Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
She Devil – Gian Domenico Sozzi – Brava
Studio Stefania Miscetti è lieto di presentare una edizione speciale della rassegna video SHE DEVIL ospitando BRAVA (2006) l’opera di Gian Domenico Sozzi (Cremona, 1960) che dopo il debutto presso la Galleria Zero di Milano, giunge quest’anno a Roma in una special edition a lei dedicata.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Studio Stefania Miscetti è lieto di presentare una edizione speciale della rassegna video SHE DEVIL ospitando BRAVA (2006) l’opera di Gian Domenico Sozzi (Cremona, 1960) che dopo il debutto presso la Galleria Zero di Milano a cui son seguite varie tappe in Italia e all’estero, giunge quest’anno a Roma in una special edition a lei dedicata.
“Milano, Teatro alla Scala, 1977. La direzione del Macbeth di Giuseppe Verdi è affidata a Claudio Abbado, mentre la messa in scena a Giorgio Strehler. Il frammento selezionato da Gian Domenico Sozzi si apre con una figura sola al centro del proscenio; tutto tace e si concentra sul volto di lei, la diva. Il filmato a bassa definizione della cineteca Rai rende particolarmente intensa quella che sta per divenire una delle più straordinarie performance nella carriera della soprano afro-americana Shirley Verrett. Il tragico personaggio shakespeariano è giunto ad una risoluzione definitiva: pur di far avverare la profezia che riguarda l’ascesa al potere del marito, è disposta ad invocare tutte le potenze infernali perché fortifichino la sua incerta determinazione. L’interpretazione è resa con un’impronta drammatica mai disgiunta da una femminilità estenuata, nervosa e sensibile. Una Lady Macbeth che seduce e atterrisce allo stesso tempo. Il Male, in questa coincidenza di opposti, non è più il principio contrapposto all’ordine naturale, ma diviene la necessità di superare un confine, di varcare una soglia. Al termine dell’aria un boato incontenibile scuote il teatro, un trionfo che lascia impietriti sia l’interprete sia l’orchestra. Anche il regista sembra incerto se concentrarsi sul palcoscenico o documentare l’entusiasmo della platea. Più forte di tutto è però il primo piano che ritrae il volto di Shirley Verrett. L’identificazione fra il personaggio e l’interprete si assottiglia a tal punto che questa soglia non ha più limiti definiti. Accogliere l’ovazione del pubblico, concedersi ad esso, o rimanere fedele al personaggio e alle esigenze narrative dello spettacolo? Questa dicotomia rende proteico il volto della cantante; si assiste ad una battaglia estrema fra pulsioni contrastanti e fortissime, fra la rigidità del corpo, come pietrificato, e l’incontrollabile vivacità degli occhi. Questo vertiginoso crescere di tensioni si sublima in una lacrima, che solo la sensibilità di un primissimo piano riesce a cogliere. È qui che Gian Domenico Sozzi sceglie di concludere il suo frammento. Questo lavoro nasce da un incontro fortuito e la sua forma è determinata da differenti fattori esterni che ne hanno seguito la genesi. Il dono e l’inciampo, quindi, la volontà di condividere qualcosa di prezioso ed inatteso che il caso può riservare, stanno alla base della prassi dell’artista.”
Gyonata Bonvicini
In mostra sarà esposta anche l’edizione Red Carpet nata dall’installazione realizzata presso la Galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea di Palermo nell’ottobre del 2009.
Gian Domenico Sozzi nato a Cremona nel 1960, vive e lavora tra Milano e Noto. mostre personali: 2009 WHISPERS galleria francesco pantaleone arte Contemporanea; 2008 BRAVA, a cura di Rita Selvaggio, Furini Arte Contemporanea, Arezzo; 2007 BRAVA, Canal at Peer, Londra; Galleria Isabella Bortolozzi, Berlino; Musée Fesch, Aiaccio; Galleria Civica Montevergini, Siracusa; 2006 BRAVA, Galleria Zero, Milano; 2002 prendo tempo, Studio De Carlo, Milano; 2000 Anatra muta, Studio Stefania Miscetti, Roma 1997; A&M Bookstore, Milano; Galleria Montenay-Giroux, Parigi; 1996 cielospettacolo, Studio Stefania Miscetti, Roma; 1993 Studio Casoli, Milano; 1992 Tète-à-Tète, Studio Stefania Miscetti, Roma; 1989 Galleria Thomas, Monaco; 1987 Galleria G7, Bologna; 1985 Galleria Schema, Firenze. mostre collettive: 2008 L’Angelo sigillato, a cura di Rita Selvaggio, Museo di Icone Russe “F.Bigazzi”, Peccioli (PI); Falling from an apple tree by mistake, a cura di Rita Selvaggio, Wilde Gallery, Berlino; Ad’A, a cura di Roberto Daolio, Rocca Sforzesca, Imola Chroma, a cura di Marco Tagliafierro, Sala dell’Arengo, Palazzo del Broletto, Novara; Left Overs, a cura di Luca Cerizza - Jennifer Chert, Micamoca Berlin, Berlino; 2006 The Three Cities, a cura di Gyonata Bonvicini, Anna-Catharina Gebbers e Paolo Zani, ex Fabbrica Presbitero, Milano; 2005 (In)visibile (in)corporeo, a cura di Pierluigi Tazzi, MAN, Nuoro; 2004 Per amore, a cura di Salvatore Lacagnina, Galleria Civica Montevergini, Siracusa; 2003 Sulla strada, a cura di Gino Gianuizzi, Castel San Pietro, Bologna; 1998 Disidentico, a cura di Achille Bonito Oliva, Palazzo Abatellis, Palermo; Subway, a cura di Roberto Pinto, Metropolitana Stazione Duomo, Milano; 1997 Decomposizione, a cura di Achille Bonito Oliva, S.Michele a Ripa, Roma; 1994 Dislocazioni dell’arte, a cura di Achille Bonito Oliva, Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Termoli (CB); 1991 Terra Terra, a cura di Francesca Alfano Miglietti, Bottega dei Vasai, Milano; 1990 Italia ‘90: Ipotesi Arte Giovane, Fabbrica del Vapore, Milano; Musica da camera, a cura di Bruno Bandini e Martina Corgnati, Loggetta Lombardesca, Ravenna; 1989 Per un museo, a cura di Bruno Bandini, Loggetta Lombardesca, Ravenna; 1988 Duetti d’artista, a cura di Achille Bonito Oliva, Studio Ghiglione, Genova; Bartolini, Desjardin, Sozzi, Galleria Montenay, Parigi; Under 35, Arte Fiera 88, Bologna; 1987Alta tensione, a cura di Francesca Alfano Miglietti, Palazzo delle mostre, Alba; Europa-America, a cura di Achille Bonito Oliva, ex Birreria Peroni, Roma; Equinozio d’autunno, a cura di Francesca Alfano Miglietti, Castello di Rivara, Rivara (To); Il Passo dell’acrobata, a cura di Silvana Sinisi, Auditorium S.Giovanni di Dio, Salerno; 1986 XI Quadriennale Nazionale d’Arte, Palazzo dei Congressi, Roma; Mandelzoom, a cura di Antonio D’Avossa, Biblioteca Comunale, Marta (Vt); Italiana 1950-1986, a cura di Achille Bonito Oliva, Madrid, Barcellona, Santiago de Compostela e Valencia, Spagna; 1985 Desideretur, a cura di Achille Bonito Oliva, Palazzo della Ragione, Bergamo.
“Milano, Teatro alla Scala, 1977. La direzione del Macbeth di Giuseppe Verdi è affidata a Claudio Abbado, mentre la messa in scena a Giorgio Strehler. Il frammento selezionato da Gian Domenico Sozzi si apre con una figura sola al centro del proscenio; tutto tace e si concentra sul volto di lei, la diva. Il filmato a bassa definizione della cineteca Rai rende particolarmente intensa quella che sta per divenire una delle più straordinarie performance nella carriera della soprano afro-americana Shirley Verrett. Il tragico personaggio shakespeariano è giunto ad una risoluzione definitiva: pur di far avverare la profezia che riguarda l’ascesa al potere del marito, è disposta ad invocare tutte le potenze infernali perché fortifichino la sua incerta determinazione. L’interpretazione è resa con un’impronta drammatica mai disgiunta da una femminilità estenuata, nervosa e sensibile. Una Lady Macbeth che seduce e atterrisce allo stesso tempo. Il Male, in questa coincidenza di opposti, non è più il principio contrapposto all’ordine naturale, ma diviene la necessità di superare un confine, di varcare una soglia. Al termine dell’aria un boato incontenibile scuote il teatro, un trionfo che lascia impietriti sia l’interprete sia l’orchestra. Anche il regista sembra incerto se concentrarsi sul palcoscenico o documentare l’entusiasmo della platea. Più forte di tutto è però il primo piano che ritrae il volto di Shirley Verrett. L’identificazione fra il personaggio e l’interprete si assottiglia a tal punto che questa soglia non ha più limiti definiti. Accogliere l’ovazione del pubblico, concedersi ad esso, o rimanere fedele al personaggio e alle esigenze narrative dello spettacolo? Questa dicotomia rende proteico il volto della cantante; si assiste ad una battaglia estrema fra pulsioni contrastanti e fortissime, fra la rigidità del corpo, come pietrificato, e l’incontrollabile vivacità degli occhi. Questo vertiginoso crescere di tensioni si sublima in una lacrima, che solo la sensibilità di un primissimo piano riesce a cogliere. È qui che Gian Domenico Sozzi sceglie di concludere il suo frammento. Questo lavoro nasce da un incontro fortuito e la sua forma è determinata da differenti fattori esterni che ne hanno seguito la genesi. Il dono e l’inciampo, quindi, la volontà di condividere qualcosa di prezioso ed inatteso che il caso può riservare, stanno alla base della prassi dell’artista.”
Gyonata Bonvicini
In mostra sarà esposta anche l’edizione Red Carpet nata dall’installazione realizzata presso la Galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea di Palermo nell’ottobre del 2009.
Gian Domenico Sozzi nato a Cremona nel 1960, vive e lavora tra Milano e Noto. mostre personali: 2009 WHISPERS galleria francesco pantaleone arte Contemporanea; 2008 BRAVA, a cura di Rita Selvaggio, Furini Arte Contemporanea, Arezzo; 2007 BRAVA, Canal at Peer, Londra; Galleria Isabella Bortolozzi, Berlino; Musée Fesch, Aiaccio; Galleria Civica Montevergini, Siracusa; 2006 BRAVA, Galleria Zero, Milano; 2002 prendo tempo, Studio De Carlo, Milano; 2000 Anatra muta, Studio Stefania Miscetti, Roma 1997; A&M Bookstore, Milano; Galleria Montenay-Giroux, Parigi; 1996 cielospettacolo, Studio Stefania Miscetti, Roma; 1993 Studio Casoli, Milano; 1992 Tète-à-Tète, Studio Stefania Miscetti, Roma; 1989 Galleria Thomas, Monaco; 1987 Galleria G7, Bologna; 1985 Galleria Schema, Firenze. mostre collettive: 2008 L’Angelo sigillato, a cura di Rita Selvaggio, Museo di Icone Russe “F.Bigazzi”, Peccioli (PI); Falling from an apple tree by mistake, a cura di Rita Selvaggio, Wilde Gallery, Berlino; Ad’A, a cura di Roberto Daolio, Rocca Sforzesca, Imola Chroma, a cura di Marco Tagliafierro, Sala dell’Arengo, Palazzo del Broletto, Novara; Left Overs, a cura di Luca Cerizza - Jennifer Chert, Micamoca Berlin, Berlino; 2006 The Three Cities, a cura di Gyonata Bonvicini, Anna-Catharina Gebbers e Paolo Zani, ex Fabbrica Presbitero, Milano; 2005 (In)visibile (in)corporeo, a cura di Pierluigi Tazzi, MAN, Nuoro; 2004 Per amore, a cura di Salvatore Lacagnina, Galleria Civica Montevergini, Siracusa; 2003 Sulla strada, a cura di Gino Gianuizzi, Castel San Pietro, Bologna; 1998 Disidentico, a cura di Achille Bonito Oliva, Palazzo Abatellis, Palermo; Subway, a cura di Roberto Pinto, Metropolitana Stazione Duomo, Milano; 1997 Decomposizione, a cura di Achille Bonito Oliva, S.Michele a Ripa, Roma; 1994 Dislocazioni dell’arte, a cura di Achille Bonito Oliva, Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Termoli (CB); 1991 Terra Terra, a cura di Francesca Alfano Miglietti, Bottega dei Vasai, Milano; 1990 Italia ‘90: Ipotesi Arte Giovane, Fabbrica del Vapore, Milano; Musica da camera, a cura di Bruno Bandini e Martina Corgnati, Loggetta Lombardesca, Ravenna; 1989 Per un museo, a cura di Bruno Bandini, Loggetta Lombardesca, Ravenna; 1988 Duetti d’artista, a cura di Achille Bonito Oliva, Studio Ghiglione, Genova; Bartolini, Desjardin, Sozzi, Galleria Montenay, Parigi; Under 35, Arte Fiera 88, Bologna; 1987Alta tensione, a cura di Francesca Alfano Miglietti, Palazzo delle mostre, Alba; Europa-America, a cura di Achille Bonito Oliva, ex Birreria Peroni, Roma; Equinozio d’autunno, a cura di Francesca Alfano Miglietti, Castello di Rivara, Rivara (To); Il Passo dell’acrobata, a cura di Silvana Sinisi, Auditorium S.Giovanni di Dio, Salerno; 1986 XI Quadriennale Nazionale d’Arte, Palazzo dei Congressi, Roma; Mandelzoom, a cura di Antonio D’Avossa, Biblioteca Comunale, Marta (Vt); Italiana 1950-1986, a cura di Achille Bonito Oliva, Madrid, Barcellona, Santiago de Compostela e Valencia, Spagna; 1985 Desideretur, a cura di Achille Bonito Oliva, Palazzo della Ragione, Bergamo.
17
dicembre 2009
She Devil – Gian Domenico Sozzi – Brava
Dal 17 dicembre 2009 al 16 gennaio 2010
arte contemporanea
Location
STUDIO STEFANIA MISCETTI
Roma, Via Delle Mantellate, 14, (Roma)
Roma, Via Delle Mantellate, 14, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore: 16.00 – 20.00
Vernissage
17 Dicembre 2009, dalle ore 19.00 alle 22.00
Autore