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Shafiqul Kabir Chandan – Sotto il segno del nodo
L’arte, nell’epoca della multietnicità, come tessitura di culture per sancire nuovi legami. Dal Bangladesh, Kabir Chandan, per la prima volta in Italia, propone un linguaggio antico della sua cultura come simbolo di una nuova era: il nodo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il giovane artista nativo del Bangladesh, Shafiqul Kabir Chandan, è il protagonista di una delle più interessanti esposizioni di Fiber Art della primavera milanese.
Il tema del nodo è di grande attualità. La cultura di oggi internazionale e globale vede la sua rappresentazione in una fittissima rete di nodi di comunicazione. Sono nodi, quindi, allacciamenti comunicativi, i blog, i siti internet, gli Erasmus, le organizzazioni Onlus, i progetti culturali e quelli di aiuto eco-solidale.
L’arte ha la peculiarità di essere sempre stata, fin dall’inizio dei tempi, una grande forza propulsiva in cui le diverse culture si annodano fra di loro, arricchendosi a vicenda.
Il nodo allaccia ciò che a volte sembra impossibile unire. Chandan si inserisce con naturalezza in questo contesto.
Nativo di una regione che possiede come maestoso patrimonio culturale un’arte tessile di altissima qualità e creatività, l’artista ha assorbito fin dall’infanzia tutta la maestria e i segreti di un’arte completamente manuale, da cui partire per una visione assolutamente contemporanea di opere quali grandi e piccoli arazzi, sculture e istallazioni in fibre e stoffe riciclate.
I nodi di Chandan emergono dalle opere quali affascinanti strutture esistenziali, momenti di ricerca introspettiva che annodano i ritmi del vivere.
Lo Spazio Tadini, galleria d’arte e fondamentale cenacolo culturale milanese dall’animo internazionale, ospita questa esposizione con l’intento di stimolare il confronto e l’integrazione culturale.
Giovedì 4 giugno, giornata del vernissage, sono previsti interventi degli esperti che hanno curato il catalogo.
Successivamente le opere di Chandan saranno inserite in una mostra (curata da Marina Giordano e Enzo Fiammetta) insieme a quelle di Soumia Jalal Micou, Mohammed Messaoudi, Kazumi Kurihara, Elisa Nicolaci, Alfonso Leto e Roberta Civiletto , per un possibile dialogo sulle pratiche della fiber art. La mostra, “Le sei stagioni di Chandan” inaugurerà le XXVIII Orestiadi di Gibellina, rassegna internazionale di teatro arte e musica.
L’evento allo spazio Tadini è curato dalla Storica dell’Arte Anna Baldi, specializzata in Arte Islamica e Orientale, in collaborazione con l’architetto Margherita Cavallo.
Coordinatrice e ideatrice del progetto è Gabriella Anedi de Simone gallerista di “Fiber Art and…
Comunicato a cura di Anna Baldi
Il tema del nodo è di grande attualità. La cultura di oggi internazionale e globale vede la sua rappresentazione in una fittissima rete di nodi di comunicazione. Sono nodi, quindi, allacciamenti comunicativi, i blog, i siti internet, gli Erasmus, le organizzazioni Onlus, i progetti culturali e quelli di aiuto eco-solidale.
L’arte ha la peculiarità di essere sempre stata, fin dall’inizio dei tempi, una grande forza propulsiva in cui le diverse culture si annodano fra di loro, arricchendosi a vicenda.
Il nodo allaccia ciò che a volte sembra impossibile unire. Chandan si inserisce con naturalezza in questo contesto.
Nativo di una regione che possiede come maestoso patrimonio culturale un’arte tessile di altissima qualità e creatività, l’artista ha assorbito fin dall’infanzia tutta la maestria e i segreti di un’arte completamente manuale, da cui partire per una visione assolutamente contemporanea di opere quali grandi e piccoli arazzi, sculture e istallazioni in fibre e stoffe riciclate.
I nodi di Chandan emergono dalle opere quali affascinanti strutture esistenziali, momenti di ricerca introspettiva che annodano i ritmi del vivere.
Lo Spazio Tadini, galleria d’arte e fondamentale cenacolo culturale milanese dall’animo internazionale, ospita questa esposizione con l’intento di stimolare il confronto e l’integrazione culturale.
Giovedì 4 giugno, giornata del vernissage, sono previsti interventi degli esperti che hanno curato il catalogo.
Successivamente le opere di Chandan saranno inserite in una mostra (curata da Marina Giordano e Enzo Fiammetta) insieme a quelle di Soumia Jalal Micou, Mohammed Messaoudi, Kazumi Kurihara, Elisa Nicolaci, Alfonso Leto e Roberta Civiletto , per un possibile dialogo sulle pratiche della fiber art. La mostra, “Le sei stagioni di Chandan” inaugurerà le XXVIII Orestiadi di Gibellina, rassegna internazionale di teatro arte e musica.
L’evento allo spazio Tadini è curato dalla Storica dell’Arte Anna Baldi, specializzata in Arte Islamica e Orientale, in collaborazione con l’architetto Margherita Cavallo.
Coordinatrice e ideatrice del progetto è Gabriella Anedi de Simone gallerista di “Fiber Art and…
Comunicato a cura di Anna Baldi
04
giugno 2009
Shafiqul Kabir Chandan – Sotto il segno del nodo
Dal 04 al 09 giugno 2009
arte contemporanea
Location
SPAZIO TADINI
Milano, Via Niccolò Jommelli, 24, (Milano)
Milano, Via Niccolò Jommelli, 24, (Milano)
Biglietti
libero
Orario di apertura
dalle 15.30 alle 19 da martedì a sabato
Vernissage
4 Giugno 2009, dalle 18
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