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Signal
SpazioFico presenta “Signal”: terzo capitolo del progetto “Interconnessione” a cura del collettivo O’Dirk.
Comunicato stampa
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INTERCONNESSIONE
III Capitolo
SIGNAL
A cura di O’Dirk
Interconnessione è una relazione reciproca tra fatti, fenomeni, sistemi, un nesso che comporta interazioni, trasmissioni, codici. Posizione intermedia fra due oggetti, fra limiti di spazio o di tempo, comunanza e collegamento o reciprocità.
Ogni epoca ha comunicazione, rapporti, relazioni e codici propri, destinati al rinnovamento perpetuo. Data la complessità e ampiezza della tematica scelta si apre un’indagine su più livelli: il discorso si articola quindi in sei diversi capitoli, Compromesso, Digressione, Intermezzo, Signal, Sacro, Memoria. I capitoli proposti non sono esclusivi ed isolati ma, in un continuo gioco di rimandi e connessioni, comunicano fra loro. Interconnessione, infatti, è al tempo stesso modalità espositiva, ovvero relazione che intercorre tra le diverse opere esposte e dialogo che verrà a crearsi tra i vari capitoli, e tematica generale affrontata in ogni esposizione sotto le differenti sfaccettature del termine.
Signal si propone come una messa a fuoco sul linguaggio e sui codici, su regole non scritte e convenzioni delle dinamiche implicate nelle relazioni e negli scambi quotidiani. Il mondo digitale, lo spazio artificiale, è determinato da un linguaggio di programmazione, sistema organizzato, codificato e accessibile tramite i nostri schermi. Questi sistemi di segni organizzano l’informazione e determinano nuovi “giochi linguistici”, attraverso i quali riceviamo “imput”, indici che aprono nuove prospettive e alla creazione di altri luoghi.
Nell’era digitale l’immaterialità della comunicazione e dello stesso spazio artificiale determinano uno spaesamento, un’alienazione. L’evoluzione dei media ha cambiato l’ordine sociale ristrutturando il rapporto tra luogo fisico e luogo collettivo, l’assenza del luogo come riferimento di appartenenza porta a una crisi dell’idea stessa del corpo.
Le opere esposte vanno da una parte ad analizzare l’aspetto sociale di isolamento e la condizione dell’individuo in rapporto alla tecnologia, e dall’altra a creare luoghi alternativi, o meglio non-luoghi, nei quali riaffermare una visione contemplativa e intima che all’interno della contemporaneità sembra mediata o addirittura negata da questi nuovi mezzi.
INTERCONNECTION
Chapter III
SIGNAL
Curated by O’Dirk
Interconnection means a mutual connection between two or more subjects, a relationship which implies interaction, transmissions and codes.
In order to be able to better understand the complexity of this term, we decided to dedicate six chapters to analyze “Interconnection” under different aspects: Compromise, Digression, Interlude, Signal, Holy, Memory.
“Interconnection” is at the same time general theme of this year exhibition program, and our curatorial approach to them: indeed all the chapters are strictly connected.
Signal proposes a focus on languages and codes, on unwritten rules and conventions of the dynamics involved in daily relationships and exchanges.
The digital world, the artificial space, is determined by a programming language, organized, codified and accessible through our screens. These systems of signs organize informations and determine new "linguistic games", through which we receive "imput", indices that open new perspectives.
In the digital age, the immaterial nature of communication and of the artificial space itself lead to a disorientation, an alienation. The evolution of the media has changed the social order by restructuring the relationship between physical place and collective place, the absence of the place as a reference of belonging leads to a crisis of the very idea of the body.
On the one hand, the exhibited works analyze the social aspects of isolation and the condition of the individual in relation to technology, and on the other to create alternative places, or rather non-places, in which to reaffirm a contemplative and intimate vision that within the contemporary seems mediated or even denied by these new means.
III Capitolo
SIGNAL
A cura di O’Dirk
Interconnessione è una relazione reciproca tra fatti, fenomeni, sistemi, un nesso che comporta interazioni, trasmissioni, codici. Posizione intermedia fra due oggetti, fra limiti di spazio o di tempo, comunanza e collegamento o reciprocità.
Ogni epoca ha comunicazione, rapporti, relazioni e codici propri, destinati al rinnovamento perpetuo. Data la complessità e ampiezza della tematica scelta si apre un’indagine su più livelli: il discorso si articola quindi in sei diversi capitoli, Compromesso, Digressione, Intermezzo, Signal, Sacro, Memoria. I capitoli proposti non sono esclusivi ed isolati ma, in un continuo gioco di rimandi e connessioni, comunicano fra loro. Interconnessione, infatti, è al tempo stesso modalità espositiva, ovvero relazione che intercorre tra le diverse opere esposte e dialogo che verrà a crearsi tra i vari capitoli, e tematica generale affrontata in ogni esposizione sotto le differenti sfaccettature del termine.
Signal si propone come una messa a fuoco sul linguaggio e sui codici, su regole non scritte e convenzioni delle dinamiche implicate nelle relazioni e negli scambi quotidiani. Il mondo digitale, lo spazio artificiale, è determinato da un linguaggio di programmazione, sistema organizzato, codificato e accessibile tramite i nostri schermi. Questi sistemi di segni organizzano l’informazione e determinano nuovi “giochi linguistici”, attraverso i quali riceviamo “imput”, indici che aprono nuove prospettive e alla creazione di altri luoghi.
Nell’era digitale l’immaterialità della comunicazione e dello stesso spazio artificiale determinano uno spaesamento, un’alienazione. L’evoluzione dei media ha cambiato l’ordine sociale ristrutturando il rapporto tra luogo fisico e luogo collettivo, l’assenza del luogo come riferimento di appartenenza porta a una crisi dell’idea stessa del corpo.
Le opere esposte vanno da una parte ad analizzare l’aspetto sociale di isolamento e la condizione dell’individuo in rapporto alla tecnologia, e dall’altra a creare luoghi alternativi, o meglio non-luoghi, nei quali riaffermare una visione contemplativa e intima che all’interno della contemporaneità sembra mediata o addirittura negata da questi nuovi mezzi.
INTERCONNECTION
Chapter III
SIGNAL
Curated by O’Dirk
Interconnection means a mutual connection between two or more subjects, a relationship which implies interaction, transmissions and codes.
In order to be able to better understand the complexity of this term, we decided to dedicate six chapters to analyze “Interconnection” under different aspects: Compromise, Digression, Interlude, Signal, Holy, Memory.
“Interconnection” is at the same time general theme of this year exhibition program, and our curatorial approach to them: indeed all the chapters are strictly connected.
Signal proposes a focus on languages and codes, on unwritten rules and conventions of the dynamics involved in daily relationships and exchanges.
The digital world, the artificial space, is determined by a programming language, organized, codified and accessible through our screens. These systems of signs organize informations and determine new "linguistic games", through which we receive "imput", indices that open new perspectives.
In the digital age, the immaterial nature of communication and of the artificial space itself lead to a disorientation, an alienation. The evolution of the media has changed the social order by restructuring the relationship between physical place and collective place, the absence of the place as a reference of belonging leads to a crisis of the very idea of the body.
On the one hand, the exhibited works analyze the social aspects of isolation and the condition of the individual in relation to technology, and on the other to create alternative places, or rather non-places, in which to reaffirm a contemplative and intimate vision that within the contemporary seems mediated or even denied by these new means.
21
febbraio 2019
Signal
Dal 21 febbraio al 07 marzo 2019
arte contemporanea
Location
SPAZIOFICO
Milano, via Tellini , 17, (Milano)
Milano, via Tellini , 17, (Milano)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
21 Febbraio 2019, ore 18.30
Autore
Curatore