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Silvia Martignago – Paesaggi
L’Hotel Londra Palace di Venezia ospita la personale dell’artista trevigiana Silvia Martignago, “Paesaggi”: “…per Silvia la pittura è leggerezza, è bellezza da trasmettere attraverso i colori intensi, le luci calde, le distese materiche, le spatolate date nell’immediatezza dell’acrilico… “
Comunicato stampa
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L'Hotel Londra Palace di Venezia ospita la personale dell'artista trevigiana Silvia Martignago.
Classe 1975, è un’artista autodidatta di Asolo (TV). Dotata di un talento pittorico innato, dipinge da quand’era bambina, frequentando maestri della sua zona, come Sergio Favotto.
“Ciò che un pittore indaga non è la natura del mondo fisico, ma la natura delle nostre reazioni di fronte a esso.” E. H. Gombrich
Paesaggi è il titolo che Silvia Martignago ha scelto per questa sua mostra, e infatti proprio questi sono i protagonisti indiscussi delle 12 tavole esposte.
Tuttavia l’artista non cerca, tramite i suoi quadri, di indagare la natura in quanto tale, ma attraverso questa vuole suggerirci delle sensazioni, delle “reazioni” come afferma Gombrich nel testo citato. Opere che diventano pezzi di quotidiana bellezza usati per arrivare a un’emozione. Spesso infatti i paesaggi rappresentano frammenti della campagna o della laguna veneta, territorio nel quale vive Silvia Martignago e che diventa per lei principio di esplorazione.
“L’opera d’arte è un frammento di natura visto attraverso un temperamento” E. Zola
Il gesto materico, quasi fisico di dipingere attraverso spatolate di colore fa emergere dalle sue opere, appunto, il suo “temperamento”. I suoi quadri non vogliono mostrarci qualcosa, ma cercano di trasmetterci l’energia, tradotta in emozioni, dell’atto creativo prodotto. Chi osserva le opere ha la sensazione di perdersi in infiniti spazi senza tempo. I girasoli, i papaveri, le campagne o le lagune veneziane sono unite da una comune forza luminosa emanata da colori intensi e vividi. Il tutto riesce a fondersi in un’armonia che tende ad eliminare dai quadri ogni confine fisico. Per Silvia dipingere è una continua ricerca, un’esplorazione, cosa che l’avvicina agli impressionisti dell’ottocento, come loro è in continua evoluzione. Il tratto stesso dei suoi quadri può riportare alla mente Monet, con le macchie di colore e gli effetti di luce dei paesaggi. Lo stile della Martignago tuttavia non può essere catalogato, perché nell’osservarlo ci mostra tutta la sua lunga ricerca come artista, nata e cresciuta con lei. Negli anni infatti la sua voglia di dipingere, le sue esperienze, la sua maturazione l’hanno portata a creare qualcosa che la identificasse, che fosse suo, aldilà delle mode e degli stili preesistenti.
“Se non mi divertissi non dipingerei” Pierre-Auguste Renoir
In ogni quadro eseguito da Silvia non si può far a meno di notare la sua passione e questo divertimento per l’atto stesso del dipingere; per lei la pittura è leggerezza, è bellezza da trasmettere attraverso i colori intensi, le luci calde, le distese materiche, le spatolate date nell’immediatezza dell’acrilico. Il suo rapporto con il fruitore nasce proprio qui, quando chi guarda può ritrovare la serenità perdendosi in questi spazi infiniti e senza tempo. La campagna veneta o la laguna di Venezia sono luoghi concreti, ma anche ideali, creati per ridare un po’ di magia e di poesia. Perché l’arte è illusione, un’illusione che serve a costruire un legame emotivo tra pubblico e artista.
(M. Elisabetta Tasca, curatrice)
Classe 1975, è un’artista autodidatta di Asolo (TV). Dotata di un talento pittorico innato, dipinge da quand’era bambina, frequentando maestri della sua zona, come Sergio Favotto.
“Ciò che un pittore indaga non è la natura del mondo fisico, ma la natura delle nostre reazioni di fronte a esso.” E. H. Gombrich
Paesaggi è il titolo che Silvia Martignago ha scelto per questa sua mostra, e infatti proprio questi sono i protagonisti indiscussi delle 12 tavole esposte.
Tuttavia l’artista non cerca, tramite i suoi quadri, di indagare la natura in quanto tale, ma attraverso questa vuole suggerirci delle sensazioni, delle “reazioni” come afferma Gombrich nel testo citato. Opere che diventano pezzi di quotidiana bellezza usati per arrivare a un’emozione. Spesso infatti i paesaggi rappresentano frammenti della campagna o della laguna veneta, territorio nel quale vive Silvia Martignago e che diventa per lei principio di esplorazione.
“L’opera d’arte è un frammento di natura visto attraverso un temperamento” E. Zola
Il gesto materico, quasi fisico di dipingere attraverso spatolate di colore fa emergere dalle sue opere, appunto, il suo “temperamento”. I suoi quadri non vogliono mostrarci qualcosa, ma cercano di trasmetterci l’energia, tradotta in emozioni, dell’atto creativo prodotto. Chi osserva le opere ha la sensazione di perdersi in infiniti spazi senza tempo. I girasoli, i papaveri, le campagne o le lagune veneziane sono unite da una comune forza luminosa emanata da colori intensi e vividi. Il tutto riesce a fondersi in un’armonia che tende ad eliminare dai quadri ogni confine fisico. Per Silvia dipingere è una continua ricerca, un’esplorazione, cosa che l’avvicina agli impressionisti dell’ottocento, come loro è in continua evoluzione. Il tratto stesso dei suoi quadri può riportare alla mente Monet, con le macchie di colore e gli effetti di luce dei paesaggi. Lo stile della Martignago tuttavia non può essere catalogato, perché nell’osservarlo ci mostra tutta la sua lunga ricerca come artista, nata e cresciuta con lei. Negli anni infatti la sua voglia di dipingere, le sue esperienze, la sua maturazione l’hanno portata a creare qualcosa che la identificasse, che fosse suo, aldilà delle mode e degli stili preesistenti.
“Se non mi divertissi non dipingerei” Pierre-Auguste Renoir
In ogni quadro eseguito da Silvia non si può far a meno di notare la sua passione e questo divertimento per l’atto stesso del dipingere; per lei la pittura è leggerezza, è bellezza da trasmettere attraverso i colori intensi, le luci calde, le distese materiche, le spatolate date nell’immediatezza dell’acrilico. Il suo rapporto con il fruitore nasce proprio qui, quando chi guarda può ritrovare la serenità perdendosi in questi spazi infiniti e senza tempo. La campagna veneta o la laguna di Venezia sono luoghi concreti, ma anche ideali, creati per ridare un po’ di magia e di poesia. Perché l’arte è illusione, un’illusione che serve a costruire un legame emotivo tra pubblico e artista.
(M. Elisabetta Tasca, curatrice)
23
novembre 2013
Silvia Martignago – Paesaggi
Dal 23 novembre al 27 dicembre 2013
arte moderna e contemporanea
Location
HOTEL LONDRA PALACE
Venezia, Riva Degli Schiavoni, 4171, (Venezia)
Venezia, Riva Degli Schiavoni, 4171, (Venezia)
Orario di apertura
Aperto tutti i gironi
Vernissage
23 Novembre 2013, Ore 18:00
Autore