioteca, senza rigide suddivisioni, ma in stretta interrelazione. Adiacente al museo si trova una casa atelier per ospitare gli artisti. Una visione di grande suggestione si presenterà ai visitatori di sera, quando le facciate fungeranno da superfici per la proiezione di opere d’arte commissionate appositamente da Museion.
La mostra inaugurale
L’attivazione della collezione trova piena espressione nella mostra di apertura „Sguardo periferico e corpo collettivo”. L’esposizione, concepita come un evento eccezionale per l’inaugurazione, mette in relazione infatti numerose opere della collezione, tra cui nuovi acquisti, importanti depositi di collezionisti e prestiti di musei e collezioni italiani e internazionali.
“Sguardo periferico e corpo collettivo” discute la questione dei corpi collettivi nell’arte visiva contemporanea, in considerazione della sua stretta relazione con l’architettura e la performance, e in modo particolare con la danza. La mostra analizza come le proposte artistiche più recenti siano state influenzate dalle Avanguardie Americane del Secondo Dopoguerra, che a loro volta avevano ripreso le sperimentazioni sviluppate all’inizio del XX secolo tra la Germania, la Polonia, la Russia e altri paesi.
In questa prospettiva, l’esposizione e il relativo catalogo presentano una raccolta di opere, film, performance, documenti e testi da Meyerhold fino all’arte contemporanea, esplorando la concezione e l’utilizzo del “corpo collettivo” come strategia critica, mediante la quale viene indagata l’eredità della nostra storia recente.
Questo percorso prende avvio dalla nozione di “visione periferica” in quanto opposta alla visione centrale, cioè l’abilità di percepire oggetti e movimenti al di fuori della linea diretta di visione e di confrontare le esperienze da parte del singolo con le esperienze collettive nello spazio.
Il progetto sarà accompagnato da un catalogo in tre edizioni in lingua tedesca, italiana e inglese, pubblicato con Hatje Cantz.
***
Alla nuova casa corrisponde una ridefinizione dell’intero progetto Museion: nella veste istituzionale – dal 2006 il museo è gestito da una fondazione di partecipazione di cui fanno parte la Provincia di Bolzano e l’Associazione Museion – e, dal 2007, nella nuova direzione, affidata a Corinne Diserens.
Collocato in una regione atipica e multiculturale per sua stessa natura europea quale l’Alto Adige – che quest’anno apre le porte all’arte contemporanea anche con la biennale Manifesta 7- Museion fará di questa atipicità la forza del suo progetto. Non un semplice contenitore di opere d’arte, ma un laboratorio internazionale di ricerca con una vocazione all’interdisciplinarità: questo è il museo che sta nascendo. Museion pone al centro del suo sviluppo una forte attivazione della collezione, che vivrà in relazione alle mostre temporanee. E stimolerà la collaborazione con gli artisti attraverso la produzione e le residenze d’artista.
Il progetto Museion trova espressione anche nella nuova architettura. La forma cubica dell’edificio ha un forte impatto visivo, che, grazie alla trasparenza delle facciate di testa, è in dialogo con la città. Il legame fisico e simbolico tra centro storico e città nuova è completato dalle due curve parallele e oscillanti del ponte, parte integrante del progetto. Gli spazi interni sono concepiti fluidamente: su cinque livelli sono distribuite le aree espositive e per eventi, gli spazi per la didattica e la biblioteca, senza rigide suddivisioni, ma in stretta interrelazione. Adiacente al museo si trova una casa atelier per ospitare gli artisti. Una visione di grande suggestione si presenterà ai visitatori di sera, quando le facciate fungeranno da superfici per la proiezione di opere d’arte commissionate appositamente da Museion.
La mostra inaugurale
L’attivazione della collezione trova piena espressione nella mostra di apertura „Sguardo periferico e corpo collettivo”. L’esposizione, concepita come un evento eccezionale per l’inaugurazione, mette in relazione infatti numerose opere della collezione, tra cui nuovi acquisti, importanti depositi di collezionisti e prestiti di musei e collezioni italiani e internazionali.
“Sguardo periferico e corpo collettivo” discute la questione dei corpi collettivi nell’arte visiva contemporanea, in considerazione della sua stretta relazione con l’architettura e la performance, e in modo particolare con la danza. La mostra analizza come le proposte artistiche più recenti siano state influenzate dalle Avanguardie Americane del Secondo Dopoguerra, che a loro volta avevano ripreso le sperimentazioni sviluppate all’inizio del XX secolo tra la Germania, la Polonia, la Russia e altri paesi.
In questa prospettiva, l’esposizione e il relativo catalogo presentano una raccolta di opere, film, performance, documenti e testi da Meyerhold fino all’arte contemporanea, esplorando la concezione e l’utilizzo del “corpo collettivo” come strategia critica, mediante la quale viene indagata l’eredità della nostra storia recente.
Questo percorso prende avvio dalla nozione di “visione periferica” in quanto opposta alla visione centrale, cioè l’abilità di percepire oggetti e movimenti al di fuori della linea diretta di visione e di confrontare le esperienze da parte del singolo con le esperienze collettive nello spazio.
Il progetto sarà accompagnato da un catalogo in tre edizioni in lingua tedesca, italiana e inglese, pubblicato con Hatje Cantz.
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23
maggio 2008
Sguardo periferico e corpo collettivo
Dal 23 maggio al 21 settembre 2008
arte contemporanea
Location
MUSEION
Bolzano, Via Dante, 6, (Bolzano)
Bolzano, Via Dante, 6, (Bolzano)
Orario di apertura
tutti i giorni: 10:00-20:00/ giovedì 10:00-22:00
Vernissage
23 Maggio 2008, ore 10-20
Autore
Curatore