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Silhouette
Da Bartolo Chichi – Art & Photo Gallery cresce la voglia di fare fotografia, vediamo, viviamo e andiamo a scorgere la collettiva Silhouette, troveremo le intense luci e le precise linee di contorni straordinari, ladri di pochi secondi alla vita, tingiamo scatti permanenti ed eterni.
Comunicato stampa
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Fotografare il sole mentre sorge, tramonta o si trova in alto è sempre stato un esperimento e un’analisi molto approfondita da parte di diversi artisti, molti dei quali sono riusciti in modo creativo e fantasioso a rendere oggetti, persone e paesaggi sotto un’ottica davvero geniale e fuori dal comune.
Il termine Silhouette deriva dal nome di Étienne de Silhouette - 1709-1767 - ministro della finanza francese, sotto Luigi XV che, secondo alcuni, ritagliava e modellava ritratti dalle ombre come passatempo; secondo altri il nome deriverebbe dall’impoverimento del popolo dovuto all’eccessiva imposizione fiscale, e sarebbe stato dato a diverse cose di basso costo, tra cui questo tipo di ritratto e questa tecnica, che rende i profili neri su fondo bianco o colorato (o viceversa), con sonante purezza e chiarezza.
Da Bartolo Chichi - Art & Photo Gallery proponiamo al pubblico fotografie che si uniscono tendenzialmente al potenziamento di caratteristiche speciali, esaltando i soggetti, ed evidenziando come i tasselli di un puzzle le tecniche e le alte luci, così facendo Manuela Di Miceli, Mohini Lentini, Giusy Liga, Debora Lo Verde, Chiara Maniaci, Claudia Rubino, Loredana Sesta, Paola Trapani e Alessandra Tripi sono riuscite a decifrare la realtà con ricchezza armoniosa di linee e con abbondanza magnificenza di contorni.
Nell’ambito delle arti visive una silhouette è un’immagine di un oggetto che ne rende esclusivamente e selettivamente i margini di confine e le linee di demarcazione, questa collettiva, di conseguenza, non cerca il dettaglio nascosto o il segreto particolare, ma i tratti morbidi e soffici, i segni sinuosi e flessuosi, contorni forti e solidi, bordi decisi ed energici, giri parabolici e descrittivi, dosando sapientemente alte luci e ombre nette.
Contorni ed alte luci sono “fusi” sapientemente dai nostri autori, alla scoperta dell’enfasi e alla conquista dell’evidenza e dell’allucinazione.
Guardando attentamente e richiedendo allo sguardo umano una dedica affettuosa e curiosa, percepiamo figure su sfondi candidi, luccicanti e scintillanti, così facendo ci ritroveremo catapultati dentro e oltre l’immagine, dove uomini, bambini, sculture, oggetti, monumenti, finestre, alberi, isole, barche diventano anonimi in nome della perfezione stilistica e formale.
Forme e sagome, sono quelle che più di tutte, ci appaiono enigmatiche e misteriose, e spesso la nostra mente sfugge alla reale espressione, significante e significato.
Non cerchiamo in queste immagini il potere della visione totale, ma soffermiamoci sulle potenziali luci che tagliano le figure e le cose con sapiente capacità e geniale competenza.
Lo spazio diviene buio, nero e notturno, oppure al contrario sfumato, colorato e abbagliante, questi sono gli ingredienti dosati con fantasia davanti l’obiettivo e le macchine. Niente segreti da svelare, ma la limpida certezza di un contorno che ci avvolge e ci costringe a seguire le chiare lettere di un alfabeto visivo e percettivo.
Inquadriamo visioni, scorci e prospettive per il desiderio di presentare un’altra volta la vitale attività fotografica, che non è mai appagata dalla facile ed elementare maschera che ci appare, non rivendichiamo il non-sense, ma come scrive Isabel Allende in “Ritratto di seppia”, proviamo che “La macchina fotografica è uno strumento semplice, anche il più stupido può usarla, la sfida consiste nel creare attraverso di essa quella combinazione tra verità e bellezza chiamata arte”.
La sfida è lanciata, al pubblico la volontà di accoglierla.
Maria Rita Chichi
www.mariaritachichi.com
Il termine Silhouette deriva dal nome di Étienne de Silhouette - 1709-1767 - ministro della finanza francese, sotto Luigi XV che, secondo alcuni, ritagliava e modellava ritratti dalle ombre come passatempo; secondo altri il nome deriverebbe dall’impoverimento del popolo dovuto all’eccessiva imposizione fiscale, e sarebbe stato dato a diverse cose di basso costo, tra cui questo tipo di ritratto e questa tecnica, che rende i profili neri su fondo bianco o colorato (o viceversa), con sonante purezza e chiarezza.
Da Bartolo Chichi - Art & Photo Gallery proponiamo al pubblico fotografie che si uniscono tendenzialmente al potenziamento di caratteristiche speciali, esaltando i soggetti, ed evidenziando come i tasselli di un puzzle le tecniche e le alte luci, così facendo Manuela Di Miceli, Mohini Lentini, Giusy Liga, Debora Lo Verde, Chiara Maniaci, Claudia Rubino, Loredana Sesta, Paola Trapani e Alessandra Tripi sono riuscite a decifrare la realtà con ricchezza armoniosa di linee e con abbondanza magnificenza di contorni.
Nell’ambito delle arti visive una silhouette è un’immagine di un oggetto che ne rende esclusivamente e selettivamente i margini di confine e le linee di demarcazione, questa collettiva, di conseguenza, non cerca il dettaglio nascosto o il segreto particolare, ma i tratti morbidi e soffici, i segni sinuosi e flessuosi, contorni forti e solidi, bordi decisi ed energici, giri parabolici e descrittivi, dosando sapientemente alte luci e ombre nette.
Contorni ed alte luci sono “fusi” sapientemente dai nostri autori, alla scoperta dell’enfasi e alla conquista dell’evidenza e dell’allucinazione.
Guardando attentamente e richiedendo allo sguardo umano una dedica affettuosa e curiosa, percepiamo figure su sfondi candidi, luccicanti e scintillanti, così facendo ci ritroveremo catapultati dentro e oltre l’immagine, dove uomini, bambini, sculture, oggetti, monumenti, finestre, alberi, isole, barche diventano anonimi in nome della perfezione stilistica e formale.
Forme e sagome, sono quelle che più di tutte, ci appaiono enigmatiche e misteriose, e spesso la nostra mente sfugge alla reale espressione, significante e significato.
Non cerchiamo in queste immagini il potere della visione totale, ma soffermiamoci sulle potenziali luci che tagliano le figure e le cose con sapiente capacità e geniale competenza.
Lo spazio diviene buio, nero e notturno, oppure al contrario sfumato, colorato e abbagliante, questi sono gli ingredienti dosati con fantasia davanti l’obiettivo e le macchine. Niente segreti da svelare, ma la limpida certezza di un contorno che ci avvolge e ci costringe a seguire le chiare lettere di un alfabeto visivo e percettivo.
Inquadriamo visioni, scorci e prospettive per il desiderio di presentare un’altra volta la vitale attività fotografica, che non è mai appagata dalla facile ed elementare maschera che ci appare, non rivendichiamo il non-sense, ma come scrive Isabel Allende in “Ritratto di seppia”, proviamo che “La macchina fotografica è uno strumento semplice, anche il più stupido può usarla, la sfida consiste nel creare attraverso di essa quella combinazione tra verità e bellezza chiamata arte”.
La sfida è lanciata, al pubblico la volontà di accoglierla.
Maria Rita Chichi
www.mariaritachichi.com
29
gennaio 2011
Silhouette
Dal 29 gennaio al 18 febbraio 2011
fotografia
Location
BARTOLO CHICHI ART & PHOTO GALLERY
Palermo, Via Vann'anto, 16, (Palermo)
Palermo, Via Vann'anto, 16, (Palermo)
Orario di apertura
La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9.45 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30 e il sabato dalle 9:45 alle 13.
Vernissage
29 Gennaio 2011, ore 18:30
Autore