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Silvia Iorio – Expanding on the Expansion of the Universe
L’artista prende in esame fenomeni ed eventi attuali scientificamente rilevanti e li manifesta in una dimensione concettuale e lirica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra romana - Expanding on the Expansion of the Universe - è l'esaltazione della narrazione di un viaggio mentale attraverso l'Universo ed il suo espandersi dove Odysseia, Charta, Alea e Infinitum sono le serie di lavori che rappresentano lo sviluppo estetico e formale su cui l'artista è dedita da oltre tre anni.
Gli ambienti della galleria si trasformano in un Centro di Osservazione astronomica in cui entrare in comunicazione con l'espandersi dello Spazio siderale: si inizia con Infinitum, 8 carte e uno specchio, sintesi grafica degli 8 minuti che un raggio di Sole impiega ad arrivare sulla Terra. A tale regolarità formale succede l'ambiente centrale, il cuore spaziale con l'installazione Odysseia, una miriade di acquerelli e luce di dimensioni diverse: dai più piccoli, come pulviscolo stellare, fino a quelli di grande dimensione, accendono un'improvvisa convulsione nell'andamento parossistico del racconto. E' lontana anche la luce delle stelle nelle carte blu monocrome della serie Charta, Universi primigeni che si accompagnano, nell'ultima sala, alle sculture olografiche, Alea, per suggerire un'origine immateriale ed intangibile dell’Universo attraverso l’uso di meteoriti che l’artista considera “dadi astrali”.
L’esposizione personale presso la Galleria Il Segno e la mostra collettiva Re-generation, che avrà luogo a giugno al MACRO, sono le due occasioni a Roma dove giungerà Odysseia, il grande viaggio della Luce nello Spazio e nel Tempo a distanza di un anno luce dalla stazione tedesca.
L’evento, che ha avuto inizio nel maggio 2010 a Londra, in occasione della mostra Sorry, We Are Open! presso la London Metropolitan University in collaborazione con la Whitechapel Gallery, prevedeva che, la sera dell’opening, i visitatori venissero invitati a premere arbitrariamente alcuni interruttori collocati su una parete composta da centinaia di interruttori della luce con differenti cromie. Quella notte, il gesto di attivazione del pubblico mise in moto una serie di impulsi elettromagnetici, i quali – compiuto il viaggio concettuale di un anno nello spazio - approdarono sulla Terra sotto forma di totem luminosi, un anno dopo, maggio 2011, a Berlino, presso la Galerie Mario Iannelli, accendendosi nell’esatta sequenza in cui vennero attivati un anno prima.
Come foto della NASA, la serie numerata di "acquerelli e luce" contempla l'attraversamento luminoso dello spazio siderale, interminabilmente lontano dalla percezione umana cosciente e, al tempo stesso, totalmente interiorizzato da risultare impercettibile. Con Odysseia si sostanzia il problema centrale dell'inter-connessione tra eventi reali non esperibili simultaneamente: impossibilità percettiva capace di cedere il passo ad infinite possibilità estetiche.
Gli ambienti della galleria si trasformano in un Centro di Osservazione astronomica in cui entrare in comunicazione con l'espandersi dello Spazio siderale: si inizia con Infinitum, 8 carte e uno specchio, sintesi grafica degli 8 minuti che un raggio di Sole impiega ad arrivare sulla Terra. A tale regolarità formale succede l'ambiente centrale, il cuore spaziale con l'installazione Odysseia, una miriade di acquerelli e luce di dimensioni diverse: dai più piccoli, come pulviscolo stellare, fino a quelli di grande dimensione, accendono un'improvvisa convulsione nell'andamento parossistico del racconto. E' lontana anche la luce delle stelle nelle carte blu monocrome della serie Charta, Universi primigeni che si accompagnano, nell'ultima sala, alle sculture olografiche, Alea, per suggerire un'origine immateriale ed intangibile dell’Universo attraverso l’uso di meteoriti che l’artista considera “dadi astrali”.
L’esposizione personale presso la Galleria Il Segno e la mostra collettiva Re-generation, che avrà luogo a giugno al MACRO, sono le due occasioni a Roma dove giungerà Odysseia, il grande viaggio della Luce nello Spazio e nel Tempo a distanza di un anno luce dalla stazione tedesca.
L’evento, che ha avuto inizio nel maggio 2010 a Londra, in occasione della mostra Sorry, We Are Open! presso la London Metropolitan University in collaborazione con la Whitechapel Gallery, prevedeva che, la sera dell’opening, i visitatori venissero invitati a premere arbitrariamente alcuni interruttori collocati su una parete composta da centinaia di interruttori della luce con differenti cromie. Quella notte, il gesto di attivazione del pubblico mise in moto una serie di impulsi elettromagnetici, i quali – compiuto il viaggio concettuale di un anno nello spazio - approdarono sulla Terra sotto forma di totem luminosi, un anno dopo, maggio 2011, a Berlino, presso la Galerie Mario Iannelli, accendendosi nell’esatta sequenza in cui vennero attivati un anno prima.
Come foto della NASA, la serie numerata di "acquerelli e luce" contempla l'attraversamento luminoso dello spazio siderale, interminabilmente lontano dalla percezione umana cosciente e, al tempo stesso, totalmente interiorizzato da risultare impercettibile. Con Odysseia si sostanzia il problema centrale dell'inter-connessione tra eventi reali non esperibili simultaneamente: impossibilità percettiva capace di cedere il passo ad infinite possibilità estetiche.
22
maggio 2012
Silvia Iorio – Expanding on the Expansion of the Universe
Dal 22 maggio al 20 luglio 2012
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL SEGNO
Roma, Via Di Capo Le Case, 4, (Roma)
Roma, Via Di Capo Le Case, 4, (Roma)
Orario di apertura
10,30 -13,00 / 17,00 - 19,30
chiusura: sabato pomeriggio, domenica e lunedì mattina
Vernissage
22 Maggio 2012, ore 18
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