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Silvia Camporesi / Amanda Chiarucci – Morphing
“Morphing” è il gioco delle parti: perdere la propria identità per acquisirne nuove e in esse vivere, conoscere, capire…e ritrovarsi. Una realtà virtuale, patinata, che nella sua veste artificiale si dimostra quasi inquietante perché ci conduce ad una percezione anomala della diversità che riporta tutto ad un’unica identità comune
Comunicato stampa
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Venerdì 27 aprile alle ore 18.00, presso il sottopasso della stazione ferroviaria di Reggio Emilia inaugura la mostra fotografica “Morphing” di Silvia Camporesi e Amanda Chiarucci, curata da Sara Montesello. La mostra è organizzata nell’ambito della seconda edizione di “Fotografia Europea” e rientra nel progetto “Sotto la pelle della città”, promosso dall’Assessorato al Progetto Casa e LLPP, dall’Assessorato Diritti di Cittadinanza e Pari Opportunità del Comune di Reggio Emilia.
Spazio pubblico e luogo di passaggio, un sottopasso ferroviario è attraversato da tutti i tipi umani: porzione di territorio che diviene uno spaccato della realtà, specchio di una società in continua trasformazione, che si espande mescolando usi, razze e culture. Da questa fusione nascono nuovi stili di vita e di pensiero che modificano lo spirito e la fisionomia della città, aprendola progressivamente a un’ottica europea, globale.
Proprio su questa varietà sociale, che percorre quotidianamente il sottopasso della stazione di Reggio Emilia, si è focalizzata l’attenzione delle due autrici di “Morphing”, Silvia Camporesi e Amanda Chiarucci. Osservare i passanti per poi ri-metterli in scena, interpretarli e vestirne i panni cogliendo ed esagerando le particolarità, gli aspetti più singolari e i risvolti surreali che le diverse tipologie umane possono ostentare o cercare di occultare. Ne risulta un mondo popolato da soggetti sognanti, a volte assurdi o bizzarri, che portano all’estremo le loro peculiarità. Anche gli stereotipi divengono pretesto per un’interpretazione ludica e divertita che sottolinea ironicamente l‘inconsistenza dei preconcetti.
È un “gioco delle parti”, una messa in scena teatrale in cui le due fotografe divengono interpreti di un’umanità patinata. Fotografie nitide ed eteree ci restituiscono personaggi da copertina che posano con disinvoltura davanti all’obbiettivo, calati in ambientazioni fittizie a evidenziare il senso di irrealtà che convive costantemente con il reale.
La scelta del grande formato mira a creare una sorta di simbiosi con la natura del luogo: uno spazio pubblico, sede insolita per un’esposizione artistica, in cui le sole immagini che si è abituati a vedere sono quelle dei manifesti pubblicitari. Anche questi scatti reiterati si presentano come enormi manifesti e la galleria di tipi umani, rappresentativa di gente comune, si trasforma in una schiera di modelli pubblicitari che finalmente conquista i famosi “quindici minuti di celebrità” di cui parlava Warhol, ambita meta dei tempi moderni.
Un secondo livello di lettura della serie fotografica è legato al ruolo delle due fotografe. La ricerca diviene più personale e assume i connotati della perdita di identità, entrambe si confrontano con gli stessi “travestimenti”, abbandonano il proprio io per vestire altre sembianze, si confondono tra la moltitudine in un gioco ambiguo per poi ritrovarsi in se stesse, ma ancora paradossalmente sdoppiate nell’immagine delle gemelle…
Silvia Camporesi è nata a Forlì nel 1973, vive a lavora a Meldola (FC)
Amanda Chiarucci è nata a Cesena nel 1974, vive e lavora a Meldola (FC)
Spazio pubblico e luogo di passaggio, un sottopasso ferroviario è attraversato da tutti i tipi umani: porzione di territorio che diviene uno spaccato della realtà, specchio di una società in continua trasformazione, che si espande mescolando usi, razze e culture. Da questa fusione nascono nuovi stili di vita e di pensiero che modificano lo spirito e la fisionomia della città, aprendola progressivamente a un’ottica europea, globale.
Proprio su questa varietà sociale, che percorre quotidianamente il sottopasso della stazione di Reggio Emilia, si è focalizzata l’attenzione delle due autrici di “Morphing”, Silvia Camporesi e Amanda Chiarucci. Osservare i passanti per poi ri-metterli in scena, interpretarli e vestirne i panni cogliendo ed esagerando le particolarità, gli aspetti più singolari e i risvolti surreali che le diverse tipologie umane possono ostentare o cercare di occultare. Ne risulta un mondo popolato da soggetti sognanti, a volte assurdi o bizzarri, che portano all’estremo le loro peculiarità. Anche gli stereotipi divengono pretesto per un’interpretazione ludica e divertita che sottolinea ironicamente l‘inconsistenza dei preconcetti.
È un “gioco delle parti”, una messa in scena teatrale in cui le due fotografe divengono interpreti di un’umanità patinata. Fotografie nitide ed eteree ci restituiscono personaggi da copertina che posano con disinvoltura davanti all’obbiettivo, calati in ambientazioni fittizie a evidenziare il senso di irrealtà che convive costantemente con il reale.
La scelta del grande formato mira a creare una sorta di simbiosi con la natura del luogo: uno spazio pubblico, sede insolita per un’esposizione artistica, in cui le sole immagini che si è abituati a vedere sono quelle dei manifesti pubblicitari. Anche questi scatti reiterati si presentano come enormi manifesti e la galleria di tipi umani, rappresentativa di gente comune, si trasforma in una schiera di modelli pubblicitari che finalmente conquista i famosi “quindici minuti di celebrità” di cui parlava Warhol, ambita meta dei tempi moderni.
Un secondo livello di lettura della serie fotografica è legato al ruolo delle due fotografe. La ricerca diviene più personale e assume i connotati della perdita di identità, entrambe si confrontano con gli stessi “travestimenti”, abbandonano il proprio io per vestire altre sembianze, si confondono tra la moltitudine in un gioco ambiguo per poi ritrovarsi in se stesse, ma ancora paradossalmente sdoppiate nell’immagine delle gemelle…
Silvia Camporesi è nata a Forlì nel 1973, vive a lavora a Meldola (FC)
Amanda Chiarucci è nata a Cesena nel 1974, vive e lavora a Meldola (FC)
27
aprile 2007
Silvia Camporesi / Amanda Chiarucci – Morphing
Dal 27 aprile al 13 maggio 2007
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
STAZIONE FERROVIARIA
Reggio Nell'emilia, Piazza Guglielmo Marconi, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Nell'emilia, Piazza Guglielmo Marconi, (Reggio Nell'emilia)
Vernissage
27 Aprile 2007, ore 18
Sito web
www.fotografiaeuropea.it
Autore
Curatore