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Sigrid Nienstedt – Otherworld
I colori sono qualcosa di artificiale, non ci sono persone, il chiarore e il vuoto assomigliano ad una situazione reale, ma la luce rende tutto irreale: tutto simula qualcosa appartenente al nostro mondo, ma che del nostro mondo non è, è: “Otherworld”
Comunicato stampa
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I colori sono qualcosa di artificiale, non ci sono persone, il chiarore e il vuoto assomigliano ad una situazione reale, ma la luce rende tutto irreale: tutto simula qualcosa appartenente al nostro mondo, ma che del nostro mondo non è, è: "Oherworld".
Questo il concetto di fondo che titola questa mostra di pittura personale della Nienstedt, PER LA PRIMA VOLTA A BOLOGNA e qui presentata dal Dottor Carlo Bonini e da Angela Memola.
Nata a Krebeck nel 1962,dopo aver vissuto in diverse località della Germania, ed essersi stabilita poi per molti anni a Colonia, nel 2006 si è trasferita ad Amburgo. Ha studiato all’Alta Scuola di Belle Arti di Braunschweig con il professore di Pittura e Incisione Ben Willikens, che diventerà poi rettore dell’Accademia di Monaco. Nel 1990 e nel 2000 soggiorna a Villa Romana di Firenze.
Recenti le mostre Unknown zone - area sconosciuta, con testo in catalogo di Edoardo Testori, allestita presso la galleria Spirale Arte di Verona, e Out Door alla Galleria Arte & Altro di Gattinara. Nel 2007 allestisce tre personali a Gottingen, ad Ahrenshoop e a Berlino.
Scrive Michael Stoeber
…”L’opera della Nienstedt possiede, come molte altre, un duplice codice. Offre allo spettatore una sintesi di rappresentazione astratta e figurativa del reale e, quindi, la possibilità di una di una duplice interpretazione, a seconda del punto e del modo in cui lo sguardo si soffermi sulla tela, dove si concentri l’attenzione. La composizione tradizionale non genera alcuna difficoltà di lettura; rispetta, al contrario, un principio di facile leggibilità. Le immagini rappresentate – il mare, una baia, una città – ricordano, almeno in apparenza, quelle immagini idilliache, romantiche e colorate dei dépliant di viaggi e delle cartoline postali, mirate a suscitare nello spettatore un senso di piacevole immedesimazione. Nienstedt, come lei stessa spiega, forza ulteriormente questo processo “sgomberando” l’immagine. Il che significa, per l’artista, semplificare, scremare, eliminare ogni eccesso decorativo, rinunciando ai dettagli e sottolineando invece la natura generica dell’oggetto rappresentato, di modo che lo spettatore non debba sforzare lo sguardo per decifrare le differenze specifiche dell’immagine. Ciò che non c’è, non può essere percepito. Esse est percipi. Nel semplificare la rappresentazione secondo la seducente strategia pubblicitaria, Nienstedt invita lo spettatore a un piacere immediato, a una facile e immediata appropriazione visiva dell’oggetto rappresentato, permettendogli, quindi, di entrare senza difficoltà nella scena.
Solo successivamente, a una lunga e attenta osservazione, lo sguardo inizia a rinvenire alcune discrepanze dovute alla presenza simultanea di elementi astratti e realistici, di prospettive incongruenti, di una sintesi tra primo piano e sfondo della composizione, di contrasti tra colori locali e fittizi, tra pennellate ben distese, monocrome, e un colore steso con un gesto breve, quasi pointilliste. Ma questo gioco di contrasti e di codici diversi non è, in sé e per sé, lo scopo principale dell’artista. È pur vero infatti che Nienstedt, operando una sintesi di diversi elementi, vuole rendere le sue immagini riconoscibili come opere d’arte, secondo un principio fondamentale della modernità: basti pensare al famoso capolavoro di René Magritte, Ceci n’est pas une pipe, che intendeva affermare lo status referenziale dell’opera d’arte..
L’opera nasce nella mente. Sigrid Nienstedt la vede davanti a sé, la immagina già con chiarezza nel suo insieme di linee, se pur non ancora nei dettagli. Non utilizza schizzi o disegni preparatori. Lavora, quindi, sempre e soltanto a un’unica tela, mai a più opere nello stesso tempo. Velocità e spontaneità caratterizzano il suo lavoro sotto forma di una pennellata libera, ritmata, gestuale, e di movimenti fluidi, scorrevoli, che stendono rapidamente, senza quasi lasciarlo asciugare, un colore a olio simile ad acquerello”….
Questo il concetto di fondo che titola questa mostra di pittura personale della Nienstedt, PER LA PRIMA VOLTA A BOLOGNA e qui presentata dal Dottor Carlo Bonini e da Angela Memola.
Nata a Krebeck nel 1962,dopo aver vissuto in diverse località della Germania, ed essersi stabilita poi per molti anni a Colonia, nel 2006 si è trasferita ad Amburgo. Ha studiato all’Alta Scuola di Belle Arti di Braunschweig con il professore di Pittura e Incisione Ben Willikens, che diventerà poi rettore dell’Accademia di Monaco. Nel 1990 e nel 2000 soggiorna a Villa Romana di Firenze.
Recenti le mostre Unknown zone - area sconosciuta, con testo in catalogo di Edoardo Testori, allestita presso la galleria Spirale Arte di Verona, e Out Door alla Galleria Arte & Altro di Gattinara. Nel 2007 allestisce tre personali a Gottingen, ad Ahrenshoop e a Berlino.
Scrive Michael Stoeber
…”L’opera della Nienstedt possiede, come molte altre, un duplice codice. Offre allo spettatore una sintesi di rappresentazione astratta e figurativa del reale e, quindi, la possibilità di una di una duplice interpretazione, a seconda del punto e del modo in cui lo sguardo si soffermi sulla tela, dove si concentri l’attenzione. La composizione tradizionale non genera alcuna difficoltà di lettura; rispetta, al contrario, un principio di facile leggibilità. Le immagini rappresentate – il mare, una baia, una città – ricordano, almeno in apparenza, quelle immagini idilliache, romantiche e colorate dei dépliant di viaggi e delle cartoline postali, mirate a suscitare nello spettatore un senso di piacevole immedesimazione. Nienstedt, come lei stessa spiega, forza ulteriormente questo processo “sgomberando” l’immagine. Il che significa, per l’artista, semplificare, scremare, eliminare ogni eccesso decorativo, rinunciando ai dettagli e sottolineando invece la natura generica dell’oggetto rappresentato, di modo che lo spettatore non debba sforzare lo sguardo per decifrare le differenze specifiche dell’immagine. Ciò che non c’è, non può essere percepito. Esse est percipi. Nel semplificare la rappresentazione secondo la seducente strategia pubblicitaria, Nienstedt invita lo spettatore a un piacere immediato, a una facile e immediata appropriazione visiva dell’oggetto rappresentato, permettendogli, quindi, di entrare senza difficoltà nella scena.
Solo successivamente, a una lunga e attenta osservazione, lo sguardo inizia a rinvenire alcune discrepanze dovute alla presenza simultanea di elementi astratti e realistici, di prospettive incongruenti, di una sintesi tra primo piano e sfondo della composizione, di contrasti tra colori locali e fittizi, tra pennellate ben distese, monocrome, e un colore steso con un gesto breve, quasi pointilliste. Ma questo gioco di contrasti e di codici diversi non è, in sé e per sé, lo scopo principale dell’artista. È pur vero infatti che Nienstedt, operando una sintesi di diversi elementi, vuole rendere le sue immagini riconoscibili come opere d’arte, secondo un principio fondamentale della modernità: basti pensare al famoso capolavoro di René Magritte, Ceci n’est pas une pipe, che intendeva affermare lo status referenziale dell’opera d’arte..
L’opera nasce nella mente. Sigrid Nienstedt la vede davanti a sé, la immagina già con chiarezza nel suo insieme di linee, se pur non ancora nei dettagli. Non utilizza schizzi o disegni preparatori. Lavora, quindi, sempre e soltanto a un’unica tela, mai a più opere nello stesso tempo. Velocità e spontaneità caratterizzano il suo lavoro sotto forma di una pennellata libera, ritmata, gestuale, e di movimenti fluidi, scorrevoli, che stendono rapidamente, senza quasi lasciarlo asciugare, un colore a olio simile ad acquerello”….
21
settembre 2007
Sigrid Nienstedt – Otherworld
Dal 21 settembre al 12 ottobre 2007
arte contemporanea
Location
ANGELA MEMOLA GRAFIQUE ART GALLERY
Bologna, Via Ferrarese, 57, (Bologna)
Bologna, Via Ferrarese, 57, (Bologna)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30
chiuso lunedì, giovedì pomeriggio e festivi
Vernissage
21 Settembre 2007, ore 17.30
Autore