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Sharon Formichella Parisi – Oniro
Personale della fotografa napoletana
Comunicato stampa
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E’ un piacere per me parlare della ricerca di Sharon Formichella, primo perché la considero una carissima amica, secondo perché quando anni fa per la prima volta mi furono mostrate le sue fotografie, percepii immediatamente un senso di autenticità che non capita spesso , specie in autori così giovani.
Erano lontane anni luce dal mio fare fotografia e anche da quello che apparentemente potrebbero sembrare i miei maggiori interessi attuali. Non c’era nessuna intenzione di imitare i grandi nomi della fotografia, cosa che accade spesso in autori così giovani. Nelle sue opere c’è prepotente la necessità di esprimersi, la necessità di raccontare il suo modo di guardare il mondo. Un modo molto personale che mostra un talento naturale raro e, aggiungerei, maturo.
Confesso, guardando i suoi lavori la prima cosa che mi venne in mente fu… ma come fa? Non tanto tecnicamente, non ho mai dato importanza alla tecnica, per lo meno non la considero prioritaria. Come fa a vedere quello che raccontano le sue fotografie? La questione può sembrare anche banale, ma non lo è affatto, soprattutto riguardo i suoi lavori, fatti spesso di soggetti riflessi, di trasparenze, di sogni appunto. Il sogno è un meccanismo involontario, una fotografia non lo è affatto. E’ frutto di una scelta, quella del mezzo, di una volontà di ricerca e soprattutto di una necessità che viene da dentro.
Una nota particolare va riferita alla scelta del Bianco/Nero. Il suo bianco e nero non occhieggia mai al passato, come accade spesso in molti autori, talvolta anche in modo autorevole e apprezzabile. Oserei dire che se ne frega altamente, forse anche con una punta di impertinenza. Il suo è più una sana rinuncia al colore, come se fosse un vezzo, quasi stucchevole. Direi che il bianco e nero di Sharon è un sano B/N moderno, digitale, frutto di una rinuncia più che di una scelta. Si, perché una volta sceglievi di usare una pellicola, quindi colore o B/N, oggi invece la fotocamera genera un file che in sé ha entrambe le informazioni, sia B/N che Colore, quindi il termine rinuncia è molto realistico e, se avrete occasione di conoscerla, capirete subito che non è una persona che fa scelte di facciata. Difficile immaginare il lavoro di Sharon fra vent’anni, ma di una cosa sono certo, le sue foto manterranno questa forza espressiva, perché è parte del suo essere donna e artista.
Carlo Chiavacci
BIO
Sharon Formichella, 30 anni e napoletana d’origine, vive e lavora attualmente a Prato.
Inizia il suo percorso da fotografa spinta dalla curiosità di vedere il mondo sotto un’altra prospettiva; nel 2012 inizia a frequentare un fotoclub nella sua città, all’interno del quale conosce esperti di fotografia e ne apprezza i lavori.
Continua la sua esplorazione appassionandosi alla street photography per poi seguire una ricerca più intima e personale. Vincitrice del Primo Premio, nel 2012, per il concorso Black and White – Foto Focus 2012. Menzione d’onore per il Progetto EGO – Bibbiena FotoConfronti 2016. Ha all’attivo diverse mostre personali, e le sue foto sono presenti in collezioni private importanti.
Erano lontane anni luce dal mio fare fotografia e anche da quello che apparentemente potrebbero sembrare i miei maggiori interessi attuali. Non c’era nessuna intenzione di imitare i grandi nomi della fotografia, cosa che accade spesso in autori così giovani. Nelle sue opere c’è prepotente la necessità di esprimersi, la necessità di raccontare il suo modo di guardare il mondo. Un modo molto personale che mostra un talento naturale raro e, aggiungerei, maturo.
Confesso, guardando i suoi lavori la prima cosa che mi venne in mente fu… ma come fa? Non tanto tecnicamente, non ho mai dato importanza alla tecnica, per lo meno non la considero prioritaria. Come fa a vedere quello che raccontano le sue fotografie? La questione può sembrare anche banale, ma non lo è affatto, soprattutto riguardo i suoi lavori, fatti spesso di soggetti riflessi, di trasparenze, di sogni appunto. Il sogno è un meccanismo involontario, una fotografia non lo è affatto. E’ frutto di una scelta, quella del mezzo, di una volontà di ricerca e soprattutto di una necessità che viene da dentro.
Una nota particolare va riferita alla scelta del Bianco/Nero. Il suo bianco e nero non occhieggia mai al passato, come accade spesso in molti autori, talvolta anche in modo autorevole e apprezzabile. Oserei dire che se ne frega altamente, forse anche con una punta di impertinenza. Il suo è più una sana rinuncia al colore, come se fosse un vezzo, quasi stucchevole. Direi che il bianco e nero di Sharon è un sano B/N moderno, digitale, frutto di una rinuncia più che di una scelta. Si, perché una volta sceglievi di usare una pellicola, quindi colore o B/N, oggi invece la fotocamera genera un file che in sé ha entrambe le informazioni, sia B/N che Colore, quindi il termine rinuncia è molto realistico e, se avrete occasione di conoscerla, capirete subito che non è una persona che fa scelte di facciata. Difficile immaginare il lavoro di Sharon fra vent’anni, ma di una cosa sono certo, le sue foto manterranno questa forza espressiva, perché è parte del suo essere donna e artista.
Carlo Chiavacci
BIO
Sharon Formichella, 30 anni e napoletana d’origine, vive e lavora attualmente a Prato.
Inizia il suo percorso da fotografa spinta dalla curiosità di vedere il mondo sotto un’altra prospettiva; nel 2012 inizia a frequentare un fotoclub nella sua città, all’interno del quale conosce esperti di fotografia e ne apprezza i lavori.
Continua la sua esplorazione appassionandosi alla street photography per poi seguire una ricerca più intima e personale. Vincitrice del Primo Premio, nel 2012, per il concorso Black and White – Foto Focus 2012. Menzione d’onore per il Progetto EGO – Bibbiena FotoConfronti 2016. Ha all’attivo diverse mostre personali, e le sue foto sono presenti in collezioni private importanti.
20
settembre 2019
Sharon Formichella Parisi – Oniro
Dal 20 settembre all'otto novembre 2019
fotografia
Location
LATO
Prato, Piazza San Marco, 13, (Prato)
Prato, Piazza San Marco, 13, (Prato)
Vernissage
20 Settembre 2019, ore 19
Autore