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Silvana Garavello – Evocazione di Venezia
Venezia di Silvana Garavello passa come in un sogno. È il presente della memoria, è arte contemporanea pura, carica di tutte le contraddizioni, le complessità dell’oggi, le solitudini e le moltitudini cui apparteniamo.
Comunicato stampa
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Venezia di Silvana Garavello passa come in un sogno. Permane nell’immensità dello spazio aperto; affiora dal patto che l’artista sancisce con il reale, che implica il ritrarsi del soggetto per l’onirizzazione del mondo.
I ricordi sono evocati così, come affiorano nella sua mente, conservandone e rispettando la loro liquidità, quasi fosse il valore aggiunto che lei intende non solo conservare ma promuovere e valorizzare.
Qui sta la cifra stilistica dell’arte di Silvana Garavello, che sconfina nel concettuale, tralasciando volutamente le specificità del naturalismo e del realismo storico, cosi come la pura astrazione informale che hanno caratterizzato altri periodi del suo lavoro.
Tutto affiora ogni volta per la prima volta, prendendo forma da un procedere indistinto del tempo, in uno spazio veneziano interiore, evocato, per dirsi di più e in modo migliore.
Le opere rappresentano ritratti di relazioni con certi luoghi speciali, che tutti conosciamo, ma che rielaborati dalla mente e dalle emozioni dell’artista si esprimono attraverso segni e masse e colori inediti e inattesi. È sempre Venezia, si potrebbe dire, ma è una Venezia silente, misteriosa, fantasmatica, impossibile eppure reale.
Le presenze date per accenno, con rari e sapienti tocchi, non avanzano fino a noi, non siamo noi il loro punto di arrivo, la meta del loro apparente movimento.
Esse pulsano, ondeggiano, vibrano sensibili all’umore e alla brezza.
Come le ombre, questi frammenti architettonici, questi elementi selettivi, hanno l’ultima parola. Restano o svaniscono secondo ritmi che non ci appartengono ma ci affascinano ora e per sempre.
È lo sfocamento, “l’annegamento” - per dirlo con le sue parole- ad interessarla nel profondo; ed è, contemporaneamente, il desiderio di salvaguardare una bellezza così intensa, un patrimonio tanto unico, a motivare il suo lavoro di ricerca.
È il presente della memoria, è arte contemporanea pura, carica di tutte le contraddizioni, le complessità dell’oggi, le solitudini e le moltitudini cui apparteniamo.
I ricordi sono evocati così, come affiorano nella sua mente, conservandone e rispettando la loro liquidità, quasi fosse il valore aggiunto che lei intende non solo conservare ma promuovere e valorizzare.
Qui sta la cifra stilistica dell’arte di Silvana Garavello, che sconfina nel concettuale, tralasciando volutamente le specificità del naturalismo e del realismo storico, cosi come la pura astrazione informale che hanno caratterizzato altri periodi del suo lavoro.
Tutto affiora ogni volta per la prima volta, prendendo forma da un procedere indistinto del tempo, in uno spazio veneziano interiore, evocato, per dirsi di più e in modo migliore.
Le opere rappresentano ritratti di relazioni con certi luoghi speciali, che tutti conosciamo, ma che rielaborati dalla mente e dalle emozioni dell’artista si esprimono attraverso segni e masse e colori inediti e inattesi. È sempre Venezia, si potrebbe dire, ma è una Venezia silente, misteriosa, fantasmatica, impossibile eppure reale.
Le presenze date per accenno, con rari e sapienti tocchi, non avanzano fino a noi, non siamo noi il loro punto di arrivo, la meta del loro apparente movimento.
Esse pulsano, ondeggiano, vibrano sensibili all’umore e alla brezza.
Come le ombre, questi frammenti architettonici, questi elementi selettivi, hanno l’ultima parola. Restano o svaniscono secondo ritmi che non ci appartengono ma ci affascinano ora e per sempre.
È lo sfocamento, “l’annegamento” - per dirlo con le sue parole- ad interessarla nel profondo; ed è, contemporaneamente, il desiderio di salvaguardare una bellezza così intensa, un patrimonio tanto unico, a motivare il suo lavoro di ricerca.
È il presente della memoria, è arte contemporanea pura, carica di tutte le contraddizioni, le complessità dell’oggi, le solitudini e le moltitudini cui apparteniamo.
19
febbraio 2020
Silvana Garavello – Evocazione di Venezia
Dal 19 al 29 febbraio 2020
arte contemporanea
Location
PALAZZO ZENOBIO – COLLEGIO ARMENO
Venezia, Dorsoduro, 2596, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 2596, (Venezia)
Orario di apertura
11-18
Vernissage
19 Febbraio 2020, h 17
Sito web
Autore
Curatore