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Silvano Spelta – Apparenze e Mutazioni a Milano
Aggressività e sottomissione, indifferenza e passionalità: maschere come seconda pelle per creature metropolitane. Nascondiamo l’essenza dietro le apparenze? Forse, al contrario, creiamo nuove esteriori essenze per celare un’interiore assenza.
Comunicato stampa
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Non c’è ambiente più selvaggio di quello metropolitano. Gli uomini di oggi, che si illudono di aver attraversato un percorso evolutivo oltre lo stadio puramente animale, si ritrovano a brulicare entro spazi ridotti, a creare celle chiuse entro le quali vivere e sopravvivere. Con il sacro timore altrui, proprio laddove si alimenta l’errata convinzione di coltivare reti sociali.
La verità è che l’individualità fa paura. Unici animali sulla terra privi di risorse naturali di autodifesa, siamo nudi di fronte agli attacchi fisici ma soprattutto emotivi e intellettuali dei nostri simili. Non ci resta che costruire corazze, rivestirci di guaine protettive per il nostro “io” perennemente sotto attacco. La nostra privacy violata, il nostro animo denudato: ecco ciò che spaventa sopra ogni cosa. Forse per un terribile dubbio che ci assale: che non ci sia in realtà nulla da tutelare. Che le nostre vite siano inutili e tristi come quella di una formica su milioni di sue simili. Per questo, il “senso ultimo” che forse manca all’interno deve obbligatoriamente emergere all’esterno: l’apparenza è il più potente strumento per garantire la sopravvivenza. Le maschere diventano una necessità vitale: le indossiamo continuamente, come una seconda pelle. Ma non ci limitiamo a questo: da seconda, le nostre maschere rischiano sempre più spesso di diventare LA prima pelle, la nostra più sincera apparenza: ecco la vera e propria mutazione fisica, sull’epidermide e nell’animo.
Nel vitale e poliedrico Spazio Seicentro di via Savona 99 a Milano, Silvano Spelta presenta la mostra “Apparenze e Mutazioni a Milano”, la summa di un lungo lavoro di indagine sul tema della trasformazione del contesto metropolitano e degli individui che ne fanno parte. Una nutrita serie di opere dipinte ad acrilico su MDF immortala immagini ambigue nel loro infinito gioco di rimandi e riflessi. Come scrive il critico Giorgio Seveso, “Silvano Spelta ci mostra la luce cruda dell’effimero che rimbalza dai riflessi delle insegne e delle vetrine, si frantuma e si ricompone in un intreccio inestricabile tra realtà e finzione, nella miseria morale e nel cinismo che traspare dalla mistica contemporanea dell’ostentazione.”
La verità è che l’individualità fa paura. Unici animali sulla terra privi di risorse naturali di autodifesa, siamo nudi di fronte agli attacchi fisici ma soprattutto emotivi e intellettuali dei nostri simili. Non ci resta che costruire corazze, rivestirci di guaine protettive per il nostro “io” perennemente sotto attacco. La nostra privacy violata, il nostro animo denudato: ecco ciò che spaventa sopra ogni cosa. Forse per un terribile dubbio che ci assale: che non ci sia in realtà nulla da tutelare. Che le nostre vite siano inutili e tristi come quella di una formica su milioni di sue simili. Per questo, il “senso ultimo” che forse manca all’interno deve obbligatoriamente emergere all’esterno: l’apparenza è il più potente strumento per garantire la sopravvivenza. Le maschere diventano una necessità vitale: le indossiamo continuamente, come una seconda pelle. Ma non ci limitiamo a questo: da seconda, le nostre maschere rischiano sempre più spesso di diventare LA prima pelle, la nostra più sincera apparenza: ecco la vera e propria mutazione fisica, sull’epidermide e nell’animo.
Nel vitale e poliedrico Spazio Seicentro di via Savona 99 a Milano, Silvano Spelta presenta la mostra “Apparenze e Mutazioni a Milano”, la summa di un lungo lavoro di indagine sul tema della trasformazione del contesto metropolitano e degli individui che ne fanno parte. Una nutrita serie di opere dipinte ad acrilico su MDF immortala immagini ambigue nel loro infinito gioco di rimandi e riflessi. Come scrive il critico Giorgio Seveso, “Silvano Spelta ci mostra la luce cruda dell’effimero che rimbalza dai riflessi delle insegne e delle vetrine, si frantuma e si ricompone in un intreccio inestricabile tra realtà e finzione, nella miseria morale e nel cinismo che traspare dalla mistica contemporanea dell’ostentazione.”
11
settembre 2014
Silvano Spelta – Apparenze e Mutazioni a Milano
Dall'undici al 22 settembre 2014
arte contemporanea
Location
SPAZIO SEICENTRO
Milano, Via Savona, 99, (Milano)
Milano, Via Savona, 99, (Milano)
Orario di apertura
lunedì-venerdì 9.30-12.30 / 14-18,
sabato-domenica: 10.00-18.00
Vernissage
11 Settembre 2014, Ore 18.00
Autore
Curatore