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Silvana De Stefano – Movimenti
Simbolo di eventi che segnano il nostro tempo, l’installazione Movimenti vive attraverso un attento e minuzioso progetto, che utilizza una tecnologia specializzata ed alquanto sofisticata – tuttavia assolutamente invisibile allo spettatore – che coglie unicamente l’affascinante movimento, ritmico e lento, delle sfere metalliche.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Achille Bonito Oliva presenterà mercoledì 11 febbraio 2009, nella corte principale della sede romana di Finmeccanica in Piazza Monte Grappa, l’opera Movimenti (che sarà visitabile per il pubblico su prenotazione il 7, il 14 e il 21 marzo 2009) dell’artista Silvana De Stefano, architetto/scultore che, in tutte le sue realizzazioni, ma in particolare in questa sua installazione, ribadisce quanto le sue specificità artistico-professionali (di architetto e di scultore appunto), si contemperino in un’unica forza creativa, dai riflessi spesso spettacolari.
Simbolo di eventi che segnano il nostro tempo (come è avvenuto peraltro con la precedente installazione la Colonna Sospesa – all’interno del cortile della Sace), l’installazione Movimenti vive attraverso un attento e minuzioso progetto, che utilizza una tecnologia specializzata ed alquanto sofisticata - tuttavia assolutamente invisibile allo spettatore - che coglie unicamente l’affascinante movimento, ritmico e lento, delle sfere metalliche. Queste sembrano librarsi autonomamente nello spazio creato dalle quattro pareti vetrate che determinano lo spazio del cortile interno dell’edificio.
L’intervento naturale della luce del giorno o della profonda oscurità del cielo nella notte interagisce con la luminosità dell’acciaio in modo vario, lasciando traccia sullo stesso processo creativo e collaborando all’effetto immaginifico dell’installazione.
Nasce così nello spettatore una sorta di invito ad una profonda riflessione sul nostro tempo in cui la fluidità delle immagini opera un coinvolgimento spesso troppo rapido e frenetico, mentre qui offre come una sospensione, un
modo di tenere conto degli impulsi vitali, appropriandosi degli stessi proprio per l’equilibratissimo movimento che le anima.
L’osservatore è quindi condotto ad appropriarsi lentamente del lavoro della De Stefano, individuando autonomamente il proprio punto di vista, in una progressiva capacità di interpretazione del tutto soggettiva ed individuale.
L’evento, che porta la vicenda creativa della De Stefano attraverso il contributo culturale di Finmeccanica, è veramente da considerare come un’occasione importante in cui viene allestito nella sua complessità l’iter di un discorso concettuale, costruito con impegno prolifico e giunto alla piena maturazione attraverso diverse fasi creative compiute dall’Artista in Italia e all’estero.
In tal modo è riuscita a conferire alla installazione Movimenti proprio questo ruolo dialettico tra lo spazio del cortile, le pareti che lo sottendono e quel moto preciso, ritmico ed avvolgente, con cui le sfere contrassegnano quello spazio e lo immergono nell’atmosfera vibrante, proiettata verso il cielo.
La peculiarità dell’arte di Silvana De Stefano sembra essere quella di significare la sua corposa “scrittura” che, utilizzando le possibilità tecnologiche contemporanee, giunge ad una tale sua personale figurazione dello spazio basata sull’armonia, confermando con forza e nettezza il segno astratto dell’artista anche in quelle opere che si potrebbero definire “non figurative”.
Per l’occasione sarà pubblicato un catalogo a cura di Achille Bonito Oliva che conterrà testi di Umberto Vattani, Claudio Strinati, Luisa Chiumenti e Silvana De Stefano.
Silvana De Stefano si laurea in architettura e frequenta l’Accademia delle Arti i corsi di scultura di Fazzini e Greco e i corsi di pittura di Scialoja. Vince una borsa di studio del C.N.R. per l’Università di Berkeley e nel 1989 si stabilisce in California. Nel 1992 si trasferisce a New York, dove conosce Leo Castelli.
Nel 1994 su commissione della Finmeccanica nella corte del celebre palazzo di vetro costruito nel ‘63 su progetto di Giò Ponti, dove ha sede la Società, realizza la gigantesca installazione, che intitola “Movimenti” ed è assistita da Leo Castelli, il quale le rende visita a Roma e ne segue l’attività da New York.
Nel 1998, sempre su commissione, realizza una nuova installazione, questa volta nella corte di Palazzo Poli, sede della Sace. La nuova scultura, che le richiede due anni di lavoro, è l’ormai ben nota “Colonna Sospesa”.
Nel 2002 realizza il manifesto per la Commissione Nazionale dell’Unesco.
Nel 2004, curata da Claudio Strinati, espone i suoi lavori nella personale “Spazio-Luce” dove progetta anche l’allestimento.
Nel 2007 si impegna nella realizzazione di due progetti di riqualificazione residenziale nella città di Milano.
Nel 2008, su commissione, realizza l’intervento progettuale per l’Expo 2009 nella città di Varsavia.
Simbolo di eventi che segnano il nostro tempo (come è avvenuto peraltro con la precedente installazione la Colonna Sospesa – all’interno del cortile della Sace), l’installazione Movimenti vive attraverso un attento e minuzioso progetto, che utilizza una tecnologia specializzata ed alquanto sofisticata - tuttavia assolutamente invisibile allo spettatore - che coglie unicamente l’affascinante movimento, ritmico e lento, delle sfere metalliche. Queste sembrano librarsi autonomamente nello spazio creato dalle quattro pareti vetrate che determinano lo spazio del cortile interno dell’edificio.
L’intervento naturale della luce del giorno o della profonda oscurità del cielo nella notte interagisce con la luminosità dell’acciaio in modo vario, lasciando traccia sullo stesso processo creativo e collaborando all’effetto immaginifico dell’installazione.
Nasce così nello spettatore una sorta di invito ad una profonda riflessione sul nostro tempo in cui la fluidità delle immagini opera un coinvolgimento spesso troppo rapido e frenetico, mentre qui offre come una sospensione, un
modo di tenere conto degli impulsi vitali, appropriandosi degli stessi proprio per l’equilibratissimo movimento che le anima.
L’osservatore è quindi condotto ad appropriarsi lentamente del lavoro della De Stefano, individuando autonomamente il proprio punto di vista, in una progressiva capacità di interpretazione del tutto soggettiva ed individuale.
L’evento, che porta la vicenda creativa della De Stefano attraverso il contributo culturale di Finmeccanica, è veramente da considerare come un’occasione importante in cui viene allestito nella sua complessità l’iter di un discorso concettuale, costruito con impegno prolifico e giunto alla piena maturazione attraverso diverse fasi creative compiute dall’Artista in Italia e all’estero.
In tal modo è riuscita a conferire alla installazione Movimenti proprio questo ruolo dialettico tra lo spazio del cortile, le pareti che lo sottendono e quel moto preciso, ritmico ed avvolgente, con cui le sfere contrassegnano quello spazio e lo immergono nell’atmosfera vibrante, proiettata verso il cielo.
La peculiarità dell’arte di Silvana De Stefano sembra essere quella di significare la sua corposa “scrittura” che, utilizzando le possibilità tecnologiche contemporanee, giunge ad una tale sua personale figurazione dello spazio basata sull’armonia, confermando con forza e nettezza il segno astratto dell’artista anche in quelle opere che si potrebbero definire “non figurative”.
Per l’occasione sarà pubblicato un catalogo a cura di Achille Bonito Oliva che conterrà testi di Umberto Vattani, Claudio Strinati, Luisa Chiumenti e Silvana De Stefano.
Silvana De Stefano si laurea in architettura e frequenta l’Accademia delle Arti i corsi di scultura di Fazzini e Greco e i corsi di pittura di Scialoja. Vince una borsa di studio del C.N.R. per l’Università di Berkeley e nel 1989 si stabilisce in California. Nel 1992 si trasferisce a New York, dove conosce Leo Castelli.
Nel 1994 su commissione della Finmeccanica nella corte del celebre palazzo di vetro costruito nel ‘63 su progetto di Giò Ponti, dove ha sede la Società, realizza la gigantesca installazione, che intitola “Movimenti” ed è assistita da Leo Castelli, il quale le rende visita a Roma e ne segue l’attività da New York.
Nel 1998, sempre su commissione, realizza una nuova installazione, questa volta nella corte di Palazzo Poli, sede della Sace. La nuova scultura, che le richiede due anni di lavoro, è l’ormai ben nota “Colonna Sospesa”.
Nel 2002 realizza il manifesto per la Commissione Nazionale dell’Unesco.
Nel 2004, curata da Claudio Strinati, espone i suoi lavori nella personale “Spazio-Luce” dove progetta anche l’allestimento.
Nel 2007 si impegna nella realizzazione di due progetti di riqualificazione residenziale nella città di Milano.
Nel 2008, su commissione, realizza l’intervento progettuale per l’Expo 2009 nella città di Varsavia.
07
marzo 2009
Silvana De Stefano – Movimenti
07 marzo 2009
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
FINMECCANICA
Roma, Piazza Monte Grappa, 4, (Roma)
Roma, Piazza Monte Grappa, 4, (Roma)
Orario di apertura
sabato 7, 14 e 21 marzo ore 10 – 17 solo su appuntamento
Vernissage
7 Marzo 2009, ore 10 - 17 solo su appuntamento
Sito web
www.silvanadestefano.it
Autore
Curatore