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Silvano Rubino – Up-Down: Sacra Conversazione
Esposizione concepita come omaggio di Rubino all’opera di Piero della Francesca e in particolare alla Pala Montefeltro (1472). L’installazione Up-Down è ispirata al dettaglio rivisitato dell’uovo, dal carattere concettuale e minimalista, simbolo di spiritualità, purezza e rinascita.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Silvano Rubino
Up-Down: Sacra Conversazione
Fondazione Piero della Francesca
via Niccolo' Aggiunti 71 Sansepolcro
7 ottobre 2023- 7 gennaio 2024
Mostra in collaborazione con
Fondazione Cini- Istituto di Storia dell’Arte, Venezia
Associazione DiVetro Sansepolcro
Contemporis ETS - Contemporary Culture in Venice
Pentagram Stiftung
Apertura dal 7 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024, con i seguenti orari: giovedì e venerdì 10:00-13:00, sabato e domenica 10:00-13:00, 15:00 - 17:00. Durante gli weekend di Ognissanti, dell'8 Dicembre e in occasione delle festività natalizie gli orari potrebbero subire variazioni. Chiuso il 25 Dicembre 2023.
La mostra personale dell’artista Silvano Rubino. Up- Down: Sacra Conversazione nella Casa di Piero della Francesca, sede dell’omonima Fondazione, dal 7 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024, è curata da Cristina Tonini; organizzata dalla Fondazione Piero della Francesca con la collaborazione della Fondazione Cini- Istituto di Storia dell’Arte, dell’Associazione Contemporis ETS - Contemporary Culture in Venice, dell’Associazione DiVetro Sansepolcro e della Pentagram Stiftung.
L’esposizione è stata concepita come un omaggio di Rubino all’opera di Piero della Francesca e in particolare alla Pala Montefeltro o Pala di Brera (1472). La Sacra Conversazione è costruita sulla base di un canone geometrico-matematico, la prospettiva centrale. Il punto di fuga è coincidente nel perfetto ovale della Vergine. Sopra di lei l’uovo, simbolo del ciclo della vita, della rinascita e della perfezione. Le figure nella loro fissità, in assenza di emozioni palpabili, comunicano un senso di sospensione temporale che caratterizza tutta la composizione. L’installazione Up-Down di Rubino è ispirata al dettaglio rivisitato dell’uovo. L’artista nel 2015 ne aveva realizzato una prima versione per un evento collaterale della 56a Biennale d’Arte di Venezia, The dialogue of fire. Quella esposta in mostra, nella Casa di Piero della Francesca, è l’ultima versione dal carattere concettuale e minimalista. L’artista si è focalizzato sui temi della spiritualità, della purezza e della rinascita. Dal monocromo azzurro del pannello, che rinvia allo spirito celeste, una mensola aggettante dello stesso colore ospita gli oggetti componenti l’installazione. L’uovo rimanda all’origine della vita, l’ovale dorato alla luce divina, la coppa di vetro blu alla conchiglia di Piero, come contenente le forme della spiritualità e l’acqua in essa contenuta alla purezza.
Le opere del maestro rinascimentale evocano per Rubino ̶̶̶ scrive la curatrice della mostra Cristina Tonini ̶ un senso di sospensione e una presenza di spiritualità sussurrate nelle figure e sostenute nelle composizioni come nelle ambientazioni. A supporto, e integrazione, l’artificio della proporzione aurea è responsabile delle immagini, che nonostante governate dalla matematica, ci fanno viaggiare su un alto livello di poesia e innalzano il sentire come veicolo di percezioni che oltrepassano il visibile. Da qui è nato il desiderio di Rubino per un dialogo con il sommo artista rinascimentale, non per emularlo, né per confrontarsi, ma per ispirarsi al suo lascito e produrre delle opere che abbiano una dimensione spirituale laica.
In mostra sono esposti anche quattro progetti installativi. Due sono relativi all’installazione Up-Down. Gli altri due, provenienti dalla collezione della Fondazione Cini – Istituto Storia dell’Arte, sono: Mancante, ispirato all’assenza della tavola del Battesimo di Cristo di Piero e Segmento d’infinito.
A corredo dell’esposizione un catalogo edito con testi di Cristina Tonini, Demetrio Paparoni, Marzia Scalon e presentazione di Francesca Chieli, presidente della Fondazione Piero della Francesca.
Silvano Rubino è nato a Venezia nel 1952 e ha studiato pittura all'Accademia di Belle Arti. L’artista è conosciuto per aver sviluppato nel tempo la sua poetica alternando fotografia, video, pittura e installazioni, talvolta site-specific, realizzate con materiali diversi, tra cui marmo, acciaio, ferro, filo neon, vetro soffiato nelle fornaci di Murano e vetro industriale. Tra il 1990 e il 1996 ha vissuto in Brasile dove ha esposto in mostre personali e collettive. Nel 1992 è stato invitato per una personale al MAC (Museo Arte Contemporanea) di Curitiba (Brasile) e al Solar Grandejan de Montigny di Rio de Janeiro. Nel 1993 ha lavorato su una serie di installazioni, uno degli aspetti significativi del suo lavoro, concepite per la sua mostra personale Projeto Kafka al museo Solar do Barão di Curitiba. Nel 1994 inizia a interessarsi alla fotografia raccontando storie per immagini. Il ciclo Foto Nere è un corpo di foto di grande formato con sfondi molto neri e piatti, da cui emergono figure e oggetti. Nel 1998 partecipa con un’installazione alla mostra Se son rose fioriranno, Museo Civico di Spoleto nell’ambito del Festival dei Due Mondi, e nel 2000 una selezione delle sue opere fotografiche, intitolata Corpo a corpo, Diario di un delirio, sono esposte alla Galeria Gabriela Mistral del Ministero della Cultura di Santiago del Cile. Nel 2001 realizza le sue prime opere in vetro a Murano. Nel 2010 espone le sue opere nella mostra personale In equilibrio tra due punti sospesi alla Fondazione Bevilacqua la Masa, Venezia. Ha esposto a Glasstress, evento collaterale della 53a Biennale di Venezia, nel 2009; Glasstress New York al MAD Museum of Art and Design, New York (2012), in Fragile al Maillol Museum, Parigi (2013), in The dialogue of fire, evento collaterale della 56a Biennale di Venezia (2015), in European Glass Context, al Bornholms Kunstmuseum, Bornholm, Danimarca (2016); Still Life al MMKK, Museum Modern Kunst Klagenfurt (2017), Hansel e Gretel, Fondation Valmont, Venezia (2019); personale How long is forever (2021), Spuma, Space for the Arts, Venezia; Editi ed inediti Disegnare in vetro, Fondazione Cini, Istituto di Storia dell’Arte, Venezia, Alice in Doomedland (2021) e Peter Pan (2022), ambedue alla Fondation Valmont, Venezia. Sue opere sono conservate in collezioni pubbliche e private.
INFO
Fondazione Piero della Francesca onlus ( Sansepolcro – Arezzo)
via Niccolo' Aggiunti 71 Telefono: 0575 740411
email: info@fondazionepierodellafrancesca.it
https://www.facebook.com/profile.php?id=100086928189663
Fondazione Cini
www.cini.it
Associazione DiVetro
www.divetro.it
Contemporis Ets
www.contemporis.org
Silvano Rubino
www.silvanorubino.it
Up-Down: Sacra Conversazione
Fondazione Piero della Francesca
via Niccolo' Aggiunti 71 Sansepolcro
7 ottobre 2023- 7 gennaio 2024
Mostra in collaborazione con
Fondazione Cini- Istituto di Storia dell’Arte, Venezia
Associazione DiVetro Sansepolcro
Contemporis ETS - Contemporary Culture in Venice
Pentagram Stiftung
Apertura dal 7 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024, con i seguenti orari: giovedì e venerdì 10:00-13:00, sabato e domenica 10:00-13:00, 15:00 - 17:00. Durante gli weekend di Ognissanti, dell'8 Dicembre e in occasione delle festività natalizie gli orari potrebbero subire variazioni. Chiuso il 25 Dicembre 2023.
La mostra personale dell’artista Silvano Rubino. Up- Down: Sacra Conversazione nella Casa di Piero della Francesca, sede dell’omonima Fondazione, dal 7 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024, è curata da Cristina Tonini; organizzata dalla Fondazione Piero della Francesca con la collaborazione della Fondazione Cini- Istituto di Storia dell’Arte, dell’Associazione Contemporis ETS - Contemporary Culture in Venice, dell’Associazione DiVetro Sansepolcro e della Pentagram Stiftung.
L’esposizione è stata concepita come un omaggio di Rubino all’opera di Piero della Francesca e in particolare alla Pala Montefeltro o Pala di Brera (1472). La Sacra Conversazione è costruita sulla base di un canone geometrico-matematico, la prospettiva centrale. Il punto di fuga è coincidente nel perfetto ovale della Vergine. Sopra di lei l’uovo, simbolo del ciclo della vita, della rinascita e della perfezione. Le figure nella loro fissità, in assenza di emozioni palpabili, comunicano un senso di sospensione temporale che caratterizza tutta la composizione. L’installazione Up-Down di Rubino è ispirata al dettaglio rivisitato dell’uovo. L’artista nel 2015 ne aveva realizzato una prima versione per un evento collaterale della 56a Biennale d’Arte di Venezia, The dialogue of fire. Quella esposta in mostra, nella Casa di Piero della Francesca, è l’ultima versione dal carattere concettuale e minimalista. L’artista si è focalizzato sui temi della spiritualità, della purezza e della rinascita. Dal monocromo azzurro del pannello, che rinvia allo spirito celeste, una mensola aggettante dello stesso colore ospita gli oggetti componenti l’installazione. L’uovo rimanda all’origine della vita, l’ovale dorato alla luce divina, la coppa di vetro blu alla conchiglia di Piero, come contenente le forme della spiritualità e l’acqua in essa contenuta alla purezza.
Le opere del maestro rinascimentale evocano per Rubino ̶̶̶ scrive la curatrice della mostra Cristina Tonini ̶ un senso di sospensione e una presenza di spiritualità sussurrate nelle figure e sostenute nelle composizioni come nelle ambientazioni. A supporto, e integrazione, l’artificio della proporzione aurea è responsabile delle immagini, che nonostante governate dalla matematica, ci fanno viaggiare su un alto livello di poesia e innalzano il sentire come veicolo di percezioni che oltrepassano il visibile. Da qui è nato il desiderio di Rubino per un dialogo con il sommo artista rinascimentale, non per emularlo, né per confrontarsi, ma per ispirarsi al suo lascito e produrre delle opere che abbiano una dimensione spirituale laica.
In mostra sono esposti anche quattro progetti installativi. Due sono relativi all’installazione Up-Down. Gli altri due, provenienti dalla collezione della Fondazione Cini – Istituto Storia dell’Arte, sono: Mancante, ispirato all’assenza della tavola del Battesimo di Cristo di Piero e Segmento d’infinito.
A corredo dell’esposizione un catalogo edito con testi di Cristina Tonini, Demetrio Paparoni, Marzia Scalon e presentazione di Francesca Chieli, presidente della Fondazione Piero della Francesca.
Silvano Rubino è nato a Venezia nel 1952 e ha studiato pittura all'Accademia di Belle Arti. L’artista è conosciuto per aver sviluppato nel tempo la sua poetica alternando fotografia, video, pittura e installazioni, talvolta site-specific, realizzate con materiali diversi, tra cui marmo, acciaio, ferro, filo neon, vetro soffiato nelle fornaci di Murano e vetro industriale. Tra il 1990 e il 1996 ha vissuto in Brasile dove ha esposto in mostre personali e collettive. Nel 1992 è stato invitato per una personale al MAC (Museo Arte Contemporanea) di Curitiba (Brasile) e al Solar Grandejan de Montigny di Rio de Janeiro. Nel 1993 ha lavorato su una serie di installazioni, uno degli aspetti significativi del suo lavoro, concepite per la sua mostra personale Projeto Kafka al museo Solar do Barão di Curitiba. Nel 1994 inizia a interessarsi alla fotografia raccontando storie per immagini. Il ciclo Foto Nere è un corpo di foto di grande formato con sfondi molto neri e piatti, da cui emergono figure e oggetti. Nel 1998 partecipa con un’installazione alla mostra Se son rose fioriranno, Museo Civico di Spoleto nell’ambito del Festival dei Due Mondi, e nel 2000 una selezione delle sue opere fotografiche, intitolata Corpo a corpo, Diario di un delirio, sono esposte alla Galeria Gabriela Mistral del Ministero della Cultura di Santiago del Cile. Nel 2001 realizza le sue prime opere in vetro a Murano. Nel 2010 espone le sue opere nella mostra personale In equilibrio tra due punti sospesi alla Fondazione Bevilacqua la Masa, Venezia. Ha esposto a Glasstress, evento collaterale della 53a Biennale di Venezia, nel 2009; Glasstress New York al MAD Museum of Art and Design, New York (2012), in Fragile al Maillol Museum, Parigi (2013), in The dialogue of fire, evento collaterale della 56a Biennale di Venezia (2015), in European Glass Context, al Bornholms Kunstmuseum, Bornholm, Danimarca (2016); Still Life al MMKK, Museum Modern Kunst Klagenfurt (2017), Hansel e Gretel, Fondation Valmont, Venezia (2019); personale How long is forever (2021), Spuma, Space for the Arts, Venezia; Editi ed inediti Disegnare in vetro, Fondazione Cini, Istituto di Storia dell’Arte, Venezia, Alice in Doomedland (2021) e Peter Pan (2022), ambedue alla Fondation Valmont, Venezia. Sue opere sono conservate in collezioni pubbliche e private.
INFO
Fondazione Piero della Francesca onlus ( Sansepolcro – Arezzo)
via Niccolo' Aggiunti 71 Telefono: 0575 740411
email: info@fondazionepierodellafrancesca.it
https://www.facebook.com/profile.php?id=100086928189663
Fondazione Cini
www.cini.it
Associazione DiVetro
www.divetro.it
Contemporis Ets
www.contemporis.org
Silvano Rubino
www.silvanorubino.it
07
ottobre 2023
Silvano Rubino – Up-Down: Sacra Conversazione
Dal 07 ottobre 2023 al 07 gennaio 2024
arte contemporanea
Location
CASA DI PIERO DELLA FRANCESCA
Sansepolcro, Via Niccolò Aggiunti, 71, (Arezzo)
Sansepolcro, Via Niccolò Aggiunti, 71, (Arezzo)
Biglietti
Costo del biglietto compreso tra € 5 e € 12
Orario di apertura
Il giovedì e venerdì 10:00-13:00, sabato e domenica 10:00-13:00, 15:00 - 17:00. Durante i weekend di Ognissanti, dell'8 Dicembre e in occasione delle festività natalizie gli orari potrebbero subire variazioni. Chiuso il 25 Dicembre
2023.
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