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Shine Landscape Award 2020
Mostra collettiva
Comunicato stampa
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Rivolgiamoci alla luminescenza e alla spiritualità degli artisti, che essi siano scultori o fotografi, pittori o videoartisti, di secoli fa o contemporanei. Shine vuole esserne l'adunanza.
Le opere viste come mezzo intermediario tra l'immortalità dell'atto del creare e i suoi interlocutori. Artisti visti come tanti Caronte, che passano da un mondo ad un altro. Trasportatori di nuove concettualità, tendenze, mode, linguaggi; nuove idee e stili di vita.
Stiamo cercando un modo per sopravvivere, abbiamo perso la purezza e quella che resiste, persiste nelle viscere dei nostri ricordi. I paesaggi, le albe e i tramonti non sono altro che sfumature. Tocchi raffinati di anime baciate dall'amore verso il creato, verso ogni cosa si trovi lì, all'interno. La luce materica si fonde con quella spirituale. La percezione d’immensità traversata in un’opera, è il dono di un vero artista. Essere artista per molti può durare un’eternità, fino alla morte, per altri solo un piccolo istante che echeggia all'infinito e quest'ultimo eco non per forza deve essere ascoltato, visto e/o vissuto da tutti. Basta un singolo cuore. In cui farne breccia.
Concept a cura della Dott.ssa in Arti Visive e Curatrice d’Arte Vanessa Viti
La vita è una grande avventura verso la luce (Paul Claudel)
Secondo il pensiero filosofico di Schelling l'arte è lo strumento più adatto a cogliere l'Assoluto, diventa quell’attività in cui è possibile rintracciare l’unità di spirito e natura, il produrre conscio e quello inconscio. L’arte rappresenta la sintesi di un momento spontaneo e inconscio (l’ispirazione) e di un momento conscio e meditato (l’esecuzione cosciente); di fatto è un produrre spirituale in modo naturale o un produrre naturale in modo spirituale. Il lavoro dell'artista è un continuo tendere all'infinito, e al bagliore del sublime, è espressione di spiritualità interiore, è la volontà di creare qualcosa di immortale. Luce e tenebra, termini opposti, ma fortemente vicini, l'una esiste soltanto perché esiste l'altra. La luce da sempre simbolo del divino, del buono, di positività, la tenebra appartiene al mondo degli inferi, del male, del negativo; l'artista che si rivolge a questi due mondi differenti inizia una ricerca mistica, un percorso spirituale. I maestri bizantini usano fondi dorati e luminosi, pura rappresentazione di un mondo ultraterreno e divino; una figura scura su un mare di nebbia luminoso (Viandante sul mare di nebbia) ha a che fare con il sublime che si manifesta nella natura e che permette al viandante di entrare in contatto con Dio. Nelle opere di paesaggio di Turner, l'artista coglie in modo ineccepibile la potenza della luce, indaga il sublime attraverso la dirompente energia di quest'ultima, le immagini si dilatano nel colore e nella luce che richiamano una dimensione trascendentale. In tempi più moderni l'artista Rothko crea l'opera "Giallo e oro" con la quale trasmette la sua spiritualità ed il suo stile orientato alla trascendenza. Quando nel 1918 Malevic realizza il "Quadrato bianco su fondo bianco" raggiunge la totale astrazione, avvicinandosi ad un'estrema spiritualità. Non solo loro, ma un numero interminabile di artisti hanno realizzato opere dalle quali emerge quella luminosità che appartiene alla sfera mistica e spirituale. Se da un lato vi è l'esaltazione della luce come mezzo di ricerca spirituale, dall'altra parte c'è il buio, che indaga la spiritualità e l'inconscio dell'uomo. Fussli inserisce nella sua attività artistica il mondo notturno, del sogno, dell'oscurità e dell'inquietudine, anticipando le tematiche che verranno trattate dagli espressionisti e surrealisti. Proprio nel contesto del Surrealismo, in particolare quello cinematografico, si ricorda il cortometraggio "Un cane andaluso": il taglio dell'occhio diventa gesto simbolico del saper vedere oltre, di voler conoscere, di lanciarsi verso qualcosa che non vediamo con razionalità ma che esiste. Nell'ambito musicale, ad esempio, gli esponenti del rock psichedelico portarono la loro arte ad un livello particolarmente profondo, ispirandosi talvolta a tradizioni sciamaniche dei nativi americani, donando alla loro musica un'importanza spirituale e metafisica. Importante esempio è il gruppo The Doors, fondatori della psichedelia ma soprattutto fautori di una musica sublime, che attraverso una malinconica sensualità e un'anima rock, danno vita a brani unici ed irripetibili. In seguito i Pink Floyd con il loro storico album "The Dark Side of The Moon", rivolsero lo sguardo verso tematiche più buie. Il titolo stesso rimanda all'oscurità, all'inconscio, si concentra sulla vita dell'uomo a livello psicologico, filosofico ed antropologico, focalizzandosi sugli aspetti negativi. Il gruppo parla di questi temi in maniera universale ed oggettiva, quindi un lato buio è nella vita di ogni comune mortale, tutti siamo soggetti a momenti negativi, ma anche a quelli positivi ed allora si parlerà di luminosità.
In sintesi, l’elevazione del proprio io, della propria arte, ad una condizione più alta, che protende verso l'immortalità, che accarezza il divino e che fa luce sul cammino è ciò che un vero artista ricerca per tutta la vita.
Le opere viste come mezzo intermediario tra l'immortalità dell'atto del creare e i suoi interlocutori. Artisti visti come tanti Caronte, che passano da un mondo ad un altro. Trasportatori di nuove concettualità, tendenze, mode, linguaggi; nuove idee e stili di vita.
Stiamo cercando un modo per sopravvivere, abbiamo perso la purezza e quella che resiste, persiste nelle viscere dei nostri ricordi. I paesaggi, le albe e i tramonti non sono altro che sfumature. Tocchi raffinati di anime baciate dall'amore verso il creato, verso ogni cosa si trovi lì, all'interno. La luce materica si fonde con quella spirituale. La percezione d’immensità traversata in un’opera, è il dono di un vero artista. Essere artista per molti può durare un’eternità, fino alla morte, per altri solo un piccolo istante che echeggia all'infinito e quest'ultimo eco non per forza deve essere ascoltato, visto e/o vissuto da tutti. Basta un singolo cuore. In cui farne breccia.
Concept a cura della Dott.ssa in Arti Visive e Curatrice d’Arte Vanessa Viti
La vita è una grande avventura verso la luce (Paul Claudel)
Secondo il pensiero filosofico di Schelling l'arte è lo strumento più adatto a cogliere l'Assoluto, diventa quell’attività in cui è possibile rintracciare l’unità di spirito e natura, il produrre conscio e quello inconscio. L’arte rappresenta la sintesi di un momento spontaneo e inconscio (l’ispirazione) e di un momento conscio e meditato (l’esecuzione cosciente); di fatto è un produrre spirituale in modo naturale o un produrre naturale in modo spirituale. Il lavoro dell'artista è un continuo tendere all'infinito, e al bagliore del sublime, è espressione di spiritualità interiore, è la volontà di creare qualcosa di immortale. Luce e tenebra, termini opposti, ma fortemente vicini, l'una esiste soltanto perché esiste l'altra. La luce da sempre simbolo del divino, del buono, di positività, la tenebra appartiene al mondo degli inferi, del male, del negativo; l'artista che si rivolge a questi due mondi differenti inizia una ricerca mistica, un percorso spirituale. I maestri bizantini usano fondi dorati e luminosi, pura rappresentazione di un mondo ultraterreno e divino; una figura scura su un mare di nebbia luminoso (Viandante sul mare di nebbia) ha a che fare con il sublime che si manifesta nella natura e che permette al viandante di entrare in contatto con Dio. Nelle opere di paesaggio di Turner, l'artista coglie in modo ineccepibile la potenza della luce, indaga il sublime attraverso la dirompente energia di quest'ultima, le immagini si dilatano nel colore e nella luce che richiamano una dimensione trascendentale. In tempi più moderni l'artista Rothko crea l'opera "Giallo e oro" con la quale trasmette la sua spiritualità ed il suo stile orientato alla trascendenza. Quando nel 1918 Malevic realizza il "Quadrato bianco su fondo bianco" raggiunge la totale astrazione, avvicinandosi ad un'estrema spiritualità. Non solo loro, ma un numero interminabile di artisti hanno realizzato opere dalle quali emerge quella luminosità che appartiene alla sfera mistica e spirituale. Se da un lato vi è l'esaltazione della luce come mezzo di ricerca spirituale, dall'altra parte c'è il buio, che indaga la spiritualità e l'inconscio dell'uomo. Fussli inserisce nella sua attività artistica il mondo notturno, del sogno, dell'oscurità e dell'inquietudine, anticipando le tematiche che verranno trattate dagli espressionisti e surrealisti. Proprio nel contesto del Surrealismo, in particolare quello cinematografico, si ricorda il cortometraggio "Un cane andaluso": il taglio dell'occhio diventa gesto simbolico del saper vedere oltre, di voler conoscere, di lanciarsi verso qualcosa che non vediamo con razionalità ma che esiste. Nell'ambito musicale, ad esempio, gli esponenti del rock psichedelico portarono la loro arte ad un livello particolarmente profondo, ispirandosi talvolta a tradizioni sciamaniche dei nativi americani, donando alla loro musica un'importanza spirituale e metafisica. Importante esempio è il gruppo The Doors, fondatori della psichedelia ma soprattutto fautori di una musica sublime, che attraverso una malinconica sensualità e un'anima rock, danno vita a brani unici ed irripetibili. In seguito i Pink Floyd con il loro storico album "The Dark Side of The Moon", rivolsero lo sguardo verso tematiche più buie. Il titolo stesso rimanda all'oscurità, all'inconscio, si concentra sulla vita dell'uomo a livello psicologico, filosofico ed antropologico, focalizzandosi sugli aspetti negativi. Il gruppo parla di questi temi in maniera universale ed oggettiva, quindi un lato buio è nella vita di ogni comune mortale, tutti siamo soggetti a momenti negativi, ma anche a quelli positivi ed allora si parlerà di luminosità.
In sintesi, l’elevazione del proprio io, della propria arte, ad una condizione più alta, che protende verso l'immortalità, che accarezza il divino e che fa luce sul cammino è ciò che un vero artista ricerca per tutta la vita.
28
febbraio 2020
Shine Landscape Award 2020
Dal 28 febbraio al 20 marzo 2020
arte contemporanea
Location
M.A.D.S. MILANO
Milano, Corso San Gottardo, 18, (MI)
Milano, Corso San Gottardo, 18, (MI)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 11-14
Vernissage
28 Febbraio 2020, 16-18, su invito
Autore