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SHEER PULSES
Marco Vignati
“Sheer pulses”
Galleria Lampo, Milano
Testo a cura di Domenico de Chirico
Galleria LAMPO, Milano è lieta di annunciare la mostra personale di Marco Vignati dal titolo Sheer pulses, a cura di Domenico de Chirico.
Opening: martedì 29 ottobre 2024 dalle 18
29 ottobre – 17 novembre 2024
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Marco Vignati
“Sheer pulses”
Galleria Lampo, Milano
Testo a cura di Domenico de Chirico
Galleria LAMPO, Milano è lieta di annunciare la mostra personale di Marco
Vignati dal titolo Sheer pulses, a cura di Domenico de Chirico.
Giocando con lo spazio e con il tempo, in una dimensione liminale pregna di
estraneità, incertezza e trasformazione che oscilla perpetuamente tra Eros e
Thanatos, metamorfosi e sospensione, Marco Vignati, esplorando la vastità
del mondo tangibile - sensibile e imperfetto - crea un'atmosfera unica,
dolorosissima eppur eterea, sapientemente sospesa e fuori dal reale. Così
come per Jean Cocteau nel suo film del 1930 Il sangue di un poeta (Le sang
d'un poète), la mostra in questione intitolata Sheer pulses, pur seguendo una
narrazione alquanto lineare, si compone di una serie di scene visceralmente
oniriche, flebili ed enigmatiche che ci costringono a confrontarci con concetti
fondamentali come quello della fugacità e della stasi, dell'essere al mondo,
del sostare e della metamorfosi. Si tratta di parvenze di esistenza
simboleggiate da linee essenziali che, mettendo in risalto l’eleganza e il
vigore delle forme, custodiscono accuratamente pulsazioni sospese, voraci e
surreali che sfidano intenzionalmente le logiche gravitazionali. Attraverso
questo tipo di immaginario, Vignati sembra voler rimarcare il processo
doloroso che conduce alla creazione, una ferita profonda, lontana dal suo
processo di cicatrizzazione, da cui scorre incessantemente un sangue lento e
dolce, vivido e metallico. Così, intento a voler rappresentare le dimensioni più
profonde dell'esperienza umana, Marco Vignati ha sviluppato un linguaggio
visivo distintivo che si manifesta a suon di stilizzazioni raffinatamente
elegiache e di un veemente senso corpulento di mistero e magia. Ciò che ne
consegue è una costellazione armonica di emulsioni distaccate dal supporto
cartaceo, sottili e fragili strati su cui egli deposita il pigmento della stampa,
lacerate come carne. Inconsistenti veicoli di un proemio visivo in cui la loro
stessa trasparenza ne fa intuire la qualificante precarietà. Queste pelli sono
un ricordo, una memoria, sono pulsazioni appese a dei fili inavvertibili.
Allegoricamente parlando, non sono solo le pelli di un essere umano, sono
l'involucro della vita, la placenta del mondo. Sono un'intima riflessione visiva,
lo specchio polisemico di una realtà, uno specchio che, per dirla con
Cocteau, non è altro che un passaggio allegorico verso una dimensione altra
che si erge a portale, una via alternativa di riflessione e un simbolo di
esplorazione non già dell’inconscio ma della più cruda realtà resa come un
rituale scultoreo, tra riflesso e distorsione, illusione e artificio. Materie
organiche diafane, calco di un’orma, velo adagiato, traccia di qualcosa che
ormai si è compiuto. Sono la sensazione di ciò che non potrà mai più tornare,
sono luce fioca, il calore di un fuoco estinto. Sheer pulses è la transizione tra
l’essere, l’essere stato e ciò che sarà, un viaggio sensibile rappresentato con
un’estetica fortemente simbolica che gli permette di combinare insieme senso
di movimento e paralisi con la precarietà e l'intensità delle forme. Qui, la
delicata riflessione sul tempo si fa ardua e tangibile, un pendolo di carne, un
eterno divenire che lascia fulgide tracce di alterazioni, storie di stati indelebili,
sussurri callimachei.
“Sheer pulses”
Galleria Lampo, Milano
Testo a cura di Domenico de Chirico
Galleria LAMPO, Milano è lieta di annunciare la mostra personale di Marco
Vignati dal titolo Sheer pulses, a cura di Domenico de Chirico.
Giocando con lo spazio e con il tempo, in una dimensione liminale pregna di
estraneità, incertezza e trasformazione che oscilla perpetuamente tra Eros e
Thanatos, metamorfosi e sospensione, Marco Vignati, esplorando la vastità
del mondo tangibile - sensibile e imperfetto - crea un'atmosfera unica,
dolorosissima eppur eterea, sapientemente sospesa e fuori dal reale. Così
come per Jean Cocteau nel suo film del 1930 Il sangue di un poeta (Le sang
d'un poète), la mostra in questione intitolata Sheer pulses, pur seguendo una
narrazione alquanto lineare, si compone di una serie di scene visceralmente
oniriche, flebili ed enigmatiche che ci costringono a confrontarci con concetti
fondamentali come quello della fugacità e della stasi, dell'essere al mondo,
del sostare e della metamorfosi. Si tratta di parvenze di esistenza
simboleggiate da linee essenziali che, mettendo in risalto l’eleganza e il
vigore delle forme, custodiscono accuratamente pulsazioni sospese, voraci e
surreali che sfidano intenzionalmente le logiche gravitazionali. Attraverso
questo tipo di immaginario, Vignati sembra voler rimarcare il processo
doloroso che conduce alla creazione, una ferita profonda, lontana dal suo
processo di cicatrizzazione, da cui scorre incessantemente un sangue lento e
dolce, vivido e metallico. Così, intento a voler rappresentare le dimensioni più
profonde dell'esperienza umana, Marco Vignati ha sviluppato un linguaggio
visivo distintivo che si manifesta a suon di stilizzazioni raffinatamente
elegiache e di un veemente senso corpulento di mistero e magia. Ciò che ne
consegue è una costellazione armonica di emulsioni distaccate dal supporto
cartaceo, sottili e fragili strati su cui egli deposita il pigmento della stampa,
lacerate come carne. Inconsistenti veicoli di un proemio visivo in cui la loro
stessa trasparenza ne fa intuire la qualificante precarietà. Queste pelli sono
un ricordo, una memoria, sono pulsazioni appese a dei fili inavvertibili.
Allegoricamente parlando, non sono solo le pelli di un essere umano, sono
l'involucro della vita, la placenta del mondo. Sono un'intima riflessione visiva,
lo specchio polisemico di una realtà, uno specchio che, per dirla con
Cocteau, non è altro che un passaggio allegorico verso una dimensione altra
che si erge a portale, una via alternativa di riflessione e un simbolo di
esplorazione non già dell’inconscio ma della più cruda realtà resa come un
rituale scultoreo, tra riflesso e distorsione, illusione e artificio. Materie
organiche diafane, calco di un’orma, velo adagiato, traccia di qualcosa che
ormai si è compiuto. Sono la sensazione di ciò che non potrà mai più tornare,
sono luce fioca, il calore di un fuoco estinto. Sheer pulses è la transizione tra
l’essere, l’essere stato e ciò che sarà, un viaggio sensibile rappresentato con
un’estetica fortemente simbolica che gli permette di combinare insieme senso
di movimento e paralisi con la precarietà e l'intensità delle forme. Qui, la
delicata riflessione sul tempo si fa ardua e tangibile, un pendolo di carne, un
eterno divenire che lascia fulgide tracce di alterazioni, storie di stati indelebili,
sussurri callimachei.
29
ottobre 2024
SHEER PULSES
Dal 29 ottobre al 17 novembre 2024
arte contemporanea
Location
Galleria Lampo
Milano, Via Valtellina, 5, (MI)
Milano, Via Valtellina, 5, (MI)
Orario di apertura
si riceve su appuntamento
Vernissage
29 Ottobre 2024, dalle 18
Sito web
Autore
Autore testo critico
Ingresso libero su prenotazione info@marcovignati.com